Reggina Brescia 4-0: i commenti dei tifosi

altLa Reggina cala il poker. Quattro goal rifilati al Brescia e tanti saluti a Iachini ed ai suoi uomini. Finalmente una buona prestazione degli amaranto proprio nella giornata in cui veniva a mancare la fantasia di un Brienza influenzato. E’ proprio su Brienza che si concentra il primo intervento telefonico del post gara su Touring 104. Santo esordisce cosi: “Abbiamo finalmente giocato una bella partita, l’assenza di Brienza non si è avvertita.” Oggi chiameranno tutti per dire “te l’avevo detto io che…la squadra era buona”. Voglio ricordare il grandissimo goal di Ceravolo con la maglia dell’Atalanta, un errore secondo me cederlo cosi velocemente, uno come lui avrebbe fatto comodo a questa squadra” . Tanti goal, un’ottima prestazione, ma la polemica come al solito non manca.

Enzo è risentito nei confronti di Volpi. “Mi ha dato fastidio l’atteggiamento di Sergio Volpi al termine della gara. Ha mandato a quel paese un ragazzino a bordo campo che lo invitava ad andare sotto la curva insieme agli altri compagni di squadra, questi sono comportamenti che non fanno bene al gruppo soprattutto dopo un 4–0 in casa ed una buona prestazione della squadra.” Nino si complimenta con mister Iaconi: “Grazie al mister per aver azzeccato la formazione. Morosini nel ruolo di esterno destro è stata una piacevole sorpresa. Complimenti anche a Lanzaro per il suo primo goal in maglia amaranto.” Tanti elogi per tutti e non potevano mancare anche per il presidente Foti (nella foto in un'immagine d'archivio). Giovanni augura lunga vita a Foti: “Senza di lui la Reggina non esisterebbe più. Ha creato dal nulla il Sant’ Agata, ha dato un futuro a questa Società. Si può anche sbagliare, ma al momento non vedo alternative valide a Foti. Concludo dicendo che ci credo ancora ai play off, il campionato è lungo e questa vittoria potrebbe essere la svolta di questa stagione.” Filippo, invece, è un nostalgico della serie A: “ Ma perché non giochiamo sempre di domenica?” – esordisce cosi – “oggi ho riassaporato l’odore della massima serie. Abbiamo giocato in contemporanea con le altre squadra di A” e conclude con una piccola polemica verso l’arbitro Celi “ma l’arbitro di oggi sapeva che erano tutti diffidati quelli che ha ammonito?“. Concludiamo il nostro resoconto sugli interventi telefonici dei tifosi amaranto al termine di Reggina –Brescia con Mimmo, da noi simpaticamente ribattezzato l’amico dei calzoni: “Complimenti a Pagano, a suon di goal sta diventando il leader di questa squadra anche dimostrando grande personalità nel voler andare a calciare il rigore”.

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Reggina Brescia 4-0: interviste post gara

Clima disteso in sala stampa dopo la netta vittoria della Reggina, la seconda dell’era Iaconi dopo quella sulla Salernitana nella precedente gara casalinga prima del rinvio della gara con il Sassuolo. In sostanza, Iaconi ha la meglio su Iachini. La Reggina si porta a quota 16 in classifica e, dopo la trasferta di sabato ad Ascoli, recupererà appunto la gara con il Sassuolo. Battuta a parte, la Reggina gioca meglio che in altre occasioni. E’ più fluida, più lineare, non commette sbavature difensive e Cassano, a parte qualche uscita di ordinaria amministrazione, fa la prima parata soltanto all’88°. Certo, dobbiamo ammetterlo, la gara per gli uomini di Iaconi si è messa subito in discesa con l’espulsione di Bega dopo 40 secondi ed il successivo rigore trasformato dal sempre più bomber amaranto Pagano, ma comunque resta il fatto che la Reggina ha giocato meglio anche rispetto alla gara vinta con il fanalino di coda Salernitana. Il primo ad entrare in sala stampa è l’allenatore ospite Iachini. Cappellino in testa e scuro in volto si sottopone alle domande dei cronisti.

Tutto più difficile sin da subito. “Certo, la gara si è compromessa con l’espulsione ed il rigore realizzato. Volevamo essere noi a “fare” la partita, ma tutto è cambiato. Il calcio è fatto di episodi e stavolta ci ha detto male. Ripartiamo comunque anche da questa sonora sconfitta che, ovviamente, ci fa male.” Giudica giusta l’espulsione di Bega? “Forse l’espulsione non ci stava visto che il pallone era lontano dalla porta e con poche possibilità di calciare a rete da parte di Bonazzoli, ma è andata così e quindi. In 10 contro 11 diventa ovviamente tutto più difficile. Abbiamo cercato di coprirci ma non ci siamo riusciti dando a loro la possibilità di fare quello che volevano.” Dal punto di vista del morale come sta la sua squadra? “Giocare tutti e 90 i minuti in inferiorità numerica devasta psicologicamente. Giriamo pagina e guardiamo avanti.” E’ stato costretto a cambiare più volte modulo. “Si, dopo l’espulsione siamo passati al 3-4-2 e poi al 4-3-2.” Baiocco molto nervoso e beccato anche dal pubblico reggino al contrario di un Possanzini acclamato. Ed, oltretutto, lo stesso Baiocco, all’entrata nel tunnel degli spogliatoi dopo la sostituzione, si è beccato anche con i suoi tifosi fino a quando un suo collaboratore non lo ha spinto verso gli spogliatoi stessi. “Conosciamo tutti Baiocco, è un giocatore che ci tiene moltissimo a fare bene ed a vincere. E’ molto importante per noi. Dopo la sostituzione non è passato dalla panchina, ma non è un problema questo. Sull’altro episodio, non ho visto nulla ma se mi dite che è accaduto me ne dispiace molto.” Può influire negativamente una “legnata” del genere? “Certo, tutto sta nel capire come e perché si è perso in questo modo a prescindere dall’espulsione e dal rigore dopo un minuto. Dobbiamo lavorare ancora molto.”
Cambio dietro la scrivania, esce Iachini ed, in coppia, entrano Pagano e Barillà.
Biagio (Pagano, n.d.r.), due goal e due assist per Cascione e per il capitano. “E’ stata la mia partita perfetta. Ma, aldilà di questo, anche se non in superiorità numerica, oggi non ci sarebbe stato niente per nessuno contro questa Reggina.” Nino (Barillà, n.d.r.), rientravi dopo tanta panchina e dopo le soddisfazioni personali in Nazionale. "Si, è vero. Ho giocato secondo le indicazioni ricevute e ho dato il massimo. Sono a disposizione del mister, il mio dovere è quello di farmi trovare pronto quando vuole.” Il fatto che spesso sei in panchina può danneggiarti in ambito Nazionale? “La Nazionale tornerà a marzo e fino ad allora penso solo a dare il massimo per la Reggina a seconda di come e quanto vuole il mister.” Pagano, hai detto che oggi non ci sarebbe stato niente per nessuno. Cos’è cambiato rispetto a prima? “Tante cose, ma la cosa più importante è che oggi la Reggina non poteva non vincere. Voleva questa vittoria e l’ha ottenuta anche largamente.” Può essere considerata questa la partita della svolta dal punto di vista psicologico? “Non lo so. So solo che dobbiamo giocare per vincere ogni gara con il coltello tra i denti.” Dopo il rigore a nostro favore e la conseguente espulsione dell’avversario, ogni fallo un cartellino giallo. "Credo che 6 ammonizioni siano davvero troppe e, soprattutto, le 4 che si sono rivelate pesanti per via delle squalifiche che ne conseguiranno.”
Escono i due giocatori ed entra mister Iaconi.
Mister, abbiamo visto una Reggina molto diversa rispetto al passato in quanto ad atteggiamento e mentalità. “E’ vero. La partita è stata semplificata dall’episodio del primo minuto, ma credo che la Reggina avesse già dato dei segnali di cambiamento già da un po’. Oggi ha finalmente materializzato quanto sin qui di buono fatto. Credo, però, che sia necessario ancora lavorare molto anche perché la classifica non è migliorata.” Mister, leggendo la formazione abbiamo pensato anche a talune scelte cervellotiche da parte sua. “No, affatto. Sono state scelte coraggiose certamente, ma non frutto della follia. Sono state, invece, scelte molto ponderate. Cascione al centro della difesa, Valdez e Santos in panchina, Barillà al centro, Missiroli in attacco a sinistra e Pagano a destra, sono state scelte dettate dalla necessità e dal lavoro di un’intera settimana.”  Cos'é cambiato rispetto a qualche settimana fa? “Siamo certamente più propositivi. Abbiamo perso a Lecce e ad Empoli contro squadra che occupano il primo ed il secondo posto in classifica e non quindi contro squadrette. Dobbiamo crescere e lavora ancora molto, questo certamente.” Bonazzoli è ancora una volta parso un gradino al di sotto rispetto agli altri. “Si, è vero. Bonazzoli è comunque un giocatore importante e forte tecnicamente. Paga due anni di quasi inattività, ma è in crescita anche lui.” Il lungo palleggio messo in atto dalla sua squadra a che cosa era finalizzato? “A tirare fuori gli avversari dalla propria trequarti. Il possesso palla serve a gestire meglio la gara e lo dimostra meglio il fatto che quando non l’abbiamo fatto abbiamo smesso di giocare ed abbiamo subito troppo.” Ha riportato in panchina Volpi fino a farlo giocare nell’ultima mezz’ora. “Volpi è un giocatore importante per noi. Conto di farlo sentire nuovamente importante e di recuperarlo a pieno ritmo.” Le 6 ammonizioni le sono sembrate esagerate? “Si, certo. Soprattutto quelle 4 che ci costringeranno a rinunciare a giocatori importanti ad Ascoli. Forse il direttore di gara voleva riportare la parità numerica dei giocatori in campo, non so.”

