Regione Calabria: i funzionari dell’Autorità di Audit scrivono al Governatore Scopelliti

Riceviamo e pubblichiamo. On. Presidente, gli scriventi funzionari in servizio presso l’Autorità di Audit della Regione Calabria, costituita in attuazione dei nuovi regolamenti comunitari quale struttura tecnica alle dirette dipendenze delle SS.LL., nel premettere di essere stati assunti a tempo determinato, dopo aver partecipato ad un pubblico concorso dai requisiti molto stringenti e selettivi, specificano quanto appresso. Siamo un gruppo di funzionari scelti, da bando, tra professionisti con laurea e specializzazioni, tutti calabresi che, come Lei ha più volte pubblicamente evidenziato quale circostanza premiante, in un momento “di grande disagio sociale ed economico, abbiamo deciso di restare in Calabria, investire e condividere il sogno ed il bisogno di contribuire alla crescita di questa nostra regione, immaginando un percorso importante di sviluppo di questa nostra comunità, quanto meno per lasciare qualcosa di utile ai nostri figli.”

Svolgiamo un lavoro molto delicato e complesso e non sempre ben visto, anche se fondamentale per il recupero di credibilità da parte di quella burocrazia regionale che deve sapere non solo che ci sono delle regole ma che queste vanno rispettate. E Lei più di altri è stato, ed è, fautore di tali principi e può, pertanto, comprendere il sentimento che, al di fuori della contingenza politica, ha animato il nostro lavoro all’indomani del superamento del concorso, sposando un progetto importante per tutta la Regione, per tutti noi, lavorando in sinergia nonostante dinamiche interne ed esterne non sempre facili e cercando di supportare i dipartimenti in questo rinnovato percorso del nuovo POR. Se a volte il nostro impegno, il nostro spirito di collaborazione ad un nuovo progetto per la Calabria ma anche le nostre preoccupazioni per il domani, non sono state adeguatamente trasferite giungendo distorte alla Sua particolare percezione, ne siamo assolutamente rammaricati. Citando le Sue parole, tutti noi riteniamo di aver messo “le mani dentro al forno sporcandocele di farina e tirandole poi fuori pulite”, con la consapevolezza di operare per il bene e la crescita della regione, Le scriviamo, affinchè ci ascolti, ci dia una possibilità, quella di dimostrare che possiamo essere una Calabria diversa, che non dobbiamo essere costretti a perdere il futuro e a dover ingoiare la dignità. Nell’aprile del 2009, abbiamo già dimostrato il nostro senso di responsabilità, sottoscrivendo una integrazione contrattuale, che ci ha coinvolto in prima linea, nel recupero del considerevole ritardo nei controlli sul POR 2000-2006, recuperando quasi cinque annualità di controlli arretrati e scongiurando in tal modo la perdita di fondi della vecchia programmazione, conquistando così, per amore di verità, riconoscimenti scritti anche dalla Commissione Europea. Ci siamo permessi di scriverLe questa breve lettera perché se anche la “politica non sempre possiede la sensibilità e l’umiltà di ascoltare e condividere le esigenze della popolazione che governa”, come Lei stesso ha detto, pensiamo che Lei, Presidente, ed il suo governo tutto, stiate lavorando per vincere una sfida difficile, quasi impossibile, alla quale anche noi vorremmo dare un contributo, positivo e costruttivo.  Le chiediamo quindi di non buttare via le nostre professionalità e la nostra esperienza e di darci la possibilità di continuare a contribuire al buon andamento della Sua amministrazione.  Concludiamo questa breve missiva nella speranza che voglia tenere in considerazione i risultati del lavoro svolto e consentirci di continuare a svolgerlo sollevandoci dalle preoccupazioni di un futuro incerto. Certi dell’attenzione che vorrà accordare alla presente restiamo in attesa di un cenno di riscontro.

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Regione Calabria: Gianni Nucera sulla vicenda dei lavoratori del porto di Gioia Tauro

“Su Gioia Tauro non grava più l’ombra di 467 licenziamenti, che con l’indotto si sarebbero quantomeno raddoppiati. L’intesa sottoscritta oggi tra Governo, Regione Calabria, Med Center Container Terminal ed organizzazioni sindacali è un primo importante risultato che va salutato con estremo favore”. E’ quanto afferma il Segretario-Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, dopo le notizie rimbalzate da Roma e riguardanti l’intesa sottoscritta al tavolo tecnico convocato dal Ministro Matteoli.

