Reggio Calabria: arresto per detenzione di marijuana ai fini di spaccio

Nella giornata di giovedì i Carabinieri della Stazione Rione Modena (nella foto) hanno tratto in arresto Latella Daniela, di anni 27, nubile, disoccupata,  con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, a seguito di una attività informativa e di riscontro sul territorio, hanno infatti individuato l’abitazione della giovane come possibile luogo di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione della medesima ove hanno rinvenuto una confezione in cellophane contenente marijuana per circa 240 grammi, un bilancino elettronico di precisione ed altro stupefacente (5 grammi circa) contenuto in un involucro di plastica.

Dal quantitativo di stupefacente potevano ricavarsi circa 400 dosi di stupefacente. L’ennesimo sequestro dimostra come il mercato degli stupefacenti sia ancora molto attivo, in particolare la marijuana risulta essere uno tra gli stupefacenti più diffusi tra i giovani, sebbene anche da un punto di vista giuridico, la distinzione tra cosiddette droghe leggere e droghe pesanti sia stata abbandonata dal legislatore che ha accomunato entrambe le categorie dal punto di vista sanzionatorio.  La donna è stata tratta in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Reggio Calabria: due arresti per rapina ad un autotrasportatore

Nella giornata di ieri i militari della Stazione di Archi (nella foto) hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Calabria-Ufficio GIP nei confronti di Crupi Antonino, 26 anni, e Chirico Giovanni, 24 anni, entrambi sono accusati di aver preso parte ad una rapina ad autotrasportatore. I fatti si riferiscono allo scorso 14 luglio: in quella data, infatti, i Carabinieri di Archi hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di Corso Mariano Domenico, classe 87, pregiudicato, con l’accusa di rapina e tentata rapina. In diverse occasioni il Corso aveva rapinato e tentato di rapinare autotrasportatori in diverse parti della città. Il modus operandi era sempre lo stesso, approfittava della fermata dei veicoli ai semafori e saltava a bordo dei camion minacciando l’autista con una pistola e facendosi consegnare l’incasso della giornata.

In particolare, obiettivo delle rapine, almeno quelle finora accertate erano due autotrasportatori di una ditta di prodotti di macelleria che effettuavano sulla città consegne con un furgone frigorifero. Nel primo episodio risalente ad aprile l’autotrasportatore fu minacciato con una pistola mentre era al semaforo delle Bretelle Calopinace: il malvivente, a volto scoperto,  salì a bordo e si fece consegnare l’incasso del giorno di circa 1.100 euro. Un secondo episodio avvenne a fine maggio: lo stesso uomo avvicinò il medesimo autotrasportatore alla rotonda di Gallico, quest’ultimo lo riconobbe immediatamente ma dovette arrendersi alla minaccia della pistola; il rapinatore salì a bordo fuggendo con i contanti che l’autista aveva nel suo portafogli. Gli episodi successivi risalgono invece a luglio: prima vittima un altro autotrasportatore che con la stessa tipologia di furgone effettuava delle consegne a Villa San Giovanni. In questo caso il rapinatore aggredì fisicamente l’autista dopo essere salito a bordo del mezzo, minacciandolo di morte con un coltello: si allontanò solo  a causa dell’arrivo di alcuni passanti. Nell’ultimo episodio, ai primi di luglio, il malvivente tornava a colpire la sua solita vittima: in quel caso l’autotrasportatore riuscì anche a chiamare le forze dell’ordine ma il rapinatore, accortosene, riuscì a far perdere le proprie tracce dileguandosi a bordo di uno scooter. Nella giornata del 13 luglio l’epilogo: uno dei due autotrasportatori nota nuovamente il soggetto nella frazione Gallico, ma in questo caso lo precede: si reca presso la Stazione Carabinieri di Archi e fornisce una descrizione dettagliata dell’individuo. I militari si precipitano nella zona indicata dall’autotrasportatore e riescono a rintracciare il Corso che viene immediatamente bloccato e accompagnato in Caserma. Presso gli uffici della Caserma di Archi nel frattempo venne invitato anche l’altro autotrasportatore vittima dei diversi episodi criminosi: entrambi non ebbero dubbi, era quello il soggetto che era salito sui loro mezzi li aveva minacciati e rapinati agendo sempre a volto scoperto. E’ questa una particolarità della vicenda: il rapinatore agiva sempre a volto scoperto e colpendo le stesse vittime. Verosimilmente contava sul fatto che speso le vittime hanno paura di denunciare, di fornire descrizioni, di riconoscere gli autori dei reati per il timore di ritorsioni non in questo caso: i due autotrasportatori hanno sempre puntualmente denunciato anche le rapine solo tentate ed hanno sempre fornito una descrizione puntuale dell’autore fino a permettere ai militari di giungere al fermo. Si è accertato che in alcuni casi il rapinatore fu aiutato nella fuga da due complici su cui è concentrata l’attenzione degli investigatori. Grazie alla ricostruzione dei rapporti e delle frequentazioni del Corso i militari hanno prima individuato i possibili complici e poi, grazie a riscontri sui telefoni in uso ai soggetti, hanno verificato la presenza dei due arrestati in almeno un episodio di rapina al fianco del Corso già in precedenza arrestato. Il Crupi è stato tratto in arresto presso la sua abitazione in Reggio Calabria, mentre il Chirico, partito la notte precedente all’arresto per Palermo per lavorare in un cantiere è stato rintracciato dai militari della Stazione di Archi che si sono messi sulle sue tracce e tratto in arresto in Palermo, venendo associato al carcere dell’Ucciardone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina.

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Reggio Calabria: padre e 3 figli arrestati per detenzione di arma clandestina

Nella giornata di martedì i Carabinieri della Stazione di Cataforio (nella foto la caserma) unitamente ai militari dello Squadrone eliportato Cacciatori hanno tratto in arresto Pitasi Antonino (nella foto), 61 anni, e i figli Bruno, 39, Annunziato, 28, e Giuseppe, 19, con l’accusa di detenzione di arma clandestina. I militari, a seguito di attività di controllo effettuata dal comando Stazione con i militari dei cacciatori in territorio preaspromontano, hanno proceduto alla perquisizione della casa dei Pitasi.

All’interno della recinzione, occultata dietro un pollaio i militari hanno rinvenuto un’arma cal. 6,35 con matricola abrasa (nella foto) perfettamente funzionante ed in buone condizioni, con all’interno le relative munizioni. I quattro, tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria,  sono tutti accusati della detenzione dell’arma rinvenuta all’interno delle pertinenze recintate della propria abitazione e opportunamente occultata. L’attività è inquadrata in una serie di controlli effettuati in territorio preaspromontano dai Carabinieri dell’Arma Territoriale congiuntamente ai militari dei Cacciatori, particolarmente addestrati a muoversi in ambiente collinare e montuoso.

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San Luca: vasta operazione dei ROS e maxi sequestro di beni

Una vasta operazione contro la ‘ndrangheta e’ stata effettuata stamane a San Luca e nei comuni limitrofi con l’esecuzione, da parte dei carabinieri del ROS e del locale Comando Provinciale, di una serie di provvedimenti di sequestro di beni, costituiti da aziende, attività commerciali, abitazioni, terreni, polizze assicurative ed autovetture di lusso, per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro. Il patrimonio oggetto del sequestro disposto dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, è riconducibile alle famiglie Nirta – Strangio e Pelle – Vottari, protagoniste della sanguinosa faida culminata con la strage di  Duisburg.

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Reggina Triestina 3-1: i commenti dei tifosi

altDoveva essere la partita del riscatto dopo il ko casalingo contro il Sassuolo e cosi è stato. La Reggina travolge  la Triestina al Granillo e si porta a soli 6 punti dalla zona play off. Una bella Reggina quella vista lunedì sera, in particolar modo nella ripresa con grande protagonista Simone Missiroli (nella foto) autore di una doppietta – la prima della sua carriera – che, al momento, insieme, a Pagano rappresentano gli uomini più in forma della compagine amaranto. Missiroli diventa inevitabilmente anche il protagonista nei commenti post-gara su Touring104 nel corso dell’appuntamento quotidiano con la trasmissione Talk Sport.

