Reggio Calabria: arresti per sequestro di persona

Ieri la centrale operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri all’ora di pranzo ha ricevuto una anomala richiesta di aiuto. Dall’altro capo del telefono c’era una donna di chiara origine straniera che in preda alla disperazione chiedeva di essere liberata, fornendo l’indirizzo dell’abitazione dove, a suo dire era, stata sequestrata. Immediatamente i Carabinieri della Stazione di Cataforio si portavano sul posto e, nell’abitato di San Salvatore, senza difficoltà individuavano l’abitazione da dove proveniva il pianto disperato di una donna che chiedeva di essere liberata.

I Carabinieri hanno cercato in tutto i modi di aprire le porte ma queste, sbarrate ed in ferro, non davano alcun cenno di cedimento. I momenti di maggior panico si sono avuti quando la donna, H.J.E. polacca di anni 49, dopo essere riuscita ad aprire una finestra situata a diversi metri dal suolo, minacciava di gettarsi nel vuoto pur di riuscire a fuggire da quell’abitazione che, ormai da più di un giorno, era divenuta la sua prigione. Solo l’intervento dei militari riusciva a farla desistere dal suo intento. Trovata nelle vicinanze una lunga scala i Carabinieri sono riusciti, non senza difficoltà, a condurla in salvo. Vistasi liberata ed ormai al sicuro, la “prigioniera”ha raccontato loro il suo incubo. La donna, il giorno prima, era stata invitata assieme al suo compagno trentanovenne Marzynsky Grzegorz Ryszard (nella foto), a casa di tale Stepnowska Krystyna di anni 41 (nella foto) che nella comunità polacca di Reggio svolge il ruolo di intermediaria nel trovare lavoro ai propri connazionali, con la scusa di una interessante proposta occupazionale. In realtà, l’invito e la falsa proposta di lavoro facevano parte del piano congegnato dalla Stepnowska e dal Marzynski – che da un po’ si frequentavano all’insaputa della malcapitata – per rapinarla di un prezioso anello, venderlo e con il ricavato godersi insieme un bel weekend a scapito della H.J.E. che, obbligata a stare in silenzio, veniva segregata in quella casa . La polacca prima di richiedere l’intervento dei Carabinieri aveva cercato in tutti i  modi di convincere i suoi aguzzini a lasciarla libera promettendogli anche di non denunciare il reato. I due, tuttavia,  non curandosi della sua disperazione la rinchiudevano nell’appartamento e scappavano via insieme. I Carabinieri, dopo le dichiarazioni della donna, effettuata una serie di controlli nella zona di Mosorrofa, nei luoghi abitualmente frequentati da cittadini polacchi, grazie anche alla descrizione fornita, sono riusciti a rintracciare  due fuggitivi mentre si trovavano ancora nel letto a dormire insieme. La Stepnowska e il Marzynski venivano tratti in arresto per il reato di rapina e sequestro di persona e tradotti in carcere così come disposto dal P.M. Danilo Riva.

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Author: Maurizio Gangemi