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Reggina Brescia 4-0: tabellino e cronaca

Reggina – Brescia: 4-0. Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro (c), Cascione e Costa; Morosini, Carmona (dal 59° Volpi), Barillà e Rizzato; Pagano, Bonazzoli (dal 75° Cacia) e Missiroli (dall'81° Adejo). In panchina: Marino, Valdez, Santos, Adejo, Volpi, Viola A. e Cacia. All.: Iaconi. Brescia (4-4-2): Arcari; Zambelli, Bega, De Maio e Dallamano; Rispoli (dal 59°Vass), Paghera, Baiocco (dal 68° Taddei) e Lopez; Possanzini (c) (dal 76° Kozak) e Caracciolo. In panchina: Viotti, Mareco, Berardi, Vass, Taddei, Varga e Kozak.. All.: Iachini. Arbitro: Celi di Campobasso. Assistenti: Di Fiore di Aosta e Iannello di Novi Ligure. Quarto uomo: Terzo di Palermo. Marcatori: Pagano al 4° (rig.) ed al 19°, Cascione al 73° e Lanzaro all’88°. Ammoniti: Barillà, Morosini, Cascione, Lanzaro, Volpi, De Maio e Cacia. Espulso: Bega al 1° per fallo da ultimo uomo. Corner: 5 a 1 per la Reggina. Recupero: 2 (p.t.) e 0 (s.t.). Tiri in porta: 7 Reggina e 1 Brescia. Tiri fuori: 4 Reggina e 2 Brescia. Falli fatti: 25 Reggina e 13 Brescia. Fuorigioco: 3 Reggina e 0 Brescia. Spettatori presenti: 5824 (di cui 5184 abbonati e 640 paganti). Incasso: € 46334,67 (di cui 40263.67 quota abbonati e 6071,00 al botteghino).

La cronaca. Ennesima formazione nuova di sana pianta quella di Iaconi. Fuori sia Valdez che Santos come da formazione carpita in settimana e riportata in precedenza. Unico cambio non previsto, né prevedibile fino a qualche ora prima dell’inizio, Missiroli per Brienza influenzato. Difesa quindi a “3” con Lanzaro, Cascione e Costa, centrocampo a “4” con Morosini, Carmona, Barillà e Rizzato ed attacco a “3” con Pagano, Bonazzoli e Missiroli. 40 secondi appena dopo il fischio d’inizio ed è già l’episodio “chiave” della gara. Missiroli subisce fallo sul lato corto dell’area a sinistra, Celi fa proseguire per l’intervento di Rizzato che crossa rasoterra in area per Bonazzoli alle cui spalle giunge Bega che lo atterra. Rigore sacrosanto ed espulsione per il bresciano. 3 minuti dopo Pagano (nella foto) va sul dischetto e, con un tiro forte, centrale ed a mezz’altezza, batte Arcari. Al 7° il Brescia si rende pericoloso. Sul primo, ed ultimo, corner Cassano esce e respinge, Rispoli raccoglie e calcia alto da ottima posizione salvo poi capire che l’arbitro aveva già fermato il gioco per fallo sul portiere. Al 13° una bella azione che nasce da Costa che, dalla sua posizione, in diagonale lancia millimetricamente Pagano dalla parte opposta. Il bomber amaranto entra in area e calcia ma Arcari para a terra. Al 17° il pubblico grida al goal dopo un colpo di testa di Bonazzoli terminato in rete, ma il 9 amaranto era in fuorigioco. Al 19° la Reggina raddoppia. Assist in verticale di Missiroli per Pagano. La difesa delle rondinelle è immobile credendolo in fuorigioco ed il calciatore amaranto è bravo ad allungare il sinistro ed a toccare il pallone quel tanto che basta a superare il portiere bresciano ed a confermarsi goleador con 5 reti (3 delle quali in 2 gare). Al 23° guizzo di Morosini sulla destra che si beve due avversari. Il suo cross, però, non è raggiunto né da Pagano appostato sul primo palo né da Bonazzoli al centro dell’area. Al 25° punizione da 35 metri di Barillà, pallone forte e centrale con Arcari che respinge in mezzo all’area dove, però, non ci sono giocatori amaranto pronti ad approfittarne. Al 35° Carmona prova il tiro dalla distanza, Arcari para e rilancia subito verso Caracciolo e Lanzaro non può che stenderlo beccandosi l’ammonizione. Al 42°, sul terzo corner amaranto, Pagano per Cascione che, di testa, manda fuori di un niente. Al 50° Brescia pericoloso. Calcio di punizione sulla trequarti, De Maio in area di testa manda di poco alto. Al 64° Bonazzoli conquista palla fuori dall’area, calcia di sinistro ma il suo tiro finisce molto lontano dalla porta. Al 65° è Barillà a provarci dalla grande distanza, il suo tiro è forte ma ancora una volta centrale e Arcari respinge. Al 70° grande occasione per la Reggina e per Rizzato. L’esterno sinistro scambia ottimamente con Bonazzoli e si ritrova a tu per tu con Arcari ma il suo piatto destro termina incredibilmente alto. Al 73° la Reggina triplica sulla falsa riga del goal del raddoppio. Con la difesa bresciana immobile, Pagano trova al centro dell’area Cascione (nella foto) in posizione regolare. Il centrale difensivo stoppa di destro, evita il portiere e di sinistro insacca. All’81° punizione di Volpi respinta dalla barriera, arriva Barillà ma il suo sinistro è fuori. All’85° ancora Volpi lancia con precisione, in diagonale, dalla parte opposta, Barillà. L’azzurro, al volo, calcia di sinistro ed il pallone termina di un soffio fuori alla sinistra di Arcari. Sarebbe stato un goal straordinario. All’88° il primo tiro in porta del Brescia nel secondo tempo ed in tutta l’intera gara. Il subentrato Taddei calcia in diagonale ma Cassano si tuffa e blocca a terra. E’ sempre l’88° quando la Reggina fa poker. Cacia riceve un lancio lungo in verticale, si gira e calcia ma Arcari respinge. Sul pallone si avventa Pagano che mette morbido al centro dove c’è il capitano Lanzaro (nella foto) che, di testa, batte per l’ennesima volta il portiere ospite.

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Posticipo della XVI^ di B: Reggina-Brescia, le probabili formazioni

Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro, Cascione e Costa; Pagano, Morosini, Carmona e Barillà; Rizzato, Brienza e Bonazzoli. In panchina: Marino, Valdez, Santos, Adejo, Volpi, Missiroli e Cacia. All.: Iaconi. Brescia (4-4-2): Arcari; Zambelli, Bega, De Maio e Dallamano; Rispoli, Paghera, Baiocco e Lopez; Possanzini e Caracciolo. In panchina: Viotti, Mareco, Berardi, Vass, Taddei, Varga e Kozak.. All.: Iachini. Arbitro: Celi di Campobasso. Assistenti: Di Fiore e Iannello.

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Palmi: due giovani studenti arrestati per lesioni gravi

Una banale rivalità d’amore alla base della violenta aggressione subita da uno studente e da un dipendente amministrativo dell’Istituto Magistrale “Corrado Alvaro” di Palmi. Il fatto risale a qualche settimana addietro. Nella circostanza  un gruppo di quattro studenti di età compresa tra i 18 ed i 20 anni, dopo l’uscita dalla scuola, affrontarono il minore R.F., reo, a loro dire, di aver fatto delle advances ad un’amica (si apprenderà successivamente che colui il quale aveva dimostrato interesse per la ragazza in questione era un amico di R.F.). Il passaggio dalle parole ai fatti è breve; di li a poco, l’ignaro giovane è stato oggetto di una micidiale sequenza di calci e pugni al volto che lo costrinsero al suolo. In quel frangente, N.G., dipendente dell’Istituto, testimone di quanto stava accadendo, tentò di sedare gli animi,  ma venne anche lui sopraffatto da uno degli aggressori e colpito al volto.