Il primo tifoso ad intervenire è Gerardo che dice: “In questo momento in campo devono scendere i giovani, quelli che, in sostanza, offrono maggiori garanzie sotto l’aspetto del dinamismo e della corsa. Uno come Missiroli non può restare in panchina. Mi è piaciuta anche la prova del giovane portiere Marino, ha sicurezza da vendere ed ha dato tranquillità all’intero reparto difensivo”. Si prosegue con Nino: “Mi piace ed apprezzo l’umiltà di Iaconi nell’aver messo fuori rosa tre “big” (?) come Cassano, Volpi e Buscè e nell’aver ammesso di aver sbagliato formazione nella gara contro il Sassuolo. Il mister, però, adesso deve spostare Cascione a centrocampo e mettere Carmona in panchina.” Non manca mai la telefonata di Demetrio che ci chiama dalla lontano Milano: “Ho visto una buona Reggina, però ogni volta che la Triestina si presentava nella nostra area di rigore erano problemi e la difesa ballava. Ritornando alla partita col Sassuolo, è chiaro che si perde quando si gioca con due in meno in squadra (chiaro il riferimento a Cacia ed a Brienza, n.d.r.).” Marco, invece, chiama da Reggio: “Finalmente si è capito che in campo devono scendere i calciatori che ci tengono alla maglia e corrono per 90 minuti come Missiroli e Adejo per fare degli esempi. Speriamo, adesso, di dare continuità ai nostri risultati. Non vorrei andare a Gallipoli e fare nuovamente due passi indietro e prendere un’altra scoppola come contro il Sassuolo. Il Torino in Puglia ha vinto con grande difficoltà soffrendo molto. Sabato dobbiamo stare molto attenti”.

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Reggina Triestina 3-1: le interviste post gara

Clima rilassato più che euforico in sala stampa dopo la vittoria di stasera che rilancia la Reggina in classifica, ma, cosa che più conta, nel morale. Per la prima volta in questo campionato, dopo essere passati in svantaggio, gli amaranto hanno reagito e ribaltato il risultato grazie ad una prova orgogliosa e di carattere. Il primo ad essere “intercettato” nei pressi della sala stampa è il direttore sportivo Gianni Rosati. Direttore, la Reggina in un processo di crescita dopo le vittorie con il Brescia e ad Ascoli ma anche dopo la batosta con il Sassuolo (cha ha vinto anche a Torino, per inciso)? “Con il Sassuolo abbiamo sbagliato noi la gara, loro con un tiro hanno fatto due goals ed hanno vinto la partita.” E stasera? “Abbiamo giocato bene. Abbiamo preso il goal per una nostra leggerezza difensiva, ma abbiamo reagito benissimo.”

Quindi cresciamo? “Diciamo che siamo come dei pazienti in convalescenza, pian piano, con le cure adeguate, ci avviamo verso la guarigione grazie anche ad un gruppo eccezionale.” Qualche anticipazione sul prossimo calcio-mercato? “Magari la Befana qualcosa porterà.” Dopo Rosati, il fido Iaconi (nella foto). Mister, bella partita e bella vittoria. “Avevamo una squadra molto giovane in campo. Dopo il goal dello svantaggio, devo ammettere che abbiamo demolito i nostri avversari.” Questi giovani la possono mettere in difficoltà per le scelte future? “ La formazione l’ho fatta io, le esclusioni le ho fatte io, credo che i giovani, se mi seguono, faranno molto bene.” Le esclusioni di Cassano, Buscè e Volpi? “Ho fatto, insieme alla Società, una scelta importante. Se chiunque dimostra di essere migliore di chi schiero e non lo faccio giocare allora direi che sarei masochista. Fino a prova contraria, però…”. Cosa le è piaciuto di più stasera? “Lo spirito con cui ha lottato, giocato e vinto tutta la squadra. Se siamo a posto giochiamo bene, a patto che non molliamo mai.” Marino ha dato sicurezza, ha personalità. “Si, e con lui tutta la squadra ha giocato benissimo.” L’attacco con Bonazzoli ha funzionato. “Siamo come un cantiere in continua evoluzione. Gli attaccanti hanno giocato bene ma devo stare un po’ più larghi seguendo le mie indicazioni.” Gli applausi del pubblico. “L’ho detto tante volte e lo ripeto: loro aspettano solo noi. Appena giochiamo bene ci sostengono e ci aiutano fino a spellarsi le mani. Dobbiamo essere noi a trascinarli allo stadio. Dal mister all’eroe di giornata, quel Simone Missiroli – reggino doc – che stasera ha realizzato la sua prima doppietta in carriera. Il mister ha avuto fiducia in te e tu l’hai ripagato. “Cerco di farmi trovare pronto ogni volta che vengo chiamato e stasera è andata benissimo.” Dopo la vittoria di stasera c’è un po’ di rammarico per come sono andate le cose contro il Sassuolo? “Certo che si, venivamo da due vittorie consecutive e sarebbe stato importante continuare portando, con quella di stasera, a quattro la striscia di vittorie.” La gioia per la tua prima doppietta in carriera. “Ho gridato così forte che ancora mi fanno male i muscoli del collo.” Ti consideri titolare? “Siamo tutti in gioco, vedremo!” La dedica per i tuoi goals? “Alla mia famiglia ed alla mia fidanzata.” Dal goleador di serata a quello dell’intero torneo sin qui disputato, Biagio Pagano giunto a quota 7 reti. Ti confermi cannoniere, quali sono state le difficoltà di giocare una partita in salita? “Loro sono andati in goal grazie ad un nostro errore, poi abbiamo fatto vedere una nostra grande prestazione ed il risultato è logicamente arrivato.” Con la convinzione nei propri mezzi si mette in difficoltà gli avversari? “Certo che si. Se giochiamo come stasera allora faremo molto bene in futuro.” Nelle ultime 5 gare, 3 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. E’ un ruolino importante. “Dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni e, di concerto, arriveranno anche i risultati.” Infine, ecco l’allenatore ospite Somma. Che gara è stata? “Siamo partiti benissimo fino a passare in vantaggio. Poi la Reggina ha pareggiato ed ha legittimato con il gioco la vittoria.” Dove ha sbagliato la sua squadra? “Abbiamo sbagliato a dare a Pagano ed a Missiroli troppo spazio. Quando questo è successo e la Reggina ha conquistato il possesso palla, i tifosi si sono riscaldati ed hanno spinto la loro squadra in maniera decisiva fino a condurla, con merito, alla vittoria.” La Triestina gioca molto meglio in casa che in trasferta. “E’ vero. Dovremmo imparare a rendere uguale il gioco fatto in casa a quello espresso in trasferta. Ma se rendiamo uguale quello espresso in trasferta a quello fatto in casa allora siamo fritti.” In che modo aveva pensato di affrontare la Reggina? “Abbiamo giocatori molto offensivi e di qualità che ci permettono di affrontare tutte le squadre allo stesso modo. La Reggina fa un gran possesso palla e se non si è coperti bene allora si rischia moltissimo. Il Sassuolo, per esempio, ha segnato ma ha continuato a giocare impedendo alla Reggina di fare il suo gioco. Noi abbiamo sbagliato in questo: andati in vantaggio siamo retrocessi e la Reggina ha avuto spazio e tempo per punirci.” Dopo il goal del vantaggio avete avuto paure di vincere? “L’ho detto, ci siamo incartati da soli. Se si concede alla Reggina di giocare allora si rischia di farsi male.” Lei, in estate, disse che la Reggina era tra le prime due squadra maggiormente accreditate per la vittoria del campionato. Lo pensa ancora? “La Reggina ha giocatori del calibro di Buscè, Cacia e Volpi. Io li ho allenati ed a loro non ci rinuncerei facilmente perché conosco quale sia il loro valore. La Reggina ha un organico importante, spetta a Iaconi ed a Foti saperlo gestire al meglio. Ovvio che io non sappia, e non sono fatti miei peraltro, il perché i giocatori che ho nominato stiano fuori, ma sono comunque giocatori di eccelsa qualità. Poi c’è l’ambiente reggino, così carico che può trascinare la squadra così com’è accaduto stasera contro di noi.” Che campionato è questo?  Incerto? “L’incertezze non vuol dire mediocrità, anzi alza il livello del campionato stesso. Questo campionato è bellissimo e ricco di tantissimi talenti.” Lei è un allenatore esperto in serie B, chi vincerà il campionato? “Chi avrà l’intensità giusta, se ha anche la qualità allora è fatta!”

