Il 2009 del basket reggino

altLa Reggio Calabria cestistica  sta per archiviare un 2009 sicuramente da ricordare. E’ inutile girare attorno ma l’anno che si chiude rimarrà alla storia per l’ennesima rinascita della Viola. A Luglio, la città dello stretto ha rilevato il titolo sportivo del Gragnano ed ha iscritto una squadra in Serie B Dilettanti, la vecchia serie B2, in sintesi la quarta serie nazionale. Giuse Barrile è stato l’uomo che ha curato l’operazione ed ha fatto in modo che, a Luglio, il passaggio si concretizzasse. Il Team Basket Viola è il sodalizio che dovrà riportare in alto uno dei simboli sportivi più forti del basket calabrese anche se negli ultimi anni prima del fallimento del 2007, i colori neroarancio avevano perso un po’ del loro appeal.

E’ chiaro che questa nuova dirigenza si sta giocando una carta importante ma i primi segnali sono positivi. La squadra, sul campo, è stata affidata a coach Bianchi e sta disputando una stagione di alto livello, è stato trovato uno sponsor e si sta cercando di coinvolgere il territorio nel modo migliore possibile. La Viola può tornare ad essere il traino di un movimento che, in questo biennio, ha avuto come società guida l’Audax del presidente Vita, una realtà che sta facendo bene in Serie C Dilettanti e che, nell’Aprile scorso, è riuscita a qualificarsi per i play-off, un risultato eccezionale per un sodalizio che ha appena festeggiato i dieci anni di vita. Il gruppo dirigenziale è formato da gente giovane che vuole crescere e vuole far cresce questa compagine che, da quest’anno, è allenata da un uomo che si può considerare uno dei principali simbolo del basket reggino, quel Mimmo Melara anima e corpo del CAP per oltre trent’anni. Melara ha accettato di essere il nuovo allenatore dell’Audax ed ha già improntato la squadra secondo il suo credo cestistico fatto di tanta aggressività su due lati del campo. In Serie C2 c’è la conferma del Botteghelle come realtà solida che investe sui giovani e che non fai mai il passo più lungo della gamba; stesso discorso si può fare per l’ABA Frassati, la squadra allenata e sostenuta da Santino Surace, un uomo dalla passione smisurata per questo sport che sa come portare avanti progetti vincenti. Sta provando a ritagliarsi uno spazio importante la Vis Overt Zanussi ma i risultati acquisiti sul campo non stanno premiando le scelte della dirigenza giallonera anche se affidarsi ad un uomo d’esperienza come coach Nino Furfari potrebbe essere la mossa giusta per provare a risalire la china. Il CAP, dopo la partenza di Melara, è diventato una sorta di serbatoio dei giovani in orbita Audax e già presenti nel vivaio gialloverde mentre l’Olympic ha richiamato alla base Massimo Lazzara e sta cercando una tranquilla salvezza. Infine, il Villa San Giovanni ha allestito un roster competitivo e sembra essere in grado di poter arrivare ai play-off. Il girone B della Serie D calabrese, quello che vede la presenza di società del territorio reggino, è diventato finalmente una palestra per giovani cestisti con società come la Diamond , la Nuova Jolly , la Scuola Basket Viola interamente formate da atleti Under. Le altre compagini sono composte da veterani che si vogliono divertire giocando a basket e qualche prospetto che cresce in un contesto competitivo fra le quali segnaliamo il nuovo basket Soccorso, una società che è riuscita a coinvolgere l’intero quartiere. Stesso discorso si può fare per la Promozione reggina che sta per aprire le danze con qualche società che ha fatto dei grossi sforzi per puntare al salto di categoria, vedi la Pro Pellaro del presidente Imbalzano. L’obiettivo di Reggio per questo 2010 è confermare quanto c’è di positivo e magari cominciare a trovare un modo per far convivere tutte queste società. Il male che attanaglia il basket in riva allo stretto è l’impossibilità di far camminare tutto il movimento sulla stessa strada perché, purtroppo, vige la regola preferisco vincere oggi, metterti in difficoltà ed arrivare prima di te per una stagione piuttosto che vincere domani. Mettere da parte questo concetto sarebbe già un passo importante per una piazza che vuole rilanciarsi e che ha i mezzi logistici e strutturali per farlo.

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Anoi: arrestati due giovani con fucile a pompa, la folla inveisce contro i militari

I servizi per assicurare un Capodanno sicuro nei dieci comuni della Piana che ricadono sotto la giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Taurianova, hanno dato ottimi frutti, sia dal punto di vista della prevenzione che dal punto di vista degli arresti. Il dispositivo dei militari, che ha potuto contare nella notte di San Silvestro su oltre una decina di pattuglie, non solo ha scongiurato i gravi episodi di danneggiamento a scopo intimidatorio, i ferimenti per colpi vaganti di armi da fuoco o, addirittura, i regolamenti di conti che troppo spesso avvengono approfittando del caos di quei trenta minuti a cavallo della mezzanotte, ma ha anche permesso di fermare due giovani che, in auto con un fucile a pompa (nella foto) caricato a pallettoni pochissimi istanti prima della mezzanotte, non si stavano certamente apprestando a festeggiare il nuovo anno, con la sola intenzione di “fare un po’ di rumore”.

Una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Cinquefrondi stava perlustrando il centro di Anoia Inferiore quando, poco prima della mezzanotte, si è vista tagliare la strada da una monovolume il cui conducente, non appena accortosi della presenza dei militari, ha immediatamente accelerato fuggendo ad alta velocità nelle strade centrali del paese, facendo pericolose manovre e rischiando di investire i cittadini che si erano radunati in strada per il “conto alla rovescia”. I Carabinieri, impegnati nell’inseguimento, hanno notato che all’interno della monovolume stava succedendo qualcosa: il passeggero era passato dal sedile anteriore a quello posteriore ed il conducente gli aveva passato qualcosa che, con tutta evidenza, appariva come un’arma. A circa un centinaio di metri dal palazzo comunale, lo sportello posteriore della Kia Carnival si è aperto e, come accade nella migliore filmografia americana, un giovane si è lanciato dall’auto in corsa, con il fucile a pompa imbracciato, rotolando per qualche metro. A differenza dei film, tuttavia, il ragazzo ha battuto la testa, rimanendo qualche istante a terra prima di riprendere la fuga. Anche il conducente dell’auto, fermatosi poco più avanti, si è dato  alla fuga a piedi. I Carabinieri, tuttavia, sono stati più rapidi. Hanno ricorso i due per le vie cittadine, riuscendo a bloccarli ed a recuperare l’arma, un fucile a pompa calibro 12 Mossberg “Maverick”, di quelli che, per compattezza e capacità di fuoco, vengono usati dalle migliori forze speciali degli eserciti della NATO. Con l’arma sono state sequestrate anche delle cartucce calibro 12 caricate a pallettoni. A quel punto, anziché calmarsi, la situazione si è addirittura fatta incandescente: era da poco passata la mezzanotte e, nel caos generalizzato dei botti, mentre i Carabinieri della Stazione, diretti sul campo dal Comandante – il Maresciallo Capo Massimo Miozzo – erano intenti a fare accertamenti sul luogo dell’arresto, circa 80 cittadini tra quali vi erano – ma non solo – parenti e conoscenti degli arrestati, hanno letteralmente accerchiato i militari, inveendo nei loro confronti, minacciandoli e cercando di impedire l’arresto dei due, la cui colpevolezza era invece del tutto evidente, come dimostrava il fucile a pompa, che tutti potevano ben vedere. Tra i facinorosi, un gruppetto, ha addirittura aggredito i Carabinieri, cercando di favorire la fuga dei due. La situazione di forte tensione ha richiesto l’intervento immediato di rinforzi, anche per tutela dell’incolumità dei Carabinieri. Sono infatti intervenuti oltre una decina di militari, da San Giorgio Morgeto, Taurianova e San Martino di Taurianova, per ricomporre quella che era diventata una vera e propria emergenza di Ordine Pubblico. La vicenda, alquanto preoccupante, perché denota un diffuso spirito di avversione alla legalità ed agli operatori di pubblica  sicurezza, ha costretto i militari ad adottare misure di sicurezza ulteriori anche durante le successive operazioni svolte presso la caserma dell’Arma di Cinquefrondi, innanzi alla quale si era radunata una consistente folla. I due arrestati sono Raffaele Surace (nella foto), ventottenne di Anoia  disoccupato con precedenti penali, che si trovava alla guida della monovolume, e Giuseppe Ieraci, macellaio di Anoia, anch’agli noto alle Forze dell’Ordine, protagonista dello spettacolare, ma sfortunato, balzo dall’auto in fuga. Proprio quest’ultimo, avendo battuto la testa, è attualmente detenuto presso una struttura ospedaliera, in osservazione, piantonato dai Carabinieri. Surace, invece, si trova già al carcere di Palmi, dove è stato portato su disposizione del Dottor Stefano Musolino, il sostituto Procuratore titolare delle indagini, coordinate dal Procuratore di Palmi, il Dottor Giuseppe Creazzo. La magistratura dovrà infatti far luce anche sul riprovevole episodio di aggressione ai Carabinieri da parte delle diverse decine di cittadini. I Carabinieri di Taurianova e Cinquefrondi, conseguito l’ottimo risultato di un così importante arresto proprio all’inizio del nuovo anno, continuano le indagini soprattutto per stabilire le reali intenzioni che avevano gli arrestati: la tipologia dell’arma ed il munizionamento, sono infatti indicativi di intenti diversi da un semplice festeggiamento.