Sia il giovane R.F che il N.G. dovettero ricorrere alle cure dei sanitari che riscontrarono in entrambi delle lesioni traumatiche: si tratta di frattura delle ossa nasali (per R.F.), escoriazioni varie e contusioni. A conclusione di attività investigativa i Carabinieri di Palmi sono riusciti a ricostruire la vicenda, delineando le responsabilità penali dei soggetti dell’ aggressione, identificati in M.P. classe 1991 e C. N. classe 1991 entrambi originari di San Ferdinando. La capillare ricostruzione dei fatti consentiva ai militari di depositare una corposa informativa alla Procura della Repubblica di Palmi che, avvalorando quanto in essa contenuto, avanzava richiesta di misura cautelare nei confronti di M.P. e C.N. Il GIP del tribunale di Palmi applicava a M.P. la misura della custodia cautelare in carcere ed a C.N. gli arresti domiciliari per i delitti di lesioni personali gravi in concorso. I due giovani, oggi venivano tratti in arresto dai Carabinieri in applicazione della misura.

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IN.FORM.A., azienda speciale della Camera di Commercio di reggio Calabria, e “Applicazioni operative della gestione ambientale”

Si è concluso mercoledì 25 novembre, con il seminario dal titolo “Applicazioni operative della gestione ambientale”, il ciclo di incontri sull'ambiente e l'energia, promosso dall'Azienda Speciale IN.FORM.A.* della Camera di Commercio di Reggio Calabria, con il patrocinio dell'assessorato all'Ambiente della Provincia, che ha messo a disposizione la sede di via Sant'Anna II° Tronco ed un piccolo contributo economico, e con il supporto tecnico della Dintec Scrl (Consorzio per l'Innovazione Tecnologica). L'obiettivo di questa iniziativa, come ha affermato Antonino Tropea, rappresentante dell'Azienda  Speciale IN.FORM.A., è “sensibilizzare le imprese sull'importanza degli aspetti ambientali dell'energia nella gestione aziendale, per promuovere una crescita culturale ed ambientale delle imprese sul territorio”.

La Camera di Commercio inoltre si propone, in seguito al moltiplicarsi degli obblighi a carico delle aziende in materia ambientale, di fornire sia informazioni tecniche sulla normativa vigente sia strumenti concreti in termini di formazione e assistenza per mettere in regola le imprese. A questo scopo è stato istituito già da alcuni anni uno Sportello Ambiente, punto di riferimento sul territorio a disposizione delle PMI ( Piccole e Medie Imprese) reggine. Nel corso dell'ultimo incontro, è stato fornito alle aziende un quadro sui vantaggi e le opportunità economiche derivanti dall'applicazione degli strumenti volontari in materia ambientale, in particolare dell'EMAS, che, a differenza degli altri regolamenti dell'Unione Europea, non prevede sanzioni in caso di inosservanza, tuttavia, l'azienda che volontariamente decide di aderire, attraverso l'adozione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) che rende trasparenti gli aspetti ambientali della sua attività, acquista maggiore credibilità all'esterno. A questo proposito Tropea ha evidenziato che “c'è un'attenzione sempre maggiore da parte dei fornitori, degli enti pubblici ed anche dei consumatori nei confronti delle tematiche ambientali. Se l'impresa è etica ed è a norma dal punto di vista ambientale, possiede qualcosa in più. Il fornitore – ha continuato Tropea – saprà che si tratta di un soggetto affidabile, mentre il consumatore preferirà pagare un po' di più pur di avere questo tipo di garanzia”. Quindi, le tecnologie ambientali innovative, sviluppate in ambito europeo, non solo costituiscono uno strumento efficace per la tutela dell'ambiente, ma possono anche migliorare l'attività aziendale, a vantaggio del consumatore, incentivando l'innovazione e la competitività.

* La Camera di Commercio di Reggio Calabria ha istituito nel 1994 l'Azienda Speciale IN.FORM.A. – Informazione Formazione e Assistenza alle imprese – per fornire servizi di Informazione, Formazione ed Assistenza tecnica alle piccole e medie imprese calabresi, riguardo leggi regionali, nazionali e comunitarie, Innovazione Tecnologica e normative tecniche di tutti i settori. L’Azienda Speciale IN.FORM.A. persegue finalità di interesse pubblico senza scopi di lucro e la sua azione si inquadra nell’ambito dei fini di promozione dell’economia provinciale propri della Camera di Commercio. In questo contesto, supporta il sistema delle Piccole e Medie imprese offrendo servizi reali finalizzati al rafforzamento della posizione delle imprese sui mercati locali, nazionali ed internazionali.  Nel 1995 IN.FORM.A. ha realizzato per la Calabria il Progetto PRISMA per la "Selezione e diffusione dell'informazione e assistenza alle imprese in materia di normativa tecnica". Il progetto, finalizzato a promuovere la cultura ed i metodi della Qualità nella Piccola e Media Impresa delle zone di cui all'Ob. 1 della Comunità Europea, ha raggiunto in un anno di attività circa 330 aziende calabresi, anche grazie alla realizzazione di numerosi seminari su temi quali finanziamenti, qualità e certificazione. IN.FORM.A. è soggetto attuatore di una serie di progetti finalizzati a stimolare le PMI per accrescerne la competitività e la presenza sul mercato nazionale ed internazionale: molte imprese, infatti, pur fornendo eccellenti prodotti ed ottimi servizi, non sono ancora in grado di documentarne il livello qualitativo, di garantire la rispondenza alle prescrizioni normative e di utilizzare al meglio i risultati di ricerche sull'innovazione tecnologica. In quest’ottica, IN.FORM.A. ha attivato uno Sportello Informativo ad Indirizzo tecnologico ed altri servizi collegati, con lo scopo di fornire informazioni e assistenza in materia di: Innovazione e trasferimento tecnologico, Qualità, Sicurezza, Brevetti, Normativa tecnica, Ambiente. Per saperne di più, puoi consultare il sito di IN.FORM.A.

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Portigliola e Platì: 3 arresti per estorsione e danneggiamenti e violazione alla sorveglianza speciale

Portigliola (RC). I Carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Locri hanno tratto in arresto: Longo Claudio (nella foto), trentenne nullafacente e sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno e Zappia Paolo (nella foto), ventunenne nullafacente e figliastro del Longo. I due sono ritenuti responsabili, in concorso, di tentata estorsione aggravata, danneggiamento pluriaggravato e porto aggravato di oggetto atto ad offendere.

L’ attività d’indagine condotta dai Carabinieri consentiva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati i quali, qualche giorno addietro, si presentavano con una mazza di legno presso un piccolo oleificio a gestione familiare di Portigliola, pretendendo che il proprietario, che già aveva impiegato lo Zappia presso il suo frantoio in qualche lavoro occasionale, corrispondesse una maggiore somma di denaro per l’attività lavorativa svolta. Al legittimo diniego del proprietario, gli arrestati, alla presenza di diversi testimoni, iniziavano a sferrare violenti colpi col bastone contro ogni cosa ivi presente, danneggiando completamente una bilancia utilizzata per la pesatura delle olive ed i vetri delle finestre del frantoio, provocando danni per settemila euro. Platì (RC). I Carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Locri, hanno tratto in arresto il ventottenne platiese Trimboli Domenico (nella foto), pregiudicato ed in atto sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno in Platì, ritenuto affiliato alla ‘ndrina “Trimboli-Marando”, (cugino del noto latitante Saverio Trimboli, inserito elenco del 100 latitanti più pericolosi d’Italia). Il Domenico Trimboli è ritenuto responsabile di violazione delle prescrizioni alla sorveglianza speciale cui è sottoposto poiché i Carabinieri hanno accertato che si incontrava in ripetute occasioni con pregiudicati del luogo. L’ arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari così come disposto dall'Autorità Giudiziaria.

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Gioia Tauro: arrestata un’intera famiglia in possesso di un arsenale

Alle prime luci dell’alba di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, nel quadro di una operazione anti crimine a largo raggio, hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione di un’insospettabile famiglia di Gioia Tauro da dove, alla vista dei militari dell’Arma, gli occupanti hanno tentato di disfarsi di alcune pesanti buste della spesa, lanciandole dal terrazzo sul tetto di una palazzina adiacente. L’azione è stata, però, notata dai Carabinieri che avevano circondato l’appartamento e che, recuperato le buste, hanno trovato 3 pistole con matricola abrasa, 2 pistole a salve modificate e divenute pistole cal. 9, nonché quasi mille cartucce di vario calibro (nelle foto).