“La Regione Calabria ha fatto sentire forti e chiare le sue ragioni, in difesa di una infrastruttura che non può essere abbandonata a se stessa – prosegue Nucera, per il quale, però, il risultato sul quale puntare e costruire il futuro di Gioia Tauro non è la  Cassa integrazione concessa per un anno, ma l’impegno sottoscritto dal Governo per un’attività di monitoraggio e di verifica delle dinamiche economiche internazionali che sono state alla base della crisi di Gioia Tauro. Altro aspetto, poi, non meno importante – afferma ancora il Segretario-Questore Giovanni Nucera – riguarda la richiesta di riconoscimento per Gioia Tauro come “area di crisi” e la trattativa aperta direttamente con Msc  per incrementare la sua presenza a Gioia Tauro. Insomma, si è deciso di lavorare su più fronti coinvolgendo Governo centrale e governo regionale, i quali ciascuno con il proprio ruolo e le proprie competenze devono dare un importante contributo alla rinascita dello scalo, sfruttando tutti gli strumenti disponibili, a cominciare dall’Apq, l’Accordo di programma quadro che prevede per Gioia Tauro investimenti per quasi 500 mln di euro, e per la realizzazione del polo logistico”. “Condivido anch’io le dichiarazioni compiaciute di queste ore, ma – avverte Nucera – non mi illudo che il percorso predisposto oggi sia di facile attuazione. E’ certo un primo importante passo, ma è un percorso che la classe politica regionale e nazionale calabrese, le organizzazioni sindacali, gli stesi lavoratori, devono accompagnare con attenzione nella sua evoluzione. Non vorrei – conclude Nucera – che fra un anno, finita la Cassa integrazione per i lavoratori in esubero, e non solo, si apra il baratro di una nuova crisi che per Gioia Tauro e la Calabria rappresenterebbe il colpo di grazia finale.

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Regione Calabria: Sarra commenta i risultati elettorali

Alberto Sarra (nella foto), Sottosegretario alle riforme e semplificazione amministrativa ha così commentato i risultati elettorali: "Il dato è ormai aritmetico, è un risultato che si inserisce in questo contesto regionale che inverte il 4 a 1 di un paio di anni fa. I calabresi hanno risposto bene per poter iniziare a parlare di modello Calabria. Credo che questo risultato ottenuto oggi in Calabria pesi anche in un contesto nazionale. Questo non è un risultato occasionale. E' un dato importante, questa omogeneità fra comune e provincia crea un dialogo più significativo fra due istituzioni.

E’ fuor di dubbio che in questo contesto che ha visto il centrodestra  prevalere in Calabria abbia avuto un ruolo importante e strategico il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. In poco meno di un anno  di governo regionale il governatore ha  dato  quelle  risposte che i calabresi aspettavano e attendevano da tempo. Se si vince a Cosenza Catanzaro e Reggio Calabria un motivo c’è. Questo risultato ottenuto è soprattutto merito suo. La città metropolitana di Reggio Calabria  è la nostra sfida più importante, riguarderà non solo il comune ma l'intera provincia. Adesso possiamo offrire delle maggiori garanzie".

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Regione Calabria: le preoccupazioni dei funzionari dell’Autorità dell’Audit

I funzionari dell’Autorità di Audit esprimono serie preoccupazioni sulla continuità del proprio rapporto di lavoro all’interno della Regione Calabria. L’Autorità di Audit è l’ufficio preposto dai Regolamenti comunitari alla verifica delle operazioni finanziate con fondi provenienti dall’Unione Europea ed alla verifica dei sistemi della Regione che li gestiscono. In Calabria, l’A.d.A. è stata costituita con un concorso pubblico nel 2008 attraverso una rigorosa selezione pubblica per titoli ed esami, che ha portato all’individuazione di eccellenti professionalità calabresi, scelti tra giovani avvocati e giovani commercialisti. In questi tre anni l’ufficio di Audit calabrese si è distinto per il recupero del forte ritardo accumulato sulla vecchia programmazione 2000-2006 negli anni precedenti, e per il rispetto degli adempimenti delle scadenze per il 2007-2013, facendo conquistare, alla Regione Calabria, la piena fiducia degli Uffici della Commissione Europea.

Attualmente i giovani funzionari regionali sono in scadenza di contratto e da qualche giorno stanno assistendo ad uno stillicidio di voci circa l’espletamento di un nuovo concorso pubblico a tempo determinato per una nuova selezione di personale preposto al funzionamento dell’Autorità di Audit. Il Consiglio Regionale della Calabria, infatti, tra qualche giorno dovrà approvare il proprio collegato al bilancio ed è in questa occasione che sarà deciso il futuro dell’Autorità di Audit. Sembra alquanto paradossale che, nonostante l’esperienza maturata in questi anni, nonostante i risultati raggiunti ed oggettivamente riconosciuti dalle Istituzioni nazionali e comunitarie e, nonostante sussistano i presupposti giuridici per una riconferma dei funzionari attualmente in essere, ancora non siano state fornite informazioni in merito alla loro continuità lavorativa, rischiando di compromettere definitivamente i due programmi operativi: POR Calabria FESR 2007-2013 – POR CALABRIA FSE 2007-2013 arrecando in tal modo un grave danno economico alle casse regionali. Questo stato di incertezza non contribuisce a rendere sereno il clima lavorativo nel quale si stanno conducendo le operazioni di controllo in una Regione, dove la cronaca quotidiana di quest’ultimi anni, dimostra che di controlli ce n’è tanto bisogno. E’ doveroso menzionare e ringraziare la disponibilità con la quale l’Assessore al Personale, On. Tallini, ha ricevuto e rassicurato i funzionari sull’impegno del Suo Assessorato a non incrementare la precarietà individuando percorsi e procedure che siano giuridicamente sostenibili. I funzionari dell’Autorità di Audit, forti della sensibilità dimostrata dall’Assessore, chiedono atti concreti, così come già richiesto dagli organismi della Commissione europea, circa il proprio futuro lavorativo.

