Grosseto Reggina 2-2: tabellino, cronaca e commento

Grosseto – Reggina: 2-2. Grosseto (4-4-1-1): Acerbis; Vitofrancesco, Conteh, Melucci e Mora; Esposito (Alfageme dall’82°), Papini (Joelson dal 66°), Carobbio (c) e Job (Fautario dal 79°); Consonni; Pichlmann. In panchina: Aldegani, Crescenzi, Fautario, Vitiello, Asante, Joelson e Alfageme. All.: Sarri. Reggina (3-5-2): Marino; Adejo, Cascione e Valdez; Barillà, Vigiani (Pagano dall’80°), Tedesco (c), Missiroli e Rizzato; Viola (Rizzo dal 61°) e Bonazzoli. In panchina: Fiorillo, Camillieri, Montiel, Costa, Cacia, Brienza e Pagano. All.: Breda. Arbitro: Gava di Conegliano Veneto. Assistenti: Alessandroni ed Altomare. Andata: 1-1 (Pagano e Pinilla) Marcatori: Viola al 60°, Vigiani al 64°, Joelson al 67° e Consonni (rig.) al 92°. Ammoniti: Papini al 39°, Viola al 60°, Barillà al 62° Bonazzoli all’87°. Recupero: 1’ (p.t.) e 3’ (s.t.). Note. Nel Grosseto sono squalificati Turati e Federici e sono diffidati Freddi, Papini, Consonni e D’Alesssandro; nella Reggina è squalificato Lanzaro e sono diffidati Adejo, Vigiani, Brienza, Barillà, Costa, Castiglia e Pagano. Due assenti perché impegnati con le nazionali: D’Alessandro (con l’Under 19) e Carmona (con la nazionale maggiore cilena in preparazione ai Mondiali).
La cronaca ed il commento. Grosseto ancora con qualche speranza di accesso ai playoff e Reggina alla ricerca dei 3 punti per la matematica salvezza. Prima della gara osservato un minuto di silenzio in memoria dei due ultimi militari italiani morti in Afghanistan. Brienza manda in campo sin dal primo minuto il giovane Viola e lascia in panca il giocatore amaranto più tecnico e senza il quale vedremmo con occhi rassegnati questa gara e cioè Brienza. L’unica motivazione veramente plausibile, e non verosimile come magari dichiarerà qualcuno in seguito, è la consapevolezza da parte Foti di avere la salvezza in tasca (la settimana prossima al “Granillo” le farà visita un già salvo e demotivato AlbinoLeffe) e, quindi, di mettere in vetrina chi può aver mercato da qui ad agosto (da commerciante qual è, ci saremmo straniti del contrario). La prima occasione è dei padroni di casa con Esposito che calcia in porta ma non coglie di sorpresa Marino attento ben posizionato. All’8°, su azione nata da corner, ci prova Valdez di testa ma il pallone termina alto sulla traversa. Al 10° ci prova proprio Viola ma il suo tiro finisce decine di metri lontano dalla porta (se la vetrina gli fa questi effetti Foti non sarà affatto contento). Ma, in fondo, non contano le prestazioni quanto le presenze in campo. Al 13° Reggina vicinissima al goal. Viola si riscatta e serve Bonazzoli che prova la conclusione al volo di destro ma il pallone sfiora il palo dal lato opposto al tiro. Gara dai ritmi blandi, rigorosamente da fine stagione e da, conseguente, deliziosa pennichella primaverile. La cronaca della gara non ci consente di scrivere nulla per interminabili minuti e lo spettacolo è davvero mediocre considerato che le due formazioni, ufficialmente (ma non ufficiosamente) devono ancora raggiungere i rispettivi obiettivi. Quello del Grosseto è strettamente legato al risultato di Cittadella-Crotone in cui, per sognare i playoff e giocarseli nell’ultima gara ad Empoli, i padroni di casa dovrebbero perdere (e non è così giacché i veneti sono già sul 2-0 in proprio favore); quello della Reggina, invece, è legato a ben poco partendo dal presupposto che, tra 7 giorni, l’AlbinoLeffe verrà a Reggio senza la benché minima voglia ma solo per dovere. Il pubblico di Grosseto si gode il sole e fischia i propri giocatori: come biasimarli visto che, a campi invertiti, anche la Reggina subirebbe lo stesso trattamento? Al 43°, ben mezz’ora dopo l’ultimo spunto degno di cronaca (!), timidamente ci prova la Reggina con Barillà il cui colpo di testa in area è controllato da