Nel garage dell’abitazione sono stati rinvenuti anche utensili, attrezzature e parti di arma, verosimilmente utilizzati per la alterazione e la punzonatura di armi da fuoco. I carabinieri hanno, quindi, arrestato Antonio Ciurleo, 63enne pensionato, la moglie Caterina Gramuglia, 59enne casalinga, ed il loro figlio Giuseppe Ciurleo, 22enne musicista. I due uomini, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi, sono stati tradotti presso il carcere di Palmi mentre la donna, invece, è stata ricondotta presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

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Platì: scoperti bunker e furto energia elettrica

Oggi i Carabinieri della Compagnia di Locri, del Nucleo Investigativo del gruppo di Locri e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria” del G.O.C. di Vibo Valentia, nel corso di una mirata attività di ricerca, coordinata dal Procuratore Aggiunto della D.D.A. di Reggio Calabria, dott. Nicola Gratteri, e sviluppata a seguito di prolungati servizi finalizzati alla cattura del trentacinquenne latitante di Platì, Saverio Trimboli (nella foto) – ricercato ininterrottamente dal marzo 1994 ed inserito nello speciale elenco del 100 latitanti più pericolosi – rinvenivano, abilmente occultato sotto il pavimento in marmo della camera da letto della villa del fratello del latitante, un bunker (nella foto) ad apertura basculante. 

Il bunker, dalle dimensione di 3,80×2,90 mt, si è rivelato contenente numeroso materiale di estremo interesse investigativo, tra cui binocoli di precisione, visori notturni, telefoni cellullari, uno scanner ricetrasmittente sintonizzato sulle frequenze delle forze dell’ordine, un g.p.s., un telemetro laser,  torce elettriche, giubbetti antiproiettile, nonché capi d’abbigliamento e sacchi a pelo per la lunga permanenza in ambiente montano. Nel corso della perquisizione alla villa veniva rinvenuto, e posto sotto sequestro, un complesso sistema di videosorveglianza a circuito chiuso cablato con tutti i televisori presenti nello stabile. A conclusione dell’attività veniva, altresì, deferita in stato di libertà all’A.G. di Locri una parente del latitante, P.R. trentaseienne di Platì, poiché ritenuta responsabile di furto di energia elettrica (artt.624-625 c.p.). i Carabinieri accertavano, a seguito di specifico sopralluogo effettuato unitamente personale Enel, che la donna aveva creato un collegamento abusivo dalla villa alla linea elettrica pubblica (nella foto), che bypassava il contatore elettrico.

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“La Dama e l’unicorno” di Tracy Chevalier

altaltI protagonisti di questo romanzo sono davvero particolari: gli arazzi! Quelli di cui tratterò sono custoditi al Musèe Nationale, di Parigi. Senza dover progettare alcun itinerario turistico, seduti comodamente, sulla nostra poltrona preferita, possiamo ammirarli e compiacerci attraverso le pagine di “La dama e l’unicorno” di Tracy Chevalier (nelle foto copertina ed autrice). I sei capolavori “parigini” tratteggiano scene sulla dama e l’unicorno (quest’ultimo è tra gli animali mitologici, quello più unico e caratteristico dal momento che si credeva che il tocco del suo corno potesse purificare e rendere intatto tutto; innumerevoli le allegorie attorno ad esso); ogni singolo arazzo riproduce uno dei cinque sensi umani, eccetto l’ultimo, che ritrae una dama rapita dalla bellezza dei suoi gioielli e un unicorno che sorregge lo stemma dei committenti!

Il concetto che viene raccontato è anomalo per degli arazzi, sottilmente, infatti si insinua l’immagine della donna seduttrice e da questa metafora la Chevalier dà vita alla sua storia. Con fascino e coinvolgimento il lettore viene trasportato nel Nord della Francia, qui ad un insigne pittore e miniaturista, quale Nicolas des Innocent, un ricco francese commissiona degli arazzi raffiguranti la sanguinosa battaglia di Nancy, per l’abbellimento di una grande sala. Ma il tema iniziale (cavalli intrecciati a corpi umani, spade, scudi e sangue a profusione) viene mutato per le insistenze della fascinosa padrona di casa. Stabilito il soggetto, Nicolas parte per Bruxelles e si reca da una famiglia di tessitori, i quali dovranno tessere su tela i suoi disegni. Ecco che si schiude un mondo, quasi, magico fatto di passione per un lavoro faticoso e logorante, una ragione di vita che le famiglie dei tessitori si tramandavano di generazione in generazione. La stesura è trascinante, sensuale, stuzzicante, perché conduce il lettore verso una dimensione storica e culturale, da atmosfera incantata. Fatata, in quanto, l’arte signoreggia ne “La dama e l’unicorno”. Tracy Chevalier traccia, con minuzia di dettagli, l’epoca in cui si dipano le vicende, accompagnando il lettore ora in Francia, ora in Belgio, quasi fosse egli stesso uno dei protagonisti. E con quest’ultimi vive le loro inquietudini, passioni, sfarzi, difficoltà e miserie. Tracy Chevalier riesce sempre ad emozionare, sia per gli argomenti trattati, sia per la maniera di scrivere, donando vita alle opere d’arte attraverso le parole.

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Un pericolo che tutti corriamo: non essere soccorsi

altaltAccasciato per strada, con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata in cerca di aria, così si è presentato Daphai Mohammed, marocchino di 53 anni, al personale della Croce Rossa che ieri sera, dopo 45 minuti di inutile attesa dell’autoambulanza del 118, lo ha soccorso nei pressi del museo nazionale della Magna Grecia, precisamente all’angolo tra via Demetrio Tripepi e via Domenico Romeo. Ad allertare i sanitari sono stati i vigili della polizia municipale, ai quali Mohammed con estremo sforzo ha consegnato un referto medico (rilasciato dall’Azienda Ospedaliera Piemonte di Messina) che evidenziava gravi problemi respiratori.

Vedendo che lo stato dell’extra-comunitario peggiorava ed i soccorritori non giungevano, i vigili hanno richiesto senza successo l’intervento di un’ambulanza privata per il trasporto del malato in ospedale, infine, l’arrivo dei volontari della Croce Rossa, ritardato peraltro da un errore nella comunicazione del luogo in cui si trovava Mohammed (via Roma invece di via Romeo). Insomma, numerosi “incidenti di percorso” che hanno tenuto con il fiato sospeso non solo Mohammed, che aveva ormai raggiunto uno stato di incoscienza a causa della mancanza di ossigeno, ma anche coloro che gli stavano intorno impotenti e sconcertati dalla lentezza del servizio di pronto intervento. Ma il calvario del marocchino non si è concluso una volta raggiunto il pronto soccorso degli Ospedali Riuniti. Infatti, Mohammed ha dovuto nuovamente aspettare di essere visitato. Un’attesa che avrebbe potuto facilmente essere fatale in altre circostanze e che deve preoccupare tutti quanti, dato che ieri è successo a Mohammed, oggi potrebbe accadere a chiunque di noi di avere bisogno di un’autoambulanza, che dovrebbe garantire sempre tempestività per non perdere la sua funzione. In ospedale il malessere di Mohammed, nonostante fosse attestato il suo problema polmonare, non è stato preso sul serio. Si è parlato di lui come di «un attore, abituato a fare certe scene». Ma che sia vero o no il fatto che quest’uomo non respirasse, questo episodio ha messo in luce un problema che noi tutti conosciamo ma che nessuno ancora ha risolto: l’insufficienza dei mezzi di soccorso. Deve forse morire qualcuno perché si faccia qualcosa di concreto per risolvere una situazione ancora più vergognosa ed inaccettabile in una città adesso “metropolitana”?

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Taurianova: premiati i militari che hanno sventato rapina a Gioia Tauro

I militari della compagnia di Taurianova (nelle foto) ieri mattina sono stati premiati dal Comandante della Legione carabinieri Calabria Generale Marcello Mazzuca presso il Comando Provinciale di Reggio Calabria a seguito dei cinque arresti in flagranza di reato per tentata rapina a Gioia tauro. Il generale Mazzuca ha elogiato lo spirito d’osservazione e la determinazione dei carabinieri nel condurre a termine tale attività.

Il controllo del territorio deve essere considerato compito primario dei carabinieri , da esercitare attraverso una presenza visibile e costante, in assoluta sinergia con i soggetti che possano arricchire la conoscenza delle dinamiche e delle problematiche locali. In linea con il nuovo concetto di sicurezza, il controllo del territorio si estrinseca nella piena conoscenza o osservazione di ciò che vi accade di ciò che vi accade ed una pronta reattività agli eventi.

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Reggina: il gruppo non è coeso

altIl pareggio di Crotone interrompe la striscia di sconfitte consecutive in trasferta della Reggina. Di fatto, però, non cancella gli evidenti problemi che la squadra si trascina ormai dall’inizio della stagione. Di natura tecnica, caratteriale, di atteggiamento, di personalità. Anche in terra pitagorica, pur passando in vantaggio dopo pochi minuti, pessima è stata la gestione di quel tratto di gara, breve a dire il vero, che poi ha portato al pareggio la formazione locale. Quei lievi segnali di miglioramento con l’arrivo del tecnico Iaconi in panchina, visti solo a Lecce, si sono lentamente assopiti. La squadra appare travolta da situazioni di così tale portata da non riuscire a venirne fuori.

