Reggina Sassuolo 0-2: i commenti dei tifosi

Un volo durato appena tre giorni. E’ bastato il ponte dell’Immacolata per passare dalle stelle alle stalle, per far tornare tutti coi piedi per terra. Chi si era illuso di aver ritrovato, finalmente, la vera Reggina si è dovuto subito ricredere osservando, impassibile, l’ottimo gioco offerto dal Sassuolo che ha messo sotto la “corazzata” Reggina per buona parte della gara. Ma chi è tornato principalmente sulla terra è il tifoso amaranto, che attraverso la diretta telefonica di Touring 104, ha espresso tutta la sua rabbia e frustrazione dopo la sconfitta contro gli emiliani. Ad “aprire le danze” ci pensa Guerino – che chiama da Napoli dove vive e segue da lontano le vicende amaranto -: “Non so se ho capito male, ma sembra che ci sia gioia quando la Reggina perde da parte della stampa. Ho avvertito questa sensazione. Sono arrabbiato con Iaconi, è stato presuntuoso a giocarsi la partita alla pari ed abbiamo perso malamente.”
Mimmo, invece, si concentra sul lato tecnico: “Abbiamo giocato con “nessuno” a centrocampo, Brienza e Cacia (nella foto successiva a quella di Nino Barillà) sono ingiudicabili e Iaconi mi deve spiegare che razza di formazione ha messo in campo senza un uomo d’ordine in mezzo al campo.” Antonio continua a recriminare sulle scelte del mister: “Iaconi ha schierato una formazione senza un uomo capace di fare gioco in mezzo al campo, non si è reso conto che facevamo girare la palla sempre passandola indietro. Per me non è un allenatore da Reggina, ogni volta gli avversari sembrano la Reggina di turno, cioè una squadra forte che si impone sull’avversario.” Anche il sig. Pavone – che telefona da Mestre – ha qualcosa da dire su Iaconi: “Questo tecnico (“pari chi avi a faccia ru panettoni”) di pallone non capisce molto. Meritava di giocare sin dal primo minuto Missiroli. Loro ci pressavano, ci voleva gente che avesse corsa nelle gambe e Volpi a centrocampo.” Si continua con Nino: “Non capisco perchè non gioca Adejo visto che aveva fatto bene ad Ascoli. Appena ho visto la formazione ho capito subito che avremmo perso con il 3-4-3 schierato e chiaramente troppo offensivo.” Alessandro, invece, difende Cassano ingiustamente attaccato dalla curva nel secondo tempo: “Sinceramente non capisco i fischi rivolti a Cassano nel secondo tempo. Nelle ultime partite il suo rendimento non è stato negativo e ad Ascoli, per esempio, abbiamo vinto grazie alle sue parate.” Anche il dr. Cuzzocrea – che chiama da Padova – è a dir poco imbufalito per la prestazione offerta dalla Reggina: “Ogni volta devo cambiarmi il turno per poter vedere una partita e poi devo sentire pure gli sfottò dei padovani. L’allenatore non ha la personalità per gestire certi volponi come Buscè, Brienza e Cacia. La situazione è preoccupante, la Reggina vista in campo contro il Sassuolo ha giocato peggio di quelle di Novellino.” Filippo invece non ha capito l’atteggiamento di Cassano: “Capitolo primo, è inconcepibile quello che ha fatto Cassano, mettersi a palleggiare davanti alla curva provocando i tifosi e, poi, non va neanche sotto la curva insieme ad i suoi compagni di squadra. Capitolo secondo, l’allenatore si è fossilizzato con la scelta di mettere Mororsini a destra.” Concludiamo con Mimmo: “E’ inutile prendersela con i singoli, i componenti di questa squadra non hanno “attaccamento alla maglia” e non hanno personalità. Nelle ultime due uscite abbiamo vinto partite “truccate”, cioè abbiamo giocato contro “nessuno”. Prima il Brescia in 10 uomini dopo 50 secondi e poi l’Ascoli in piena crisi. Facciamo risultato solo con chi sta sotto di noi in classifica.”