Acerbis che lo vede terminare alto. Il primo tempo finisce qui ed il nostro netbook può comodamente scivolare in standby per l’ennesima volta senza che venga “disturbato” per almeno altri 15 minuti. Fortuna vuole che siamo solo a 7 giorni dalla fine di un campionato lunghissimo e logorante non fosse altro che per le ennesime delusioni che Foti & Co. ci hanno regalato anche quest’anno per il secondo anno consecutivo. Raggiunto l’obiettivo (e che obiettivo!) salvezza, ci auguriamo che nessuno venga al nostro cospetto manifestandosi contento e soddisfatto. In verità, non crediamo ci siano spunti per esserlo se non per aver evitato la Lega Pro. Certo, Foti sarà di diversa opinione ma come non capirlo? La Reggina si salva e lui incassa (sempre e comunque) vendendo i pochi che hanno fatto bene quest’anno (Brienza su tutti, ma anche Missiroli, Adejo e forse anche qualcun’altro). Beato lui. E la Reggina? Ancora un anno di B e per il resto si vedrà! Inizia il secondo tempo e la Reggina mostra di esserci sul campo. Prima Barillà ci prova ma il suo tiro viene smorzato e termina tranquillamente tra le braccia di Acerbis. Poi Bonazzoli viene lanciato tutto solo diretto in porta ma, volontariamente ed inspiegabilmente, rallenta (!) la sua corsa consentendo allo stesso Acerbis tutto il tempo di cui ha bisogno per uscire e bloccare. L’episodio è indicativo abbastanza o occorre dell’altro per spiegare a che tipo di gara stiamo assistendo? I tifosi amaranto anche a Grosseto cantano “Solo per la maglia, noi ci siamo solo per la maglia” e noi condividiamo aggiungendo il nostro doverci essere anche solo per dovere nei confronti dei nostri lettori. Che noia! Che barba, che noia! Al 54° ci prova il Grosseto con Esposito ma, provvidenzialmente, sulla traiettoria del tiro diretto in porta si mette Valdez che respinge. Il raggiungimento dell’obiettivo salvezza, per la Reggina, dev’essere rinviato. Se, infatti, Reggina e Triestina oggi ottenessero lo stesso risultato la Reggina sarebbe salva aritmeticamente in virtù della differenza reti negli scontri diretti contro gli alabardati (vittoria per 3-1 all’andata e sconfitta per 1-2 al ritorno), ma la Triestina è appena andata in vantaggio e quindi. Nemmeno il tempo di finire di scrivere e la Reggina passa. E’ il 60° e Viola (nella foto festeggiato a Cesena), sfruttando un assist di Missiroli, appoggia lentamente in rete e realizza il suo secondo goal in stagione dopo quello nella gara vittoriosa all’esordio in campionato a Cesena (per la cronaca, un minuto dopo esce lo stesso Viola ed entra Rizzo: stessa motivazione, stessa operazione commerciale di cui abbiamo già detto prima). Nel frattempo la Triestina si fa raggiungere dall’Ancona e la salvezza amaranto è ancora più solida. Lo è addirittura ancor di più al 64° quando la Reggina raddoppia. Barillà crossa basso da destra, da dietro arriva Vigiani (nella foto) ed insacca quello che rappresenta il suo primo goal stagionale. Il risultato è al sicuro così come anche la prossima partecipazione al campionato di B 2010/2011. Che assai magra consolazione, ma meglio di così non poteva essere. Il pubblico di casa fischia (e non ha torto) e trova “consolazione” divertendosi a cantare cori contro il Modena che perde a Cesena. Nel frattempo il Grosseto accorcia le distanze. E’ il 67° e Joelson (ex amaranto e di proprietà ancora reggina), raccogliendo un cross da destra di Esposito, schiaccia di testa in rete sorprendendo Marino. Poco male, per la Reggina obiettivo raggiunto anche con il pareggio se la Triestina non vince contro l’Ancona. Al 72° ci riprova il Grosseto che, ormai abbandonati i sogni di gloria con il Cittadella che sta battendo il Crotone per 3-0, prova a non perdere la sua ultima gara casalinga. E’ Consonni che, di testa, mette fuori raccogliendo un cross proveniente da sinistra. All’84° la cronaca ci