Vela: Italia Cup, il Circolo Velico Reggio apre con un l’en plein
En plein per il Circolo Velico Reggio (nella foto i ragazzi del CVR) che, nella prima prova dell’Italia Cup classe “Laser”, ha ottenuto due primi posti con Valerio Colella (Radiale) e Giovanni Giordano (4.7). La regata, impeccabilmente organizzata dal Circolo Velico Reggio del presidente Carlo Colella, è iniziata in ritardo per l’assenza del vento, che solo nella tarda mattinata ha ripreso a soffiare fino a raggiungere i 22 nodi. Un percorso “ridisegnato” dal giudice di regata Giuseppe Delfino, con le condizioni meteorologiche, peggiorate nel corso della gara che hanno messo in risalto le doti tecniche marinaresche dei dodici equipaggi presenti.
Nella classe “Laser 4.7”, il podio è stato tutto dei ragazzi allenati da Claudio Spanò. Dietro Giordano, infatti, si sono classificati, nell’ordine, Francesco Ielo e Sacha Ruffo. Nella “Laser Radiale” Valerio Colella ha preceduto il fratello Fabio. Roberto Raffa del “Windsurfer dello Stretto”è giunto terzo. CLASSIFICHE LASER 4.7: 1. Giovanni Giordano (Circolo Velico Reggio); 2. Francesco Ielo (idem); 3. Sacha Ruffo (idem); 4. Demetrio Morabito (idem); 5. Bruno Barreca (Circolo Nautico Reggio); 6. Samuele Tarantino (Circolo Velico Reggi); 7. Antonio Laganà (Circolo Nautico Reggio); 8. Carlo Delfino (Circolo Velico Chilà). CLASSIFICHE LASER RADIALE: 1. Valerio Colella (Circolo Velico Reggio); 2. Fabio Colella (idem); 3. Roberto Raffa (Windsurfer dello Stretto); 4. Antonio Pilò (Circolo Velico Catanzaro) 5. Sgrò Rocco (Windsurfer dello Stretto).

Piacenza – Reggina: 0-0. Piacenza (4-3-3): Puggioni; Avogadri, Tonucci, Iorio e Meliente; Amodio, Paro (dal 58° Greco) e Parfait; Foti, Moscardelli (c) e Sivakov (dal 58° Sambugaro). In panchina: Capodici, Rincon, Capogrosso, Greco, Sambugaro, Cani e Guerra. All.: Ficcadenti. Reggina (3-5-2): Marino; Adejo, Lanzaro (c) e Valdez; Vigiani, Carmona, Cascione, Missiroli (dal 83° Rizzato) e Costa; Brienza (dal 74° Pagano) e Cacia (dal 69° Bonazzoli). In panchina: Kovacsik, Castiglia, Bonazzoli, Rizzato, Santos, Barillà e Pagano. All.: Breda. Arbitro: Stefanini di Prato. Assistenti: Bernardoni e Cini. Quarto uomo: Romani. Andata: 1-2 (Cacia, Zammuto e Pagano). Ammoniti: Lanzaro al 9°, Tonucci al 37°, Carmona al 59°, Avogadri al 70° e Costa all’84°. Corner: 4 Piacenza e 6 Reggina. Recupero: 0’ (p.t.) e 3’ (s.t.). Note. Nel Piacenza sono indisponibili Graffiedi, Piccolo, Maurantonio, Anaclerio e Zammuto; nella Reggina Fiorillo e Camilleri. Serena è squalificato (sospeso) nel Piacenza e Tedesco lo è nella Reggina. Nel Piacenza i diffidati sono Guerra, Graffiedi, Bini, Tulli, Puggioni, Anaclerio, Parfait e Tonucci e nella Reggina Lanzaro, Castiglia, Vigiani e Barillà. Tre gli ex tra campo e panchina: Puggioni e Ficcadenti tra i padroni di casa e Cacia tra gli ospiti. Nella Reggina cambio in corsa rispetto alla formazione che ha battuto il Frosinone domenica scorsa: esterno di sinistra di centrocampo agisce Costa a “scapito” di Rizzato destinato in panchina. 
La diffida, un cartellino giallo abbastanza ingenuo, la squalifica. Viene fermato per un turno dal giudice sportivo Giacomo Tedesco e questa per la Reggina è una perdita pesantissima. Riteniamo il mancino palermitano un elemento insostituibile nello scacchiere di mister Breda, soprattutto in questo particolare momento della stagione. Lo ha dimostrato nelle sei partite disputate dopo il suo ritorno a Reggio Calabria, fortemente voluto dal massimo dirigente Lillo Foti. Esperienza al servizio della squadra, grande capacità di adattamento ad un campionato difficile come quello di B, personalità e carattere e soprattutto qualità in mezzo al campo.