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Sant’Agata del Bianco: arresti per detenzione e porto illegale di un’arma clandestina

Durante la notte di capodanno, pochi minuti dopo la mezzanotte, in Sant’Agata del Bianco (RC), in località Aranghea, i militari della Stazione di Caraffa del Bianco (RC), impeganti in predisposti servizi servizi di controllo del territorio coordinati in ambito Compagnia di Bianco e finalizzati alla prevenzione di incidenti in occasione dei festeggiamenti del Capodanno, traevano in arresto, per detenzione e porto illegale di un’arma clandestina, ex art. 697 c.p. e art. 23 L. 110/1975, due studenti di Sant’Agata del Bianco: MINNICI Vincenzo, classe 1989, e STRANO Michele, sempre classe 1989.

Nella circostanza, i predetti venivano notati e prontamente controllati dai militari insospettivi dal repentino spostamento in autovettura compiuto dai due giovani così a ridosso della mezzanotte in quell’area isolata, mentre percorrevano, alle ore 0.10 circa, la via Aranghea a bordo di un’autovettura Fiat Panda del citato Strano Michele. Nel corso della perquisizione veicolare eseguita, i militari rinvenivano, occultata, una pistola marca Beretta cal. 7.65 (nella foto) con matricola abrasa e completa di caricatore con 7 colpi. Gli arresti sono stati convalidati nel pomeriggio dell’01.01.2010 dal GIP presso il Tribunale di Locri.

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Reggio Calabria: all’Euromed di Malta il CVR sulla cresta dell’onda

Non poteva che concludersi in bellezza la prestigiosa e ricca stagione del Circolo Velico Reggio (nella foto tutti i reggini presenti): podio per Rosalba Giordano (nella foto) e Sacha Ruffo alla decima edizione dall’Euromed Malta Championship. L’evento, disputatosi dal 18 al 21 dicembre nelle acque antistanti Mellieha Bay, ha radunato i migliori giovani campioni della vela di mezza Europa. Quest’anno gli equipaggi iscritti sono stati centoventi, provenienti da sei nazioni: Russia, Inghilterra, Svezia, Francia, Italia e Malta. L’Euromed è una regata riservata ai velisti “under 16” a bordo di imbarcazioni Optimist e Laser 4.7, organizzata dal “Malta Young Sailor Club” del commodoro Andre Borg e patrocinata dall’Autorità del turismo e dalla Federazione della vela maltese.

Da diversi anni il successo di presenze conferma l’ottima formula di abbinare eventi sportivi internazionali a manifestazioni culturali di grande rilievo. Oltre ad essere un ambito trofeo, l’Euromed si propone di consolidare, attraverso il mare e la vela e con i principi di una sana competizione, i rapporti di amicizia tra atleti e club provenienti da diversi Paesi. Ne è dimostrazione il legame sportivo e socio-culturale, oltre che l’amicizia, che da anni lega il presidente della Federazione maltese della vela, Anna Rossi, e l’attivissimo Circolo Velico Reggio del presidente Carlo Colella, ormai ospite fisso dell’Euromed così come lo sono i maltesi agli eventi organizzati in riva allo Stretto. Reggio Calabria e Malta, due tradizioni marinaresche che, oltre ad essere realtà agonistiche di alto livello, da diversi anni, promulgano alle nuove generazioni l’affascinante sport della vela ricco di principi e di rispetto verso il prossimo e, soprattutto, verso la natura. Gli undici equipaggi reggini, accompagnati dal coach marsalese Claudio Spanò, includono inoltre Piergiulio Tarantino, Francesco Genovese, Milo Cutrupi, Bruno Campolo, Riccardo Lavino, Demetrio Morabito, Samuele Tarantino, Francesco Ielo e Giovanni Giordano. Questi ultimi tre, insieme a Sacha Ruffo, appartengono al Gruppo sportivo del liceo scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria, alla sua seconda partecipazione all’Euromed. Ad accompagnare i giovani velisti reggini sono stati il consigliere federale Fiv, Venturino Pugliese, il presidente della VI zona Fiv, Fabio Colella ed il caposezione Udr, Domenico Pugliatti. Hanno completato la delegazione reggina, Maria Chirico, Chiara Genovese ed Andrea Scagliola, tre studenti dello scientifico “Alessandro Volta”, che, svolgendo il ruolo di “inviate” del giornalino d’istituto “La sVolta”, prepareranno uno speciale sull’evento in lingua italiana ed inglese. Nelle quattro giornate di regate i velisti “under 16” si sono dati battaglia in condizioni atmosferiche tutt’altro che invernali. Il clima, infatti, è stato straordinario, con temperature che non sono mai scese sotto i diciotto gradi e con venti che hanno raggiunto i ventotto nodi, ottimi per la navigazione agonistica. Il russo Nikita Uskov si è aggiudicato il titolo nella classe Optimist juniores, dietro di lui il maltese Edward Fleri Sofler ed il russo Pavel Rosskazov. Nella classe Optimist cadetti ha vinto il camarinense Piero Iozzia del Kaukana Club, davanti alla reggina Rosalba Giordano. Terzo il maltese Robert Muscat. Anche gli esordienti reggini classe 2000, Milo Cutrupi, Bruno Campolo e Riccardo Lavino, hanno vissuto la loro prima esperienza internazionale con un risultato positivo. Nei Laser 4.7 vittoria per Thomas Zammit Tabona (primo anche alla XXV Mediterranean Cup di Reggio Calabria) davanti al reggino Sacha Ruffo e all’inglese Nicholls Williams. Tripletta maltese nella classe Laser radial con Simon Psalia primo davanti a Maya Podesta e Sean Borg. Queste le classifiche finali: Optimist Juniores: 1. Nikita Uskov (Russia); 2. Edward Fleri Sofler (Young Sailor Malta); 3. Pavel Rosskazov (Russia). Optimist Cadetti: 1. Piero Iozzia (Kaukana Club – Italia); 2. Rosalba Giordano (CVR – Italia); 3. Robert Muscat (Malta). Laser 4.7: 1. Thomas Zammit Tabona (Young Sailor Malta); 2. Sacha Ruffo (CVR- Italia); 3. Nicholls Williams (Regno Unito). Laser Radial: 1. Simon Psaila (Malta); 2. Maya Podesta (Malta); 3. Sean Borg (Malta).

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Bivongi: arresto per detenzione di stupefacenti

Nella mattinata del  28.12.2009,  a Bivongi (RC), i militari della Stazione di Stilo, all’esito di un mirato servizio di perquisizioni domiciliari, ormai tradizionalmente disposti dal Comando  Compagnia di Roccella Jonica, traevano in arresto in fragranza per detenzione di sostanza stupefacente Russo Antonino, nato a Bivongi (rc) il 17.01.1969, ivi residente, via Margherita n. 95, coniugato, allevatore, pregiudicato.

Il militari della Stazione di Stilo, valutato il curriculum criminale di tutto rispetto del Russo e osservati movimenti sospetti nelle vicinanze della sua abitazione hanno deciso, nelle primissime ore di ieri, di effettuare una  mirata perquisizione  presso la sua abitazione, che dava  inizialmente esito negativo, non scoraggiandosi, decidevano di estendere la perquisizione anche all’abitazione dell’anziana madre nella piena disponibilità dell’arrestato, atteso che era in possesso delle chiavi della porta d’ingresso. Qui, abilmente occultate  all’interno della tasca di un giubbotto del Russo venivano rinvenuti circa 5,0 gr complessivi di sostanza stupefacente  tipo cocaina, confezionati in n. 5 involucri di cellophane trasparente, pronti quindi per essere ceduti inoltre sono stati sequestrati gr. 28 complessivi di sostanza da taglio, del tipo “dormin”, contenuti in un sacchetto di cellophane per alimenti. Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro. L’arrestato veniva tradotto presso la casa circondariale di Locri, a disposizione dell’  A.G. informata dalla dipendente Stazione di Stilo che procede.

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Reggio Calabria: due arresti per violazione dei domiciliari

I Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria nell’ambito di servizi coordinati atti al controllo di persone sottoposte a misure restrittive hanno tratto in arresto nel pomeriggio di Santo Stefano, Serraino Domenico classe’45, pluripregiudicato, capo omonima consorteria mafiosa operante in questo centro, in atto sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per motivi di salute nella propria abitazione di San Sperato. Stessa fine è toccata ieri pomeriggio a Guerino Michele classe ‘71 anch’esso pregiudicato sottoposto alla misura alternativa degli arresti domiciliari nella Comunità di Recupero “Vecchio Borgo” di Motta San Giovanni.

In questo periodo di festa,  in cui sono più probabili le violazioni da parte di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari o ad altre misure restrittive – su direttiva del Comandante Provinciale  Colonnello Pasquale Angelosanto –   sono stati organizzati molteplici  specifici controlli. Proprio a seguito di questi controlli, personale della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria ha  sorpreso i due soggetti lontani dalle rispettive abitazioni, senza alcuna autorizzazione dell’A.G., violando così una delle prescrizioni fondamentali connesse al regime imposto. Tale violazione è costata ai detenuti l’arresto in flagranza. Tradotti questa mattina presso le aule dibattimentali del Tribunale di Reggio Calabria, sia il Serraino che il Guerino, a seguito della convalida dell’arresto, sono stati re- immessi alle misure restrittive di cui erano destinatari.