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Reggina Triestina 3-1: tabellino e cronaca

Reggina-Triestina: 3-1. Reggina (3-4-3): Marino; Lanzaro (c), Cascione e Capelli; Adejo, Morosini, Carmona e Rizzato; Pagano (dall’85° N. Viola), Bonazzoli (dal 92° A. Viola) e Missiroli (dal 73° Brienza). In panchina: Kovacsik, Camilleri, Viola N., Viola A., Rizzo, Cacia e Brienza. All.: Iaconi. Triestina (4-2-3-1): Agazzi; Nef, Cottafava, Scurto e Magliocchetti (dal 75° Gorgone); Cossu e Pani; Tabbiani (dal 62° Volpe), Testini (c) e Sedivec (dall’89° Brosco); Godeas. In panchina: Dei, Brosco, Crovetto, Grongone, Gissi, Volpe e Della Rocca. All.: Somma. Arbitro: Ciampi di Roma. Assistenti: Costa di Roma e Santuari di Trento. Quarto uomo: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto. Marcatori: Testini all’11°, Missiroli al 39° ed al 57° e Pagano al 71°. Ammoniti: Magliocchhetti e Capelli. Recupero: 1 (p.t.) e 4 (s.t.). Corner: 9 Reggina e 4 Triestina. Fuorigioco: 5 Reggina e 1 Triestina. Falli fatti: 11 Reggina e 11 Triestina. Spettatori paganti: 272 Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 2.716 Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 5456 Incasso totale: € 42.979,67.

La cronaca. Ennesima formazione diversa quella schierata da Iaconi contro gli alabardati che, con loro, hanno portato in riva allo Stretto vento forte ed acqua al Granillo. Per decisione societaria, via all’epurazione anticipata in vista del calcio mercato di gennaio: non convocati Cassano, Buscè e Volpi, Valdez infortunato e Santos squalificato. Brienza e Cacia, deludentissimi contro il Sassuolo, in panchina. In campo, esordio in B per il giovanissimo reggino di Gallina Pietro Marino. Al 5° Reggina pericolosissima. Carmona crossa da destra, Bonazzoli tenta il colpo di tacco dall’interno dell’area piccola ma non indirizza a rete, il pallone attraversa tutto lo specchio della porta e termina nei pressi di Rizzato che non trova la porta ma rimette al centro dove arriva Pagano che, a colpo sicuro, batte a rete ma il suo tiro è respinto proprio da Bonazzoli. All’11° Triestina sorprendentemente passa in vantaggio. Testini serve a destra Tabbiani che crossa di prima intenzione e trova lo stesso Testini al centro dell’area che, di testa, mette in rete alla destra di Marino nonostante il tentativo d’intervento difensivo di Morosini (?). Subito dopo il vantaggio parziale black-out e gara sospesa per oltre 5 minuti. Al 19° ci prova la Reggina sugli sviluppi del primo corner a proprio favore. Calcia Pagano da sinistra e Bonazzoli si coordina bene ma, di testa, manda alto. Reagisce la Triestina un minuto dopo. Godeas riceve da un compagno, si decentra verso sinistra ed, in diagonale, manda di poco al lato dalla parte opposta. La Reggina, nel frattempo, “tace”! Al 29° Cossu commette fallo su Adejo. Calcia Pagano a pallonetto in area, ma non c’è nessuno. Il pubblico fischia ed ha ragione. Sugli sviluppi del secondo corner, Pagano scambia corto con Lanzaro, cross da destra del goleador amaranto e Cascione manda alto di testa da dentro l’area di rigore giuliana. La Reggina reagisce. In due occasioni entrambe con Pagano al 31° ed al 34° frutto, entrambe, di dialoghi con Bonazzoli. La prima vede finire il pallone tra le braccia di Agazzi mentre nella seconda la palla termina al lato. Al 39° la Reggina pareggia. Bonazzoli serve Pagano che crossa da destra. Al centro dell’area è lestissimo Missiroli (nella foto) che, di testa, mette nell’angolo basso alla destra di Agazzi. La Reggina, sulle ali dell’entusiasmo, cresce ma si presta al contropiede della Triestina. Al 42° Tabbiani fa 40 metri di corsa, si accentra e, di sinistro, indirizza a rete. E’ bravissimo il debuttante Marino a deviare in corner con un intervento non facile. Sugli sviluppi dello stesso corner, è ancora Marino a parare sicuro un colpo di testa di un giocatore ospite. Ancora pericolosa la Triestina. Corne da sinistra di Testini, dal lato opposto dell’area interviene Tabbiani che, in scivolata, indirizza a rete. Cascione respinge ancora in corner. Prima metà della gara che termina sul risultato di parità. Parte bene la Reggina nella ripresa. Bonazzoli, da fuori area, calcia rasoterra a rete. La palla termina in corner per la deviazione di un difensore alabardato. Al 54° Pagano (nella foto) sfiora il goal con un tiro straordinario. Dal limite dell’area, al volo, di sinistro, Biagio Pagano si coordina benissimo e calcia di prima intenzione in diagonale. Palla che termina di non molto alla destra della porta difesa da Agazzi. La Reggina raddoppia al 57° al termine di un’azione bellissima. Adejo in profondità per Pagano che mette al centro dell’area, a rimorchio giunge Missiroli che, di prima intenzione, di destro, in diagonale trafigge Agazzi per quella che è la prima doppietta della sua carriera. Bellissima azione e goal importantissimo per la Reggina. Reagisce la Triestina ma è bravissimo Marino a dire di no a Scurto che, di testa, lo impegna. La Reggina c’è ed è viva e lo dimostra con i due reggini purosangue in campo (Barillà, il terzo, è squalificato e quarto e quinto, i due fratelli Viola, sono in panchina): Missiroli e Marino. La Reggina ci prova ancora con Bonazzoli che, defilato sulla sinistra, impegna seriamente Agazzi che manda in corner. Triestina in avanti. Tabbiani crossa da destra, Capelli devia pericolosamente verso la propria porta, Marino si allunga e blocca. La prima sostituzione della gara è degli ospiti: entra Volpe ed esce Tabbiani. Somma cerca di ristabilire la parità passando dal consolidato 4-2-3-1 ad un 4-2-4 chiaramente molto più offensivo ma, anche, più pericoloso per quanto riguarda l’atteggiamento difensivo. Ed infatti la Reggina, nove minuti dopo, triplica al 71°. Altra azione da manuale. Capelli in verticale per Bonazzoli, palla rasoterra al centro, Missiroli non ci arriva per un soffio ma, da dietro, arriva Pagano che batte Agazzi per il suo settimo goal ed il “titolo” di capocannoniere amaranto ancora ben più saldo. Anche la Reggina effettua la sua prima sostituzione: esce Missiroli (standing ovation per lui), autore di un’importantissima doppietta in occasione del pari e del vantaggio, ed entra Brienza (accompagnato da qualche timido fischio del pubblico). Risponde, in sede di cambi, la Triestina con Gorgone al posto di Magliocchetti che lascia invariato il modulo tattico. Pericolosissima ancora la Reggina al 78°. Rizzato rasoterra in area per Brienza che non ci arriva per questione di centimetri ed un difensore mette in corner. Calcio d’angolo battuto da Pagano e Morosini colpisce il palo con un colpo di testa. Legittima il risultato la formazione di Iaconi che dimostra, sul campo, di essere ben altra squadra rispetto a quella che ha perso malamente martedì scorso con il Sassuolo. L’epurazione anticipata funziona! Altra azione amaranto: Brienza serve Bonazzoli in area, l’ariete amaranto si gira bene ma manda malamente alto sulla traversa sebbene a gioco fermo per la sua stessa posizione in off-side. Secondo cambio in casa amaranto. Dopo tre mesi si rivede in campo Nicolas Viola autore, nella prima giornata di campionato, del goal vittoria reggino in quel di Cesena. All’89°, un attimo dopo la terza ed ultima sostituzione per la Triestina (Brosco per Sedivec), gli uomini di Somma si rendono pericolosi ma Marino para ancora bene a terra. Al 93° Godeas ci prova ancora ma fa cilecca accompagnato da una bordata di fischi del pubblico amaranto che lo ricordano ancora in maglia messinese. La Reggina gioca ed attacca ancora. Davvero una squadra trasformata e tornata sui target di quella vista in casa con il Brescia e ad Ascoli. Una prova d’orgoglio e di sostanza che fa sorridere addetti ai lavori e tifosi. Adesso si deve trovare “solo” continuità nel rendimento e, di concerto, nei risultati. Solo così, in sostanza, la Reggina potrà dire la sua in questo stranissimo e complicatissimo torneo di B.