impone di segnalare che alla Reggina è, di fatto, negato un rigore nettissimo per una vistosa, quanto inutile, spinta di Melucci ai danni di Tedesco. Né l’assistente Alessandroni né l’arbitro Gava intervengono ed il gioco prosegue. In fondo anche Tedesco, dopo un abbozzo di protesta se la ride, si alza e riprende a giocare. Anche questo è il calcio o, per meglio dire, in occasione di una partita come questa ed, in vero, di tante altre ancora. La cronaca segnala che prima Missiroli e poi Pagano si divorano il terzo goal, quello della tranquillità assoluta, e si sta ancora con il patema d’animo. Patema che si realizza al 91° allorquando il Grosseto beneficia di un rigore per uno stupido fallo di Cascione su Alfageme. Consonni va sul dischetto e spiazza Marino. Immediatamente dopo l’arbitro Gava fischia la fine della gara e si scatena un parapiglia con i giocatori della Reggina che se la prendono con Consonni “reo” di aver segnato un goal inutile per i suoi e che, d’altro canto, complica un po’ le cose ai reggini qualora la Triestina battesse l’Ancona (cosa che avviene con un altro rigore al 96°, n.d.r.). La solita storia, le solite cose: chiediamo la regolarità del campionato e la sportività di tutte le squadre salvo poi arrabbiarci se ciò avviene a scapito nostro. Questo è il calcio del terzo Millennio, questo è il calcio del business. La sostanza è che Reggina – AlbinoLeffe di domenica prossima non sarà più una gara senza storia, ma è diventata decisiva per la salvezza amaranto. Occorrerà, infatti, battere i bergamaschi per raggiungere l’obiettivo. La Reggina, ancora una volta, artefice dei suoi mali: ha giochicchiato “rinunciando”, di fatto, a realizzare il terzo goal e, poi, ha regalato, perché di regalo di Cascione si tratta, il rigore del pari salvo poi incazzarsi con chi l’ha realizzato. Mah! “Stranezze” del calcio del Termo Millennio. Ad majora (o malora?)!
L’Under 15 maschile della Scuola di Basket Viola, già campione provinciale, vince il titolo Regionale con ben due giornate d’anticipo rispetto al calendario. Infatti la vittoria di Castrovillari di domenica scorsa ha regalato con una giornata di anticipo alla Scuola di Basket Viola la conferma del titolo regionale nella categoria under 15 per il secondo anno consecutivo. Buone le prestazioni dei giovani neroarancio in un girone regionale nuovo nella formula che ha visto coinvolte le prime classificate di ogni provincia e le seconde e terze del girone reggino. Solo la trasferta contro il San Michele Catanzaro ha visto Smorto e compagni uscire sconfitti dal terreno di gioco.
L’auditorium Gianni Versace di Reggio Calabria ha ospitato il primo “Appuntamento con il futuro”: il seminario del Coesa – Centro Organizzazioni Eventi Sociali ed Aziendali, realizzato in collaborazione con la Scuola Regionale dello Sport del Coni Calabria e la TopMind Training. Il corso, suddiviso in tre appuntamenti, con i prossimi il 19 e il 20 giugno, si propone gli obiettivi di valorizzare la persona nella sua interezza, la capacità di saper comunicare, creare e convivere con sé stessi e con gli altri. I circa cento partecipanti, appartenenti a tre generazioni e provenienti da vari settori: universitario, sportivo, sociale, politico, aziendale e imprenditoriale, hanno vissuto due giorni di intense emozioni grazie al trascinante psicologo, motivatore, scrittore, giornalista, Mario Furlan con il corso “Risveglia il campione in te”. Ad aver creduto fortemente nel progetto ed a realizzarlo a Reggio Calabria, è stato il presidente del Coesa, Giovanni Quattrone, con la collaborazione di Miriam e Patrizia Pagliarone (Top Mind training), entrambi economiste ed esperte di comunicazione, formazione e selezione del personale per numerose aziende italiane, ed il prezioso aiuto del direttore della Scuola Regionale dello Sport del Coni Calabria, Mimmo Albino.
