Torino: sostenevano di avere la “ricetta” contro il coronavirus, la Guardia di Finanza sequestra 170000 prodotti parafarmaceutici ed integratori e denuncia marito e moglie (video)

(104) Una sorta di “ricetta” con la quale promettevano di curare il “coronavirus”. Questo si erano inventati P.F., settantenne e M.C.L. sessantenne, amministratori di una società di Peschiera Borromeo, nel milanese, da anni nel campo dei prodotti farmaceutici e degli integratori, denunciati dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di una vasta operazione.

Oltre 170.000 i prodotti parafarmaceutici e gli integratori sequestrati dai Finanzieri del Gruppo Torino che hanno condotto le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, Dott.ssa Tiziana SICILIANO coordinatrice del VI Dipartimento “Tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro” e dal Dott. Mauro Clerici.

Le indagini hanno appurato come la coppia pubblicizzasse sul sito della società un vero e proprio “protocollo medico”, da loro ideato, il quale prevedeva la somministrazione di integratori che, sommati ad altre terapie non meglio specificate, avrebbero garantito una cura efficace contro il “Coronavirus”.

Ovviamente, di quanto reclamizzato dai due soggetti non si è rilevata alcuna fondatezza, ma solo una vera e propria frode in commercio, resa ancor più riprovevole visto il momento storico che il Paese sta attraversando.

La coppia, marito e moglie, già nota alle cronache per essere stati arresati per una vicenda che li aveva visti protagonisti per esercizio abusivo della professione medica e somministrazione di farmaci guasti o imperfetti, aveva ideato un ricettario medico che di medico e curativo aveva ben poco, soprattutto perché, per ora, una cura efficace contro il coronavirus non esiste.

I Finanzieri hanno oscurato i siti web della società nonché le pagine di un noto social network dove, tra l’altro, si esortavano gli utenti “…a leggere con attenzione e condividere…” i vari consigli medico-terapeutici, dispensati da P.F. in materia di “coronavirus”. È bene ricordare che P.F. medico non è.

Parte degli integratori e dei prodotti parafarmaceutici “cautelati” dai militari erano destinarti al mercato europeo, visto che la società coinvolta nell’indagine annoverava clienti in Francia, Austria, Germania e Svizzera.

Non solo cure mediche contro il coronavirus; gli inquirenti nel corso dell’operazione hanno anche scoperto come la coppia pubblicizzasse, con l’occasione, protocolli medici da seguire per contrastare anche forme gravi di patologie il tutto senza avere i titoli per esercitare la professione medica.

 

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Livorno: emergenza Covid-19, denunciate 3 persone che prendevano il sole (video)

(77) 376 persone e 44 esercizi pubblici controllati, 9 persone denunciate: è il bilancio dell’attività svolta ieri dalle Fiamme Gialle di Livorno, impegnate nell’emergenza coronavirus.

Dopo un primo periodo rivolto alla deterrenza, con illustrazioni ai cittadini tese a suggerire azioni e comportamenti utili a prevenire il contagio ed evitare di incorrere nelle sanzioni, questa volta sono scattate le prime denunce alla Procura della Repubblica di Livorno per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”.

Due persone stavano prendendo il sole nei pressi della “baracchina azzurra” e una sugli scogli ad Antignano. I finanzieri, dopo svariati richiami, si sono trovati costretti a segnalarle all’Autorità giudiziaria. I primi sono 2 fratelli, entrambi studenti livornesi di 23 e 19 anni. L’altro è un disoccupato livornese (celibe) di 34 anni che, dopo un ammonimento verbale a distanza da parte della pattuglia che lo avevo scorto mentre era sdraiato vicino al mare, ha tentato (ovviamente senza riuscirci) di nascondersi tra gli scogli.

Situazioni ripetutesi con altri due cittadini fermati, in tarda serata, in occasione di un posto di controllo. I due erano senza autodichiarazione e soprattutto non vi erano ragioni che ne giustificassero l’uscita dall’abitazione. Singolare il fatto che avessero in macchina i loro cani, invocati per provare a giustificarsi pur utilizzando l’autovettura e provenendo da due quartieri diversi.

Altri quattro ragazzi pure si trovavano fuori di casa senza motivate esigenze e due di essi sono stati trovati in possesso di sette grammi di marijuana e di uno spinello. Questi ultimi, oltre alla denuncia penale per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, sono stati segnalati alla Prefettura di Livorno per detenzione di droga a uso personale.

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