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Reggina Triestina: le probabili formazioni

Reggina (3-4-3): Marino; Lanzaro, Cascione e Capelli; Adejo, Morosini, Carmona e Rizzato; Pagano, Bonazzoli e Missiroli. In panchina: Kovacsik, Camilleri, Viola N., Viola A., Rizzo, Cacia e Brienza. All.: Iaconi. Triestina (4-2-3-1): Agazzi; Nef, Cottafava, Scurto e Magliocchetti; Cossu e Gorgone; Tabbiani, Testini e Sedivec; Godeas. In panchina: Dei, Brosco, Crovetto, Pani, Gissi, Volpe e Della Rocca. All.: Somma. Arbitro: Ciampi di Roma. Assistenti: Costa e Santuari. Note: nella Reggina epurazione anticipata con la mancata convocazione di Cassano, Volpi e Buscè da parte di Iaconi ma per decisione della Società, convocati 8 ragazzi proveniente dalla Primavera, esordio in B del portiere reggino Marino (nella foto) unico dubbio a centrocampo tra Rizzato e N. Viola e panchina per Cacia e Brienza, infortunato Valdez, squalificati Costa, Barillà e Santos; nella Triestina ballottaggio Gorgone-Pani, non è al meglio Agazzi reduce da un brutto colpo al piede destro rimediato a Modena, infortunato Stankovic, squalificato Sabato.

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Team Basket Viola: ottava vittoria consecutiva, aggancio al primo posto e sabato match clou a Siracusa

altOtto vittorie consecutive e primo posto in classifica. La Viola non si ferma più e, sabato a Siracusa, i neroarancio hanno la possibilità di chiudere il girone d’andata al primo posto assoluto e staccare il biglietto per le Final Eight della Serie B Dilettanti. Domenica i neroarancio hanno subito la profondità del Bisceglie, che ha destato comunque un’ottima impressione, ma questa Viola sa anche soffrire e lo ha dimostrato in più di un’occasione. Dopo la rimonta con il Patti, i reggini non si sono persi d’animo nei minuti finali quando hanno dovuto recuperare un punto a trenta secondi dalla fine. La classe di Niccolai e la pericolosità offensiva di Di Lembo hanno fatto la differenza nei minuti in cui si è deciso l’incontro e la Viola ha potuto festeggiare questo successo. Dopo la sfida con il Bari, infatti, i neroarancio non si sono più fermati. Qualcosa è cambiato nello spirito di un gruppo che ha un roster di prima fascia, ma che non era riuscito ad esprimersi al meglio.

Probabilmente, il taglio di Michelon ha fatto in modo che si trovasse la chimica giusta per poter diventare una squadra, infatti il nuovo titolare Di Lembo ha cambiato passo ed è stato decisivo in alcuni successi di questa striscia vincente, aggiungete il recupero di Grasso ed il rendimento positivo dei due lunghi Dip e Dalla Vecchia ed il quadro è fatto. Come detto, in queste ultime tre gare si è rivisto Sebi Grasso, il quale ha preso il posto di D’Iapico nella rotazione, ma l’ex ragusano non si deve sentire escluso perché è stato proprio coach Bianchi, al termine della gara con il Bisceglie, a dire che può contare su undici uomini dello stesso livello e che tutti avranno il loro spazio e non ci stupiremmo se, sabato a Siracusa, vedremo di nuovo in canotta D’Iapico, il quale conosce molto bene il parquet dei siciliani avendone bucato le retine in più di un’occasione. Con il Siracusa, la Liomatic ha la possibilità di chiudere il 2009 centrando la nona sinfonia e chiudere una prima parte di stagione sensazionale. La gara non sarà facile perché, nonostante la sconfitta di Catanzaro, i siciliani sono una squadra con pochi punti deboli e che, in casa, non fa prigionieri. Ma questa è una Viola da grandi impresa e l’impressione è che Negri e compagnia non si siano stancati di stupire anzi stanno preparando l’ultimo colpo prima di andare in vacanza perle festività natalizie. E la banda di coach Bianchi vuole fare un bel regalo ai propri tifosi che stanno aumentando domenica dopo domenica. Questa nuova rinascita neroarancio sta convincendo l’esigente pubblico di Reggio Calabria che sentiva la mancanza di un simbolo sportivo che ha dato tante soddisfazione ai propri tifosi. La storia si sta ripetendo ma non si può abbassare la guardia proprio adesso che viene il bello…

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Reggio Calabria: arresto per stupefacenti

Un normale controllo – uno di quelli che quotidianamente l’Arma effettua nei confronti dei numerosi soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale – si è tradotto nell’arresto di  Romeo Nunziato, classe 71, pluripregiudicato ristretto agli arresti domiciliari nella sua abitazione in Pellaro. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, nella mattinata di domenica, si erano recati presso l’abitazione del Romeo per apporre il consueto visto di controllo ma l’atteggiamento del pregiudicato ha ingenerato nei militari il sospetto che in quella casa qualcosa non andasse.

Il Romeo, infatti, si mostrava stranamente nervoso e smanioso di allontanare i Carabinieri che, invece, hanno deciso di procedere ad una perquisizione domiciliare constatando che il loro  dubbio non era infondato. Infatti, in una busta riposta all’interno di un comodino, sono stati rinvenuti due involucri contenenti complessivamente 32 grammi di eroina. Il Romeo è stato quindi arrestato e condotto presso la camere di sicurezza della Stazione Rione Modena in attesa dell’udienza di convalida. Lo stesso si trovava ristretto ai domiciliari proprio per reati inerenti gli stupefacenti.

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Reggio Calabria: arrestato DJ in possesso 200 dosi di marijuana

Nella giornata di giovedì i Carabinieri della Stazione Rione Modena hanno tratto in arresto Clemente Andrea (nella foto), 34 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, a seguito di attività di appostamento e osservazione, avevano notati i movimenti sospetti del giovane incensurato, di professione dj e hanno pertanto deciso di effettuare un perquisizione presso l’abitazione sita in Via Andiloro.

A seguito del controllo i militari hanno rinvenuto stupefacente del tipo marijuana per un totale di oltre 53 grammi, suddiviso in dosi atte alla cessione, nonché un bilancino elettronico di precisione  e appunti con nomi e relative cifre, ritenuti una sorta di contabilità dell’attività di spaccio. Il Clemente è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Da quel quantitativo di sostanza la consulenza tecnica ha accertato che potevano essere ricavate circa 200 dosi. L’attenzione degli investigatori è ora rivolta ad accertare se l’attività di spaccio possa essere collegata all’attività di dj svolta a livelli professionali, e quindi alla frequentazione di feste e locali notturni.

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Reggio Calabria: due fratelli rumeni arrestati per sfruttamento della prostituzione

Si erano resi irreperibili durante l’operazione denominata “Lenone” condotta alle prime ore dell’alba di ieri a Licata dalla locale Compagnia Carabinieri e dal Commissariato di PS: due rumeni sono stati intercettati da una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria e tratti in arresto ieri sera nel centro reggino. L’operazione "Lenone" ha portato all’arresto di altri 5 soggetti (italiani e rumeni) operanti nella provincia agrigentina quali sfruttatori delle prostituzione; della stessa accusa sono chiamati a rispondere i fratelli Radu Gicu, 30 anni, e Radu Ionut, 22 (nelle foto).

