Albinoleffe – Reggina: 1-3. Albinoleffe (4-4-2): Tomasig; Garlini (dal 54° Foglio), Sala, Piccinni e Regonesi (c); C. Zenoni, Hetemaj, Mingazzini e Salvi (dal 46° Bombardini); Cocco (dal 62° Cisse) e Torri. In panchina: Layeni, Luoni, Passoni e Martinez. All.: Mondonico. Reggina (3-4-3): Puggioni; Adejo, Costa ed Acerbi; Colombo (dal 67° Cosenza), Tedesco, Rizzo e Rizzato; Danti (dal 58° De Rose), Campagnacci (dall’82° Zizzari) e Bonazzoli (c). In panchina: Kovacsik, Barillà, N. Viola e A. Viola. All.: Atzori. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa. Assistenti: Evangelista ed Argiento. Quarto uomo: Del Giovane. Marcatori: Mingazzini al 12°, Campagnacci al 28°, Bonazzoli al 37° e Campagnacci all’80°. Ammoniti: C. Zenoni al 54°, Foglio al 65° Hetemaj e Bonazzoli all’83°, Piccini all’87° e Sala al 90°. Corner: 2-2. Recupero: 0’ (p.t.) e 3' (s.t.).
Cronaca e commento. Primo tempo (dal 15°). Gara che inizia sotto uno splendido sole estivo, alla presenza di un nugolo di tifosi amaranto (“Simu ‘ccà, Montebello” è assolutamente esaustivo) e con gli uomini di Mondonico a restituire il pallone ai reggini dei quali era in possesso al momento della sospensione all’insegna del fairplay. Al 18° prima occasione da rete per gli ospiti: cross da sinistra di Rizzato e Danti, a centro area, viene anticipato all’ultimo istante da un difensore. La partita, pur essendo giunta ufficialmente al 20°, tarda a prendere ritmo con la Reggina schierata con il tridente d’attacco Danti-Campagnacci-Bonazzoli fermamente intenzionata quantomeno a conquistare un punto. Al 26° occasione da goal per gli amaranto. Colombo (ex seriano) riceve palla ed entra in area, supera Regonesi con un pallonetto e, davanti a Tomasig, viene forse spinto dallo stesso capitano di casa senza che Tommasi intervenga. La Reggina è padrona del gioco ed al 28° pareggia con Campagnacci (nella foto) che, penetrato nell’area avversaria dal fronte d’attacco sinistro (dopo aver chiuso un triangolo con Bonazzoli), trafigge Tomasig in diagonale. Gran bel goal, non c’è che dire. E, ci piace sottolinearlo ancora, fa un piacere immenso vedere Puggioni sobbarcarsi il centinaio di metri che normalmente lo separa dalla porta avversaria per andare a festeggiare qualsiasi compagno vada a segno. Al 34° uno strano episodio: Adejo e Cocco si fronteggiano e quest’ultimo tocca visibilmente con il braccio sinistro. Tommasi estrae il cartellino giallo diretto al giocatore amaranto (alla sua ultima partita della stagione regolare – playoff esclusi, quindi – perché squalificato per 3 giornate dopo la gara di sabato scorso contro il Varese e comunque in campo oggi grazie al regolamento) salvo, poi, ammettere l’aver sbagliato, tornare sulla propria decisione annullando il giallo e concedendo il giusto calcio di punizione ai reggini. La squadra di Atzori, intanto, continua ad essere assoluta padrona del gioco lasciando ai padroni di casa gli spiccioli di una gara che gestisce a suo piacimento. Ed al 37° giunge il legittimo e meritato vantaggio. Campagnacci, da destra, crossa basso al centro dell’area dove c’è capitan Bonazzoli che calcia al volo ma Tomasig respinge. La palla resta in zona ed ancora Bonazzoli ribadisce a rete con Tomasig che, questa volta, devia ma sotto la traversa della propria porta. La Reggina è costantemente nella trequarti avversaria e da l’impressione di poter ulteriormente arrotondare il punteggio. Mondonico, che ha schierato una formazione ampiamente più difensiva di quella messa in campo il 30 aprile scorso (legittimamente considerato il vantaggio acquisito), pensa a due sostituzioni nell’intervallo e Bombardini e Foglio iniziano a riscaldarsi a bordo campo. Tra i reggini, Tedesco è il motore del centrocampo amaranto dimostrando di essere più di una spanna al di sopra dell’omologo spesso schierato da Atzori e Campagnacci pare essere inesauribile spostandosi da destra a sinistra senza soluzione di continuità (il goal realizzato è, infatti, arrivato partendo sulla sinistra e l’assist per il raddoppio di Bonazzoli, invece, lo ha visto protagonista a destra). Il primo tempo, senza recupero, finisce qui. La Reggina è! Secondo tempo. Come preannunciato, Mondonico effettua il primo dei due