Una pratica da chiudere al più presto. Una salvezza da agguantare subito per cancellare una stagione fallimentare. E’ anche questo il motivo per il quale la Reggina ha deciso di anticipare la partenza per la trasferta di Grosseto. Da oggi e fino a sabato il gruppo sosterrà sedute di allenamento nella capitale prima del trasferimento sabato pomeriggio in terra toscana. Nessuna distrazione, massima concentrazione e tanto lavoro per arrivare all’obiettivo se è possibile con una giornata di anticipo. Senza fare troppi calcoli raggiungendo quota 53 si è al sicuro, la società, il tecnico Breda ed i calciatori non vogliono cullarsi sull’ultima partita al Granillo contro l’ormai tranquillo Albinoleffe. Anche perchè questo campionato ha più volte dato segnali di pericolosità e quello che potrebbe sembrare un risultato scontato, più trasformarsi in una sorpresa sgradevole. 
La storica, quanto leggendaria, Traversata dello Stretto (nelle foto l'edizione del 2009 alla quale ha partecipato con successo l'amico e collega Peppe Dattola e dal cui album fotografico le abbiamo carpite) a nuoto quest’anno è a rischio. Un’ordinanza emanata da parte dell’Autorità marittima dello Stretto di Messina, potrebbe compromettere la realizzazione dell’evento sportivo che parte dalla messinese Punta Faro per raggiungere Punta Pezzo di Villa San Giovanni. Questo perché: la sua realizzazione comporterebbe rischi sul piano della sicurezza. Non entriamo in merito alla decisione: la sicurezza innanzitutto. Anche se il Comandante Domenico Pellegrino, presidente del Centro Nuoto Sub che organizza l’evento, sostiene che, invece, ci siano tutti i presupposti per far svolgere la gara senza nuocere alla regolare navigazione del tratto. “Il tempo di attraversamento a nuoto – dichiara Domenico Pellegrino – del tratto interessato, ben lontano dal traffico delle navi traghetto, è di circa 50 minuti.
Tutto pronto per la seconda edizione del Premio Sportivo Reggio Calabria Area Metropolitana ideato e organizzato dal giornalista Maurizio Insardà con il Patrocinio della Regione Calabria, Amministrazione Provinciale e Comunale di Reggio Calabria. Giovedì 20 Maggio, la città dello stretto sarà il teatro di un evento che avrà un ospite d’onore che definire gradito al popolo reggino è un vero e proprio eufemismo. Infatti, Insardà consegnerà la seconda targa di questo premio a Walter Mazzarri (nella foto), l’allenatore che forse ha scritto le pagine più belle della storia recente della Reggina Calcio, la società che ha guidato per tre anni nella massima serie e con la quale ha conquistato tre clamorose salvezze, l’ultima partendo con undici punti di penalizzazione: 
Reggina – Gallipoli: 2-1. Reggina (3-5-2): Marino; Lanzaro (c), Valdez e Costa (dal 54° Adejo); Barillà, Carmona (dal 63° Cascione), Tedesco, Missiroli e Rizzato; Brienza e Bonazzoli (dal 70° Vigiani). In panchina: Fiorillo, Adejo, Montiel, Cascione, Cacia, Vigiani e Pagano. All.: Breda. Gallipoli (4-4-1-1): Garavano; Sosa, Galeotti (dall’83° Tarantino), Tagliani e Pallante (c); Della Penna (dal 57° Mancini), Filkor, Viana e Lazzari; De Petris (dal 70° Di Carmine); Artistico. In panchina: Koprivec, Taurino, Nico, Leppiero, Mancini, Tarantino e Di Carmine. All.: Rossi. Arbitro: Leonardo Baracani di Firenze. Assistenti: Luca Ciancaleoni di Foligno e Paolo Costa di Palermo. Quarto uomo: Paolo Lo Castro di Catania. Andata: 1-2 (Bonazzoli, Mancini e Scaglia). Marcatori: Barillà al 10°, Bonazzoli al 59° e Lazzari al 60°. Ammoniti: Carmona al 24°, Costa ed Artistico al 45° e Lanzaro all’86°. Espulso: Rossi (allenatore Gallipoli) al 74°. Recupero: 0’ (p.t.) e 3’ (s.t.). Corner: 4 Reggina e 4 Gallipoli. Tiri in porta: 8 Reggina e 3 Gallipoli. Tiri fuori: 4 Reggina e 7 Gallipoli. Falli fatti: 18 Reggina e 19 Gallipoli. Fuorigioco: 2 Reggina e 2 Gallipoli. Spettatori paganti: 709. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 3.067,00 Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 5893. Incasso totale: € 43.330,67. 