I due si erano resi irreperibili durante l’operazione: le segnalazioni di ricerche avviate dai carabinieri di Licata e la prontezza dei militari del Nucleo Radiomobile di Reggio Calabria hanno consentito di intercettare un’autovettura su cui viaggiavano entrambe i fratelli. Gli stessi erano in piena fuga, con a bordo dell’auto i loro bagagli, probabilmente in procinto di affrontare un lungo viaggio per lasciare l’Italia e rifugiarsi all’estero: il loro piano è stato bruscamente interrotto da un posto di blocco e dal conseguente fermo. Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; dovranno rispondere del reato di sfruttamento della prostituzione.

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Palmi: arresto per maltrattamenti, minaccie, resistenza e violenza a pubblico ufficiale

Durante la scorsa notte, già sopraffatto dai  fumi dell’alcool ed in preda ad un raptus d’improvvisa gelosia, aggredisce a suon di calci e pugni la convivente. È accaduto a Palmi, nella periferica strada nazionale che conduce al Monte Sant’Elia; protagonista dell’aggressione TSOLOV Tsvetan Avramos, cittadino bulgaro 42 enne, da qualche anno residente a Palmi, ha aggredito D. D. I. 34 enne convivente, anch’essa di nazionalità bulgara e minacciato la figlia minore. A seguito della richiesta di aiuto invocata al 112 dalla stessa vittima, i Carabinieri di Palmi.

I militari, giunti immediatamente sul posto hanno dovuto faticare non poco per ricondurre alla ragione l’aggressore che, alla vista dei Carabinieri si scagliava anche contro di loro; solo la pronta reazione e la professionalità dimostrata dai militari evitava ulteriori conseguenze. Infatti l’uomo veniva in breve immobilizzato e quindi reso inoffensivo, prima di essere tratto in arresto. Nel corso delle prime indagini avviate i militari dell’Arma hanno accertato che l’aggressore aveva già altre volte usato violenza nei confronti del proprio nucleo familiare, ma tali fatti non erano mai stati denunciati, forse per il timore di ulteriori e più gravi conseguenze. L’uomo, ristretto presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Palmi, dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

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Telespazio Calabria: licenziamento illegittimo confermato anche in appello

Riceviamo e pubblichiamo. E’ una soddisfazione, quella del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, che va ad affiancarsi a quella dei quattro colleghi che, licenziati nel 2007 da Radio Telespazio Calabria (oggi Telespazio Tv), si sono visti confermare in appello l’illegittimità del provvedimento che, per due anni e mezzo, li ha lasciati senza lavoro e senza stipendio. La Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Ammirata, consiglieri Roberti e Portale) ha, infatti, respinto il ricorso presentato dall’emittente televisiva, confermando la sentenza di primo grado con la quale, nel settembre 2008, il Tribunale di Catanzaro aveva dichiarato illegittimi i licenziamenti dei giornalisti Gabriele Bianco, Nico De Luca, Davide Lamanna e Alfonso Scalzo, assistiti dall’avv. Crescenzio Santuori, ai quali sono stati riconosciuti il diritto al reintegro sul posto di lavoro ed il pagamento degli arretrati “per forzata ed ingiusta inattività”.

Ora la sentenza di conferma, a chiudere una vicenda che il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, sin dal primo momento ha definito “allucinante": non è certo attraverso l’azzeramento della redazione che si risolvono i problemi di un’azienda che, dopo aver rappresentato per decenni un fiore all’occhiello nel panorama dell’emittenza radiotelevisiva locale, grazie alla lungimiranza e agli sforzi del compianto Tony Boemi “senior”, si è poi caratterizzata soltanto per le lotte intestine all’interno del Consiglio d’Amministrazione. Lotte che – continua Parisi – hanno portato ad uno stato di confusione generale, con l’unico risultato di lasciare la redazione in uno stato di abbandono, dequalificando il servizio offerto ai cittadini”. La vicenda ha del paradossale: con la sciagurata politica dei licenziamenti messa in atto da Telespazio, si è passati dai nove giornalisti in organico nell’aprile del 2007, prima a tre, poi al solo direttore-editore Tony Boemi “junior”. “Di fatto, però, l’emittente, – incalza il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria – pur negando il reintegro dei quattro colleghi licenziati che hanno impugnato la sentenza, ha continuato a trasmettere, utilizzando personale esterno per i servizi giornalistici. Un autentico schiaffo a quanti, con dedizione e professionalità, hanno speso gli anni migliori della loro vita a dar lustro ad un’emittente che, un tempo, rappresentava l’azienda televisiva più importante della regione”.

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Reggina Sassuolo 0-2: i commenti dei tifosi

altaltUn volo durato appena tre giorni. E’ bastato il ponte dell’Immacolata per passare dalle stelle alle stalle, per far tornare tutti coi piedi per terra. Chi si era illuso di aver ritrovato, finalmente, la vera Reggina si è dovuto subito ricredere osservando, impassibile, l’ottimo gioco offerto dal Sassuolo che ha messo sotto la “corazzata” Reggina per buona parte della gara. Ma chi è tornato principalmente sulla terra è il tifoso amaranto, che attraverso la diretta telefonica di Touring 104, ha espresso tutta la sua rabbia e frustrazione dopo la sconfitta contro gli emiliani. Ad “aprire le danze” ci pensa Guerino – che chiama da Napoli dove vive e segue da lontano le vicende amaranto -: “Non so se ho capito male, ma sembra che ci sia gioia quando la Reggina perde da parte della stampa. Ho avvertito questa sensazione. Sono arrabbiato con Iaconi, è stato presuntuoso a giocarsi la partita alla pari ed abbiamo perso malamente.”

Mimmo, invece, si concentra sul lato tecnico: “Abbiamo giocato con “nessuno” a centrocampo, Brienza e Cacia (nella foto successiva a quella di Nino Barillà) sono ingiudicabili e Iaconi mi deve spiegare che razza di formazione ha messo in campo senza un uomo d’ordine in mezzo al campo.” Antonio continua a recriminare sulle scelte del mister: “Iaconi ha schierato una formazione senza un uomo capace di fare gioco in mezzo al campo, non si è reso conto che facevamo girare la palla sempre passandola indietro. Per me non è un allenatore da Reggina, ogni volta gli avversari sembrano la Reggina di turno, cioè una squadra forte che si impone sull’avversario.” Anche il sig. Pavone – che telefona da Mestre – ha qualcosa da dire su Iaconi: “Questo tecnico (“pari chi avi a faccia ru panettoni”) di pallone non capisce molto. Meritava di giocare sin dal primo minuto Missiroli. Loro ci pressavano, ci voleva gente che avesse corsa nelle gambe e Volpi a centrocampo.” Si continua con Nino: “Non capisco perchè non gioca Adejo visto che aveva fatto bene ad Ascoli. Appena ho visto la formazione ho capito subito che avremmo perso con il 3-4-3 schierato e chiaramente troppo offensivo.” Alessandro, invece, difende Cassano ingiustamente attaccato dalla curva nel secondo tempo: “Sinceramente non capisco i fischi rivolti a Cassano nel secondo tempo. Nelle ultime partite il suo rendimento non è stato negativo e ad Ascoli, per esempio, abbiamo vinto grazie alle sue parate.” Anche il dr. Cuzzocrea – che chiama da Padova – è a dir poco imbufalito per la prestazione offerta dalla Reggina: “Ogni volta devo cambiarmi il turno per poter vedere una partita e poi devo sentire pure gli sfottò dei padovani. L’allenatore non ha la personalità per gestire certi volponi come Buscè, Brienza e Cacia. La situazione è preoccupante, la Reggina vista in campo contro il Sassuolo ha giocato peggio di quelle di Novellino.”  Filippo invece non ha capito l’atteggiamento di Cassano: “Capitolo primo, è inconcepibile quello che ha fatto Cassano, mettersi a palleggiare davanti alla curva provocando i tifosi e, poi, non va neanche sotto la curva insieme ad i suoi compagni di squadra. Capitolo secondo, l’allenatore si è fossilizzato con la scelta di mettere Mororsini a destra.” Concludiamo con Mimmo: “E’ inutile prendersela con i singoli, i componenti di questa squadra non hanno “attaccamento alla maglia” e non hanno personalità. Nelle ultime due uscite abbiamo vinto partite “truccate”, cioè abbiamo giocato contro “nessuno”. Prima il Brescia in 10 uomini dopo 50 secondi e poi l’Ascoli in piena crisi. Facciamo risultato solo con chi sta sotto di noi in classifica.”

