Reggina Mantova 3-1: tabellino e cronaca
Reggina – Mantova: 3-1. Reggina (3-5-2): Fiorillo; Lanzaro (c), Valdez e Santos; Vigiani (dall’85° Adejo), Carmona, Tedesco (dal 76° Missiroli), Barillà e Rizzato; Brienza (nella foto) (dal 58° Cacia) (nella foto) e Bonazzoli. In panchina: Marino, Adejo, Camilleri, Cascione, Missiroli, Pagano e Cacia. All.: Breda. Mantova (4-3-1-2): Handanovic; Salviato, Notari (c), Fissore e Lambrughi; Nicco, Grauso (dal 51° Locatelli), Carrus e Spinale; Pellicori (dall’84° Malatesta) e Nassi (dal 69° Tarana). In panchina: Iacobucci, Cavalli, Malatesta, Locatelli, Rizzi, Tarana e Gervasoni. All.: Serena. Arbitro: Giannoccaro di Lecce. Assistenti: Musolino di Taranto e Forconi di Aprilia. Quarto uomo: Giallanza di Catania. Marcatori: Brienza al 1° ed al 43°, Cacia al 58°, Tarana al 90° e Cacia al 93°. Andata: 2-2 (Cacia, Brienza, Nassi, Nassi). Recupero: 2’ (p.t.) e 3’ (s.t.). Ammoniti: Tedesco al 4°, Salviato al 25, Pellicori al 35°, Nicco al 69° e Fissore al 74°. Espulso: Bonazzoli al 68°. Corner: 6 Reggina e 5 Mantova. Tiri in porta: 9 Reggina e 2 Mantova. Tiri fuori: 4 Reggina e 2 Mantova. Falli fatti: 14 Reggina e 26 Mantova. Fuorigioco: 1 Mantova. Spettatori paganti: 369. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 3.121,00. Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 5553. Incasso totale: € 43.384,67.
Le note. Reggina: durante la seduta di rifinitura si è fermato il difensore Costa, Santos il sostituto come centrale sinistro; Breda esordisce in panchina dopo aver sostituito ad inizio di settimana Iaconi; in attacco il duo Cacia-Brienza (autori dei due goals nella gara di andata) sembrava favorito su quello Pagano-Bonazzoli, ma alla fine giocano Brienza e Bonazzoli. Mantova: a Gervasoni, al centro della difesa, viene ancora preferito Lambrughi come centrale sinistro; al posto del reggino Caridi, in campo Pellicori. Folta presenza di forze dell’ordine, supponiamo in virtù degli scontri tra gruppi di tifosi amaranto la scorsa settimana che hanno portato all’arresto di 6 ragazzi ed al ferimento di almeno il doppio. La cronaca. Fuori Cascione e Pagano dall’11 titolare, Breda sceglie uomini diversi rispetto al suo predecessore. Se, da un lato, è difficile rinunciare al capocannoniere amaranto Pagano (9 goals in questa stagione), dall’altro non si può tener conto delle potenzialità di Brienza che, se “vuole” giocare come sa allora riesce sicuramente a fare la differenza. In difesa, piuttosto che ad un centrocampista “adattato” quale Cascione si preferisce uno di ruolo come Santos con l’incognita Valdez (più prove negative che positive per l’uruguaiano). Nemmeno il tempo di iniziare che la Reggina passa. E’ il 1° minuto e Tedesco scaglia un sinistro che Handanovic respinge ma sui piedi di Brienza che, di prima intenzione, insacca da posizione decentrata. Miglior inizio per l’esordio in panchina di Roberto Breda non poteva esserci. Al 10° ancora Reggina. Cross da sinistra di Rizzato e Bonazzoli manda di testa alto. Ci prova un’altra volta Bonazzoli, questa volta di destro, ma il tiro viene respinto da un difensore. Un minuto dopo è Rizzato a provarci da fuori area, il pallone colpisce Brienza e si allontana. Partita vivace per pochi intimi a dispetto dei 5553 spettatori ufficialmente presenti. Al 15° primo corner per la Reggina. Alla battuta va Brienza che calcia basso per Vigiani che, nei pressi dell’area piccola, gira ma manda al lato. Al 16° la Reggina in ripartenza. Tedesco conquista palla sulla propria trequarti e lancia Bonazzoli che, defilato, aspetta che arrivi Carmona dalle retrovie per servirlo. Sulla traiettoria, però, interviene un difensore che mette in angolo. Calcia lo stesso Carmona e Bonazzoli colpisce bene di testa, è bravo Handanovic a deviare ancora in corner negando allo stesso la gioia di un goal fortemente cercato e che, anche sfortunatamente, tarda ad arrivare. Una manciata di secondi e la Reggina grida al rigore: Brienza viene steso apparentemente in maniera netta, ma Giannoccaro da quell’orecchio non sente. Brivido per la reggina al 27°. Su un lancio lungo, Fiorillo non esce così come giusto ed opportuno e mette in difficoltà il compagno di squadra Valdez costretto ad arrangiarsi come può