Si è svolto sabato 7 novembre scorso, nello splendido scenario dell’Uliveto Principessa di Cittanova, il Gran Gala Première per la presentazione nazionale del calendario 2010 di “Bellezze d’Italia” (giunto alla sua seconda edizione) in cui il Made in Italy è rappresentato da stiliti del calibro di Alviero Martini, Angelico, Chiara Boni, Gattinoni, Miss Bikini, Regina Schrecker, Renato Balestra e Tilù. Il calendario “Bellezze d’Italia” ha l’obiettivo di promuovere il “bello” di matrice italiana mettendo in mostra luoghi incantevoli, suggestivi ed insoliti della nostra penisola, esaltando la storia, l’arte, la cultura del “bel paese” e coniugando le nuove collezioni delle grandi firme della moda alle dodici modelle protagoniste, scelte con dei casting effettuati dalle agenzie di moda in tutte le regioni.
Il calendario, prodotto dall’Associazione Nazionale Bellezze d’Italia, il cui Presidente è Francesco Grasso, confezionato da professionisti di altissimo livello, sta diventando un cadeau scelto dai più rilevanti produttori, operatori e professionisti italiani per i propri partner, diventando così un oggetto cult davvero ambito perfino dai collezionisti del settore.
Il Gran Gala Première, dopo un’affollatissima conferenza stampa eccelsamente condotta e moderata dal collega e "padrone di casa" (essendo l’unico reggino a far parte del team) Massimo Calabrò, si è aperto con il talk show dal titolo “Essere belli conviene?” condotto da Nino Graziano Luca, direttore artistico del progetto “Bellezze d’Italia”. Tra gli ospiti chiamati a salire sul palco, oltre alle dieci (due hanno dato forfait perchè influenzate) splendide ed italianissime modelle (nella foto), spiccavano l’attore Giorgio Pasotti e la di lui bellissima compagna Nicoletta Romanoff – anche lei attrice ed in dolce attesa- (nella foto con il cronista), la scrittrice Hélène Blignaut (autrice del libro che ha dato il titolo al talk show stesso), le stiliste Chiara Boni e Tiziana Sabbatucci per Tilù, il direttore di “Extra Tv” Alessandro Rostagno e Micaela Foti, cantante reggina purosangue da poco reduce dalla trasmissione televisiva “Ti Lascio una Canzone” su RaiUno.
Interessante l’andamento del talk show – corredato dalle immagini di fantastici dipinti e sculture di Botticelli, Michelangelo, Tiziano e Canova, dalle foto di Gianni Berengo Gardin, dai filmati sul Balletto e l’Opera “La Traviata” e dall’esibizione di quattro danzatori in costume e sottofondo musicale prettamente Rinascimentale – e culminato con la presentazione del Calendario 2010 di “Bellezze d’Italia” realizzato dal fotografo Max Botticelli.
Il conduttore della serata e del talk show, ha aperto lo spettacolo con una ben precisa dichiarazione d’intenti e, se vogliamo, d’amore verso il nostro Paese: “Il calendario – ha detto – è stato da noi inteso quale veicolo per manifestare la nostra italianità. Volevamo, infatti, dimostrare quale e quanto sia il nostro orgoglio di essere italiani.” Ad apertura del dibattito, chiesto ad Alessandro Ristagno il suo giudizio sulla bellezza, lo stesso eccentrico critico/direttore ha risposto: “Quando si ha di fronte una qualunque cos che si definisce “bella”, questo altro non è che un giudizio espressione dell’esperienza di chi la guarda. La bellezza, in senso assoluto, si mantiene tale sempre resistendo al mutare delle cose ed al passare del tempo.” Intervenendo sull’argomento, Tiziana Sabbatucci, dal suo punto di vista di stilista, ha sostenuto come “la moda sia lo strumento, il veicolo, attraverso il quale l’individua si aiuta a migliorarsi (o, anche, al peggiorarsi viste le innumerevoli volte in cui abbiamo pensato “ma quello/a, ce l’ha uno specchio a casa?”).”
La splendida sera è culminata, poi, in un sublime gala dinner grazie all’eccelsa capacità culinaria dello chef dell’Uliveto Principessa, allietato ancora da balli in perfetto stile Rinascimentale (tanto nei costumi dei danzatori quanto nella musica) a cui ha fatto da contraltare l’esibizione della reggina Micaela Foti con la sua voce calda ed al contempo ferma e decisa a seconda delle tonalità e dei brani eseguiti.