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Reggio Calabria: 3 arresti per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, estorsione nei confronti dei genitori e inottemperanza a decreto di espulsione

Sono tre le persone arrestate negli ultimi giorni dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria nell’attività di controllo del territorio. Nella giornata di lunedì i Carabinieri della Stazione Rione Modena hanno tratto in arresto Campicelli Giuseppe (nella foto), pregiudicato classe ‘79, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari si erano infatti recati presso l’abitazione del predetto per la notifica di altro atto di natura giudiziaria, ma, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare; il sospetto non era infondato visto che a casa dell’uomo, occultati all’interno di un mobile della cucina, sono stati rinvenuti sette involucri contenenti altrettante dosi di cocaina, altra confezione contenente 3 grammi della medesima sostanza nonché 4 piante di cannabis e più di 350 euro in contanti.

I carabinieri della Stazione di Cardeto hanno invece proceduto all’arresto di F.A. di anni 23, con la grave accusa di estorsione nei confronti dei genitori. Il giovane più volte aveva aggredito anche fisicamente i genitori che non assecondavano le sue continue e smisurate richieste di denaro contante. Il giovane era anche stato segnalato alla Prefettura per il possesso di stupefacente per uso personale. In diversi casi i genitori avevano richiesto l’intervento dei Carabinieri che in alcune circostanze avevano riscontrato che il figlio aveva messo a soqquadro l’appartamento familiare poiché i genitori non avevano assecondato le sue richieste. Lunedì l’ennesimo episodio: il giovane chiede diverse centinaia di euro alla madre sotto la minaccia di incendiare l’appartamento; la donna, sconvolta, si rivolge ai carabinieri chiedendo il loro aiuto. Questa volta per il giovane sono scattate le manette con l’accusa di estorsione, lo stesso è ora rinchiuso nella Casa Circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nella stessa giornata i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno proceduto all’arresto di Kanzari Samer, tunisino di anni 24, poiché inottemperante a decreto di espulsione dal territorio nazionale. Il clandestino, già colpito da provvedimento di espulsione è stato trovato alla guida di autovettura senza alcun documento valido di identificazione  e ovviamente senza patente.

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Reggina Sassuolo 0-2: le interviste post gara

Una partita persa “molto male” quella della Reggina contro il Sassuolo. Colleghi canuti e saccenti, dal volto che vorrebbe dire “adesso gliele canto io in sala stampa”, dispensano giudizi da pena capitale all’indirizzo di Iaconi e di qualche giocatore reo, a loro dire, di scarso impegno. In momenti come questi, ovviamente, è difficile contrastare i loro giudizi e si preferisce pensare e cercare di capire. Certamente di animo opposto i protagonisti sponda Sassuolo. Il primo a presentarsi in sala stampa è il difensore Bianco. Si aspettava un Reggina così tanto remissiva? “La Reggina ha giocato cercando di fare la partita. Noi siamo stati a segnare due reti in più, ma non credo che sia stata remissiva.

Il modo di affrontare la Reggina così ermetici e pressanti è “ad hoc” per la gara odierna oppure giocate sempre così? “Ogni partita ha una sua storia e viene preparata in maniera diversa, quella di oggi l’abbiamo preparata così ed abbiamo avuto ragione.” Entra mister Pioli e gli rivolgiamo la stessa domanda. “Il nostro modo di giocare è sempre lo stesso, poi è chiaro che studi anche l’avversario e cerchi di prendergli le contromisure. Abbiamo giocato una gara di spessore contro un avversario con un organico di molto superiore al nostro. Quello che più mi interessava l’ho trovato, e cioè la tenuta della mia squadra e, quindi, sono molto soddisfatto.” Come è riuscito ad imbavagliare la Reggina seppur essa venisse da 3 risultati utili consecutivi di cui gli ultimi 2 addirittura vittorie? “Abbiamo cercato di non farli giocare sapendo che loro hanno tanta qualità. Con molta umiltà dico che la strada che abbiamo intrapreso è stata quella giusta in un campionato così tanto difficile.” La sua squadra è più pericolosa in trasferta? “Abbiamo attaccanti molto bravi e giocatori che a centrocampo giocano bene la palla. Cogliamo più punti in trasferta, ma anche in casa facciamo bene.” Il vostro obiettivo? “Sono i play-off, con l’ottimo organico che la Società mi ha messo a disposizione è possibile raggiungerli.” Da mister a mister, da Pioli a Iaconi (nella foto). Mister, non le sembrava il caso di lasciare fuori qualcuno di quelli schierati oggi e quante probabilità ha la Reggina di salvarsi? “La salvezza non è assolutamente il problema. In quanto al primo interrogativo, ammetto che forse ho avuto io la presunzione di giocarmi la gara alla pari con il Sassuolo. Loro hanno meritato di vincere ed il risultato è giusto.” Quali gli errori? “Abbiamo fatto errori gravi contro una squadra importante e, giustamente, siamo stati puniti.” Qualcosa sulla formazione iniziale e sui cambi, forse, tardivi. “La formazione è stata quasi forzata. Abbiamo perso come squadra, tutti, senza personalizzare la sconfitta. Ne prendo atto, ne esco con le ossa rotte, ma dobbiamo riconoscere la forza dell’avversario.” Cosa pensa dei fischi e dei cori a Cassano? “ Chi gioca deve sapere che il pubblico può applaudire o anche fischiare e che sono legittime entrambe le cose e non si può essere permalosi. Cassano, come tutti gli altri, devono imparare questo. Lui, oggi contestato, deve trovare il modo per uscire dalla situazione psicologica in cui si trova e che lo ha portato a degli errori e, quindi, alla contestazione.” Ci sono giocatori decisamente ancora sotto tono. “Chi era abituato a vedere il Brienza di qualche anno fa stenta a crederci e non lo riconosce. Per Cacia vale lo stesso. Vi garantisco, però, che entrambi si impegnano moltissimo in allenamento durante la settimana. Il problema è che anche loro si sentono in difficoltà e ne risentono. Io devo fare di tutto per recuperarli.” Simone Rizzato ha giocato una discreta partita, è lui che prende il posto in sala stampa. Cosa vi ha sorpresi della gara di oggi? “Non ci aspettavamo nemmeno noi questa prestazione. Forse eravamo anche un po’ stanchi dopo la gara di Ascoli giocata quasi interamente in 10 contro 11. Il Sassuolo ci ha aggrediti e non ci ha lasciato giocare. Non conoscevate le caratteristiche degli emiliani? “Sapevamo che il Sassuolo fuori casa è davvero ostico e ci avrebbe aggrediti, ma contavamo sulla nostra forza di dare continuità ai risultati precedenti. L’unica cosa da fare è ricominciare a lavorare duramente.”

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Reggina Sassuolo 0-2: tabellino e cronaca

Reggina – Sassuolo: 0-2. Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro, Cascione e Santos; Morosini, Carmona (dal 55° Volpi), Barillà e Rizzato: Brienza, Cacia (dal 71° Buscè) e Pagano (dal 77° Missiroli). In panchina: Marino, Adejo, Volpi, A. Viola, Buscè, Capelli e Missiroli. All.: Iaconi. Sassuolo (4-4-2): Bressan; Polenghi (dal 75° Consolini), Rossini, Minelli e Bianco; Riccio, Magnanelli (c), Salvetti e Noselli (dal 70° Martinetti); Titone (dal 53° Quadrini) e Gorzegno. In panchina: Pomini, Piccioni, Martinetti, Fusani, Quadrini, Consolini e Romano. All.: Pioli. Arbitro: Gervasoni di Mantova. Assistenti: Forconi di Aprilia  e Ciancaleoni di Foligno. Quarto uomo: Lo Castro di Catania. Marcatori: Polenghi al 41° e Noselli al 64°. Ammoniti: Barillà al 26° e Rossini al 49°. Espulso: Santos al 69°. Recupero: 1 (p.t.) e 4 (s.t.). Corner: Reggina 4 e Sassuolo 6. Tiri in porta: Reggina 2 e Sassuolo 3. Tiri fuori: Reggina 2 e Sassuolo 7. Fuorigioco: Reggina 3 e Sassuolo 2. Falli fatti: Reggina 10 e Sassuolo 16. Spettatori paganti: 869. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 8.872,00. Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 6053. Incasso totale: € 59.135,67.

