Bronte (Sr): la Guardia di Finanza sequestra 7115 litri di detergente illegalmente venduto per sanizzante. Denunciato un imprenditore (video)

(110) I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dei servizi volti alla verifica delle misure per il contenimento dell’epidemia Coronavirus, hanno sottoposto a sequestro 6074 confezioni di normale prodotto detergente, corrispondenti a 7115 litri, illecitamente posto in vendita quale sanificante senza che ne fossero state preventivamente verificate le reali qualità biocide.

In particolare, i militari della Compagnia di Paternò, impegnati nel controllo delle caratteristiche dei prodotti maggiormente richiesti dopo l’inizio dell’allarme sanitario (maschere protettive, guanti, gel igienizzanti, etc…), hanno individuato il soggetto economico a seguito di una specifica ed attenta attività di Polizia Economico- Finanziaria.

Recatisi presso la sede del commerciante all’ingrosso di detersivi, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto decine di confezioni di detergente, qualificati sull’etichettatura quali sanitizzante, pronti per l’illecita vendita. Infatti, la capacità battericida, ovvero l’essere in grado di eliminare i virus eventualmente presenti sulle superfici del mobilio e delle suppellettili, deve essere appurata nel corso di approfondite analisi chimiche e comprovata da una specifica autorizzazione ministeriale prima che il prodotto venga immesso in commercio.

Tale circostanza è molto importante per evitare sia potenziali rischi per la salute pubblica, non avendo cognizione delle reali caratteristiche e delle eventuali controindicazioni del prodotto, sia che i clienti vengano semplicemente indotti in errore a seguito delle false indicazioni riportate sulla confezione.

Per tale ragione, i militari hanno proceduto al sequestro della merce ed hanno segnalato il titolare della società alla locale Autorità Giudiziaria per frode in commercio.

Nel contempo, altri Reparti del Corpo sono stati interessati perché procedano al sequestro del medesimo prodotto già distribuito a diversi clienti sull’isola.

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Catania: semplici detergenti venduti per dispositivi medici. La Guardia di Finanza interrompe la commercializzazione fraudolenta e sequestra 5000 flaconi (video)

(97) Prosegue l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, mirata al rispetto delle misure per il contenimento dell’epidemia Coronavirus e il contrasto alle frodi in ordine alla vendita di DPI (dispositivi di protezione individuale).

I Finanzieri della Compagnia di Catania, grazie alle sinergie info-investigative tra Comandi del Corpo, hanno coordinato e portato a termine un’operazione conclusasi con il sequestro di oltre 1.500 flaconi di gel detergente recanti etichette con diciture ingannevoli, poiché venduti come disinfettante per mani, in assenza delle specifiche autorizzazioni alla commercializzazione da parte del Ministero della Salute o della Commissione Europea.

In particolare, le Fiamme Gialle catanesi hanno individuato un commerciante all’ingrosso di prodotti chimici per l’industria, operante nell’hinterland catanese, che deteneva presso il proprio magazzino, pronte per la spedizione, numerose confezioni di gel detergente riportanti la dicitura “disinfettante”, ma in realtà sprovviste delle specifiche autorizzazioni. L’imprenditore è stato altresì trovato in possesso della materia prima e degli imballaggi necessari al confezionamento del gel in flaconi.

Dall’esame dei documenti fiscali già emessi, i militari hanno ricostruito la filiera commerciale complessiva di circa 5.000 articoli, attraverso l’individuazione di clienti, costituiti principalmente da farmacie ed erboristerie, ubicati in varie provincie siciliane e in Sardegna. La successiva attività investigativa, eseguita anche mediante l’ausilio di altri Reparti del Corpo competenti per territorio, ha permesso di procedere al sequestro penale di tutte le confezioni di gel detergente poste in vendita.

Il titolare dell’attività commerciale all’ingrosso e i responsabili delle rivendite al dettaglio sono stati segnalati alle rispettive Procure della Repubblica per il reato di frode nell’esercizio del commercio.

In tal senso la Guardia di Finanza, nel particolare periodo emergenziale, prosegue la propria azione, unitaria e coordinata, indirizzando maggiormente gli sforzi operativi per tutelare i consumatori e garantire il rispetto delle regole cui si attengono le aziende che producono dispositivi di protezione secondo gli standard qualitativi e di sicurezza imposti dalle norme vigenti.

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