E’ giunto alla 39esima edizione il “Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo” organizzato dal Coni (nella foto, a destra, il Presidente Regionale Mimmo Praticò), che mette in palio 3000 euro per il primo premio e 1500 per il secondo classificato. L’iniziativa, che negli anni ha ospitato firme illustri come quelle di Dacia Maraini ed Alberto Bevilacqua, è aperta a tutti e mira ad un maggiore sviluppo della produzione letteraria di contenuto sportivo, rivalutando un genere narrativo poco divulgato.
“Chiedo scusa a tutti per la prestazione della mia squadra.” Queste sono le parole di Massimo Bianchi al termine del match fra la sua Viola ed il Catanzaro in una gara che ha sancito la terza sconfitta interna stagionale della formazione nero arancio. I reggini giocano un primo quarto stellare, prima di lasciare spazio alla rimonta dei giallorossi:” Non so spiegare cosa sia successo dal primo quarto in poi. Eravamo partiti bene, con intensità dopodiché abbiamo smesso di giocare la nostra pallacanestro. Non possiamo permetterci di fare troppi e tanti tipi di errori: tiri fuori ritmi, contropiedi lasciati al vento e secondi possessi concessi agli avversari.” In più qualche giocatore continua a deludere le attese: ”a me non piace parlare dei singoli ma tutta la squadra ha perso fiducia. Niccolai è un giocatore importante e se prende solo quattro tiri vuol dire che non siamo riusciti a coinvolgere come avremmo voluto anche perché la difesa del Catanzaro lo ha anticipato sistematicamente togliendolo spesso dal nostro attacco.
E sono 13! È questo il numero di vittorie consecutive che la Scuola di Basket Viola raggiunge nella categoria Under 15. Nella giornata di mercoledì i giovani nero arancio si sono laureati campioni provinciali battendo sul neutro di Polistena la Cestistica Gioiese , allungando ancora la striscia di partite utili vinte consecutivamente. La gara di finale è solo una tappa della lunga ed fin qui ottima stagione dei ragazzi allenati dal Responsabile Tecnico della Scuola di Basket Viola Domenico Bolignano ed dalla sua giovane assistente Larissa Smorto. Il responsabile del settore giovanile neroarancio racconta la cavalcata vincente: “Inizia ad ottobre il cammino della squadra reggina con una fase provinciale di incontri andata e ritorno in un girone a 7 squadre – dice Bolignano- in un torneo che ha visto la squadra neroarancio imporsi in tutte le gare disputate. Il roster composto da atleti nati nel 1995 e 1996 inizia la stagione da campione regionale under 14 in carica e quindi carico di buoni propositi e voglia di ripetersi in questa stagione. 

Inconsueto l’orario in cui si è disputata la gara di oggi, inconsueto anche il modo di vincere da parte della Reggina. Una gara bella ed intensa. Passati in vantaggio quasi subito, così com’era successo già in altre occasioni, la Reggina ha dilapidato almeno un’altra decina di occasioni per chiudere la gara. Un po’ di sofferenza nel finale, ma tutto è bene ciò che finisce bene. Clima disteso in sala stampa. Tra colleghi si analizza l’andamento dell’incontro e si è tutti concordi che, a prescindere dalla classifica ancora altamente deficitaria, la gara di oggi è stata ben giocata dagli uomini di Breda. Con un Brienza in gran spolvero, un Cacia presente in molte occasioni da rete (l’unico rimprovero che gli si potrebbe muovere è, forse, quello che cerca affannosamente la via della rete tanto da non essere lucido quando serve), una difesa per la prima volta disposta con Adejo a destra, Valdez al centro e Lanzaro a sinistra, ed un centrocampo pronto ad aiutare ed a proporre, lo stesso tecnico amaranto può essere soddisfatto. Moderatamente, però, visto che tutte le altre volte in cui si è vinto l’entusiasmo è andato oltre e ci si è spinti in programmi e/o pronostici sistematicamente smentiti dal campo la settimana successiva. 