Una partita persa “molto male” quella della Reggina contro il Sassuolo. Colleghi canuti e saccenti, dal volto che vorrebbe dire “adesso gliele canto io in sala stampa”, dispensano giudizi da pena capitale all’indirizzo di Iaconi e di qualche giocatore reo, a loro dire, di scarso impegno. In momenti come questi, ovviamente, è difficile contrastare i loro giudizi e si preferisce pensare e cercare di capire. Certamente di animo opposto i protagonisti sponda Sassuolo. Il primo a presentarsi in sala stampa è il difensore Bianco. Si aspettava un Reggina così tanto remissiva? “La Reggina ha giocato cercando di fare la partita. Noi siamo stati a segnare due reti in più, ma non credo che sia stata remissiva. 

Reggina – Sassuolo: 0-2. Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro, Cascione e Santos; Morosini, Carmona (dal 55° Volpi), Barillà e Rizzato: Brienza, Cacia (dal 71° Buscè) e Pagano (dal 77° Missiroli). In panchina: Marino, Adejo, Volpi, A. Viola, Buscè, Capelli e Missiroli. All.: Iaconi. Sassuolo (4-4-2): Bressan; Polenghi (dal 75° Consolini), Rossini, Minelli e Bianco; Riccio, Magnanelli (c), Salvetti e Noselli (dal 70° Martinetti); Titone (dal 53° Quadrini) e Gorzegno. In panchina: Pomini, Piccioni, Martinetti, Fusani, Quadrini, Consolini e Romano. All.: Pioli. Arbitro: Gervasoni di Mantova. Assistenti: Forconi di Aprilia e Ciancaleoni di Foligno. Quarto uomo: Lo Castro di Catania. Marcatori: Polenghi al 41° e Noselli al 64°. Ammoniti: Barillà al 26° e Rossini al 49°. Espulso: Santos al 69°. Recupero: 1 (p.t.) e 4 (s.t.). Corner: Reggina 4 e Sassuolo 6. Tiri in porta: Reggina 2 e Sassuolo 3. Tiri fuori: Reggina 2 e Sassuolo 7. Fuorigioco: Reggina 3 e Sassuolo 2. Falli fatti: Reggina 10 e Sassuolo 16. Spettatori paganti: 869. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 8.872,00. Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 6053. Incasso totale: € 59.135,67. 

Ascoli – Reggina: 1-3. Ascoli (4-4-2): Frezzolini; Gazzola, Portin, Silvestri e Giallombardo; Sommese (c) (dal 74° Lupoli), Luci, Amoroso e Giorgi (dal 69° Potenza); Antenucci e Bernacci. In panchina: Guarna, Jaager, Marino, Di Donato, Coglini, Potenza e Lupoli. All.: Pillon. Reggina (3-4-3): Cassano; Adejo, Valdez (dal 20° Santos) e Costa; Morosini, Carmona, Barillà e Rizzato; Pagano (dal 79° Buscè), Bonazzoli e Missiroli (c) (dal 28° Capelli). In panchina: Marino, Camilleri, Capelli, Santos, Buscè, Viola A. e Brienza. All.: Iaconi. Arbitro: Pinzani di Empoli. Assistenti: Bagnoli e Segna. Marcatori: Antenucci al 14°, Pagano al 19° (nella foto), Bonazzoli al 73° (nella foto) e Barillà all’81° (nella foto). Corner: 6 a 2. Ammoniti: Silvestri, Portin e Cassano. Espulso: Costa. Recupero: 7 (p.t.) e 2 (s.t.).
Ascoli (4-4-2): Frezzolini; Gazzola, Portin, Silvestri e Giallombardo; Sommese, Luci, Amoroso e Giorgi; Antenucci e Bernacci. In panchina: Guarna, Jaager, Marino, Di Donato, Mattila, Potenza e Lupoli. All.: Pillon. Reggina (3-4-3): Cassano; Adejo, Valdez e Costa; Morosini, Carmona, Barillà e Rizzato; Pagano, Bonazzoli e Missiroli. In panchina: Marino, Camilleri, Capelli, Santos, Buscè, Viola A. e Brienza. All.: Iaconi. Arbitro: Pinzani di Empoli. Assistenti: Bagnoli e Segna. 

