Eseguita a Pisa un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palmi a carico di un giovane studente di origine tunisina che da tempo molestava una giovane studentessa di origine reggina che studia all’Università di Pisa. Per diversi mesi la vita della ragazza è stata resa impossibile: pedinamenti, offese, chiamate anonime, messaggi sms con minacce di morte, richieste estorsive di denaro alla vittima ed ai suoi familiari versate in contanti e persino tramite ricariche Poste Pay, pur di evitare conseguenze più gravi all’incolumità psico-fisica della ragazza. Un giovane di origine tunisina Farhat Hamdi è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni (nella foto) a Pisa con l'accusa di stalking ed estorsione in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palmi. Insulti, pedinamenti, minacce, sono iniziati mesi fa, quando la giovane studentessa ha messo la parola fine ad una relazione nata nella città di Pisa dopo la ragazza reggina studia medicina all’Università toscana e vive in un collegio di suore ormai da qualche anno.
Il giovane anziché accettare la giusta decisione della studentessa ha preteso costringerla a proseguire la relazione, ottenendo soltanto secchi rifiuti da parte della ragazza. Uno schema che si è ripetuto negli ultimi mesi; il giovane dichiarava ripetutamente di rovinarle la vita con continue minacce anche di morte anche tramite sms del tipo “ prendo una pistola e faccio una strage”. Il ventitreenne è presto passato dalle minacce ai fatti e, approfittando delle buone condizioni economiche della studentessa, ha iniziato a chiederle soldi in contanti che la ragazza, pur di evitare il peggio, ha elargito con varie somme nel tempo: 20, 50, 70, 100 euro a più riprese. La giovane è stata costretta a non uscire per giorni e giorni dal collegio dove viveva nella città toscana e poi addirittura, quando la situazione è divenuta insostenibile, a far rientro per parecchi giorni nel suo paese d’origine. Il giovane è riuscito anche a trovare il numero di casa della ragazza ed ad estendere le minacce anche ai propri familiari che, spaventati, elargivano tramite pagamento poste Pay somma di denaro anche di 400euro su richiesta del giovane tunisino che oltre alle minacce di morte dichiarava di pubblicare su internet presunte foto compromettenti che ritraevano la ragazza. Dopo il periodo trascorso dai genitori la ragazza è stata costretta a ritornare a Pisa per proseguire gli studi dove ha evitato di uscire dal collegio recandosi esclusivamente all’università “scortata” da amici. L’incubo della ragazza è finito quando i carabinieri di Villa San Giovanni, dopo aver ricostruito passo dopo passo l’intera vicenda, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palmi ed hanno associato lo “stalker” presso la casa circondariale di Pisa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Poche ore prima dell’esecuzione dell’ordinanza per proseguire la propria attività intimidatoria nei confronti della ragazza ha inviato presso il collegio di suore una rosa rossa con uno scritto che inneggiava al colore del “sangue che presto si verserà”.