Reggina – Frosinone: 1-0. Reggina (3-5-2): Marino; Adejo, Lanzaro (c) (dal 77° Costa) e Valdez; Vigiani, Carmona, Tedesco, Missiroli e Rizzato; Brienza (dal 79° Cascione) (nella foto) e Cacia (dal 66° Barillà). In panchina: Kovacsik, Costa, Pagano, Barillà, Viola, Cascione e Santos. All.: Breda. Frosinone (4-4-2): Sicignano (c); Scarlato, Ascoli (dal 71° Cariello), Del Prete e Bocchetti; Bolzoni, Basha, Troianello (dal 77° Aurelio) e Basso (dal 58° Stellone); Mazzeo e Santoruvo. In panchina: Frattali, Cariello, Aurelio, Giubilato, Guidi, Semenzano e Stellone. All.: Moriero. Arbitro: Leonardo Baracani di Firenze. Assistenti: Riccardo Bianchi di Lucca e Fabio Vicinanza di Albenga. Quarto uomo: Giovanni Quartarone di Messina. Marcatore: Brienza al 1°. Ammoniti: Vigiani al 35°, Rizzato al 42°, Ascoli al 54°, Scarlato al 65°, Tedesco all’83° e Barillà al 94°. Espulsi: Stellone all’87° e Scarlato a partita finita. Recupero: 2’ (p.t.) e 5’ (s.t.). Corner: 4 Reggina e 6 Frosinone. Tiri in porta: 8 Reggina e 1 Frosinone. Tiri fuori: 7 Reggina e 2 Frosinone. Pali/traverse: 1 Reggina. Falli fatti: 22 Reggina e 19 Frosinone. Fuorigioco: 1 Reggina e 2 Frosinone. Spettatori paganti: 317. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 2.989,00. Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 5501. Incasso totale: € 43.252,67.
E siamo giunti al derby! Un ritorno di campionato che non è iniziato sotto i migliori auspici per la Liomatic Viola la quale dovrà mettercela tutta per battere Catanzaro. Oggi, domenica 28 febbraio, alle ore 18, le due squadre calabresi si affronteranno al Palazzetto di Pentimele. In casa Viola si spera nel buon esito della partita dopo la brutta sconfitta di Patti, replicando, invece, il risultato ottenuto nel girone di andata al “PalaPulerà”. Coach Massimo Bianchi ha piena fiducia nei suoi ragazzi ma non abbassa la guardia e fa un attento esame della squadra che affronteremo domenica: “Il derby è sempre una partita molto particolare, che riveste un’importanza speciale per la società e per i tifosi, per la coinvolgente rivalità sportiva che lo caratterizza. Catanzaro è una squadra ben allenata che scenderà in campo solo dopo aver minuziosamente preparato la partita.
In un “Auditorium Lucianum” gremito, per celebrare atleti, dirigenti, tecnici e giudici di gara appartenenti alla Federazione italiana atletica leggera distintisi lo scorso anno, il “primo premio” è stato consegnato alla città di Reggio Calabria ed ai suoi cittadini. Da settembre, infatti, inizieranno i lavori per la ristrutturazione e, successivamente, l’ampliamento dell’impianto sportivo “Aldo Penna” del Rione Modena. 2,3 milioni di euro verranno investiti per ridare lustro ad una struttura storica e determinante per lo sviluppo dell’attività sportiva e motoria della città dello Stretto. 
ASCOM PATTI – LIOMATIC REGGIO CALABRIA 84-69. Parziali: 18-18/ 42-36/ 62-54. PATTI: Contaldo 8, Gabellieri 7, Cavalieri 9, Riva 21, Sereni 9, Bolletta, Mori 13, Fevola 5, Busco,. Raskovic 12. All.Sidoti. VIOLA: Di lembo 21, Niccolai 10, Negri 11, Dip 8, Dalla vecchia 4, Roselli 10, Grasso 5, Manzotti, Yasakov, Scozzaro. All. Bianchi. ARBITRI: Nicola Mancini e Achille Ascione di Caserta. Primo scontro diretto di questo rush finale di regular season della Serie B Dilettanti e prima sconfitta della Viola che cade a Patti sotto i colpi degli scatenata formazione siciliana. I ragazzi di coach Bianchi restano in gara per un tempo prima di lasciare spazio alle iniziative dei padroni di casa che si confermano compagine ostica e difficile da affrontare soprattutto di fronte al proprio pubblico. Eppure il primo tempo della gara è tutto sommato equilibrato. Le due squadre provano ad andare in fuga ma nessuna riesce a staccarsi in maniera significativa. 

