Pavia: operazione “Clean Hands”, la Guardia di Finanza sequestra 18000 litri di acqua e sapone venduti come gel disinfettante ed igienizzante (video)

(101) Un nuovo episodio di frode legato all’emergenza sanitaria dettata dalla diffusione del Coronavirus è stato registrato nell’Oltrepò pavese.

La Compagnia della Guardia di Finanza di Voghera, su ordine della Procura della Repubblica di Gorizia, ha effettuato una perquisizione presso i locali di un’azienda di Bosnasco (PV) ove si sarebbe dovuto produrre gel disinfettante.

Alla ditta in questione ci si è arrivati dopo un controllo su strada effettuato in provincia di Gorizia da militari della Compagnia di Monfalcone. I fatti hanno evidenziato che i flaconi trasportati contenevano semplici detergenti e non certo gel disinfettante come invece falsamente attestavano le etichette e i documenti che accompagnavano la merce.

È così scattata la perquisizione della società dell’Oltrepò pavese ad opera delle fiamme gialle vogheresi che sono riuscite ad individuare ben 21.600 flaconi, stipati su 38 bancali, di prodotti pronti per la vendita e non conformi alla normativa sanitaria, sequestrando circa 18.000 litri di semplice liquido detergente spacciato per disinfettante.

I flaconi sequestrati, privi della dicitura “Prodotto biocida” e dell’autorizzazione del Ministero della Salute o dell’Unione Europea, riportavano sull’etichetta numerosi riferimenti, anche in lingua straniera, ad un’azione “DISINFETTANTE”, “GERMICIDA” ed “ANTIBATTERICA” ingannevole per il consumatore.

In realtà, l’etichettatura era stata creata ad hoc per indurre in errore l’acquirente finale spinto a fidarsi dell’efficacia disinfettante del prodotto, invece assente. Tale merce, qualora immessa sul mercato senza i controlli previsti a garanzia dell’efficacia e della sicurezza del prodotto, avrebbe fruttato un illecito guadagno pari a circa 200 mila euro.

Il titolare dell’impresa controllata è stato deferito alla Magistratura goriziana per frode nell’esercizio del commercio, reato previsto e punito dall’art. 515 c.p., in concorso con un altro soggetto operante nel Friuli che ha acquistato, per la successiva rivendita, i prodotti detergenti dall’azienda produttrice dell’Oltrepò pavese.

Il Ministero della Salute chiarisce che, per la normativa nazionale e comunitaria, i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione sono classificabili come prodotti “biocidi” e possono essere posti in commercio solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione/registrazione alla commercializzazione da parte del predetto Dicastero o dalla Commissione Europea. Tale autorizzazione, che deve essere obbligatoriamente riportata in etichetta, garantisce l’effettuazione di un controllo preventivo all’immissione in commercio, attraverso il quale è valutata la sicurezza del prodotto per il consumatore e per l’ambiente, nonché la sua efficacia. Attribuire arbitrariamente, come è accaduto, a prodotti detergenti generici proprietà igienizzanti e disinfettanti contro germi e batteri potrebbe creare nel consumatore una falsa aspettativa sul prodotto stesso.

Continuano, dunque, le attività ispettive della Guardia di Finanza di Pavia, svolte in concomitanza delle misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che hanno come obiettivo il contrasto ai comportamenti fraudolenti e alle manovre speculative sui prezzi, mirando a garantire l’equilibrio del mercato e l’effettivo sostegno alla popolazione in un momento di forte difficoltà.

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Gorizia: operazione “Clean Hands”. Tra Friuli V.G. e Lombardia la Guardia di Finanza sequestra otre 17000 litri di falso disinfettante (video)

(100) Alcuni giorni fa, a Voghera, in Provincia di Pavia, con la collaborazione dei colleghi del luogo, i finanzieri isontini, sono giunti al sequestro oltre 17 mila litri di un cosiddetto gel igienizzante per mani abusivamente riportante sulle 21.600 confezioni un’azione “disinfettante”, “germicida” ed “antibatterica” mai sottoposta alla validazione delle qualità dal Ministero della Salute.

L’attività ha preso spunto dal sequestro effettuato a Monfalcone (GO) del carico di un autocarro che trasportava diversi cartoni di gel igienizzante in flaconi, denominato “Detergente Igienizzante Ml. 800 – Sanit Gel”, destinati alla vendita nel territorio isontino. A detto sequestro, a causa delle carenze di qualità del prodotto di cui si tentava il commercio, è seguita la denuncia dei responsabili all’Autorità Giudiziaria di Gorizia per “frode in commercio” prevista dall’art. 515 del Codice penale. Con l’obiettivo di ricostruire e disarticolare l’intera filiera commerciale non autorizzata, sono state poi disposte dall’Autorità Giudiziaria le perquisizioni all’interno dei magazzini della società produttrice che hanno consentito il sequestro di cui si dà conto.

Per disposizioni del Ministero della Salute, i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione, classificabili come prodotti “biocidi”, possono essere posti in commercio solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione che ne certifica le qualità. Tale autorizzazione garantisce la sicurezza del prodotto per il consumatore e per l’ambiente, nonché la sua efficacia. Attribuire a prodotti detergenti, nel generico contesto delle proprietà igienizzanti ammesse, specifici effetti nei confronti di germi e batteri potrebbe ingenerare nel consumatore false aspettative sull’efficacia e “bontà” del prodotto. L’immissione in consumo della merce sequestrata avrebbe procurato un illecito guadagno stimato fino a 200 mila euro.

L’attività svolta nell’attuale contesto emergenziale dalla Guardia di Finanza isontina si armonizza con i compiti di presidio del territorio delle altre Forze di Polizia, secondo le direttive impartite dalla locale Autorità di Pubblica Sicurezza e dal Ministero dell’Interno, con lo scopo di garantire l’ordine pubblico economico da quanti nel particolare momento tentano iniziative commerciali a scapito della correttezza e credibilità del mercato e della sicurezza dei consumatori.

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