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XI° Congresso Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori

(Dalla collega Federica Morabito dell'Ufficio Stampa del MCL, riceviamo e pubblichiamo) “Primato del lavoro, partecipazione sociale, responsabilità”, il tema dell’XI congresso nazionale dell’Movimento Cristiano Lavoratori che si è svolto nei giorni scorsi a Roma (nella foto il Presidente Nazionale Carlo Cristalli durante il suo intervento). Un tema fondamentale, soprattutto nel quadro generale della crisi economica attuale, quello  trattato dal Movimento che pone alla base di ogni discorso l’uomo e la famiglia. Il Congresso Nazionale hanno preso parte i delegati della provincia reggina Pietro Praticò, Enzo Tromba, Achille Cilea, Luigi Cordova ed Emanuele Di Matteo.

Nella mozione conclusiva approvata all’unanimità dal Congresso, è stato messo in luce, in particolare, l’intimo rapporto di strumentalità che lega il lavoro alla persona umana, la cui promozione riesce solo se si contrastano e si superano “le più diverse forme di disistima e violazione della vita umana, soprattutto se debole ed emarginata”. In tal senso “il lavoro e la sua rappresentanza – continua la mozione – rimangono il cardine dal quale ripartire per modernizzare il sistema dei diritti e delle prestazioni sociali e costruire una società buona, che abbia l’obiettivo di perseguire una buona occupazione”. Durante i lavori è stato frequente il richiamo all’importanza della celebrazione delle Settimane Sociali, che si terranno proprio a Reggio Calabria nel 2010. L’intenso impegno del Presidente regionale del Movimento, Enzo Massara, ed il sostegno di tutta la delegazione reggina, ha consentito l’ingresso in Consiglio Nazionale di un rappresentante della provincia, Emanuele Di Matteo. Il Presidente Provinciale MCL, Paolo Arillotta,  ha ringraziato tutti per l’importante riconoscimento dato al Movimento di Reggio Calabria, ulteriore motivo di impegno per quanto potrà realizzarsi nel futuro.

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Reggio Calabria: arresto per tentato furto

Nella notte scorsa due cittadini nord-africani identificati in KANDILA Abdelaziz (nella foto) marocchino di 21 anni e ASSEL Sabri (nella foto) tunisino di 22 sono stati tratti in arresto da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia Carabinieri cittadina con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso.  Una pattuglia del Nucleo Radiomobile,  in servizio controllo del territorio cittadino in via Tripepi  ha notato due giovani extracomunitari che, di corsa, si allontanavano dopo aver sfondato il vetro di un’autovettura parcheggiata ed essersi  introdotti all’interno dell’abitacolo.

I militari segnalavano l’accaduto ai colleghi in” borghese”, in servizio nelle vicinanze,  che si mettevano subito alla ricerca dei due malfattori fermandoli dopo pochi minuti di ricerca in via degli Arconti. I due approfittando della quiete che si vive nelle vie della città durante il periodo Natalizio, avevano infranto il finestrino, rovistando all’interno dell’abitacolo di una Mercedes nel tentativo di sottrarre eventuali oggetti di valore. Proprio il sopraggiungere della pattuglia dei Carabinieri li ha disturbati facendoli desistere dal proprio intento e facendoli allontanare a gambe levate dal luogo del reato. Fortunatamente la loro fuga ha avuto durata breve e i due, irregolari sul territorio italiano, sono stati rintracciati mentre passeggiavano tranquillamente cercando di non destare sospetti. Ad acclarare la loro responsabilità vi è il  fatto che uno dei due porta le ferite alla mano causate dalla rottura del finestrino. Il KANDILA e l’ASSEL, irregolari sul territorio italiano e colpiti da diversi decreti di espulsione, dopo essere stati fermati e identificati, sono stati arrestati e messi a disposizione del P.M. di turno.

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Gli auguri de “Il Reggino.it”

"Il Reggino.it" ed il suo editore-direttore augurano ai propri lettori, ai partner (Ammega.it, In Amaranto, Radio Touring e Ce.Fo.Te.C.), agli sponsor (Le Rose al Bicchiere e Clichè Pronto moda) ed ai collaboratori (Noemi Azzurra Barbuto, Dario Baccellieri, Valerio Chinè, Giuseppe Dattola, Domenico Durante, Michele Favano, Paolo Frascati, Francesca Latella, Katia Stefania Minniti e Peppe Praticò) uno straordinario Natale 2009 stracolmo di serenità, pace e letizia da condividere con i propri cari all’insegna della migliore tradizione popolare e cristiana.

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Natale 2009: tradizione e cultura in Calabria

altTutta l’Italia si appresta a festeggiare il Natale conservando ancora intatte, o addirittura riscoprendole, molte consuetudini ed usi antichissimi che racchiudono in sé un patrimonio culturale incommensurabile. In Calabria, in questo periodo, si tramandano da secoli riti, manifestazioni e rappresentazioni di grande partecipazione popolare. In numerosi borghi antichi vengono allestiti dei presepi viventi i cui personaggi sono interpretati dagli abitanti del posto che mettono in scena la Natività (nella foto). Tra questi menzioniamo il presepio organizzato nel borgo incantato di Gerace dove le vie, i palazzi antichi e le chiese, animate da folletti, melodie e luci, faranno da scenografia ad un’accurata rivisitazione storica.

Notevole poi, in questi ultimi anni, è la riscoperta di abitudini ormai perse. Basti pensare, in proposito, alla tradizione della “Strina”, tipico canto di augurio dei questuanti per la solennità natalizia: i suonatori andavano di casa in casa a portare la “buona novella” della nascita di Cristo, ottenendo in cambio uova, formaggio, olio, vino e salumi. Con le migliorate condizioni economiche delle popolazioni rurali, questa consuetudine è andata scomparendo quasi del tutto per tornare ad essere riproposta attualmente dalle compagnie popolari durante i concerti tenuti nel periodo  natalizio. Ed ancora, seppure molto ridimensionata, si rinnova la tradizione degli zampognari con il loro abbigliamento caratteristico, costituito dalle c.d. “calandrelle” (calzature costituite da un pezzo di pelle di mucca di forma rettangolare, cucita in punta e lasciata aperta al tallone, con strisce di pelle che s’incrociano ripetutamente fin sopra alla gamba), giacca di velluto e pantaloni di fustagno. Ē comune, inoltre, a quasi tutti i paesi della Calabria accendere nella notte di Natale dei grandi fuochi, detti focare o focarine, sui sagrati delle chiese. Attorno a questi falò, fatti ardere fino alle prime luci del mattino, si canta, si balla, si ride e si scherza tutta la notte.  In Calabria, oltretutto, religiosità e gastronomia procedono di pari passo. Il cenone della vigilia deve essere di magro e devono presentarsi in tavola tredici pietanze. Tra di esse non possono mancare le crispelle, frittelle di farina rotondeggianti variamente farcite con lo zucchero, il miele o le acciughe. Il dolce caratteristico è il classico torrone. Ad esso se ne affiancano altri tipici della tradizione culinaria calabrese tra cui i petrali, morbidi biscotti ripieni di un impasto di fichi secchi e noci. Ē innegabile che il Natale si stia trasformando in una festa consumistica, ma possiamo affermare con altrettanta certezza che, se cerchiamo bene, troveremo posti magici in cui gli usi ben radicati ci consentiranno di godere appieno l’atmosfera natalizia più autentica.

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Nasce l’Agenda dei Giornalisti della Calabria 2010

(Dall'Ufficio Stampa del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, riceviamo e pubblichiamo). Il 2010, per i giornalisti iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria ha in serbo una novità: l’Agenda dei giornalisti della Calabria, alla sua prima edizione. Mai realizzata, prima d’ora, nella nostra regione, l’Agenda dei giornalisti non vuol essere soltanto il simbolo di uno status professionale, ma un utile strumento di lavoro per tutti i colleghi che operano quotidianamente nell’ambito dell’informazione e della comunicazione pubblica e privata. La prima parte dell’Agenda, ideata e realizzata interamente dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria con il design di Nazareno Gabrielli Diaries, si articola, infatti, in diverse sezioni, ad iniziare dall’organigramma e dai recapiti dell’Associazione regionale, da quelli dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e regionale, per arrivare a quelli della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, della Casagit e di tutti gli organismi e gruppi di specializzazione (Ucsi, Ussi, Unci e Ungp).

A tutto ciò si aggiunge: l’elenco delle testate giornalistiche regionali (carta stampata, radio, tv, giornali on line); quello dei giornalisti, professionisti, praticanti e pubblicisti, iscritti all’Ordine dei Giornalisti della Calabria, con tanto di recapiti, per agevolare l’invio di comunicazioni, inviti e quant’altro destinato alla stampa; l’elenco, infine, delle amministrazioni pubbliche della Calabria (Regione, Province e Comuni capoluogo) con i vari riferimenti. Insomma, nessuno escluso: tutti gli istituti di categoria, regionali e nazionali, e tutti i giornalisti calabresi trovano spazio in “un progetto editoriale che per il Sindacato dei Giornalisti della Calabria – sottolinea il segretario, Carlo Parisi – rappresenta una nuova sfida e soprattutto un ulteriore strumento, di indubbia utilità, da fornire ai colleghi iscritti”. Un progetto che proseguirà negli anni futuri, arricchendosi di sempre nuovi elementi: “L’idea – ribadisce Parisi – è quella di dotare la categoria dei giornalisti, anche in Calabria, di una vera e propria Agenda di lavoro, che possa diventare più funzionale e completa ad ogni edizione”.