Siamo alle solite, l’illusione Breda è durata il tempo di una partita. Almeno sul piano dei risultati che non riescono a sottrarre neppure il nuovo tecnico alla regola della discontinuità. Ad ogni successo corrisponde sempre e puntuale la sconfitta, così come accaduto anche sabato scorso con il Cittadella. Diciamo la verità: la Reggina avrebbe comunque recriminato anche nel caso in cui il match si fosse concluso con il risultato di parità. Per quello che ha fatto vedere soprattutto nel primo tempo e per le occasioni da gol create. Poi puntuale, come spesso è accaduto in questa stagione, la papera difensiva, questa volta a due. L’inutile fallo di Valdez molto lontano dalla porta e l’incredibile errore di piazzamento del giovane Fiorillo. Quest’ultimo ancora protagonista in negativo, così come gli era successo la settimana precedente con il Mantova, ma per fortuna quella volta senza conseguenze per la squadra. In questa circostanza, però, la sua disattenzione pesa eccome e si somma agli scempi che ormai siamo abituati a vedere dall’inizio di questo maledetto campionato. 
XXVI^ giornata; V^ di ritorno; 16 giornate alla fine del torneo; Reggina XIX^ in graduatoria; terz’ultima in “ottima” compagnia del Mantova; “dietro” solo Padova e Salernitana; 13 sconfitte (9 fuori – Frosinone, Modena, Lecce, Torino, Empoli, Gallipoli, Albinoleffe, Vicenza e Cittadella – e 4 in casa – Vicenza, Ancona, Sassuolo e Cesena -), 5 pareggi (2 fuori – Mantova e Crotone – e 3 in casa – Padova, Cittadella e Grosseto-) ed 8 vittorie (3 fuori – Cesena, Ascoli e Padova – e 5 in casa – Piacenza, Salernitana, Brescia, Triestina e Mantova); 39 goals subiti (22 fuori e 17 in casa) e 31 realizzati (12 fuori e 19 in casa); 3 allenatori (in busta paga, per il terzo anno consecutivo); 2 direttori sportivi (idem). Un progetto “fallito” dopo 10 giornate; un altro “strafallito” dopo altre 14 giornate; nulla di nuovo dopo ulteriori 2 giornate. Questi sono, impietosamente, solo alcuni dei numeri che fotografano la stagione amaranto fino a questo momento. Dal “Sono qui per Vincere” di lancio campagna abbonamenti e di novelliniana memoria, al “Io, speriamo che me la cavo” di iaconiana/brediana attualità, passando per la “perla” “A+B=C” di fotiana “arguzia matematica” (nelle foto, controllore dei propri "beni mobili" e, sotto i baffi, sogghignate con il fido Rosati in occasione della presentazione di Breda). 
Chi, tra quanti hanno avuto a cuore le sorti della Cestistica Piero Viola, non ricorderà il numero 9? Quel numero era sulle spalle di un reggino, Lucio Laganà. Un buon giocatore che ha contribuito certamente alla nascita, prima, ed al consolidamento, poi, di quello che ancora oggi è definito “Il Mito Viola”. Ebbene, da un Laganà ad un altro. L’ “altro” è il figlio Luca (nelle foto con le maglie della Nazionale e di Reggio Emilia) che, da anni ormai, gioca in un’altra Reggio. E gioca bene, almeno tanto quanto basta per riuscire a coronare il sogno di una convocazione in Nazionale. Noi l’abbiamo incontrato ed abbiamo scambiato due chiacchiere insieme. In questi giorni, Luca Laganà ha provato la sensazione di giocare un match nel mitico PalaDozza. Le emozioni? “Belle, Bellissime. Da quando sono entrato a quando sono uscito, ho sentito nell’aria la storia della pallacanestro. Uscire dal tunnel degli spogliatoi e vedere che, nonostante si trattasse di una partita under 19, sugli spalti c’erano quasi 1.000 persone è stato semplicemente fantastico, purtroppo non ho potuto rendere per come avrei voluto, perché sono rientrato da pochi giorni da un infortunio al piede sinistro che mi ha tenuto fuori per quasi un mese, ma sono comunque contentissimo di aver vissuto da protagonista questa esperienza”. 
Ancora una sconfitta. Ancora una volta con le pive nel sacco. Ancora una volta la famigerata “svolta” che non avviene. Ancora una volta errori di singoli (Valdez e Fiorillo nell’occasione) a penalizzare, questa volta, onestamente una prova non brutta. Prestazione non brutta dicevamo, vero ma non basta. Su un campo pesante e su cui è difficile giocare, la squadra tecnicamente inferiore (il Cittadella ?) è quella che certamente se ne avvantaggia a scapito di quella maggiormente dotata dal punto di vista tecnico (la Reggina?). Non gioca male la squadra di Breda (nella foto) oggi a Cittadella. Nel primo tempo aveva creato delle occasioni (quella con Cacia, su tutte, che, di tacco, aveva colpito il palo), aveva, con lo stesso Fiorillo, neutralizzato due occasioni pericolose salvo poi “perdersi”, come al solito, per degli errori (abituali ed evitabilissimi) di qualche singolo. Valdez, in primis. Stupidissimo il fallo commesso su un avversario con il pallone già praticamente fuori dal campo. Sono anni che si discute del “caso Valdez”.