Le stelle del pattinaggio artistico calabrese sono scese in pista per il campionato regionale di pattinaggio artistico specialità solo dance e coppia danza. Presso l’impianto di Parco Caserta un centinaio di atleti appartenenti alle società sportive di Reggio Calabria, Cosenza e Lamezia Terme, hanno lottato per conquistare la qualificazione ai campionati italiani che si svolgeranno nel mese di luglio a Calenzano,in provincia di Firenze. Sulla pista, intitolata al Pino Labate, il presidente del comitato provinciale della federazione italiana hockey e pattinaggio scomparso qualche anno fa, hanno gareggiato gli atleti appartenenti alle categorie nazionali ed internazionali. Per la specialità della coppia danza, categoria esordienti, ha vinto il titolo di campione regionale la coppia composta da Martina Gligora (nella foto) e Paolo Alampi; Martina Gligora è anche la neocampionessa della solo dance. L’oro della categoria nazionale D è andato invece ad Alessandra Paviglianiti e Rocco Ieracitano, già vicecampioni regionali nel 2009.
Questa mattina, nella sala convegni dell’ “E’ Hotel” di Reggio Calabria è stata presentata la “Junior Cup di Tiro con l’Arco 2010”, che si svolgerà nella città dello Stretto dal 18 al 22 maggio prossimi. Ancora una volta, l’European and Mediterranean Archery Union, la Federazione italiana di tiro con l’arco ed il Coni regaleranno, grazie all’indispensabile supporto tecnico e logistico dell’associazione reggina “Arcieri Fata Morgana”, l’ennesima manifestazione sportiva a carattere internazionale che premia, così, il meritato lavoro promosso dalla Fitarco calabrese negli ultimi cinque anni. L’evento vedrà impegnati, nei sei giorni di gare, più di 400 atleti under 20, provenienti da 40 nazioni. Inoltre, la competizione è stata designata come ultima prova di qualificazione europea per la prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili, che si terranno in agosto a Singapore.
Sabato 15 maggio 2010 alle ore 12 nei locali del Circolo Sport Village di Catona il presidente dell’Accademia del Tennis terrà una conferenza stampa per presentare il nuovo assetto organizzativo della società proiettato verso un nuovo modello di organizzazione capace di rinvigorire e incrementare lo sviluppo dello sport nel mondo giovanile calabrese.
LIOMATIC VIOLA RC – VIRAUDO FORD CATANIA: 64-79. Parziali: 14-21/ 26-44/ 39-58. VIOLA: Dip 2, Di Lembo 5, Niccolai 22, Yasakov 5, Iulianello, Negri 7, Manzotti 4, Scozzaro, Roselli 9, Dalla vecchia 10. All. Bianchi. CATANIA: Catotti 2, Di Masi, De Gregori 11, Consoli 9, Confente 19, Gambolati 16, Livera 2, Reale 15, Novatti, Rolando 5. All. Borzì. ARBITRI: Mambretti e Barone di Roma. L’immagine di Dip che piange e si dispera è la fotografia che meglio può esprimere quello che successo ieri al PalaCalafiore. La Viola viene asfaltata in casa dal Catania e dice addio ai play-off ed a tutti i sogni di promozione. I nero arancio giocano una delle gare più brutte dell’anno contro un avversario che non ha rubato nulla e che ha meritato la qualificazione. Le attuanti sono poche perché l’assenza di Grasso e le precarie condizioni di Dip non possono giustificare gli errori da sottocanestro di Negri e compagni e la pessima difesa messa in atto contro una squadra che aveva dimostrato sin dalle prime battute di essere in ritmo offensivo soprattutto sul perimetro.