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Reggio Calabria: arresto per detenzione di stupefacenti

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Archi hanno tratto in arresto Marra Cristoforo (nella foto), classe ’72, per detenzione  di sostanza stupefacente del tipo marijuana. I militari erano impegnati in un normale posto di controllo nella zona di Pentimele quando hanno notato una autovettura Smart che alla vista dei Carabinieri invertiva repentinamente la marcia dirigendosi a forte velocità in direzione opposta sicuramente al fine di sfuggire ad un eventuale controllo. I Carabinieri insospettiti da tale atteggiamento si sono subito posti all’inseguimento dell’autovettura e nonostante le difficoltà causate dal traffico riuscivano a fermarla dopo circa un km mentre percorreva la via Nazionale.

Il conducente della vettura veniva subito identificato in Marra Cristoforo e dopo averlo sottoposto a perquisizione i Carabinieri hanno capito il motivo della tentata fuga. Infatti, all’interno della vettura rinvenivano un mozzicone di “spinello” sicuramente spento solo da pochi minuti. I militari a questo punto ulteriormente insospettiti decidevano di portarsi presso l’abitazione del Marra per eseguire una perquisizione e lì rinvenivano 35 grammi di marijuana. Gli ulteriori controlli eseguiti nella vetreria di proprietà della famiglia annessa all’abitazione permettevano di rinvenire un bilancino di precisione e tutta la strumentazione necessaria al confezionamento della sostanza stupefacente. Quanto rinvenuto palesava chiaramente la condotta criminosa del Marra che veniva dichiarato in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e così come disposto dal P.M. di turno Dr.ssa Carmela Squicciarini veniva condotto nelle camere di sicurezza in attesa di essere sottoposto a giudizio direttissimo. Oltre all’arresto per spaccio il Marra dovrà rispondere anche detenzione e porto di arma illegale di arma bianca, infatti al momento del controllo veniva trovato in possesso di un coltello di tipo vietato. L’arresto di Marra si inquadra nella serie di servizi predisposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri nella persona del Colonnello Angelosanto per il controllo del territorio e della circolazione stradale che in questo periodo di festività si sono via via intensificati.

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Reggio Calabria – Roma: imponente operazione contro appartenenti alla cosca Molè di Gioia Tauro

NELLA  MATTINATA ODIERNA, I CARABINIERI HANNO DATO ESECUZIONE AD UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE EMESSA DAL G.I.P. DEL TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA NEI CONFRONTI DI 27 INDAGATI PER ASSOCIAZIONE DI TIPO MAFIOSO, ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA ALL’INTRODUZIONE IN EUROPA DI INGENTI QUANTITATIVI DI MERCE CONTRAFFATTA, CON L’AGGRAVANTE DELLA TRANSNAZIONALITÀ, ED ALTRI REATI DOGANALI. GLI INTERVENTI, CHE HANNO INTERESSATO LA CALABRIA, IL LAZIO E LA TOSCANA, COMPRENDONO ANCHE IL SEQUESTRO DISPOSTO DALL’A.G. CALABRESE DI BENI PER UN VALORE DI 50 MILIONI DI EURO, COSTITUITI DA SOCIETA’ DI IMPORT-EXPORT E DA UN’IMPORTANTE STRUTTURA ALBERGHIERA NELLA PROVINCIA DI ROMA.

I PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI SCATURISCONO DA UN’ATTIVITÀ INVESTIGATIVA, DIRETTA DALLA PROCURA DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI REGGIO CALABRIA E CONDOTTA DAL R.O.S., CON LA COLLABORAZIONE  DELL’AGENZIA DELLE DOGANE, E CHE SI AVVALSA ANCHE DEL CONTRIBUTO INFORMATIVO DELL’AGENZIA DELLA SICUREZZA INTERNA, SULLE INFILTRAZIONI DELLA ‘NDRANGHETA NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI NEL PORTO DI GIOIA TAURO(RC), CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COSCA MOLE’, STORICAMENTE ATTIVA NELLA PIANA, DOCUMENTANDO ALTRESÌ LE INTERAZIONI MAFIOSE CON LA ‘NDRINA DEI PESCE E DEI PIROMALLI.  L’ATTIVITÀ HA ALTRESÌ ACCERTATO CHE SPEDIZIONIERI COLLEGATI ALLE COSCHE AGEVOLAVANO L’IMPORTAZIONE DI MERCE CONTRAFFATTA DI PROVENIENZA CINESE, OTTENENDO INGENTI PLUSVALENZE DALLA LORO VENDITA SUL MERCATO NERO. IN PARTICOLARE, COSIMO VIRGIGLIO, AMMINISTRATORE DI UNA SOCIETÀ DI IMPORT-EXPORT ED UOMO DI FIDUCIA DEL DEFUNTO ROCCO MOLE’, FAVORIVA L’IMPORTAZIONE FRAUDOLENTA DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO, ELUDENDO IL SISTEMA DI CONTROLLO AUTOMATICO DELL’AGENZIA DELLE DOGANE E, CON IL MECCANISMO DELLA SOTTOFATTURAZIONE, EVADEVA QUOTE RILEVANTI DI DAZI E IVA. LA STRETTA COLLABORAZIONE TRA I CARABINIERI E L’UFFICIO ANTIFRODE DOGANALE, HA PERMESSO IL  SEQUESTRO DI NUMEROSI CONTAINER DI MERCE CONTRAFFATTA E L’ACCERTAMENTO, TRA IL 2007 ED IL 2009, DI SISTEMATICHE VIOLAZIONI A FAVORE DI ESPORTATORI DI NAZIONALITÀ CINESE, ATTIVI SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE, ED IN PARTICOLARE NELLE CITTÀ DI ROMA, NAPOLI, SALERNO FIRENZE, PALERMO E MANTOVA, CON UN DANNO PER L’ERARIO DI DECINE DI MILIONI DI EURO. LE INDAGINI HANNO QUINDI ACCERTATO CHE PARTE DEI PROVENTI DELLE ATTIVITÀ ILLECITE ERA REIMPIEGATA IN UN’IMPONENTE STRUTTURA IMMOBILIARE UBICATA A MONTE PORZIO CATONE (RM), COMPOSTA DA UN LUSSUOSO COMPLESSO ALBERGHIERO E DA DUE AVVIATI RISTORANTI, ACQUISITI DALLE COSCHE CON RIPETUTE INTIMIDAZIONI NEI CONFRONTI DEI PRECEDENTI GESTORI E DEL PROPRIETARIO, COSTRETTI A CEDERE L’ATTIVITÀ PER COMPENSARE I DEBITI MATURATI CON IL SODALIZIO. LA STRUTTURA RICETTIVA E’ STATA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO PREVENTIVO AI SENSI DEL COMMA 7° DELL’ART.416 BIS, DAI CARABINIERI CHE, ALL’INTERNO, VI HANNO TRATTO IN ARRESTO ANCHE IL PRINCIPALE REFERENTE IMPRENDITORIALE DELLA COSCA, COSIMO VIRGILIO.  IN PARTICOLARE SONO EMERSI DIVERSIFICATI INTERESSI DELLA COSCA MOLE’ E LA CAPACITÀ DI CONDIZIONARE IL TESSUTO SOCIALE ED IMPRENDITORIALE DELL’AREA, PRIMA E DOPO L’OMICIDIO DEL REGGENTE, ROCCO MOLÈ. L’ELIMINAZIONE DI QUEST’ULTIMO, IL 1° FEBBRAIO 2008, AVEVA INCRINATO L’EQUILIBRIO MAFIOSO E LA PACIFICA COESISTENZA CON LA COSCA PIROMALLI, LEGATA ANCHE DA VINCOLI FAMILISTICI, SCATENANDO UNO SCONTRO PER IL CONTROLLO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE E PRODUTTIVE DELL’AREA E DETERMINANDO NUOVE ALLEANZA MAFIOSE. L’ATTIVITÀ HA INFINE CONSENTITO, LA SERA DELL’11.6.2009, DOPO L’INDIVIDUAZIONE DI NUMEROSI BUNKER SOTTORRANEI RICAVATI ALL’INTERNO DI ABITAZIONI, L’ARRESTO DEL RICERCATO GIROLAMO MOLE’, RICOMPRESO NELL’ELENCO DEI LATITANTI PIÙ PERICOLOSI E CUGINO DELL’OMONIMO CAPO CLAN DETENUTO, CHE DAL CARCERE CONTINUAVA A DIRIGERE LA COSCA, IMPARTENDO PRECISE DISPOSIZIONI AGLI AFFILIATI SULLA GESTIONE DEGLI AFFARI E DEI RAPPORTI CON GLI ALTRI SODALIZI. L’INDAGINE DOCUMENTA UN’INEDITA OPERATIVITÀ’ TRANSNAZIONALE DELLA CRIMINALITA’ MAFIOSA E COSTITUISCE UN’ ULTERIORE CONFERMA DELLA PRESENZA DELLE COSCHE DELLA PIANA NEL PORTO DI GIOIA TAURO, FONDAMENTALE PER LA GESTIONE DELLE ROTTE DEI TRAFFICI ILLECITI E PER MANTENERE UNA POSIZIONE DI FORZA NEI RAPPORTI CON LE ALTRE CONSORTERIE CRIMINALI. PROPRIO INTENSIFICANDO I CONTROLLI NEL PORTO, IN COLLABORAZIONE DELL’AGENZIA DELLE DOGANE, I CARABINIERI HANNO SEQUESTRATO  CENTINAIA DI KG. DI COCAINA, SOSTANZA CHE CONTINUA A COSTITUIRE L’INIZIALE FONTE DI ARRICCHIMENTO DELLA NDRAGHETA, MENTRE GLI INGENTI SEQUESTRI DI BENI MOBILI ED IMMOBILI  NELLA CAPITALE NE CONFERMANO LA VOCAZIONE IMPRENDITORIALE E COMMERCIALE. Questi gli arrestati e la loro posizione giuridica: 1) ALBANESE Antonio, nato a Gioia Tauro (RC) il 27.04.1945, ivi residente via Alessandro Manzoni nr. 17/19 (arrestato); 2) BALESTRIERI Giorgio Hugo, nato a Fauglia (PI), residente a Rosignano Marittimo (LI), Località Castiglioncello, via degli Aranci nr. 7; recapito via Rodolfo da Castiglione nr. 8, San Marino (EE) (irreperibile); 3) BOCCARDELLI Angelo, nato a Segni (RM) l’11.04.1949, residente a Roma, via Eschilo nr. 72; recapito via Rodolfo da Castiglione nr. 8, San Marino (EE) (arrestato); 4) CACCIOLA Gregorio, nato a Rosarno (RC) il 7.05.1980, ivi residente Contrada Olmelli nr. 11 (arrestato); 5) CALIPA Pietro Francesco, nato a Polistena (RC) il 9.05.1980, residente a Flero (BS) via Don Milano nr. 106, domiciliato a Gioia Tauro (RC), via Nazionale 111 nr. 160 (arrestato); 6) COSOLETO Agostino, nato a Oppido mamertina (RC) il 10.11.1961, residente a Gioia Tauro (RC), via Amendolara nr. 12 (arrestato); 7) COSOLETO Francesco, nato a Cinquefrondi (RC) il 22.04.1986, residente a Palmi (RC), contrada Scinà (arrestato); 8) DAI Rong Rong, nata a Zhejiang (RPC) il 5.06.1984, residente a Roma, piazza dei Consoli nr. 41/1/3 (arrestato); 9) FILIPPONE Antonio, nato a Canolo (RC) il 18.05.1947, residente a Roma, via Casilina nr. 476/1/3 (arrestato); 10) FORTEBRACCI Giuseppe, nato a Roma il 20.03.1953, ivi residente, via Recanati nr. 125 (arrestato); 11) GIORGI Alessandro, nato a Cascina (PI) il 6.03.1970, ivi residente, Località Visignano via Ivan Rocchi nr. 51 (arrestato); 12) LAROSA Domenico, nato a Polistena (RC) il 6.09.1980, residente a Rosarno (RC), Contrada Carrozzo nr. 7 (arrestato); 13) LUCA’ Domenico, nato a Rosarno (RC) il 16.02.1972, residente a Parghelia (VV), Contrada Tonnara s.n.c. (arrestato); 14) LYN Wanli, nato in Cina il 3.10.1982 (arrestato); 15) MADAFFARI Ernesto, nato a Gioia Tauro (RC) il 10.11.1975, ivi residente via Magenta nr. 25 (arrestato); 16) MARANDO Rossano, nato a Gioia Tauro (RC) il 10.09.1980, residente a Rosarno (RC) via Vincenzo Bellini nr. 39 (arrestato); 17) POLITANO’ Angelo, nato a Taurianova (RC) il 26.06.1976, residente a Melicucco (RC), via Pechino nr. 76 (arrestato); 18) SPANO’ Francesco, nato a Taurianova (RC) il 28.11.1970, residente a San Ferdinando (RC), via Battisti nr. 15 (arrestato); 19) NICOLETTA Rocco, nato a Polistena (RC) il 3.04.1987, residente a Rizziconi (RC), Contrada Conche Drosi s.n.c. (arrestato); 20) SPERANZA Giuseppe, nato a Gioia Tauro (RC) il 30.01.1941, ivi residente, via Giotto nr. 11 (arrestato); 21) SPERANZA Rossella, nata a Gioia Tauro (RC) il 3.01.1969, ivi residente, via Raffaello Sanzio nr. 20 (arrestato); 22) TRIPODI Francesco, nato a Cinquefrondi (RC) il 12.09.1989, residente a Gioia Tauro (RC), via Rossini nr. 3 (arrestato); 23) VALLONE Massimo, nato a Rosarno (RC) il 9.03.1970, ivi residente via Nazionale Sud nr. 52 (arrestato); 24) VIRGIGLIO Cosimo, nato a Rosarno (RC) il 25.05.1966, residente a San Ferdinando (RC), via Botticelli nr. 3 (arrestato) e 25) ZITO Gesuele, nato a Polistena (RC) il 21.11.1980, residente a Rizziconi (RC), Contrada Marotta Drosi s.n.c. (arrestato). Questi gli indagati colpiti da ordinanza cautelare di custodia agli arresti domiciliari: 1) MORABITO Antonio, nato a Reggio Calabria il 26.12.1955, ivi residente via Botteghelle, Traversa Siclari nr. 5 e 2) FRACCHETTI Adolfo, nato a Bolzano il 27.01.1941, residente a Belfiore (VR) il Rosa nr. 9. Questi i sequestri preventivi: 1) patrimonio e quote sociali  della società denominata “C.D.E. S.r.l.”, riconducibile a VIRGIGLIO Cosimo, partita IVA 05914920482, con sede in Sesto Fiorentino (FI) alla via Ponte a Grigoli nr. 1; 2) patrimonio e quote sociali della struttura alberghiera denominata “Villa Vecchia”, avente sede in Monte Porzio Catone (RM) alla via Frascati nr. 49, formalmente intestata alla “I.T.A. S.r.l.” – Investimenti Turistici Alberghieri – con sede in Colleferro (RM) alla via Cinque Giornate nr. 31; 3) patrimonio e quote sociali della società denominata “Virgiglio Project S.r.l.”, avente sede legale in Monte Porzio Catone (RM) alla via Frascati nr. 49 e 4) patrimonio e quote sociali  della società denominata “Virgiglio Receptivity S.r.l.”, con sede legale anch’essa in Monte Porzio Catone (RM) alla via Frascati nr. 49.

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Team Basket Viola: la sconfitta di Siracusa può non significare nulla

altPeccato! Peccato per tutta una serie di motivi. Intanto, la Liomatic perdendo a Siracusa non chiude al primo posto il girone d’andata della Serie B Dilettanti e perde la possibilità di disputare le Final Eight di Coppa Italia. I neroarancio hanno gettato al vento una grande occasione perché, dopo un primo tempo fatto di alti e bassi, al rientro dagli spogliatoi, i reggini hanno cambiato passo ed hanno lasciato indietro i padroni di casa. Negri e compagni hanno toccato anche la doppia cifra di vantaggio nell’ultimo periodo prima di un  black-out quasi inspiegabile. Anzi, forse una spiegazione si può dare perché coach Bianchi ha dovuto fare a meno di Niccolai a sette minuti dalla fine.

L’ex Montecatini è uscito per cinque falli lasciando la sua squadra senza la principale opzione offensiva oltre ad un uomo che sa come si vincono questo tipo di gare. E’ vero che Grasso ha segnato qualche canestro importante, ma i neroarancio hanno perso troppi palloni e commesso troppi errori di inesperienza che, a questi livelli, si pagano. La Viola si è fatta rimontare ed ha lasciato spazio ai padroni di casa che hanno avuto un Agosta devastante nel quarto periodo e nel decisivo supplementare. L’atleta siciliano ha “distrutto” la difesa dei reggini che hanno subito anche lo straordinario playmaker Corvino, un ragazzo che sposta gli equilibri in questa categoria e lo ha dimostrando giocando una grande gara sabato sera. La Viola ha provato a caricarlo di falli ma l’ex Sarno si è saputo gestire ed ha condotto il Prativerdi alla vittoria più importante della sua stagione. Eppure, i neroarancio hanno toccato con mano il successo ma, purtroppo, a Siracusa si sono rivisti gli errori di inizio stagione e, come a settembre, non chiudere certe gare espone al pericolo di poterle perdere come è, infatti, accaduto con i siciliani. Adesso bisogna archiviare subito questa gara e pensare al futuro. Intanto ci saranno le festività natalizie ed il campionato si fermerà. Al rientro, i ragazzi di coach Bianch sono attesi da un’altra difficile trasferta in quel di Corato, in un campo ostico contro una formazione che, nella sua gita in riva allo stretto di settembre, ha dimostrato di avere un roster competitivo. Ma la Viola sa che può mettere sotto chiunque in questo torneo e lo ha fatto capire anche a Siracusa. Forse c’è stata troppa paura di vincere e portare a casa un’impresa da ricordare, forse si è sentita la mancanza di Dalla Vecchia che ha lasciato Dip come unico lungo di ruolo a disposizione dello staff tecnico, forse Di Lembo e Rosselli hanno dimostrato di avere punti nelle mani ma di non essere registi da finali di gara punto a punto. Di motivi se ne possono trovare tanti ma toccherà a coach Bianchi capire cosa è andato storto e siamo sicuri che il tecnico milanese saprà riprendere i suoi ragazzi e non farli demoralizzare dopo una sconfitta del genere. Peccato dunque, ma questa versione della Viola ha tutti i mezzi per riscattarsi immediatamente e magari dare vita ad un’altra striscia vincente. Il campionato ha chiuso la prima metà di gare e c’è tutto un girone di ritorno per riprendere e magari superare il Siracusa e puntare a quel primo posto che vorrebbe dire Promozione diretta in A Dilettanti.