E per fortuna che di fronte ci si trovava una formazione sul piano tecnico non eccelsa, altrimenti avremmo parlato ancora di una sconfitta. Sembra che la volontà alla risoluzione dei problemi riguardi pochi elementi. Si contano sulle dita di una mano, infatti, quei giocatori che per attaccamento e volontà emergono sugli altri i vari Lanzaro (nella foto), Carmona, a tratti Morosini e Pagano. Per il resto il vuoto assoluto. Superficialità negli interventi, poca convinzione, scarsa corsa senza palla, lentezza disarmante, comportamenti ingiustificabili per una squadra che ha decisamente bisogno di altro per tirarsi fuori dalle secche della classifica. Per quanto negli atteggiamenti o nella proposizione del vecchio modulo abbia potuto incidere negativamente Novellino, ad oggi bisogna prendere atto che il problema non era solo ed esclusivamente individuabile nella gestione tecnica. Lo dicono i numeri, lo dicono i fatti ed i risultati fin qui ottenuti. Quattro partite condite da due sconfitte, un pari ed una vittoria contro una Salernitana oggi solitaria all’ultimo posto della graduatoria. Il gruppo non è coeso, non si rema tutti dalla stessa parte, per quanto impegno possa metterci mister Iaconi, se a questo non corrisponde la volontà dei calciatori, tutto diventa inutile, tutto diventa una impresa di fatto impossibile. Preparazione atletica e stato psicologico non sono più scusanti credibili, siamo quasi a conclusione del girone di andata, il tempo necessario per recuperare entrambi gli aspetti c’è stato. La soluzione ultima potrebbe essere rappresentata nell’individuare quel gruppo ristretto di calciatori disponibili alla lotta ed al sacrificio, con l’inserimento di elementi più giovani ma facenti parte dell’organico e mettere da parte tutto il resto. Intanto per non avere nulla da rimproverarsi sul piano dell’impegno e della combattività, in attesa di arrivare al mese di gennaio, nelle condizioni meno devastanti possibili, e provare a raddrizzare una barca altrimenti destinata ad affondare.

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Gioia Tauro: 5 arresti prima della rapina

Alle 21 di sabato sera, i Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno tratto in arresto cinque giovani rosarnesi che stavano per compiere una rapina a mano armata alla sala giochi “Accademia Texas Hold’em” a Gioia Tauro, in via Corrado Alvaro. L’operazione è stata avviata fin dal primo pomeriggio, quando alcuni Carabinieri,in transito sulla statale 18 tra Rosarno e Gioia Tauro, hanno notato una Fiat Panda nera che, dopo aver eseguito con circospezione alcune manovre palesemente illogiche, ha svoltato in via Corrado Alvaro, rallentando visibilmente davanti alla sala giochi. I quattro giovani a bordo dell’auto si sono fermati a fissare insistentemente l’interno del locale, come se volessero capire quante e quali persone vi fossero. Poi, sono ripartiti. I Carabinieri, insospettiti, hanno quindi atteso in posizione defilata, notando dopo non molto la Panda che ritornava, questa volta da un’altra direzione, ma sempre per soffermarsi nei pressi del locale.

La scena si è ripetuta per più volte nella mezz’ora seguente e, in un caso, alcuni dei giovani a bordo dell’utilitaria sono scesi per passare a piedi davanti alla sala giochi, sempre guardando all’interno, ma senza entrarvi. L’auto si è quindi allontanata verso Rosarno, come se nulla fosse successo o stesse per succedere. I militari, tuttavia, hanno correttamente immaginato che quello a cui avevano assistito era un vero e proprio sopralluogo, verosimilmente effettuato per preparare una rapina al locale che, di sabato, in considerazione del gran numero di clienti, diviene un obiettivo davvero molto remunerativo. Nella convinzione che, di lì a poco, i giovani della Panda sarebbero ritornati, questa volta per compiere davvero la rapina, i Carabinieri hanno immediatamente chiamato rinforzi e predisposto un servizio di osservazione in abiti borghesi, per poter intercettare i rapinatori prima che giungessero sull’obiettivo. Contemporaneamente un altro gruppo di militari, composto da militari della Compagnia di Taurianova con il rinforzo di alcuni colleghi di Gioia Tauro, a bordo delle gazzelle blu, gravitava ad una certa distanza, pronto ad intervenire al momento opportuno, su ordine dei Comandanti, già sul posto a breve distanza dalla sala giochi. L’attesa è durata qualche ora. Come i Carabinieri avevano previsto, verso le 20.00 la Fiat Panda è ritornata, ma questa volta a bordo c’erano cinque giovani. L’auto ha compiuto ancora numerosi passaggi “di controllo”  nei pressi del locale e nell’area circostante, a dimostrazione che i rapinatori volevano sincerarsi che le vie di fuga non vi fossero interdette e che non vi fossero auto delle Forze dell’Ordine in zona. I militari, mimetizzati tra i passanti e tra il normale traffico, sono riusciti a non farsi notare e, anzi a capire che il gruppo disponeva di un’altra autovettura. Poco dopo, infatti, uno dei cinque è stato notato mentre effettuava, da solo, altri passaggi e soste a bordo di una seconda Panda nera, sempre molto “attento” a controllare il locale. In qualche caso, le due macchine si sono affiancate e gli occupanti si sono detti qualcosa. La presenza delle due auto, di cui una con un “osservatore”, che molto probabilmente si sarebbe tenuta a distanza mentre il commando di rapinatori avrebbe fatto irruzione nel locale, ha dato ai Carabinieri la certezza che, ormai, la rapina fosse imminente. I militari, hanno allora effettuato un’intervento immediato, perfettamente coordinato tra tutte le unità. Le gazzelle blu sono piombate tra via Corrado Alvaro e la SS 18 e, assieme ai colleghi in borghese, hanno bloccato le due auto a pochi metri di distanza dalla sala giochi. I giovani  fermati hanno simulato stupore e sorpresa, reagendo infastiditi da quello che secondo loro era un controllo di polizia troppo “in grande” per loro che non avevano nulla da nascondere. La verifica dei documenti fin da subito ha confermato le intuizioni dei militari, perché alcuni dei fermati avevano  precedenti proprio per rapina. Sono quindi scattate le perquisizioni, con cui i Carabinieri hanno trovato, nascosti in un vano ricavato sotto il sedile anteriore del passeggero della Panda con quattro giovani a bordo, una pistola calibro 7.65 di marca “Herstal” con otto colpi, di cui uno in canna, e quattro passamontagna di modello “Mephisto”, fatti per nascondere completamente il volto, con tre piccoli fori per occhi e bocca. Quale fosse il ruolo dell’occupante dell’altra auto è stato subito chiaro per i militari: l’auto che guidava risultava infatti di proprietà di uno dei quattro pronto ad agire con l’altra Panda, a riprova che egli dovesse fornire supporto e coordinamento al gruppo. I cinque, quindi, sono stati tratti in arresto. L’insolita colonna di dieci autovetture, tra auto blu, auto civetta ed auto degli arrestati, si è fatta strada tra  la folla di curiosi che, attirata dalla spettacolare scena, si era assiepata nella zona letteralmente  bloccando il traffico sulla statale 18. Alcuni degli arrestati (nelle foto in ordine alfabetico), tutti rosarnesi, nonostante la giovane età, vantano un consistente curriculum criminale:  Francesco Varone, cl. 1987, bracciante agricolo con precedenti penali per rapina e reati in materia di armi, Giuseppe Cacciola, cl. 1989, idraulico, Vincenzo Pesce cl. 1986, bracciante agricolo già noto alle forze dell’ordine, Salvatore Macri’, cl. 1988, bracciante agricolo, con precedenti penali per rapina, Antonino Michelizzi,  cl. 1988, magazziniere, con precedenti penali per ricettazione, rapina e reati in materia di  stupefacenti ed armi. I rapinatori sono stati dapprima fotosegnalati, con l’acquisizione delle impronte, mentre il materiale e le autovetture sequestrati sono stati riordinati e catalogati. Il rinvenimento più curioso è senza dubbio un CD contenente musica mp3, che i rapinatori stavano ascoltando durante l’azione con l’autoradio di una delle Fiat Panda. Sul CD, con un pennarello, era stato scritto il titolo “Misto ‘ndrangheta”. Tra le decine di canzoni sul CD, poche tarantelle e molte canzoni tutte con testi che celebrano l’”onore”, il “rispetto”, l’”omertà” ed esaltano le gesta criminali ed i fatti di sangue degli ‘ndranghetisti. Titoli significativi come “A vinditta veni i luntanu”, “A mugghieri du capubastuni”, “Pi nu sgarbu all’onorata”, “Cu sgarra paga”, ed altri. L’operazione, sicuramente un successo dal punto di vista operativo, ha consentito di scongiurare una rapina che poteva avere risvolti drammatici, soprattutto qualora i rapinatori avessero deciso di far uso delle armi all’interno del locale, dove erano presenti numerosi clienti. I Carabinieri di Taurianova, con un  tempismo perfetto, sono riusciti a capire il momento più opportuno per intervenire, impedendo ogni reazione dei rapinatori. Probabilmente l’azione è stata così tempestiva da impedire che qualcuno dei rosarnesi potesse pensare di reagire con la pistola nascosta sotto il sedile, scongiurando gravi conseguenze.