18ma sconfitta su 39 gare. Ennesima partita (non riusciamo nemmeno più a contarle) “regalata” agli avversari. Ennesimi goals (non riusciamo a contare nemmeno questi) generosamente donati all’avversario di turno. Indecente, sotto certi aspetti, la Reggina vista a Trieste. Indecente il giudizio finale proprio in virtù di una partita giocata non male, gestita per lunghi tratti, rinunciando ad offendere e finendo per rimanere sconfitta per l’ennesima volta da se stessa. Che questo “maledetto” campionato finisca presto, non ce la facciamo più. Uscito Brienza, la Reggina è tornata quella di gran parte di questo campionato: debole, confusionaria, senza gioco e senza idee, mediocre e fors’anche ancor peggio che mediocre.
Triestina – Reggina: 2-1. Triestina (4-4-1-1): Calderoni; Nef, Cottafava, Scurto e Sabato; Colombo, D’Aversa (dall’87° Princivalli), Gorgone (c) e Sedivec (dal 72° Tabbiani); Volpe (dal 68° Godeas); Della Rocca. In panchina: Dei, Magliocchetti, Tabbiani, Princivalli, Gissi, Pasquato e Godeas. All.: Arrigoni. Reggina (3-5-2): Marino; Adejo, Lanzaro (c) e Costa; Vigiani, Carmona, Cascione (dall’85° Viola), Missiroli e Rizzato; Brienza (dal 46° Pagano) e Bonazzoli. In panchina: Fiorillo, Santos, Barillà, Montiel, Cacia, Viola e Pagano. All.: Breda. Arbitro: Doveri di Roma. Assistenti: Bernardoni e Carrer. Quarto uomo: Ros. Andata: 1-3 (Testini, Missiroli, Missiroli e Pagano). Marcatori: Della Rocca al 10°, Missiroli al 25° e Colombo all’84°. Ammoniti: Volpe al 36°, Sabato al 54°, D’Aversa al 64° e Costa al 67°. Recupero: 3’ (p.t.) e 4’ (s.t.). Note. Nella Triestina è squalificato Testini e sono diffidati Cossu, Cottafava e Pani; nella Reggina sono squalificati Valdez e Tedesco e diffidati Adejo, Vigiani, Brienza, Barillà, Pagano e Lanzaro. La Reggina torna al “Nereo Rocco” dopo 20 anni.
Prosegue la promozione della Team Basket Viola che ha preso il via la scorsa settimana riscuotendo tanto successo. Sono ancora in vendita le t-shirt con il marchio Viola. Sabato, dalle ore 17 alle ore 19 e 30, e domenica dalle ore 10 e 30 alle ore 12, le maglie saranno disponibili in prevendita al Pianeta Viola di Modena con un’offerta imperdibile. 
Sabato 8 e domenica 9 maggio prossimi si disputeranno, presso la pista "Pino Labate" di Parco Caserta a Reggio Calabria, i campionati regionali di pattinaggio artistico categorie nazionali ed internazionali, specialità solo dance e coppia danza. 

L’ascolano Davide Di Marco (nella foto al traguardo), classe 1987 e portacolori della “AS Roma Sezione Ciclismo”, si è aggiudicato il “2° Trofeo di MTB Dalidà Serrastretta”. Una dura corsa di mountain bike valevole per il Campionato nazionale Cross Country “Top Class” e come “Prima prova del Campionato Intersud XCO 2010” della Federazione ciclistica italiana, organizzata dal “Team Sportissimo Lamezia” di Daniele Lofaro, insieme all’Associazione “Dalidà” del presidente Franco Fazio ed al Roma Club Serrastretta. Dietro Di Marco si è piazzato il compagno di squadra Daniele Concordia, seguito dal ragusano Michele Riggi del Team Open Hicker. Per questa gara, aperta a tutte le categorie ed in memoria dell’indimenticabile Dalidà, attrice e chansonierre degli anni Sessanta, originaria di Serrastretta, 98 atleti sono giunti da Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, Campania, Marche e Lazio. Divisi in due batterie (da 13 ai 17 anni ed over 18), i corridori si sono dati battaglia in uno splendido quanto duro circuito di 6 km, ripetuto più volte a seconda della categoria, ricavato tra le strette stradine del centro storico ed i boschi limitrofi ricchi di faggi secolari, con un dislivello di 250 metri e salite fino al 20% di pendenza.