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Gallipoli Reggina 2-1: i commenti dei tifosi

altaltLa Reggina chiude nel peggiore dei modi il suo 2009. L’aveva iniziato con una sconfitta in casa contro il Chievo – eravamo ancora in serie A – e lo finisce con un’altra pesante sconfitta al “Via del Mare” di Lecce contro il Gallipoli. La Reggina non perde soltanto la partita, ma anche la faccia. Gli uomini di Iaconi (nella foto) dopo un buon primo tempo, a dire il vero, nel quale sono passati in vantaggio grazie a Bonazzoli, si smarriscono nella ripresa e subiscono la rimonta dei salentini. Persa la faccia dicevamo, si perchè cadere sotto il colpi del neo promosso Gallipoli non è andato giù ai tifosi amaranto intervenuti numerosi nel corso della trasmissione radiofonica Talk Sport.

Enzo, per esempio, è infuriato in particolare con il tecnico Iaconi: “Non riesco a capire le dichiarazioni post partita del mister. Prima parla di squadra non all’altezza del Sassuolo, poi addirittura ci parla di salvezza da conquistare. Secondo il mio parere questo tecnico non è adatto alla Reggina. Non riesce mai a cambiare in corsa la partita ed, in particolare contro il Gallipoli, non ha trovato le giuste contromosse nel secondo tempo per arginare le sfuriate offensive degli uomini di Giannini. In più, aggiungo, c’e’ qualcosa che non va nella testa dei calciatori.” Parole pesanti quelle di Enzo che si sommano a quelle di un altro tifoso, Demetrio: “Abbiamo abbassato i ritmi della partita al 50esimo. Solo un allenatore scarso può fare queste cose. Non sarebbe stato meglio chiudersi e giocare difendendo anche in sette dietro senza, quindi, prestare il fianco agli avversari? Un altro problema da sottolineare è quello dei troppi giovani in campo. Ti possono fare una o due partite a grandi livelli, ma poi, alla terza, incappano in queste figuracce.” Giuseppe, che chiama dalla costa jonica – e precisamente da Condofuri – è deluso dall’andamento stagionale della squadra: “Ho fatto l’errore di abbonarmi a Sky quest’ anno perchè credevo in una stagione diversa. Finalmente Foti sembrava aver costruito una buona squadra, ma secondo me il suo ciclo è finito. Stiamo perdendo il calcio a Reggio, rischiando di fare la fine del Messina. Abbiamo un allenatore non all’altezza e rischiamo di retrocedere.” Il signor Costantino, storico ed appassionato radioascoltatore, ne ha per tutti in particolare per Cacia (nella foto): “Ma perché ha voluto fare la rovesciata, solo Rummenigge riusciva a fare quei goal. Sono dispiaciuto perché potevamo recuperare una partita che stavamo dominando nel primo tempo. Abbiamo avuto molte palle goal per andare sul 2 a 0 nella prima frazione di gara. Tutto questo perché ci sono troppi giovani in campo che devono essere supportati da gente che ha i “calli”.” Paolo invece parla del vecchio DS Martino: “Non riesco a capire come un direttore sportivo come Martino, così tanto preparato, abbia potuto costruire una squadra cosi debole sopratutto in difesa. La gara contro il Gallipoli è stato un epilogo scandaloso. Dov’é finito l’orgoglio di questa squadra? Non si può provare a conquistare la promozione o i play off senza carattere.” Mimmo traccia, invece, un breve bilancio stagionale: “Questa squadra è lo specchio della Società Reggina Calcio: senza carattere e voglia di lottare. La partita vinta contro la Triestina non mi era piaciuta e la sconfitta di Lecce ne è stata la conferma. Per perdere contro il Gallipoli dobbiamo essere proprio scarsi.” Antonio telefona dalla lontana Milano e si scaglia subito contro il tecnico Iaconi: “La colpa è solo sua. E’ presuntuoso come Novellino, si intestardisce a giocare con il solito modulo, la squadra non ha colpe perchè lui la fa giocare male continuando questo stucchevole possesso palla orizzontale che non porta da nessuna parte.” Chiudiamo con la telefonata di Paolo che punta il dito contro Cacia: ” Se avete notato sul due a uno per il Gallipoli, Cacia non è andato a pressare il loro portiere fregandosene di tutto e tutti. Alla fine il pressing su Sciarrone l’ha fatto Lanzaro che si era proiettato in avanti nei minuti finali. Non voglio dare peso alle dichiarazioni di Iaconi, ma sentirsi dire che dobbiamo lottare per non retrocedere mi fa arrabbiare e perdere ogni stimolo ad andare allo stadio. A questo punto mi vedrò le partite a casa.” Con questa pillola di ottimismo – perdonatemi la battuta – chiudiamo questo disgraziato, calcisticamente parlando, 2009 dando appuntamento con le opinioni di voi tifosi amaranto al 2010 e sperando che l’anno nuovo porti, oltre che un pizzico di fortuna in più, anche qualche calciatore dal mercato di Gennaio. Dal sottoscritto, a voi lettori de Il Reggino.it, i più sentiti auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

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Gallipoli Reggina 2-1: le interviste post gara

Lecce ed i colori giallorossi non portano bene alla Reggina. Era il 27 ottobre – appena due giorni dopo la presentazione di Iaconi (nella foto) sulla panca amaranto – e si giocava il recupero della IX^ giornata, quando gli amaranto, dopo essere passati per ben due volte in vantaggio con Bonazzoli (come oggi) e, poi, con Pagano, si fecero raggiungere dapprima da Marilungo e poi raggiungere definitivamente fino a farsi superare da Baclet. Anche oggi contro il Gallipoli  – che gioca allo stadio di Via del Mare come la squadra di De Canio – come allora contro il Lecce, la Reggina dopo essere passata in vantaggio si disgrega e lascia fare tutto ai padroni di casa che, nel secondo tempo, la schiacciano ed annullano quanto sino a quel momento gli amaranto avevano fatto di buono. Una gara “strana” quella giocata oggi. Onestamente non si può dire che il Gallipoli sia più forte della Reggina seppur ha meritato la vittoria, ma non è possibile pensare di avere un allenatore che non sappia cambiare in corsa la sua formazione aggiustandola anche in funzione degli avversari. In sede di interviste dirà (lo leggerete in seguito) che “il problema più grande della Reggina è non avere continuità all’interno della stessa gara”. Bene! E se questa fosse una sua responsabilità? Se fosse proprio lui a non sapere cambiare in corsa adeguandosi a quanto fanno gli avversari. Dobbiamo essere sinceri, noi pensiamo questo.

In sala stampa si presenta per primo proprio l’allenatore amaranto. Mister, dopo un primo tempo davvero buono, nel secondo siamo letteralmente spariti. “L’errore più grave che abbiamo commesso è stato quello di aver presunto che la partita fosse finita e già vinta. Nel primo tempo abbiamo fallite così tante occasioni che abbiamo convinto il Gallipoli a credere nei propri mezzi ed a metterci sotto nella ripresa.” Vi aspettavate la reazione del Gallipoli così com’è avvenuta? “Il Gallipoli ci ha sorpresi, ma nel calcio so che non c’è nulla di certo per cui era prevedibile. Siamo riusciti, tutti insieme, ad ingigantire i meriti dei nostri avversari. Dobbiamo davvero oggi recitare il mea culpa.” La difesa ripete sempre gli stessi errori? “Il problema è stato non aver chiuso la partita nel primo tempo quando abbiamo creato tutte quelle occasioni.” La nostra squadra ha dei limiti strutturali? “Non è colpa dei singoli, ma di tutti compreso il sottoscritto.” Per cambiare la storia di questo campionato cosa occorrerebbe? “Rinforzare questo organico in tutti i reparti.” Gli esclusi di oggi sono sul piede di partenza? “Non posso dirlo io, ma così sembrerebbe.” Della gara di oggi si può salvare qualcosa? “Solo il primo tempo seppur non siamo stati concreti e cinici tanto da perdere la partita”. Il cambio Bonazzoli-Cacia? “E’ avvenuto per motivi fisici. Da Cacia, comunque, ci si aspetta sempre il meglio ma non credo si possano dare colpe a lui per quanto successo oggi. Nel secondo tempo la Reggina ha giocato male ed il Gallipoli ha meritato di vincere." Qual è il problema più grosso della sua Reggina? “Purtroppo non abbiamo continuità da partita a partita, ma è ancor più grave che non abbiamo continuità all’interno della stessa gara se è vero com’è vero che, spesso, tra primo e secondo tempo c’è un abisso per quanto riguarda il rendimento. Nella seconda parte della gara la squadra si sfalda ed è questo il nostro problema più grande.” Il mercato di gennaio? “Dovremo sicuramente cambiare qualcosa. Partendo dalla base che abbiamo e sulla quale abbiamo deciso di puntare, e mi riferisco ai giovani che, comunque, non devono essere responsabilizzati più del dovuto, sia in entrata che in uscita ci saranno delle novità.” E’ un campionato altalenante quello della Reggina? “E’ vero, dobbiamo lavorare ancora molto anche contando sui nuovi arrivi. Secondo me, oggi, la vittoria era alla nostra portata ed invece siamo riusciti a perdere.” Quando riprenderanno gli allenamenti? “Il 28.” Auguri allora. Da mister a mister, esce Iaconi ed entra Giannini (nella foto). Cos’è successo tra primo e secondo tempo tanto da vedere un Gallipoli totalmente diverso? “Mi sono incazzato moltissimo. I miei uomini mi hanno ascoltato e capito e siamo tornati in campo con uno spirito completamente trasformato. Gli ho detto di tornare in campo e di giocare puntando sulle ripartenze, siamo tornati ad essere padroni del gioco ed abbiamo vinto.” La Reggina, nel primo tempo, vi ha messi sotto. “A dire la verità, qui in casa, non ricordo che qualcuno ci abbia mai messi sotto. Siamo stati tutti bravissimi e, quindi, adesso siamo felici.” La sostituzione finale (il giovanissimo Selvaggio per Di Carmine, n.d.r.), però, ha concesso qualcosa in più alla Reggina? “Si, è vero. Io, però, amo il rischio ed ho voluto far felice il ragazzo. E’ partito con noi in ritiro, ha lavorato con noi, ha sudato con noi. Gli ho voluto regalare la presenza in una gara che stavamo vincendo ed abbiamo vinto.” I suoi meriti? “Io non gioco. Ogni tanto fischio dalla panchina e do indicazioni. I meriti sono tutti dei giocatori.” La Reggina? “Secondo me è un’ottima squadra. L’ho vista lunedì sera battere la Triestina ed ha fatto una grande partita. Secondo me, però, se viene pressata va in sofferenza ed è così che abbiamo fatto vincendo la partita dando i meriti al Gallipoli per la vittoria.”