La cronaca. Parte bene il Sassuolo che conquista due corner nei primi 3 minuti di gara. La prima conclusione a rete è la sua ed avviene al 3° con Gorzegno che tira e Cassano che controlla che il pallone termini fuori. Al 9° Salvetti conquista il pallone a centrocampo e da fuori area calcia ma la palla termina al lato. Al 16° Riccio riceve una sponda da un compagno e calcia, ma il tiro è deviato in corner. Al 17°, sul corner susseguente, Gorzagno colpisce di testa con il pallone che colpisce la traversa e poi la difesa amaranto libera. Al 28° la Reggina si affaccia nei pressi dell’area avversaria con Cacia che, superato il diretto avversario, crossa al centro dove Pagano è in leggero ritardo. Al 30° punizione per gli uomini di Iaconi. Cross di Pagano (nella foto) e Santos colpisce di testa ma debolmente, Bressa para agevolmente. Al 34° il Sassuolo va vicino al goal. Cacio di punizione di Bianco da sinistra, palla in area, Gorzagno non ci arriva ma, di testa, colpisce Titone che manda di poco al lato. Al 37° azione amaranto. Pagano per Rizzato (nella foto) che, dalla linea di fondo, mette al centro rasoterra. Peccato che in area non ci siano reggini e la difesa ospite mette in angolo. Sull’angolo di Pagano, Lanzaro di testa impegna Bressan. Ancora Reggina al 38°. Rizzato perde il tempo per il tiro, palla a Carmona che al volo calcia ma il pallone sorvola non di molto la traversa. Al 40° torna a farsi pericoloso il Sassuolo. Crossa da destra, amnesia difensiva amaranto, e Noselli che, indisturbato, colpisce di testa mandando il pallone fuori. Al 41° il Sassuolo passa legittimando la maggiore mole e la superiore qualità di gioco sugli amaranto. Sul quarto corner a proprio favore, Riccio crossa e Polenghi, posizionato sul vertice dell’area piccola opposto al lato del corner, con un colpo di testa a “palombella” batte un incerto Cassano. Al 46°, nell’unico minuto di recupero, Barillà (nella foto) crossa e Cacia, di testa, manda il pallone più vicino alla bandierina che alla porta difesa da Bressan. La ripresa si apre al 48° con un’azione lunghissima della Reggina che, poi, sfocia in un tiro di Barillà molto alto rispetto alla porta avversaria. Al 49° la Reggina è in area emiliana. Brienza, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pagano, calca ma debolmente seppur già a gioco fermo per un fallo di Morosini in area. Al 53° nuovo guizzo amaranto. Brienza aggira un avversario e mette al centro rasoterra. Bressan para a terra ma di attaccanti amaranto neppure l’ombra. Al 64° il Sassuolo raddoppia. Azione di contropiede fulminea. Lancio dalle retrovie per Noselli che entra in area ed appoggia a Riccio il cui tiro viene respinto (fors’anche con un braccio) da Cascione. Il pallone torna a Noselli che, di piatto destro, insacca a porta sguarnita. La Reggina si espone alla ricerca del goal e rischia ancora. Al 69°, con la squadra amaranto tutta nella metà campo avversaria. Noselli s’invola e Santos lo stende appena fuori area. Fallo da ultimo uomo e rosso diretto per il brasiliano. Il Sassuolo è assoluto padrone del campo. Al 77° Martinetti prova il pallonetto con Cassano lontano dai pali, fuori. Al 78° il Sassuolo colpisce il secondo legno della giornata. Rossini da fuori area, con un gran tiro, colpisce il palo alla sinistra di Cassano. All’81° la Reggina offre scampoli di buon gioco dopo gli ingressi di Buscè e, soprattutto, di Missiroli. Brienza riceve da Rizzato ma calcia sull’esterno della rete. All’84° ancora un contropiede emiliano. Sassuolo in avanti in 4 contro 2 e Salvetti che impegna Cassano in un difficile intervento. Dopo 4 minuti di recupero finisce la gara tra i fischi del pubblico giunto allo stadio pensando di vedere la Reggina dare continuità alle 2 vittorie consecutive. Ed invece…

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Palermo e Milano: arrestati Nicchi e Fidanzati

"Con le due operazioni brillantissime condotte dalle forze dell'ordine a Palermo e Milano abbiamo preso 17 su 30 dei più pericolosi latitanti. E' la migliore risposta – ha detto Berlusconi a bordo della Frecciarossa Torino-Milano – a tutte le calunnie rivolte al governo da irresponsabili che, con il loro agire, non fanno altro che gettare fango". Berlusconi ha sottolineato: "Questo governo è quello che ha fatto più di tutti contro la criminalità organizzata negli ultimi 20 anni. Non solo abbiamo sequestrato quasi 6 miliardi tra beni e contanti, ma abbiamo arrestato moltissimi pericolosi latitanti".