ed a subire un fallo d’esperienza. Al 33° Brienza ci riprova. Lanciato da Carmona sulla destra, si accentra e calcia costringendo Handanovic alla deviazione in angolo. Calcia lo stesso Brienza e la palla termina sulla testa di Santos che, tutto solo ad un metro dalla porta, incredibilmente, indirizza il suo colpo di testa sull’esterno della rete. Al 35° calcio di punizione di Tedesco per Santos in area. Il brasiliano, di testa, prova a superare il portiere avversario con una palombella, ma quest’ultimo ci arriva e blocca agevolmente. La Reggina giochicchia ed impegna in numero 1 lombardo, il Mantova è inesistente e Fiorillo si prende di freddo rimanendo immobile. Al 39° ci prova Carmona da fuori raccogliendo una sponda di testa di Bonazzoli. Il suo tiro è ampiamente al lato. Breda è tranquillo in piedi davanti alla propria panchina, da indicazioni e consigli e prende appunti alla Mourinho sul suo taccuino. Al 43° la Reggina raddoppia ancora con Brienza. Sugli sviluppi del quarto angolo, chiede palla a Carmona, finta il cross di sinistro e lascia sul posto due avversari. S’incunea in area e, di destro, in diagonale, lascia di stucco Handanovic. Davvero un gran bel goal per preparazione e fattura. Quando la classe e la tecnica ci sono, basta solo volerle mettere in campo. Breda, oggi, di certo, non ha sbagliato a preferirlo a Pagano. Serena prova a dare nuova linfa alla sua squadra inserendo un uomo d’esperienza come Locatelli e, nel mentre, Giannoccaro e Musolino (suo primo assistente sotto la Tribuna) danno sfoggio della loro inadeguatezza odierna nel gestire la gara con delle decisioni o, meglio, con delle omissioni lasciando giocare oltre il consentito. Al 54° arriva il primo tiro verso la porta difesa da Fiorillo. Carrus, da fuori area, ci prova ma il portiere amaranto controlla che il pallone esca alla sua destra. Al 58° standing ovation per Brienza che, un po’ acciaccato ed alla sua prima partita dall’inizio dopo molto tempo, lascia il campo a favore di Cacia. Nemmeno il tempo di terminare l’applauso per Brienza che il nuovo entrato Cacia intuisce il retropassaggio di Salviato verso Handanovic, interviene d’astuzia e supera lo stesso portiere per il goal del 3 a 0. Insomma, Brienza e Cacia bestie nere del Mantova: fino al momento 5 goals subiti in 2 gare (3 da Brienza e 2 da Cacia). Buona la prova della Reggina, ma, ad onor del vero, il Mantova di oggi è davvero ben poca cosa. Breda può essere moderatamente soddisfatto per il gioco espresso anche se, come detto, davanti ad un avversario non certo attendibile. Per completezza d’informazione, a sottolineare comunque la positività della partita disputata dagli amaranto, dobbiamo ricordare che anche il Vicenza non era stato un fulmine di guerra eppure, in quell’occasione, si era riusciti ad uscire addirittura sconfitti dal “Menti”. Al 68° la Reggina resta in 10. Bonazzoli reagisce ad un presunto fallo di Pellicori e Giannoccaro estrae il rosso così come da regolamento. Ingenuità del reggino e resto della partita in inferiorità numerica. Chiaro che la superiorità numerica da un pizzico di coraggio a serena che toglie Nassi ed inserisce Tarana e, finalmente, riesce per la prima volta ad impegnare Fiorillo in una respinta a terra. Risponde la Reggina prima con Barillà e poi con Tedesco. Il primo calcia ma Handanovic para a terra ed il secondo ci prova al di qua della linea mediana del campo avendo notato il portiere fuori area, ma quest’ultimo non si lascia sorprendere e para anche in quest’occasione. Al 79° Cacia fa il funanbolo, due palleggi e tiro di sinistro al volo che, però, Handanovic para senza difficoltà. Dove non arriva il Mantova per manifesta incapacità, ci riesce, invece, la Reggina. E’ così che, su un cross a campanile da destra di Spinale, Fiorillo va “a farfalle” e Tarana si ritrova un pallone facile facile tra i piedi che non aspetta altro di essere spinto in rete da mezzo metro nonostante la debole resistenza di Adejo sulla linea di porta. Il risultato è da tempo acquisito ed anche se in 10 la squadra di Serena, comunque, non sembra proprio essere in grado di impensierire gli amaranto. La gara si chiude con l’ultimo episodio del Giannoccaro show: ammonizione a Cacia del tutto gratuita.