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Reggio Calabria: sequestrata “casa d’appuntamenti”

Nella serata di ieri i Carabinieri hanno tratto in arresto il cinese HONG Yunbin (nella foto) per favoreggiamento della prostituzione. Alcune segnalazioni dei residenti di via Aschenez, giunte nei giorni precedenti  ai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia,  si sono rivelate fondate. Ai carabinieri, che avevano avuto già modo di notare anomale frequentazioni in un appartamento di via Giulia, è bastato poco per capire che dietro una facciata di apparente rispettabilità in quell’appartamento (nella foto) del centro cittadino si trovasse una vera e propria casa d’appuntamento. Nella serata di ieri durante un nuovo servizio di osservazione i Carabinieri hanno notato un cittadino cinese – già visto aggirarsi altre volte in quello stesso stabile e successivamente identificato nel quarantaquattrenne cinese – che, con atteggiamento circospetto, entrava nell’appartamento di via Giulia.

Poco dopo, veniva notato entrare nello stabile un altro uomo di giovane età che parlava al cellulare e si muoveva con esitazione come se il suo interlocutore lo indirizzasse su dove andare. Terminata la telefonata, il ragazzo si decideva ad introdursi nell’appartamento dove poco prima era entrato il cinese rimanendovi per  circa un quarto d’ora. Alla sua uscita veniva bloccato dai Carabinieri a cui confermava immediatamente di essersi recato lì per consumare una prestazione sessuale a pagamento. A quel punto, i militari facevano irruzione nell’appartamento – suddiviso in diverse stanze da letto ciascuna arredata in modo accogliente e con luci soffuse – ove riscontravano la presenza di due giovani donne cinesi in abiti succinti sorprese dall’intervento degli operanti. Nell’immediatezza, gli operanti non trovavano l’uomo cinese visto entrare poco prima. Lo stesso, tuttavia, dopo pochi istanti, veniva sorpreso nascosto sotto il letto della sua camera dove, a seguito di perquisizione, veniva rinvenuta  somma di denaro di circa 1000 euro in banconote di piccolo taglio – riconducibile al corrispettivo pagato dai clienti per le prestazioni sessuali ricevute – unitamente ad un considerevole numero di preservativi e articoli erotici vari.  Nonostante le reticenze dell’uomo – regolare sul territorio italiano e titolare di partita IVA poiché commerciante ambulante da diversi anni – accertate inconfutabilmente le responsabilità a suo carico, in ordine al favoreggiamento della prostituzione  delle due connazionali – l’HONG veniva dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno associato presso il carcere di San Pietro. La casa d’appuntamento, affittata da HONG con regolare contratto da  un cittadino italiano, veniva sottoposta a sequestro. Le due ragazze cinesi, irregolari sul territorio italiano, venivano sottoposte agli accertamenti di rito per la procedura di espulsione. Questa attività si inquadra in un più ampio contesto di servizi operativi disposti dal Comando Provinciale di Reggio Calabria volti alla repressione del fenomeno del favoreggiamento e dello sfruttamento della prostituzione.

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Gallipoli Reggina 2-1: tabellino e cronaca

Gallipoli – Reggina: 2-1. Gallipoli (3-5-2): Sciarrone; Sosa, Grandoni e Pallante; Daino, Mounard (dal 79° D’Aversa), Pederzoli, Mancini e Scaglia; Di Gennaro (c) (dal 69° Viana) e Di Carmine (dal 93° Selvaggio). In panchina: Koprivec, Viana, Tagliani, Smit, D’Aversa, Selvaggio e Depetris. All.: Giannini. Reggina (3-4-3): Marino; Lanzaro (c), Cascione e Capelli; Adejo (dal 73° Barillà), Morosini, Carmona (dal 79° N. Viola) e Rizzato; Pagano, Bonazzoli (dal 58° Cacia) e Missiroli. In panchina: Kovacsik, Santos, Camilleri, N. Viola, Barillà, A. Viola e Cacia. All.: Iaconi. Arbitro: Stefanini di Prato. Assistenti: Angrisani ed Evangelista. Marcatori: Bonazzoli al 30°, Mancini al 55° e Scaglia al 60°. Ammoniti: Pederzoli, Viana e Lanzaro. Corner: 5 Gallipoli 2 Reggina. Recupero: 1 (p.t) e 3(s.t.).