PALERMO, PRESO GIANNI NICCHI. La Polizia di Palermo ha arrestato il boss Gianni Nicchi (nelle foto), Si nascondeva in un appartamento di via Juvara, a Palermo. Il capomafia è considerato il numero due di cosa nostra palermitana. Tra gli applausi della gente e l'esultanza degli agenti della catturandi e di molti poliziotti della questura di Palermo il boss è stato portato in questura. I ragazzi del comitato Addiopizzo stanno intonando l'inno di Mameli. Alle finestre della mobile si è affacciato anche il capo della catturandi Mario Pignone, che il mese scorso, con gli stessi uomini aveva arrestato un altro boss latitante, Mimmo Raccuglia. Col il volto ancora coperto dal passamontagne i poliziotti sventolano la magliettta con la scritta Addiopizzo. Il covo di Gianni Nicchi era a poche centinaia di metri dal palazzo di Giustizia di Palermo. Il boss era latitante da tre anni, da quando riuscì a sfuggire all'operazione di Polizia denominata Gotha, che portò in cella i principali capi di Cosa nostra di Palermo. Il giovane mafioso è considerato il pupillo del capomafia Nino Rotolo. Quando ha capito di essere stato individuato ha tentato di scappare dal pozzo luce dell'edificio. Secondo alcune indiscrezioni quello dove è stato fermato non sarebbe il covo principale del latitante, ma una base di appoggio in cui il mafioso si sarebbe rifugiato ieri sera. I due favoreggiatori arrestati insieme al capomafia Gianni Nicchi sono Alessandro Presti e Giusy Amato. Sono entrambi giovanissimi. Presti ha 19 anni. Secondo gli investigatori la Amato avrebbe assistito il latitante nell'abitazione che sarebbe riconducibile a lei. "La cattura di Gianni Nicchi, ultimo grande latitante palermitano ancora libero, è un grandissimo successo che testimonia l'incessante impegno delle forze dell'ordine. Ora puntiamo al boss trapanese Matteo Messina Denaro". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, commentando l'arresto del boss Gianni Nicchi. Grasso, che ha espresso le sue congratulazioni alla polizia ha aggiunto con una battuta: "Nella lista dei trenta latitanti più pericolosi, se continuiamo così, non resterà più nessuno". Insieme al boss sono finite in manette due persone accusate di favoreggiamento. Sarebbero i proprietari dell'appartamento di via Juvara in cui il capomafia si nascondeva. Nicchi si trova ancora all'interno del palazzo in attesa di essere portato negli uffici della mobile. MILANO, CATTURATO FIDANZATI. E' stato arrestato a Milano Gaetano Fidanzati, uno dei boss mafiosi appartenenti alla lista dei 30 ricercati per mafia più pericolosi. E' stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile in via Marghera mentre era in compagnia del cognato. Ha cercato inizialmente di dare delle generalità false agli agenti della squadra mobile. Poi, vistosi scoperto, non ha opposto resistenza e ha chiesto ai poliziotti delle sigarette. Gaetano Fidanzati è uno dei capimafia storici palermitani. Per avere un'idea della sua posizione all'interno dell'organizzazione basta ricordare che nel '70 un'auto venne fermata casualmente ad un posto di blocco. Dentro, con documenti falsi, c'erano, oltre a lui, Tommaso Buscetta, Salvatore Greco, Giuseppe Calderone, Gaetano Badalamenti e Gerlando Alberti, padrini che avevano e avrebbero fatto parlare a lungo di loro. Fidanzati è entrato a pieno titolo nel gotha dei trafficanti di droga mafiosi. Il suo nome è contenuto in inchieste su traffici mondiali di eroina e soprattutto cocaina di diverse procure italiane e nei dossier di investigatori Usa. Fidanzati è ritenuto dagli investigatori uno dei più importanti boss del narcotraffico e dopo di lui sono stati arrestati per traffico di droga anche i figli, Guglielmo e Giuseppe, che avevano basi logistiche nel Nord Italia occupando spazi del mercato della cocaina in Veneto e Lombardia. Gaetano Fidanzati è stato arrestato dopo sei mesi di attività da parte degli agenti della squadra mobile di Milano coordinati nell'occasione dal Pm Ferdinando Pomarici. Il capo della Mobile di Milano, Alessandro Giuliano, ha spiegato in una conferenza stampa che il boss aveva appuntamento con un' altra persona nei pressi di via Marghera dove è stato arrestato. In sua compagnia c'era il cognato. Sulla persona che doveva incontrare e sul cognato sono in corso accertamenti. Gli agenti della squadra mobile sono alla ricerca del posto in cui il boss si nascondeva e stanno ricostruendo la sua rete di favoreggiatori che è stata definita 'piuttosto ampia'. Tracce di Fidanzati – è stato spiegato – nel milanese risalgono a una quarantina di anni fa. Il boss era latitante dal 2008 quando nei suoi confronti furono emesse due ordinanze di custodia cautelare dal gip di Palermo: una per associazione a delinquere di stampo mafioso e una per omicidio. Fidanzati si trova ancora negli uffici della questura di Milano. Fidanzati, nato a Palermo nel 1935, ricercato per associazione mafiosa nell'ambito dell'operazione 'Perseo', è considerato il reggente del mandamento di Palermo-Resuttana. Già affiliato alla 'famiglia' di Bolognetta, dopo la sua scarcerazione per fine pena nel maggio 2007, ha assunto prima la carica di reggente della 'famiglia' di Palermo- Acquasanta e poi dell'intero mandamento. Fidanzati era latitante dal 16 dicembre del 2008. MARONI “ARRESTI CHE FANNO GIUSTIZIA FARNETICAZIONI.” "Gli arresti di mafia fatti oggi fanno giustizia delle farneticazioni di questi giorni". Così il ministro dell'Interno ha commentato, in una intervista a Sky, l'arresto di Gaetano Fidanzati e Gianni Nicchi. "Quelle di Spatuzza sono vere e proprie farneticazioni – ha detto Maroni – dettate da chi vuole colpire un governo che sta facendo quello che non è mai stato fatto contro la mafia negli ultimi 50 anni". ''Le catture dei latitanti non sono mai a orologeria''. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervistato da Sky Tg 24 a proposito dell'arresto dei bosso mafiosi Gaetano Fidanzati e Gianni Nicchi. ''Sarebbe un'idiozia – ha aggiunto – pensare una cosa del genere''. Maroni ha anche aggiunto che Nicchi ''e' il numero due di Cosa Nostra, dopo l'arresto di Domenico Raccuglia. Si tratta di un killer spietato e potente''. "Adesso rimane solo il numero uno, Matteo Messina Denaro. E il cerchio si sta stringendo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervistato da Sky dopo l'arresto dei due superlatitanti Nicchi e Fidanzati rispondendo al cronista che gli chiedeva se fossero ipotizzabili nuovi arresti a breve. "Sono convinto – ha aggiunto Maroni – che molto presto prenderemo anche lui". I COMPLIMENTI DI SCHIFANI. Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha telefonato al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al capo della Polizia, dott. Antonio Manganelli, e al questore di Palermo, dott. Alessandro Marangoni, per congratularsi personalmente dell'eccezionale operazione antimafia che ha portato oggi all'importantissima cattura di Giovanni Nicchi, ritenuto il numero tre di Cosa Nostra, e di Gaetano Fidanzati, esponente di spicco della mafia. "Queste operazioni"- precisa il Presidente Schifani in una nota – "confermano, ancora una volta, l'impegno dello Stato e del Governo nell'azione di contrasto al male assoluto della mafia che non può e non deve conoscere alcuna distrazione o tolleranza". ALFANO “SENZA SOSTA L’IMPEGNO DEL GOVERNO.” "Un grande successo investigativo, l'ennesimo risultato portato a segno dallo Stato in questa stagione indimenticabile di lotta serrata alla criminalità organizzata". Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano al Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso. In una "lunga e cordiale telefonata" – dice una nota del ministero – Alfano "ha voluto rivolgere il proprio apprezzamento per le due operazioni portate a termine oggi, a Palermo e Milano, che hanno portato alla cattura dei due superlatitanti boss di mafia Giovanni Nicchi e Gaetano Fidanzati. E' la dimostrazione di uno straordinario impegno del Governo che, ininterrottamente, sta portando avanti una guerra senza precedenti alla criminalità organizzata. Una guerra fatta di strategie concrete, di fatti, di norme mirate a rafforzare l'opera investigativa dei magistrati". "Grazie, quindi, – ha concluso Alfano – agli uomini delle forze dell'ordine e della magistratura. A loro e, in particolare, alla sezione Catturandi della Squadra Mobile e agli agenti della Squadra Mobile milanese che hanno portato a termine con pieno successo le due operazioni odierne, sotto la guida delle direzioni distrettuali antimafia di Palermo e Milano, va il mio plauso e il mio più sentito ringraziamento". (fonte ANSA.it)      ((fonte A(       

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Ascoli Reggina 1-3: interviste post gara

Clima allegro, ma composto, in casa amaranto in sala stampa dopo la partita. Con la Reggina di fretta diretta ad Ancona per prendere il volo di ritorno, solo il Direttore Sportivo Gianni Rosati e l’allenatore Ivo Iaconi si concedono velocissimamente alle interviste di rito. Direttore, una Reggina completamente diversa rispetto al passato. “Era quello che ci aspettavamo dopo le buone prove di Crotone ed in casa con il Brescia. Siamo stati bravi, ma loro anche sfortunati. Un po’ come noi a Lecce.” L’episodio clou della partita al 15° del primo tempo. “Si, certo. Voglio applaudire alla maturità dimostrata dalle due squadre dopo il parapiglia creato al goal del vantaggio ascolano.” Martedì il Sassuolo. “Il Sassuolo, stranamente, è una squadra molto più difficile da affrontare quando gioca in trasferta. Dovremo stare molto attenti e trovare ancora continuità.”

Il mister Iaconi (nella foto), come dicevamo, va di fretta per raggiungere la squadra già tutta sul pullman. Domenica scorsa abbiamo vinto in superiorità numerica, oggi abbiamo stravinto in inferiorità. “Siamo stati bravissimi in fase difensiva nonostante le assenze. In più, rispetto al passato, siamo stati anche concreti e cinici approfittando e vincendo la partita con i goal di Bonazzoli e Barillà.” L’episodio del goal del vantaggio bianconero. “Voglio sottolineare l’assoluto fair-play della squadra padrona di casa dopo il loro precedente errore sul goal. Mettere nelle migliori condizioni Pagano di pareggiare è un fatto che riconcilia con lo sport ed annulla il malfatto di Sommese ed Antenucci.” Tante volte la difesa è stata bistrattata, oggi? “Tutti hanno giocato molto bene. Capelli, per esempio, pur avendo giocato molto poco in questo campionato, si è fatto trovare pronto ed ha giocato un’ottima partita.” Come ha visto Bonazzoli? “Ho sempre detto che Emiliano è un giocatore molto importante per noi ed è sulla via del recupero. Gli avevo pronosticato una doppietta, ma giocando in 10 un goal va benissimo lo stesso.” Il nostro prossimo avversario, il Sassuolo. “Da parte nostra sappiamo che vogliamo vincere, ma, vi garantisco, che la squadra emiliana è molto molto difficile da affrontare pur giocando in casa. In trasferta, infatti, gioca benissimo e dovremo stare attentissimi. Da domani ci penseremo.”

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