La Reggina ha forse trovato il leader che cercava da tempo. Corre tanto, combatte, segna, incita i compagni, trascina i tifosi. Biagio Pagano (nelle foto di Fafo mentre calcia il rigore del vantaggio e, poi, mentre corre ed esulta sotto la curva), da supercontestato ad inizio stagione, con l’arrivo di mister Iaconi, si è trasformato in giocatore di riferimento per tutti. Si è liberato di quelle paure che lo avevano accompagnato quando alla guida tecnica degli amaranto c’era mister Novellino. Solo un lontano ricordo i forti richiami dell’ex tecnico, le sostituzioni punitive dopo pochi minuti di gara, le gabbie tattiche verso le quali lo stesso Pagano ha sempre mostrato segnali di grande sofferenza. Questo è il suo momento. L’aver ritrovato la serenità soprattutto mentale, lo aiuta nelle prestazioni a beneficio di una Reggina che, pur sempre impelagata nei bassifondi della graduatoria, inizia a vedere qualche spiraglio di luce.
La Reggina cala il poker. Quattro goal rifilati al Brescia e tanti saluti a Iachini ed ai suoi uomini. Finalmente una buona prestazione degli amaranto proprio nella giornata in cui veniva a mancare la fantasia di un Brienza influenzato. E’ proprio su Brienza che si concentra il primo intervento telefonico del post gara su Touring 104. Santo esordisce cosi: “Abbiamo finalmente giocato una bella partita, l’assenza di Brienza non si è avvertita.” Oggi chiameranno tutti per dire “te l’avevo detto io che…la squadra era buona”. Voglio ricordare il grandissimo goal di Ceravolo con la maglia dell’Atalanta, un errore secondo me cederlo cosi velocemente, uno come lui avrebbe fatto comodo a questa squadra” . Tanti goal, un’ottima prestazione, ma la polemica come al solito non manca. 
Reggina – Brescia: 4-0. Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro (c), Cascione e Costa; Morosini, Carmona (dal 59° Volpi), Barillà e Rizzato; Pagano, Bonazzoli (dal 75° Cacia) e Missiroli (dall'81° Adejo). In panchina: Marino, Valdez, Santos, Adejo, Volpi, Viola A. e Cacia. All.: Iaconi. Brescia (4-4-2): Arcari; Zambelli, Bega, De Maio e Dallamano; Rispoli (dal 59°Vass), Paghera, Baiocco (dal 68° Taddei) e Lopez; Possanzini (c) (dal 76° Kozak) e Caracciolo. In panchina: Viotti, Mareco, Berardi, Vass, Taddei, Varga e Kozak.. All.: Iachini. Arbitro: Celi di Campobasso. Assistenti: Di Fiore di Aosta e Iannello di Novi Ligure. Quarto uomo: Terzo di Palermo. Marcatori: Pagano al 4° (rig.) ed al 19°, Cascione al 73° e Lanzaro all’88°. Ammoniti: Barillà, Morosini, Cascione, Lanzaro, Volpi, De Maio e Cacia. Espulso: Bega al 1° per fallo da ultimo uomo. Corner: 5 a 1 per la Reggina. Recupero: 2 (p.t.) e 0 (s.t.). Tiri in porta: 7 Reggina e 1 Brescia. Tiri fuori: 4 Reggina e 2 Brescia. Falli fatti: 25 Reggina e 13 Brescia. Fuorigioco: 3 Reggina e 0 Brescia. Spettatori presenti: 5824 (di cui 5184 abbonati e 640 paganti). Incasso: € 46334,67 (di cui 40263.67 quota abbonati e 6071,00 al botteghino).
Il pareggio di Crotone interrompe la striscia di sconfitte consecutive in trasferta della Reggina. Di fatto, però, non cancella gli evidenti problemi che la squadra si trascina ormai dall’inizio della stagione. Di natura tecnica, caratteriale, di atteggiamento, di personalità. Anche in terra pitagorica, pur passando in vantaggio dopo pochi minuti, pessima è stata la gestione di quel tratto di gara, breve a dire il vero, che poi ha portato al pareggio la formazione locale. Quei lievi segnali di miglioramento con l’arrivo del tecnico Iaconi in panchina, visti solo a Lecce, si sono lentamente assopiti. La squadra appare travolta da situazioni di così tale portata da non riuscire a venirne fuori. 