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Circolo Velico Reggio: “Nel 2010 con il vento in poppa”

Da Francesco Parisi, riceviamo e pubblichiamo. Una tra le più ricche e prestigiose stagioni del Circolo Velico Reggio, la trentesima dalla sua fondazione, si sta concludendo. “È stato un anno intenso questo – dichiara il presidente del circolo, Carlo Colella –  caratterizzato da eventi sportivi, culturali e socio-didattici che hanno contribuito, non soltanto turisticamente, a ricondurre Reggio Calabria e sempre più i giovani reggini, a conoscere, capire, rispettare ed (eventualmente come fare) a sfruttare e godersi una delle risorse naturali più importanti che essa possiede: il mare”. In un periodo in cui le acque e i fondali marini calabresi sono, purtroppo, al centro di un’intricata quanto, ancora, oscura vicenda legata all’inquinamento radioattivo, ben più sani ed educativi aspetti e progetti hanno fatto balzare agli onori della cronaca, non soltanto nazionale, la città della Fata Morgana.

Il connubio sport-scuola tra la Federazione italiana vela (attraverso il Circolo Velico Reggio e quello Lucano) e l’Istituto scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria, grazie ad un Progetto regionale finanziato dal POR FSE Calabria, ha permesso, nella scorsa primavera, l’iniziativa: “Il mare: orizzonte di conoscenze”. Trenta ragazzi reggini, per due settimane, hanno studiato e vissuto il mare e l’affascinante mondo della vela concludendo l’esperienza con un viaggio, su quattro barche d’altura, tra le meravigliose isole della Grecia. Anche la trasmissione televisiva Linea Blu di Rai Uno condotta da Donatella Bianchi, si è imbarcata con i ragazzi per cogliere emozioni e sensazioni di questa bella esperienza. “Questa iniziativa – continua Colella –  insieme a due grandi eventi da noi realizzati, come il Campionato nazionale Optimist (under 15) e la Mediterranean Cup, hanno colorato lo Stretto ed hanno spinto molti giovani ad avvicinarsi alla nostra disciplina: un altro istituto reggino vorrebbe inserire nel proprio programma un corso di vela da svolgere nel nostro circolo”. Un anno difficile ma superato alla grande. “Abbiamo affrontato – sottolinea Carlo Colella – una stagione importante per noi e per la nostra città con i pochissimi mezzi che i soci del circolo ci mettono a disposizione e con il sostegno, ovviamente, della Federazione italiana vela. Quest’anno non abbiamo ricevuto alcun contributo da Regione, Provincia e Comune ma, per fortuna, nella nostra città ancora resiste una ‘banda’ di persone che, per il solo amore verso questo sport, ci ha dato una mano per permetterci di superare questi grandi impegni”. “Per il 2010 stiamo lavorando ad un grosso progetto che vede riunite due grosse manifestazioni veliche in sette giorni. La nostra Mediterranean Cup, che grazie al successo dell’ultima edizione ha ottenuto consensi internazionali, e una tappa dell’Italia Cup della Laser 4.7, la classe più numerosa della nostra federazione. Due eventi di spessore da collocare nell’ultima settimana di ottobre che vedrebbero Reggio Calabria capitale della vela in un periodo che turisticamente è fuori dal suo epicentro”. “Siamo già al lavoro per realizzare tutto ciò mentre per l’Italia Cup stiamo pensando di prevedere un “Match Race” (stile Coppa America) di 10 minuti. Una sfida tra due imbarcazioni aperta alle scommesse e gestita dall’Assolaser nazionale. Per la prima volta, quindi, una grande novità nel nostro territorio che coinvolgerà sportivi e scommettitori. Questa proposta, però, ha bisogno della collaborazione di più organismi istituzionali e turistici. Reggio Calabria subirà un grosso danno turistico a causa della chiusura, per la sua ristrutturazione, del Museo nazionale della Magna Grecia e già si avverte un calo nelle richieste di soggiorno nella nostra città. Di fronte a questa situazione bisogna fare qualcosa. Bisogna creare eventi e quant’altro possa stimolare il turismo e, sulla strada delle grandi manifestazioni, la ‘settimana azzurra’ della vela, per così dire, diventerebbe nel 2010 una carta vincente. Abbiamo sperimentato il Lido Comunale con grande successo. L’impianto si presta moltissimo a questo tipo di attività e, come circolo, abbiamo dimostrato che a mare siamo stati impeccabili, ne dimostra il fatto che anche le delegazioni straniere, presenti alla Mediterranean Cup, sono rimaste stupefatte dall’organizzazione tecnica e logistica da noi realizzata.  Avanzeremo, dunque, la nostra proposta al Sistema turistico locale Area dello Stretto, il quale, di recente costituzione, riunisce istituzioni, enti ed associazioni di categoria per la promozione e la gestione del settore turistico nelle provincie di Reggio Calabria e Messina. Chiederemo un aiuto soprattutto dal punto di vista dei servizi, perché per creare ottime manifestazioni, concrete ed utili alla nostra città, non occorrono solo soldi ma soprattutto servizi, spazi adatti, collaborazione. Pensiamo che Reggio Calabria debba lanciarsi e crescere con le grandi manifestazioni, oppure rimarrà indietro, come sempre”.

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Crotone Reggina 1-1: i commenti dei tifosi

altaltLa Reggina esce indenne da Crotone pareggiando una gara tutt'altro che facile. Un brodino, lo possiamo definire così, il punticino racimolato dalla banda Iaconi allo “Scida” grazie al goal del vantaggio realizzato da Pagano (nella foto). Un brodino per un malato in convalescenza che ancora non riesce ad uscire dal tunnel della crisi. Ma quel che preoccupa maggiormente, mettendo da parte la classifica, è la disaffezione verso una squadra che ogni sabato si fa sempre di più sentire attraverso i microfoni di RadioTouring104. Le telefonate giunte nei nostri studi nel post-gara di Crotone, hanno il sapore della resa, della rassegnazione ad un campionato che si spera si possa concludere con la salvezza.

Il primo radioascoltatore, Domenico, è deluso dall'atteggiamento della squadra e dice: "Ci siamo accontentati del punto a Crotone, e pensare che eravamo partiti per vincere il campionato. Ci vorrebbe la fantasia e il carisma di un giocatore come Ciccio Cozza e spero siano reali le voci che lo vogliono nuovamente a Reggio a Gennaio." Se Domenico è speranzoso su un possibile ritorno di Cozza, Antonio sintetizza in pieno lo stato d'animo attuale dei tifosi amaranto dicendoci: "Mi sono annoiato a vedere la partita della Reggina, non mi era mai capitata una cosa del genere in passato. Evidentemente la colpa non era del signor Novellino e non è del signor Volpi. La colpa è di tutti, dal Presidente ai giocatori." Mimmo, altro nostro fedele radioascoltatore,  si sente mortificato per le prestazioni della squadra e dell'andamento della stagione. Dice: “Iaconi non mi e' piaciuto ultimamente con le sue dichiarazioni sulla mancanza di un leader in questa squadra, e non mi piace neanche il modulo  attuale di gioco con un squadra che gioca sempre spalle alla porta e non incide mai in avanti". Pietro invece va oltre dicendo: “Mi sono addirittura dimenticato che giocava la Reggina questo sabato, la seguo da 20 anni ma è la prima volta che mi dimentico di vedere una partita. Sono stufo di questi professionisti pagati profumatamente dal Presidente Foti, mi stanno venendo meno gli stimoli per seguire con passione la squadra come negli anni passati". Durissimi fin qui i commenti arrivati in studio, commenti dettati molto dalla delusione del momento pessimo che si sta vivendo. C'è chi, come Tonino, però che commenta quello che è stato l'andamento tattico del match: "Devo fare un piccola critica a Iaconi, la mossa di Morosini come laterale destro non mi è piaciuta. Nel secondo tempo, con l'ingresso di Buscè, abbiamo limitato molto le incursioni sulla fascia sinistra dei calciatori del Crotone. Nel primo tempo, invece, siamo andati in difficoltà perché Mazzarani si inseriva spesso da dietro e creava problemi tanto da riuscire, purtroppo, a fare goal."  Le critiche a Iaconi, però, non si fermano alle parole di Tonino. Gianni, che chiama da Reggio, si sofferma sull'ingresso in campo di Barillà: "il Mister non deve prenderci in giro, l'ingresso del nostro Barillà a tre minuti dalla fine mi è sembrata una presa in giro nei confronti di noi tifosi e nei confronti del calciatore stesso". La rassegnazione, però, non fa parte di Salvatore: “Non sono rassegnato, ma incazzato. Non capisco perché il tecnico non faccia giocare un calciatore come Missiroli, uno dei pochi in grado di saltare l'uomo in questa squadra. Dice di vederlo come attaccante però, poi, in campo hanno giocato tre piccoli. Sarebbe stato meglio, a questo punto, giocare solo con Brienza (nella foto) davanti e fare il 3-5-2. Da quando è arrivato questo nuovo tecnico, comunque, stiamo peggiorando e ci stiamo allontanando dalla zona salvezza" . Chiudiamo con Natino, reggino che vive a Crotone: "Non potevamo fare di più, il Crotone gioca un buon calcio accompagnato da tanto entusiasmo. Mazzarani in sala stampa ha comunque dichiarato di essere rimasto sorpreso favorevolmente dalla Reggina, l'unico problema però, secondo me, è che non riusciamo mai a giocare con autorità ed a mettere sotto l'avversario. Speriamo a questo punto di riuscire a mettere sotto domenica il Brescia, una vittoria contro gli uomini di Iachini potrebbe essere una buona iniezione di fiducia per il futuro.

