Reggio vista da lontano: Giandomenico Mesto
Ci sono giocatori che, quando guardiamo il calcio che conta, fanno tornare in mente i tempi che furono e ciò che, adesso, sembra essere lontanissimo nel tempo ma non nei ricordi. Tanti, tantissimi, sono i calciatori che sono passati da Reggio e dalla Reggina e che, adesso, calcano ancora campi di gioco prestigiosi. I Campioni del Mondo del 2006 Pirlo e Perrotta, per esempio, ma anche i vari Amoruso, Vigiani, Barreto, Baronio, Corradi e tanti altri che ancora dicono la loro nel campionato di A. Tra di loro c’è certamente Domenico Mesto (nella foto), da qualche stagione pedina fondamentale nello scacchiere di Gasperini nella Genova rossoblu. Con lui abbiamo scambiato due chiacchiere all’interno della nostra rubrica “Reggio vista da lontano”. Ecco cosa ci ha detto.
Ciao Giando, da lontano,quali sensazioni continua a darti Reggio, dopo averla vissuta intensamente con i suoi pregi ed i tanti problemi. Ti capita di esaltarla per i pregi e di aiutarla facendo capire, a chi non la conosce, la vera natura delle sue difficoltà? “Mi capita di difenderla spesso e volentieri,rimanendo altresì basito di come la gente possa giudicare le cose,le persone,una città in maniera negativa quasi per partito preso,solo perchè si trova nel profondo sud o per via di qualche negativa notizia appresa dal telegiornale!il mio ricordo è senza dubbio qualcosa di più grande,di più profondo testimoniato dal fatto che i miei migliori amici sono di Reggio oltre a quelle persone che mai smetterò di ringraziare per avermi accolto e cresciuto davvero come un figlio!” Mentre vivi ed operi in una grande città del nord ed in una società calcistica al top nazionale, senti ancora l’orgoglio di essere reggino adottivo, in sostanza restano ancora intensi i ricordi di Reggio? “I ricordi di Reggio calcisticamente parlando non potrebbero mai svanire visti i tanti anni trascorsi,non anni qualunque ma quelli adolescenziali,quelli della crescita,della formazione come uomo e calciatore non meno importanti di quelli poi trascorsi in serie A che mi hanno permesso, sempre lavorativamente parlando, di farmi conoscere a livello nazionale! Com’è ovvio che sia non sono state sempre rose e fiori ma tutto è indispensabile per crescere!” C’è un ricordo extra calcistico di Reggio che puoi raccontare? “I miei ricordi extra-calcistici sono davvero tanti, innumerevoli, sono i ricordi di un ragazzo come tanti che ha avuto la fortuna lontano da casa di sentirsi a casa.” I colori amaranto hanno ancora un posticino nel cuore di Mesto? “I colori amaranto avranno sempre la mia stima e la mia simpatia e mi auguro che possano raggiungere risultati sempre importanti!”
In questi giorni si parla tanto di giocatori di cuore e di attaccamento alla maglia amaranto, di leader all’interno dello spogliatoio, di abnegazione e sudore: non so se si troveranno, di certo so che nella Reggina ce ne sono stati e Giandomenico Mesto lo dimostra ancora.