La cronaca. Iaconi torna sul luogo del … debutto in “maglia” amaranto. A Lecce, infatti, due soli giorni dopo la presentazione ufficiale, la Reggina, liberatasi dell’incubo Novellino, giocò una gara gagliarda che, addirittura, vinceva per 2 a 1 fino a quando, a pochi minuti dalla fine, il neo entrato Baclet segnò due goal tanto spettacolari quanto fortunosi regalando la vittoria agli uomini di De Canio. Primissima volta stagionale, sia con Novellino che con Iaconi, in cui la Reggina scende in campo con la stessa formazione schierata nella precedente giornata (!). Reggina che giunge al “Via del mare” forte, nelle ultime 5 gare, di tre vittorie (Brescia in casa, ad Ascoli e Triestina ancora un casa), un pareggio (a Crotone) ed una sconfitta (casalinga contro il Sassuolo). Pericolosa la Reggina al 6°. Rizzato lancia in verticale sulla sinistra Missiroli, tocco di esterno destro al centro dell’area dove non arriva Pagano, la palla termina ad Adejo sulla fascia opposta che rimette al centro e Morosini si vede respingere il tiro a pochi metri dalla linea di porta. Al 13° è Bonazzoli a provare il tiro dalla grandissima distanza, palla al lato per la pretenziosa conclusione dell’ariete amaranto. Un minuto dopo il Gallipoli si affaccia in area reggina. Scaglia crossa da destra, il pallone oltrepassa in orizzontale tutta l’area e termina dalle parti di Di Carmine. Tiro-cross da sinistra e palla ancora che attraversa l’area e finisce tra i piedi ancora di Scaglia che tira debolmente e Marino para agevolmente. Ancora il Gallipoli al 15°. Cross da destra di Di Carmine e Di Gennaro che non ci arriva per un soffio. Al 17° Adejo prova la conclusione dalla grande distanza, tiro deviato in corner. Al 19°, sul secondo angolo in favore degli amaranto, Pagano raggiunge Carmona in area che, di testa, manda non a lato di molto. La Reggina gioca e mantiene il possesso palla, il Gallipoli non disdegna le azioni di rimessa. Al 21°, infatti, il Gallipoli ci riprova. Mounard, dal vertice sinistro dell’area, lascia partire un diagonale insidioso e Marino devia in corner. Al 22° Gallipoli pericolosissimo. Di Carmine al centro rasoterra al limite dell’area, arriva Mancini che, di sinistro, al volo, manda il pallone non di molto alto. Al 30° la Reggina passa meritatamente in vantaggio. Pagano s’invola sulla destra, si accentra, non trova lo spazio per il sinistro e serve Bonazzoli (nella foto) appostato vicino al vertice sinistro dell’area. Emiliano stoppa il pallone ed, al volo, a giro, mette il pallone dove Sciarrone non può arrivare. Gran goal, il terzo in questo campionato, del ritrovato bomber amaranto. Immediata la replica del Gallipoli. Di Gennaro, per fortuna, prima, spreca e Mancini, poi, non arriva a ribadire a rete in seconda battuta. Al 39° ancora pericolosa la Reggina. Pagano serve Missiroli, l’esterno sinistro amaranto prova a restituire il pallone allo stesso Pagano, nel frattempo incuneatosi in area, ma la palla è lunga ed il portiere di casa blocca. Non c’è che dire, la cura Iaconi funziona e quella societaria (non convocati per l’ennesima volta Cassano, Buscè e Volpi, a cui si sono aggiunti Valdez e Brienza, tutti con le valigie pronte visto il flop macroscopico) anche. La Reggina gestisce la partita, il Gallipoli soffre. Il primo tempo si chiude con i reggini in vantaggio. Al 48° la Reggina si affaccia in area gallipolina. Missiroli mette in area da sinistra e Pagano ci arriva con la punta ostacolato, forse, fallosamente da un difensore giallorosso. Al 52° il Gallipoli è pericoloso più con un paio di cross in area, gestiti con impaccio di Marino e difficoltà della difesa amaranto, che con delle vere e proprie azioni da goal. Al 55° il Gallipoli pareggia. Al termine di una bella azione corale dei pugliesi, Di Carmine mette al centro, da sinistra, a mezz’altezza. Mancini, lasciato troppo libero, da posizione ideale, non ha alcuna difficoltà a mettere in rete al volo di destro con Marino che nulla può. Gallipoli entrato in campo con ben altro atteggiamento e Reggina alle prese con il “tutto da rifare”. Bel Gallipoli. Mounard riceve in verticale sulla fascia sinistra e crossa al centro dell’area, arriva Mancini e di testa impegna Marino che para a terra. Al 60° il Gallipoli materializza la sua superiorità nella ripresa e raddoppia. Scaglia, dal limite dell’area, decentrato sulla sinistra, fa partire un sinistro rasoterra che, in diagonale, passa tra una selva di gambe e batte ancora una volta Marino. Per gli uomini del “principe” Giannini si passa dallo 0-1 al 2-1 nei meno di 15 minuti iniziali del secondo tempo. Reggina, di fatto, imbambolata dalla pressione pugliese. Ancora pericoloso il Gallipoli. Corner da destra di Daino e Mancini impegna ancora una volta Marino. Ben altro Gallipoli e Reggina irriconoscibile rispetto ai primi 45 minuti. Al 23° si rende pericolosa, ma non tanto, la Reggina. Calcio di punizione battuto da Pagano e palla che esce non di molto alla sinistra di Sciarrone che, comunque, sembrava aver controllato. Tutto stravolto rispetto al primo tempo, Gallipoli padrone e Reggina che subisce. All’85° Di Carmine sfiora il goal con un bellissimo destro da fuori area, decentrato sulla destra, con Marino che devia in corner. La Reggina non esiste, un black-out inspiegabile se non con la grande determinazione dei secondi 45 minuti dimostrata dai giallorossi. Al 94°, ultimo istante di gara, la Reggina ha la possibilità, comunque, di pareggiare. Cacia riceve un cross da sinistra ed, in girata, impegna Sciarrone che, a mano aperta, prodigiosamente mette in angolo. Ma non c’è tempo per batterlo e finisce così. Lecce non porta fortuna alla Reggina. Anche contro gli uomini di De Canio la Reggina passò in vantaggio (allora per ben due volte) ma usci sconfitta. Tutto da rifare per la Reggina di Iaconi a partire dal prossimo 5 gennaio, alla ripresa del campionato, allorquando al Granillo scenderà il temibile Grosseto del grande ex Gustinetti.

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Gallipoli Reggina 0-1: tabellino e cronaca (primo tempo)

Gallipoli – Reggina: 0-1. Gallipoli (3-5-2): Sciarrone; Sosa, Grandoni e Pallante; Daino, Mounard, Pederzoli, Mancini e Scaglia; Di Gennaro (c) e Di Carmine. In panchina: Koprivec, Viana, Tagliani, Smit, D’Aversa, Selvaggio e Depetris. All.: Giannini. Reggina (3-4-3): Marino; Lanzaro (c), Cascione e Capelli; Adejo, Morosini, Carmona e Rizzato; Pagano, Bonazzoli e Missiroli. In panchina: Kovacsik, Santos, Camilleri, N. Viola, Barillà, A. Viola e Cacia. All.: Iaconi. Arbitro: Stefanini di Prato. Assistenti: Angrisani ed Evangelista. Marcatore: Bonazzoli al 30°. Corner: 3 Gallipoli 2 Reggina. Recupero: 1'.

La cronaca. Iaconi torna sul luogo del … debutto in “maglia” amaranto. A Lecce, infatti, due soli giorni dopo la presentazione ufficiale, la Reggina, liberatasi dell’incubo Novellino, giocò una gara gagliarda che, addirittura, vinceva per 2 a 1 fino a quando, a pochi minuti dalla fine, il neo entrato Baclet segnò due goal tanto spettacolari quanto fortunosi regalando la vittoria agli uomini di De Canio. Primissima volta stagionale, sia con Novellino che con Iaconi, in cui la Reggina scende in campo con la stessa formazione schierata nella precedente giornata (!). Reggina che giunge al “Via del mare” forte, nelle ultime 5 gare, di tre vittorie (Brescia in casa, ad Ascoli e Triestina ancora un casa), un pareggio (a Crotone) ed una sconfitta (casalinga contro il Sassuolo). Pericolosa la Reggina al 6°. Rizzato lancia in verticale sulla sinistra Missiroli, tocco di esterno destro al centro dell’area dove non arriva Pagano, la palla termina ad Adejo sulla fascia opposta che rimette al centro e Morosini si vede respingere il tiro a pochi metri dalla linea di porta. Al 13° è Bonazzoli a provare il tiro dalla grandissima distanza, palla al lato per la pretenziosa conclusione dell’ariete amaranto. Un minuto dopo il Gallipoli si affaccia in area reggina. Scaglia crossa da destra, il pallone oltrepassa in orizzontale tutta l’area e termina dalle parti di Di Carmine. Tiro-cross da sinistra e palla ancora che attraversa l’area e finisce tra i piedi ancora di Scaglia che tira debolmente e Marino para agevolmente. Ancora il Gallipoli al 15°. Cross da destra di Di Carmine e Di Gennaro che non ci arriva per un soffio. Al 17° Adejo prova la conclusione dalla grande distanza, tiro deviato in corner. Al 19°, sul secondo angolo in favore degli amaranto, Pagano raggiunge Carmona in area che, di testa, manda non a lato di molto. La Reggina gioca e mantiene il possesso palla, il Gallipoli non disdegna le azioni di rimessa. Al 21°, infatti, il Gallipoli ci riprova. Mounard, dal vertice sinistro dell’area, lascia partire un diagonale insidioso e Marino devia in corner. Al 22° Gallipoli pericolosissimo. Di Carmine al centro rasoterra al limite dell’area, arriva Mancini che, di sinistro, al volo, manda il pallone non di molto alto. Al 30° la Reggina passa meritatamente in vantaggio. Pagano s’invola sulla destra, si accentra, non trova lo spazio per il sinistro e serve Bonazzoli (nella foto) appostato vicino al vertice sinistro dell’area. Emiliano stoppa il pallone ed, al volo, a giro, mette il pallone dove Sciarrone non può arrivare. Gran goal, il terzo in questo campionato, del ritrovato bomber amaranto. Immediata la replica del Gallipoli. Di Gennaro, per fortuna, prima, spreca e Mancini, poi, non arriva a ribadire a rete in seconda battuta. Al 39° ancora pericolosa la Reggina. Pagano serve Missiroli, l’esterno sinistro amaranto prova a restituire il pallone allo stesso Pagano, nel frattempo incuneatosi in area, ma la palla è lunga ed il portiere di casa blocca. Non c’è che dire, la cura Iaconi funziona e quella societaria (non convocati per l’ennesima volta Cassano, Buscè e Volpi, a cui si sono aggiunti Valdez e Brienza, tutti con le valigie pronte) anche. La Reggina gestisce la partita, il Gallipoli soffre.

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Gallipoli Reggina: le probabili formazioni

Gallipoli (3-5-2): Sciarrone; Sosa, Grandoni e Pallante; Daino, Viana, Pederzoli, Mancini e Scaglia; Di Gennaro e Mounard. In panchina: Koprivec, Tagliani, Smit, D’Aversa, Selvaggio, Depetris e Carmine. All.: Giannini. Reggina (3-4-3): Marino; Lanzaro, Cascione e Santos; Adejo, Morosini, Carmona e Rizzato; Pagano, Bonazzoli e Missiroli. In panchina: Kovacsik, Capelli, Camilleri, N. Viola, Barillà, A. Viola e Cacia. All.: Iaconi. Arbitro: Stefanini di Prato. Assistenti: Angrisani ed Evangelista.

Note. Nel Gallipoli non ci sarà Ginestra (infortunato come Eliakwu e Maritato). In attacco Giannini conta solo su Di Gennaro e spera nel recupero di Di Carmine. In difesa Sosa 3 Pallante affiancano Grandoni. Squalificato: Abbate. Diffidati: Mounard e Sosa. Nella Reggina fuori Volpi, Buscè, Valdez, Cassano e Brienza (tutti destinati a partire) più Costa squalificato. Iaconi ha un solo dubbio in difesa: Santos in vantaggio su Capelli che sta per tornare all’Atalanta in cambio di Madonna. Squalificato: Costa. Diffidato: nessuno.

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