Cittadella – Reggina: 1-0. Cittadella (4-4-2): Pierobon; Pisani, Pesoli, Cherubin (c) e Marchesan; Magallanes, Carteri (dal 73° Volpe), Dalla Bona e Pettinari (dal 76° Bellanzini); Ardemagni e Iunco. In panchina: Villanova, Gorini, Teoldi, Volpe, Bellazzini, De Gasperi e Curiale. All.: Foscarini. Reggina (3-5-2): Fiorillo; Lanzaro (c), Valdez (nella foto) e Santos; Vigiani (dall’86° Adejo), Carmona, Tedesco (dall’82° Pagano), Missiroli (dal 76° Barillà) e Rizzato; Cacia e Brienza. In panchina: Marino, Adejo, Camilleri, Cascione, Barillà, Viola e Pagano. All.: Breda. Arbitro: Calvarese di Teramo. Assistenti: Meli e Iori. Marcatore: Bellanzini al 79°. Ammoniti: Pesoli al 56°, Carteri al 57°, Lanzaro al 61°, Vigiani al 65°, Marchesan 67° e Santos all’88°. Corner: 5 Cittadella e 2 Reggina. Fuorigioco: 0 Cittadella e 6 Reggina. Recupero: 0’ (p.t.) e 3’ (s.t.). Andata: 1-1 (Capelli – Pesoli) Note. Cittadella: Foscarini conferma il 4-4-2 ed a scelto Pisani per Manucci in difesa, dove rientra anche Pesoli. Rientrano dopo la squalifica Della Bona ed Ardemagni che trovano subito spazio nell’undici titolare. Squalificati Manucci e Nocerini, diffidati Oliveira e Pisani. Due ex amaranto in campo, Cherubin e Pettinari. Reggina: Breda conferma pressoché in toto l’undici che ha fatto bene e battuto il Mantova sette giorni fa con l’unica ovvia eccezione di Cacia al posto dello squalificato Bonazzoli. Castiglia, ex appena giunto in riva allo Stretto, salterà la gara per infortunio. Squalificato Bonazzoli, diffidati Castiglia e Tedesco.
L’invito a non esaltarsi da parte di mister Breda, ma allo stesso tempo la convinzione di portare avanti determinati concetti già proposti in occasione della partita di sabato scorso contro il Mantova. E’ stata totale la disponibilità da parte dei calciatori nei confronti del nuovo tecnico, questo ha consentito di poter sfoggiare una prestazione buona sotto l’aspetto tattico, ma anche di gran temperamento e carattere. Premesso che il Mantova visto a Reggio è sembrato poca cosa, la squadra amaranto chiudendo ogni fonte di gioco all’avversario ha protetto quasi completamente il reparto difensivo, tanto da non mettere mai nelle condizioni l’estremo difensore Fiorillo di rischiare. 
Due vittorie nelle ultime due gare portano la Cadi Reggio nuovamente e prepotentemente in corsa per la salvezza diretta. Quella di Vibo sa davvero di grande impresa, perchè il derby è sempre derby e soprattutto per il punteggio con il quale gli amaranto hanno chiuso l’incontro, un 5-1 che non ammette repliche e che evidenzia la gran giornata per i ragazzi di Roberto Emo. Una prestazione impeccabile sotto ogni profilo e nonostante le diverse e pesanti assenze. La Cadi Reggio ha sorpreso davvero tutti, squadra avversaria in primis ed il pubblico di casa presente sugli spalti. Incredulo ma anche correttissimo nell’accettare la netta supremazia di Marcianò e soci. Amaranto in vantaggio sin dall’inizio della gara e sempre con il pallino del gioco in mano, tanto da non far mai pensare ad un possibile predominio dei padroni di casa. Atkinson è ormai l’uomo simbolo di questo gruppo. Cresce di settimana in settimana a suon di reti e prestazioni, attraversa un momento di forma straordinario e diventa impossibile per qualsiasi avversario prendergli le misure. Assist, giocate e gol che deliziano anche il tifoso della squadra avversaria.