Da Francesco Parisi, riceviamo e pubblichiamo. Una tra le più ricche e prestigiose stagioni del Circolo Velico Reggio, la trentesima dalla sua fondazione, si sta concludendo. “È stato un anno intenso questo – dichiara il presidente del circolo, Carlo Colella – caratterizzato da eventi sportivi, culturali e socio-didattici che hanno contribuito, non soltanto turisticamente, a ricondurre Reggio Calabria e sempre più i giovani reggini, a conoscere, capire, rispettare ed (eventualmente come fare) a sfruttare e godersi una delle risorse naturali più importanti che essa possiede: il mare”. In un periodo in cui le acque e i fondali marini calabresi sono, purtroppo, al centro di un’intricata quanto, ancora, oscura vicenda legata all’inquinamento radioattivo, ben più sani ed educativi aspetti e progetti hanno fatto balzare agli onori della cronaca, non soltanto nazionale, la città della Fata Morgana.
La Reggina esce indenne da Crotone pareggiando una gara tutt'altro che facile. Un brodino, lo possiamo definire così, il punticino racimolato dalla banda Iaconi allo “Scida” grazie al goal del vantaggio realizzato da Pagano (nella foto). Un brodino per un malato in convalescenza che ancora non riesce ad uscire dal tunnel della crisi. Ma quel che preoccupa maggiormente, mettendo da parte la classifica, è la disaffezione verso una squadra che ogni sabato si fa sempre di più sentire attraverso i microfoni di RadioTouring104. Le telefonate giunte nei nostri studi nel post-gara di Crotone, hanno il sapore della resa, della rassegnazione ad un campionato che si spera si possa concludere con la salvezza. 
Pari e patta nel derby di Crotone. La Reggina interrompe la propria striscia negativa di cinque sconfitte consecutive in trasferta e costringe i padroni di casa ad interrompere la loro, ben più lusinghiera, frutto di tre vittorie negli ultimi tre incontri. Un punto che, forse, fa morale ma è ancora troppo poco anche se, di certo, l’undici di Iaconi ha manifestato oggi maggiore grinta e cattiveria agonistica ed, anche, maggior corsa rispetto al passato. La strada è lunga, ma è d’obbligo tirarsi fuori dalla situazione pessima di classifica.
Ci sono giocatori che, quando guardiamo il calcio che conta, fanno tornare in mente i tempi che furono e ciò che, adesso, sembra essere lontanissimo nel tempo ma non nei ricordi. Tanti, tantissimi, sono i calciatori che sono passati da Reggio e dalla Reggina e che, adesso, calcano ancora campi di gioco prestigiosi. I Campioni del Mondo del 2006 Pirlo e Perrotta, per esempio, ma anche i vari Amoruso, Vigiani, Barreto, Baronio, Corradi e tanti altri che ancora dicono la loro nel campionato di A. Tra di loro c’è certamente Domenico Mesto (nella foto), da qualche stagione pedina fondamentale nello scacchiere di Gasperini nella Genova rossoblu. Con lui abbiamo scambiato due chiacchiere all’interno della nostra rubrica “Reggio vista da lontano”. Ecco cosa ci ha detto.
Va tutto bene alla Licogest che dopo la vittoria a Reggio calabria sui cugini della Cadi (nella foto il brasiliano Bianco), vince la seconda gara consecutiva contro il Giovinazzo. Niente patemi quindi per la squadra di coach Molluso, oggi in tribuna per la squalifica rimediata nella gara precedente, che chiude la prima frazione di gioco in vantaggio di un gol grazie alla rete realizzata da Tullio. Nel secondo tempo partono bene gli ospiti che raggiungono il pareggio grazie allla realizzazione di Esteller. Memore di quanto successo qualche settimana fa, quando la Licogest prese quattro reti in 35 secondi, il tecnico “vibonese”, sprona i ragazzi che si riportano nuovamente in vantaggio con Alemao e servono il tris con Jener.