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Elezioni regionali 2010, appoggio incondizionato del Ministro La Russa al candidato a Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti

altalt“Uno sviluppo concreto e duraturo della Calabria può avvenire unicamente tramite una crescita sinergica tra governo centrale e regionale”. Un chiaro messaggio quello espresso dal Ministro alla Difesa Ignazio La Russa (nella foto tra Scopelliti e Tuccio) nel corso della conferenza stampa che ha preceduto l’incontro svoltosi nella sala “Versace” del Cedir, per la presentazione dei candidati calabresi del PdL alle elezioni del 28 e 29 marzo prossimo. Un appoggio incondizionato, quello di La Russa, alla candidatura di Giuseppe Scopelliti a Presidente della Regione, che nasce sulla base di saldi presupposti evidenziati dallo stesso premier Berlusconi in tempi non sospetti. Amore per la propria terra, profonda conoscenza della politica e dei suoi meccanismi, trasparenza nel governare il territorio e capacità di scommettere sul proprio operato. Una miscela di qualità che ha spinto il ministro a voler presenziare di persona l’incontro. Una premessa che ha lasciato subito il posto ai punti qualificanti del programma politico da realizzare in caso di vittoria elettorale.

Sviluppo, sanità, lavoro e contrasto alla criminalità organizzata hanno rappresentato i punti nevralgici di un sistema regionale, definito dallo stesso La Russa, allo sbando. Questa terra, ha spiegato il ministro, paga innanzitutto un prezzo geopolitico a causa della sua marginalità rispetto al cuore dell’Europa, il ché non consente di mettersi in competizione con altre regioni se non si adottano misure di espansione concrete. Una visione condivisa anche da Scopelliti, il quale ha messo in evidenza quali potrebbero essere i punti di forza dell’allocazione geografica da sfruttare ai fini di un progetto di sviluppo. La posizione a ridosso dell’area mediterranea, ha dichiarato il candidato Governatore, permette sbocchi poliedrici, ma, tutto ciò, è subordinato alla capacità politica del governo regionale di saper rendere appetibile il territorio ad investimenti esteri. Creare condizioni per il rilancio dell’imprenditoria attraverso interventi mirati, gestendo al meglio i fondi europei, internazionalizzare le imprese e snellire la struttura burocratica. Tutte misure che richiedono un’innovativa politica di crescita infrastrutturale del territorio per potersi affacciare nel mercato globale. Il ministro La Russa ha poi sottolineato come la presenza dello Stato sul territorio nel contrasto alla criminalità organizzata è propedeutico ad un concreto sviluppo della regione, poiché, infonde maggiore sicurezza tra gli imprenditori e crea le condizioni per incrementare i flussi turistici. In merito alla cosiddetta “zona grigia”, occupata da una certa borghesia mafiosa, è lo stesso ministro a sottolineare come il PdL si sia fatto promotore di una proposta di legge che non consente la candidatura a chi, con sentenza passata in giudicato, è colpevole di reati contro la Pubblica Amministrazione. Il problema della sanità ha poi occupato un ruolo centrale nel corso del dibattito. Profonda l’indignazione di La Russa per il ritardo in cui versa la Calabria, da dove intere famiglie si trovano costrette a “pellegrinare” in strutture sanitarie del nord Italia per trovare un’assistenza adeguata. Una critica marcata dal ministro principalmente dovuta al fatto che tale problematica presenta connotati endemici, poiché, mentre l’aspetto occupazionale e di sviluppo dipendono in parte da circostanze nazionali e mondiali, economiche e finanziarie, un’oculata gestione della sanità risiede unicamente nelle capacità del governo regionale. E anche su questo punto è intervenuto Giuseppe Scopelliti, presentando un programma di un nuovo Piano Sanitario, che tiene conto del rapporto domanda-offerta e dell’appropriatezza delle prestazioni, ponendo al centro del sistema la persona. Un vero e proprio riassetto organizzativo che punta su criteri meritocratici e con procedure trasparenti che privilegino capacità e professionalità, al di là di ogni colore politico. Una presentazione dei contenuti programmatici, insomma, che sa di rinnovamento che rifugge da ogni forma di campanilismo e che basa una politica del fare sull’agire comune delle cinque province calabresi in sinergia col governo centrale.

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