LIOMATIC VIOLA RC – VIRAUDO FORD CATANIA 68-58 (parziali: 19-14/ 28-28/ 46-42). VIOLA: Di Lembo 10, Niccolai 2, Yasakov 2, Iulianello, Negri 15, Manzotti 5, Scozzaro, Roselli 9, Grasso 7, Dalla Vecchia 18. All. Bianchi. CATANIA: Catotti, Di Masi, De Gregori 16, Consoli 4, Confente 4, Gambolati 6, Livera, Reale 16, Novatti 6, Rolando 6. All. Borzì. ARBITRI: Noce ed Aprea di Roma. Comincia bene l’avventura nei play-off della Viola. La Liomatic supera in gara uno il Catania e prende subito il comando di una serie che presentava tante insidie. In stagione regolare, infatti, gli etnei avevano superato tre volte su quattro il quintetto nero arancio che, questa volta, non perde mai la testa e chiude la gara grazie ad un ottimo quarto periodo. Coach Bianchi si presenta a questa sfida senza l’infortunato Dip ancora alle prese con un grave problema muscolare. Aggiungete anche l’infortunio di Grasso che, dopo un minuto di gioco, si fratturo il mignolo della mano e deve giocare i suoi ventinove minuti con una vistosa fasciatura.
Reggina – Ascoli: 1-2. Reggina (3-5-2): Marino; Adejo, Valdez e Lanzaro (c); Vigiani (dal 76° Barillà), Tedesco, Carmona, Missiroli e Rizzato; Brienza (dal 88° Bonazzoli) (nella foto) e Pagano (dal 67° Costa). In panchina: Fiorillo, Costa, Montiel, Bonazzoli, Cacia, Barillà e Cascione. All.: Breda. Ascoli (4-4-2): Guarna; Gazzola, Silvestri, Micolucci e Giallombardo (c); Pesce (dall’87° Margarita), Di Donato (dall’81° Luci), Amoroso e Giorgi; Antenucci e Lupoli (dal 92° Bernacci). In panchina: Frezzolini, Ciofani, Sommese, Margarita, Luci, Marino e Bernacci. All.: Pillon. Arbitro: Luigi Nasca di Bari. Assistenti: Enzo Rivello di Salerno e Romina Santuari di Trento. Quarto uomo: Gaetano Intagliata di Siracusa. Andata: 3-1 (Antenucci, Pagano, Bonazzoli e Barillà). Marcatori: Brienza al 52° ed Antenucci (rig.) al 65° ed al 93°. Ammoniti: Silvestri al 3°, Di Donato al 23°, Lanzaro al 45°, Tedesco al 67°, Pesce al 70°, Giorgi all’80° e Lupoli al 90°. Espulso: Valdez al 64°. Recupero: 0’ (p.t.) e 4’ (s.t.). Corner: 6 Reggina e 2 Ascoli.). Tiri in porta: 9 Reggina e 5 Ascoli. Tiri fuori: 6 Reggina e 2 Ascoli. Falli fatti: 19 Reggina e 13 Ascoli. Fuorigioco: 3 Reggina e 3 Ascoli. Spettatori paganti: 2015. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 4.120,00. Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 7199. Incasso totale: € 44.383,67.
Il “Trofeo Città di Reggio Calabria – Memorial Orazio Gatto” è giunto alla sua quarta edizione (nella foto una fase della gara dello scorso anno). Domani, primo maggio, Peppe Gatto, “motore” del ciclismo reggino, con la sua “Cicli Gatto – Ottica Miceli”, confezionerà l’evento diventato ormai un appuntamento imperdibile per chi rimane in città nel giorno della festa dei lavoratori. La corsa ciclistica amatoriale nazionale, che lo scorso anno è stata anche “Festa regionale del ciclismo”, ha radunato centinaia di amanti del pedale che, raramente, possono usufruire del lungomare cittadino “ripulito” dal traffico automobilistico.