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Reggio Calabria: due arresti per rapina, furto, lesioni ed omissione di soccorso

Nella mattinata di ieri i carabinieri della Stazione Pellaro  hanno prceduto all’arresto in flagranza di reato di Kykasviri Gya (nella foto), georgiano di anni 26, già pregiudicato, con l’accusa di rapina impropria. Il georgiano era stato infatti notato da un appartenente alle forze dell’ordine libero dal servizio mentre si aggirava con fare sospetto all’interno di un centro commerciale di Pellaro. Allertata la Centrale Operativa del Comando Provinciale, sul posto intervenivano una pattuglia del Nucleo Radiomobile ed una della Stazione Pellaro: proprio questi ultimi intercettavano il sospetto presso l’uscita del centro commerciale  e procedevano ad un normale controllo.

Il georgiano alla vista dei militari tentava la fuga e, una volta raggiunto aggrediva gli stessi militari a calci, venendo tuttavia bloccato: lo stesso infatti tentava di occultare sotto il maglione un paio di scarpe appena rubato dal centro commerciale. Il soggetto veniva tratto in arresto con l’accusa di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale, venendo tradotto presso il carcere di Reggio Calabria su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I militari della Stazione Gallico, invece, sempre nella giornata di ieri, hanno proceduto al fermo di Raoui Abdelghani (nella foto), marocchino pregiudicato di anni 27, ritenuto responsabile dei reati di furto aggravato di autovettura, lesioni colpose e omissione di soccorso. In particolare i militari hanno rintracciato il marocchino, da alcuni mesi irreperibile anche perché colpito da un decreto di espulsione cui si era sottratto, e lo hanno fermato poiché già da precedente attività investigativa lo avevano identificato quale responsabile del furto di un’autovettura Nissan Micra avvenuto lo scorso 25 settembre. Con la stessa autovettura il marocchino andò a collidere contro una autovettura Skoda, ferendo la donna alla guida e scappando via omettendo ogni soccorso. Il marocchino è stato tradotto presso il carcere di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Crotone Reggina 1-1: interviste post gara

Pari e patta nel derby di Crotone. La Reggina interrompe la propria striscia negativa di cinque sconfitte consecutive in trasferta e costringe i padroni di casa ad interrompere la loro, ben più lusinghiera, frutto di tre vittorie negli ultimi tre incontri. Un punto che, forse, fa morale ma è ancora troppo poco anche se, di certo, l’undici di Iaconi ha manifestato oggi maggiore grinta e cattiveria agonistica ed, anche, maggior corsa rispetto al passato. La strada è lunga, ma è d’obbligo tirarsi fuori dalla situazione pessima di classifica.

Il primo ad entrare in sala stampa è il Direttore Sportivo crotonese Peppe Ursino, reggino di Roccella.
Che partita ha visto? “Ho visto una bella partita, giocata a viso a aperto dalle due squadre. Credo che la Reggina non meriti la classifica che ha e vi assicuro che, da reggino, vederla in quella situazione dispiace tanto e fa male. Credo anche che la Reggina possa ripartire e riprendere il suo cammino proprio dalla partita di oggi perché pareggiare qui a Crotone, in questo periodo, vi assicuro che non è affatto facile.
Un derby senza tifosi. “Lo trovo assolutamente ingiusto. Non credo che le tifoserie di Reggio e di Crotone si siano mai distinte per fatti gravi, penso invece che siano ben altre le tifoserie, diciamo così, irrequiete.” 
Ecco mister Iaconi.
Mister, che partita è stata? “Non bella sotto certi aspetti. Per noi era importante interrompere la striscia negativa di sconfitte esterne e ci siamo riusciti. Siamo mancati nel I° tempo quando, dopo il goal realizzato, abbiamo scarseggiato sotto il profilo della personalità permettendo al Crotone prima di pareggiare e, poi, di metterci sotto nei restanti minuti della prima frazione di gioco. Di positivo c’è anche che, dopo il pareggio subito, non ci siamo disuniti come spesso è capitato e siamo stati bravi a difendere il pari. Nel secondo tempo, invece, siamo saliti in cattedra noi e, forse, avremmo meritato di vincerla questa gara ma non ce l’abbiamo fatta. Il problema, adesso, è di personalità e non più fisica o mentale. Abbiamo dei problemi ma conto di risolverli.”
Nonostante il pari la classifica peggiora, siamo infatti per la prima volta penultimi. “Non sono preoccupato. Siamo penultimi si, ma abbiamo anche accorciato sulla quint’ultima. Abbiamo cercato di vincere qui oggi, ma non abbiamo concluso tutto  quello che abbiamo creato. E poi, se Pagano è il nostro goleador allora vuol dire che abbiamo qualche problema.”
La gara di giovedì in Coppa Italia a Palermo? “Certamente ci sarà turnover ma è una partita importante contro una squadra importante, andremo a Palermo e ce la giocheremo.” 
Esce il mister ed entra, appunto, il goleador amaranto con tre reti, Biagio Pagano.
Sei il miglior marcatore della Reggina.
“Allora siamo proprio messi male. Battuta a parte, è stato un peccato non essere riusciti a concludere vittoriosamente la gara nonostante fossimo passati in vantaggio. Il I° tempo è stato loro ed il II° nostro, ma non è bastato.”
La classifica deficita ancora. “Dobbiamo fare un passo alla volta per arrivare al meglio della condizione. Dispiace essere penultimi, ma per adesso ci dice così e quindi. Abbiamo, in un certo senso, perso due mesi e mezzo, ma da oggi dobbiamo cambiare musica.”
Il campionato che state disputando fa venire un certo scoramento, voi ci credete? “Certamente! Guai se non fosse così. Pensiamo che sia un periodo piuttosto lungo in cui tutto ci va male, ma siamo sicuri che ne usciremo fuori.”
Il goleador lascia spazio al suo capitano, Maurizio Lanzaro.
Era importante interrompere la striscia negativa.
“Si. Abbiamo bisogno di fare punti più di ogni altra cosa. La nostra posizione di classifica ovviamente non fa piacere né a noi né ai nostri tifosi e sappiamo che dobbiamo uscirne prima possibile. Comunque, questa Reggina è molto differente rispetto alla precedente sotto il punto di vista di come e quanto lotta. Ne usciremo, ve lo garantisco.”
Oggi hai giocato da vero capitano, gagliardo, deciso, quasi al limite. “E’ tutto il gruppo che lavora bene da quando è arrivato mister Iaconi. E’ vero che dobbiamo prima di ogni altra cosa uscire dai bassifondi della classifica, ma è vero anche che io creda nella rimonta.!”
Domenica altra partita difficile contro il Brescia al Granillo. “Sarà difficile come lo sono tutte le partite, ma con l’aiuto del nostro pubblico ce la faremo.”
Come torniamo a casa dopo questa partita? “Con la consapevolezza che dobbiamo continuare così e con maggiore tranquillità ed ottimismo per il futuro.”
Finita la parte amaranto, passiamo a quella rossoblu. Il primo ad entrare in sala stampa è l’autore del goal del pareggio Andrea Mazzarani.
Tre partite tre goals.
“Sono contento ovviamente per i miei goals, ma sono contento di più per la squadra. Il pareggio di oggi è stato meritato anche se forse potevamo fare di più nel I° tempo. Nel secondo tempo è stata la Reggina a dettare i ritmi ed è stato merito suo, non disunendosi e non concedendoci molto, se non siamo usciti noi come solitamente riusciamo a fare.
La Reggina? “Secondo me è una grande squadra con giocatori che chiunque vorrebbe avere come propri compagni. Credo che la posizione di classifica che occupa sia solo frutto di alcune coincidenze e che presto ne verrà fuori.”
Ed il Crotone? “Noi dobbiamo pensare prima di ogni altra cosa alla salvezza, poi si vedrà e si penserà al da farsi.”
Esce il marcatore di oggi ed entra il suo allenatore, Franco Lerda.
Mister, un derby combattuto ma non bello.
“Il pareggio è giusto. Il I° tempo, dopo aver pareggiato, è stato a nostro appannaggio ed il II° hanno gestito loro la partita. Nel II° tempo i miei ragazzi hanno accusato stanchezza e fatica. Forse potevamo essere più fortunati, ma ripeto che il pareggio è giusto.”
La Reggina? “L’ho vista molto meglio che in altre partite. Sta crescendo e mi auguro che ne venga presto a capo.”
Eppure, lei, poteva essere l’allenatore di questa Reggina visto che è stato contattato durante la scorsa estate. “Di questo non ne voglio parlare. Chiedetelo al vostro presidente.”
La sua squadra. “Noi fino ad oggi abbiamo realizzato 19 punti (in classifica ne contiamo 17 per la nota penalizzazione di 2 punti) e ritengo che siano un buon bottino. Siamo soddisfatti, ma non è facile arrivare fino all’ultima domenica di campionato così in alto. Mi auguro che anche allora avremo 5/6 squadra alle nostre spalle.”

