XXV Mediterranean Cup: Reggio applaude, Malta vince

Successo di pubblico nella seconda giornata della XXV Mediterranean Cup di vela che, nelle acque antistanti il lungomare di Reggio Calabria, sta regalando un suggestivo spettacolo di sport e natura. In una domenica di sole, che ha annoverato persino qualche bagnante, protagonisti di questa penultima prova dell’evento, che da un quarto di secolo è il fiore all’occhiello del Circolo Velico Reggio, sono stati i reggini sugli “spalti” e Malta sul campo di regata. Le sette gare in programma oggi sono iniziate in ritardo rispetto al previsto per l’assenza di vento nella mattinata.
I centoquattro velisti hanno preso il via alle ore 12, finalmente con una buona condizione di regata (vento da Nord a 7,5 nodi), per tagliare il traguardo alle 16. La rappresentativa maltese, guidata dal presidente federale Anna Rossi e dal vice Peter Dimech, si è messa in evidenza con il quindicenne Tommas Zammit Tabona. Il giovane Laser 4.7 ha riportato tre vittorie nelle tre prove di oggi balzando, così, in testa alla classifica generale davanti a Marco Traversa (GDV LNI Monopoli) e ad Ella Fleri Soler (Malta). Nella categoria Optimist juniores è stato ancora Giacomo Ferrari a dominare la classifica, con 8 punti, davanti al palermitano Mass Attina (Canottieri Marsala) ed al maltese Edward Fleri Soler. Reggino, infine, il primato nella categoria cadetti della Optimist con Ugo Pace (Circolo Velico Reggio) primo, con 8 punti, davanti al messinese Vincenzo Cassi (Tennis e vela Messina) ed al giovane agrigentino Ugo Zanardi (Punta Piccola San Leone, Agrigento). Domani giornata conclusiva della manifestazione con partenza alle ore 11. Nel tardo pomeriggio, al Lido Comunale reggino, la cerimonia di premiazione.
CLASSIFICHE GENERALI
Optimist cadetti: 1) Ugo Pace (Circolo Velico Reggio) punti 8; 2) Vincenzo Cassi (Circolo tennis e vela Messina) 17; 3) Ugo Zanardi (Punta Piccola Agrigento) 20; 4) Thomas Bonello Ghio (Malta) 20; 5) Sofia Kotsoni (Naok Grecia) 28; 6) Alfredo Amato (Circolo Nautico Augusta) 30; 7) Mattia Ricci (Circolo Nautico Pescara) 30; 8) Spyros Triantos (Naok Grecia) 36; 9) Renato Di Gangi (Punta Piccola Agrigento) 43; 10) Fabio Scattareggia (NIC Catania) 51.
Optimist juniores: 1) Giacomo Ferrari (GDV LNI Ostia) punti 8; 2) Mass Attina (Canottieri Marsala) 14; 3) Edward Fleri Soler (Malta) 15; 4) Simone Rotili (GDV LNI Napoli) 38; 5) Francesca Noè (Tennis e vela Messina) 42; 6) Fabio Asaro (Punta Piccola Agrigento) 42; 7) Oliviero Bianchi (GDV LNI Ostia) 48; 8) Francesco Genna (Canottieri Marsala) 57; 9) Luigi Tribulato (Nic Catania) 57; 10) Paolo Lachi (GDV LNI Pescara) 60.
Laser 4.7: 1) Tommas Zammit Tabona (Malta) punti 7; 2) Marco Traversa (GDV LNI Monopoli) 9; 3) Ella Fleri Soler (Malta) 17; 4) Samuele Tarantino (Circolo Velico Reggio) 18; 5) Sacha Ruffo (Circolo Velico Reggio) 22; 6) Francesco Ielo (Circolo Velico Reggio) 27; 7) Giovanni Giordano (Circolo Velico Reggio) 29; 8) Bruno Barreca (Circolo Nautico Reggio) 33; 9) Carlo Delfino (Velica Pasquale Chilà) 46; 10) Demetrio Morabito (Circolo Velico Reggio) 51.

Si tinge subito d’azzurro la XXV Mediterranean Cup di vela che, stamani, ha preso il via nelle acque antistanti il lungomare di Reggio Calabria. Ben 104 giovani regatanti italiani, maltesi e greci si sono dati battaglia nella prima giornata di gara della manifestazione organizzata dal Circolo Velico Reggio del presidente Carlo Colella. Le sette gare in programma oggi, riservate agli “under 14” su imbarcazioni Optimist e Laser 4.7, hanno preso il via a mezzogiorno per concludersi alle 15.58, anche per via delle numerose false partenze. Ottime le condizioni di regata (vento a 14 nodi), nonostante la nuvolosità, in tutte le gare in programma, che hanno avuto una durata di circa 55 minuti ciascuna. 

Reggina-Salernitana: 3-1. Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro (c), Cascione e Costa; Buscè, Carmona, Morosini e Rizzato; Pagano (dal 77° Missiroli), Brienza (dall’89° Capelli) e Cacia (dal 63° Bonazzoli). In panchina: Marino, Adejo, Bonazzoli, Barillà, Viola A., Capelli e Missiroli. All.: Iaconi. Salernitana: (4-3-1-2): Polito; Bastrini, Fusco (c), Stendardo e Galasso; Carcuro (dal 67° Millesi), Jadid e Soligo; Cozza (dal 50° Statella); Fava e Caputo (dal 60° Ferraro). In panchina: Iuliano, Pestrin, Ferraro, Statella, Russo, Millesi e Machado. All.: Cari. Arbitro: Giannoccaro di Lecce. Assistenti: Bernardoni (Modena) e Masotti (Bologna). Quarto uomo: Paparazzo (Catanzaro). Marcatori: Buscè al 32°, Cascione al 54°, Missiroli all’89° e Jadid al 93°. Ammoniti: Rizzato al 24° e Jadid al 26° per comportamento non regolamentare. Corner: 6 a 6. Tiri in porta: 3 a 5. Tiri fuori: 1 a 4. Fuorigioco: 1 a 2. Falli fatti: 15 a 11. Recupero: 1 (p.t.) 4 (s.t.). Spettatori paganti: 1053 per un incasso di € 9.156,00. Abbonati: 5184 per una quota di € 40.263,67. Spettatori totali: 6237 per un incasso complessivo di € 49.419,67.
In italiano si dice sfortuna, o “sfiga” secondo il gergo più comune, chiamatela come vi pare. In dialetto reggino invece è invece la "cutra", che non è la sfortuna che si verifica di tanto in tanto, ma una sorta di maledizione, qualcosa di “strano e misterioso” che ti perseguita e ti condiziona la vita, o semplicemente ti fa perdere una partita. Ed è, di fatto, quello che è accaduto alla Reggina a Lecce martedì sera. Una Reggina ritrovata sotto il profilo del gioco, con la guida Iaconi, perde sotto i colpi di un francese sconosciuto, tale Baclet, che s'inventa due tiri “della domenica” (pur essendo di martedì sera) e fa sprofondare la Reggina in zona play-out.
A Lecce arriva la quarta sconfitta consecutiva, la sesta in undici partite giocate. Cambia il tecnico, cambia il modulo, cambiano gli uomini, l’unica cosa a restare intatta è il risultato finale di ogni gara. Anche in terra salentina gli amaranto hanno lasciato l’intera posta, nel contesto di una partita decisamente diversa, però, rispetto a tutte le precedenti. Mister Iaconi, al suo debutto in panca, ha rivoltato come un calzino formazione e modulo, tornando al 3-5-2 che diventava uno spregiudicato 3-4-3 in fase offensiva.
La Reggina di mister Iaconi (nella foto di Ketty D'Atena) gioca molto meglio che fino a qualche giorno addietro, ma ottiene lo stesso risultato che troppo spesso abbiamo registrato e che ha caratterizzato negativamente la gestione Novellino. Due volte in vantaggio, due volte raggiunta, fino addirittura a prendere l’ennesimo goal in “zona Cesarini”. La gara, però, nonostante la sconfitta, induce ad essere un po’ più ottimisti che venerdì sera. Ha ragione il mister “In primis pensiamo a tirarci fuori dalla zona retrocessione”.
Lecce-Reggina: 3-2. Lecce (4-4-2): Rosati; Vives, Schiavi, Terranova e Giuliatto (Baclet dal 74°); Angelo, Edinho, Giacomazzi e Defendi; Marilungo e Corvia (Mesbah dal 67°). In panchina: Petrachi, Fabiano, Belleri, Mesbah, Bergougnoux, Lepore e Baclet. All.: De Canio. Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro (c), Valdez e Santos (Costa dal 78°); Adejo (Buscè dal 60°), Cascione (Volpi dal 72°), Morosini e Rizzato; Pagano, Brienza e Bonazzoli. In panchina: Marino, Volpi, Buscé, Viola A., Costa, Missiroli e Cacia. All.: Iaconi. Arbitro: Pinzani di Empoli. Assistenti: Passeri e Dobosz. Quarto uomo: Citro. Marcatori: Bonazzoli al 25° (rig.) Marilungo al 45°, Pagano al 73°, Baclet all’82° ed al 90°. Ammoniti: Santos, Terranova, Adejo, Valdez, Angelo ed ancora Valdez per gioco falloso. Espulso: Valdez all’85° per doppia ammonizione. Corner: 3 a 1 Recupero: 2 (p.t.) 5 (s.t.).