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Crotone Reggina 1-1: tabellino e cronaca

Crotone – Reggina: 1-1. Crotone (4-2-3-1): Concetti; Galeoto (c), Legati, Abruzzese e Morleo; Beati e Galardo; Petrilli (dal 68° Cutolo), Mazzarani (dal 76° Coresi)e Gabionetta; Bonvissuto (dal 71° Mendicino). In panchina: Farelli, Grillo, Scognamiglio, Quoandamatteo, Coresi, Cutolo e Mendicino. All.: Lerda. Reggina (3-4-3): Cassano; Lanzaro (c), Valdez (dal 46° Buscè) e Santos; Morosini, Cascione, Carmona e Rizzato; Pagano (dall’88° Barillà), A. Viola (dal 70° Bonazzoli) e Brienza. In panchina: Marino, Adejo, Capelli, Barillà, Missiroli, Buscè e Bonazzoli. All.: Iaconi. Arbitro: De Marco di Chiavari. Assistenti: De Pinto di Bari e Stallone di Foggia. Quarto uomo: Pagano di Torre Annunziata. Marcatori: Pagano al 4° e Mazzarani all’11°. Ammoniti: Lanzaro, Carmona, Galardo, Cascione, Buscè e Legati per gioco falloso. Corner: 5 a 3. Recupero: 1’ + 1’ (p.t.) e 4 (s.t).

La cronaca. Parte subito molto forte e bene la Reggina all’ “Ezio Scida di Crotone. Brienza recupera un pallone in area ed appoggia dietro per Carmona che vede il suo tiro respinto da un difensore. Qualche secondo dopo gli amaranto vanno in vantaggio. Legati commette fallo su Pagano ad un metro dal limite dell’area, sul pallone va Brienza che impegna Concetti in respinta. Pagano è là e di piatto sinistro realizza. La Reggina gioca una partita maschia e corre come non si era mai visto in questa stagione. Il Crotone si rialza e ricomincia a macinare gioco dopo il colpo a freddo subito ed all’11° pareggia. Cross rasoterra di Abruzzese da destra e Mazarani, nazionale Under 20, da centro area, realizza il suo terzo goal in altrettante partite consecutive. Tre minuti dopo è ancora Mazzarani ad andare al tiro di sinistro ma la palla termina alta. Ancora il Crotone pericoloso al 26°. Calcio di punizione da sinistra calciato al centro dell’area da Gorleo, colpo di testa di Beati alto. Al 43° la Reggina ha la sua occasionissima. Viola riceve un cross teso di Morosini da destra, ma, a porta pressoché vuota, manda il suo colpo di testa sottomisura termina al lato. All’inizio del secondo tempo entra in campo Buscè al posto di un inconsistente Valdez. Cascione va al centro della difesa nel ruolo di Valdez, Morosini si accentra a centrocampo al posto dello stesso Cascione e Buscè prende il posto sulla fascia destra di Morosini. Calcio di punizione al 49° per la Reggina. Da un paio di metri fuori dall’area, centralmente, Brienza calcia sulla barriera. Ancora un’occasione per la Reggina al 57°. Viola riceve palla al centro dell’area, spalle alla porta. Non si avvede che alla sua sinistra c’è Brienza libero, cincischia un po’ con il pallone tra i piedi e poi serve all’indietro all’occorrente Carmona che spedisce alto. Al’76° Crotone vicino anch’egli al vantaggio. Gabionetta riceve da sinistra un cross e, di testa, manda fortunatamente fuori. Al 91° Bonazzoli (nella foto) ha la possibilità di realizzare colpendo di testa un cross di Buscè che, però, finisce tra le braccia di Concetti. La gara si chiude con un secondo tempo molto al di sotto dei ritmi del primo ed in cui le due squadra “firmano” una sorta di patto di non belligeranza. Almeno due obiettivi la squadra di Iaconi li raggiunge: interrompere la propria striscia di cinque sconfitte esterne consecutive ed interrompere anche la striscia delle tre vittorie consecutive della squadra di Franco Lerda.

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Virgo Fidelis 2009

Stamattina, alle ore 10,00 presso la Scuola Allievi, è stata celebrata la ricorrenza della Virgo Fidelis, Santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Presenti il Prefetto, il Questore e le Autorità militari e civili di tutta la provincia di Reggio Calabria. Nell’occasione l’Arma ha celebrato anche la giornata dell’orfano e la commemorazione del 68° anniversario della battaglia di Culquaber. Il 21 novembre del 1941, infatti, nell’eroica difesa del caposaldo di Culquaber il I° Battaglione Carabinieri si sacrificò interamente in una delle ultime e più cruente battaglie in terra d’Africa.

Per quel fatto d’armi la bandiera dell’Arma fu decorata con la medaglia d’oro al valor militare. Alla cerimonia di oggi hanno partecipato, inoltre, i familiari dei militari dell’Arma caduti nell’adempimento del proprio servizio nonché una folta rappresentanza di Carabinieri dei Reparti della provincia. Nell’occasione, il Comandante Provinciale, col. Pasquale Angelo Santo (nella foto), ha consegnato alcune borse di studio agli orfani dei militari dell’Arma con il contributo dell’ O.N.A.O.M.A.C. (*): alla signora Maria Battaglia vedova Palermo; alla signorina Alessia Saraceno, figlia del Carabiniere Diego Saraceno, e consegna di una targa per il conseguimento della laurea in Scienze Giuridiche di primo livello (targa e contributo sono stati ritirati dalla mamma di Alessia, Ersilia Multari, vedova Saraceno). Il Comandante Provinciale ha formulato gli auguri a nome dell’Arma alla signorina Maria Bianco, figlia dell’appuntato Giuseppe Bianco, neo laureata in Scienze Pediatriche con il massimo dei voti.

(*) E' un Ente Morale di natura privatistica che ha il suo Organo tutorio nel Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri. L'Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell'Arma dei Carabinieri fu fondata il 15 maggio 1948. Con D.P.R. 5 ottobre 1948, l'Opera fu eretta in Ente Morale e ne fu riconosciuta la personalità giuridica. Con le risorse disponibili venne acquistato in S. Mauro Torinese, sul colle Superga, in provincia di Torino, un vecchio fabbricato che, effettuati i lavori di ristrutturazione, divenne il primo collegio di proprietà dell'Opera. Affidato alle cure dei Padri Salesiani, ospitò i primi cento orfani maschi, tutti della fascia d'età delle scuole elementari. Dal 1951 l'Opera cominciò ad assistere anche le orfane: venne infatti stipulata una convenzione con le Suore Salesiane di S. Maria Ausiliatrice per il ricovero delle ragazze presso il collegio di Mornese, in provincia di Alessandria. Considerato il cospicuo numero di domande d'assistenza che pervenivano da ogni parte del Paese, vennero stipulate convenzioni, in varie Regioni d'Italia, con altri circa 100 collegi. In quegli anni le finalità dell'Opera erano di fornire all'orfano una cultura di tipo "professionale", per rendere più agevole il suo inserimento nel mondo del lavoro e mirata soprattutto all'apprendimento di un'arte o un mestiere. Grazie anche alle consistenti disponibilità finanziarie, col passare degli anni l'O.N.A.O.M.A.C. mutò la "filosofia" con cui formava i suoi giovani e decise di sottoscrivere altre convenzioni con vari collegi ove ammettere, per la frequenza delle scuole secondarie.

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