Non sono ancora trascorse 72 ore dal nuovo repulisti in casa amaranto che già si torna in campo. Esonerati Novellino e, prima volta nella storia recente della Reggina Calcio S.p.A., anche il direttore sportivo Martino, la Reggina del nuovo tecnico Iaconi e del “sono e faccio tutto io” (forse, n.d.r.) Lillo Foti (nella foto con Iaconi) sarà tra meno di un paio d’ore di scena a Lecce. Non vogliamo, però, parlare di calcio giocato, di moduli, di giocatori. Stavolta, vogliamo invece andare a vedere, analizzandole, per rifletterci un pò su, le “perle” a cui abbiamo assistito nel corso dell’ultimo lustro della storia amaranto. E’ sotto gli occhi di tutti che qualcosa non quadra, ma non da adesso. Quella che per molti anni era stata una Società solida, modello, lungimirante, capace di ottenere nel 1999 la storica promozione in serie A, di mantenerla, di essere portata ad esempio in tutto il panorama calcistico nazionale, di essere per molti anni l’orgoglio dell’intero meridione, dal 2004 ha cominciato a dare segni di cedimento sotto più di un punto di vista.
Finisce in parità l’incontro tra la Cadi Reggio (nella foto di Mimmo Notaro)ed il Gragnano. Le due neopromosse di questo campionato di A2 hanno dato vita ad un incontro bello a metà. Nel senso che nella prima parte si è visto bel gioco e gol, mentre nella seconda parte tanta confusione e nessuna rete. E’ successo tutto nei primi minuti con il vantaggio di Marcianò al secondo e la replica immediata di Serginho per gli ospiti.
Altra partita, altra sconfitta e buonanotte Serie A. Sollevato dall'incarico Novellino, squadra affidata a Iaconi, progetto promozione ridimensionato, cosi come si sono ridimensionati i sogni dei tifosi amaranto intervenuti telefonicamente nel corso della trasmissione talk sport su Touring104.
Di ruolo difensore, esordì in Serie C negli anni '70, con la maglia del Giulianova. Giocò nel ruolo di libero, alto e prestante fisicamente, le sue doti migliori furono il colpo di testa ed il senso tattico. Sfruttando la statura, andava spesso in avanti sui calci piazzati, realizzando parecchie reti. Vestì le maglie della Fermana, del Carpi e del Francavilla, squadra con la quale vinse un torneo di Serie C2. Tornò al Giulianova, all'inizio degli anni '80 diventando una bandiera della squadra giallorossa per dieci anni e indossando per diverse stagioni la fascia di capitano.
Delicato impegno per la Cadi Reggio questo pomeriggio alle ore 16 al PalaBotteghelle. Di fronte il Gragnano, una vecchia conoscenza per i reggini, la scorsa stagione infatti, le due compagini a lungo si contesero la promozione diretta salvo poi approdare entrambe ai playoff.
La nottata è passata, il presidente Foti al termine di Torino-Reggina, sconsolato e deluso, aveva chiesto 24 ore di tempo per decidere il futuro del tecnico Novellino (nella foto). Si aspettano notizie a momenti, l’ennesima ferita di questa assurda stagione è freschissima, al Comunale di Torino è arrivata la quinta sconfitta su dieci partite giocate, media da zona retrocessione, dove d’altronde la Reggina si trova in questo preciso momento.
E’ quasi notte a Torino, è già notte profondissima a Reggio “grazie” ai risultati della sua squadra di calcio. Nulla da salvare nemmeno nella gara del Comunale. Nulla di nulla, se non forse solo un po’ il ritmo, diverso dai precedenti, con cui la Reggina ha giocato per almeno tutto il primo tempo. Ma non serve se non ad amareggiarsi ancor di più per l’assoluta inconsistenza del gioco, ed ovviamente dei risultati, da parte degli uomini di mister Novellino (nella foto). Se non arrivano i punti, magari anche giocando male (esteticamente intendiamo), il ritmo, la corsa, la grinta, l’agonismo (che, peraltro, sia ben chiaro, non ci sono!) e quant’altro d’immaginabile da mettere in campo a nulla servono. A nulla! Altro che “sono qui per vincere”, qui – si, proprio qui – si deve abbassare il tono e più umilmente mutuare l’assai più consono “io speriamo che me la cavo”!
Torino-Reggina: 2-0. Torino (4-3-1-2): Sereni; Zoboli, Colombo (dal 66° Diana), Ogbonna e Rubin; Saumel, Loviso e Bottone (dall’85° Gorobsov); Belinghieri; Bianchi (dal 79° Bianchi) e Di Michele (c). In panchina: Calderoni, Pratali, Pisano, Diana, Gorobsov, Arma e Leon. All.: Colantuono Reggina (4-4-2): Cassano; Lanzaro, Capelli, Santos (dal 74° Pagano) e Costa (dal 46° Rizzato); Buscè, Carmona, Volpi (c) e Barillà (al 70° Bonazzoli); Brienza e Cacia. In panchina: Marino, Cascione, Morosini, Pagano, Rizzato, Missiroli e Bonazzoli. All.: Novellino Marcatori: Belinghieri al 45° e Bianchi al 67°. Arbitro: Stefanini di Prato. Assistenti: Vicinanza e Bianchi. Ammoniti: Colombo e Carmona per gioco falloso. Tiri in porta: 6 a 2. Tiri fuori: 4 a 2. Corner: 6 a 6. Recupero: 2 (p.t.) 4 (s.t.)