presumibili cambi: entra Bombardini (il secondo ex della gara) ed esce Salvi. Al 49° bell’azione amaranto. Rizzato prima scambia con Campagnacci e poi chiede il triangolo a Bonazzoli dopo aver tagliato in diagonale ed essere passato da sinistra a destra. La palla, però, resta tra i piedi del bomber reggino e l’azione vanifica. Al 50° occasione per i padroni di casa. Colombo atterra Bombardini nei pressi del vertice sinistro dell’area di rigore amaranto. Ne consegue una punizione che, calciata dallo stesso Bombardini, crea un po’ d’apprensione alla difesa amaranto (mai impegnata stasera) per via del tempo che il pallone trascorre in area prima di essere allontanata definitivamente. Al 54° C. Zenoni (diffidato) è ammonito giustamente per fallo da dietro ai danni dell’anima di questa Reggina, Giacomo Tedesco. Ancora al 54° Mondonico effettua la seconda sostituzione già prevista: esce il quarantenne Garlini ed entra Foglio. Il secondo tempo scorre secondo canoni diametralmente opposti al primo così com’era prevedibile): l’Albinoleffe cerca di far la partita dovendo recuperare nel punteggio e la Reggina, d’altra parte, si difende non disdegnando di ripartire appena possibile. Al 58° anche Atzori fa ricorso alla panchina rinforzando il centrocampo e passando dal 3-4-3 iniziale al più collaudato 3-5-2 inserendo De Rose al posto di Danti. 4 minuti dopo, con ancora una mezzora buona da giocare, Mondonico rischia il tutto per tutto sfruttando il terzo ed ultimo cambio a sua disposizione: entra Cisse ed entra Cocco. Adesso, l’Albinoleffe è tutto proteso in avanti alla ricerca del pareggio utile per evitare ciò che la sua classifica, al momento, dice e cioè doppio scontro nei playout contro l’Ascoli. Al 66° la Reggina rischia tantissimo: C. Zenoni crossa da sinistra per Torri al centro dell’area che, di testa, anticipa Puggioni e manda il pallone a sbattere sulla faccia della traversa prima di tornare in campo ed essere definitivamente spazzato via. Atzori, al 67° corre ai ripari: fuori Colombo e dentro Cosenza e, di conseguenza, ancora un cambio di modulo passando ad un più consono alle esigenze 4-4-2. L’Albinoleffe aumenta il ritmo e, con esso, la pressione che lo portano sempre più spesso nei pressi dell’area amaranto. E’ il momento che, ancora una volta, il carattere di Atzori e dei suoi uomini venga fuori per salvaguardare il preziosissimo vantaggio sin qui acquisito che le consentirebbe di raggiungere quota 57 in classifica, (ri)conquistare il quinto posto e lasciarsi il Torino dietro a 3 lunghezze. Al 74° altra occasione per i padroni di casa. Ancora un cross da sinistra per Cisse che, appostato al centro dell’area ed in anticipo sul diretto marcatore, di testa, manda sul fondo. E’ un assedio, Albinoleffe proteso con tutte le sue forze in avanti e Reggina impegnata strenuamente a difendersi provando di tanto in tanto delle offensive che tengono in ansia la squadra di casa, ma che non producono nulla se non il non poco rilevante allontanare la palla dalla propria area facendo rifiatare la difesa. Al 77° altra occasione per i celesti di casa. Cross ancora da destra, palla al centro per Ragonesi che, di testa, conclude centralmente con Puggioni attentissimo ed in presa alta. In sostanza, ci sarà da soffrire fino alla fine. Anzi no, perché Campagnacci, al termine di una delle ripartenze a cui facevamo cenno, riceve palla da Bonazzoli (che così restituisce l’assist) e trafigge imparabilmente Tomasig per il goal dell’1-3 che, probabilmente, chiude la gara (o quasi). All’82° il match-winner Campagnacci (sempre utile seppur poco incisivo in zona-goal per lunghi tratti della stagione) esce applaudito dai presenti (bergamaschi compresi). Si va via via profilando la vittoria amaranto, meritatissima ed importantissima ai fini della classifica. Nel frattempo, i giocatori di casa si lasciano andare a falli durissimi per via, probabilmente, di quella sorta di frustrazione che spesso colpisce chi perde e non capisce che se questo succede fondamentalmente è perché lo si merita. L’Albinoleffe, generosamente, continua ad attaccare e la Reggina, tranquillamente, difende senza alcun problema. Eccellente questa Reggina, in tutto e per tutto “figlia” di un allenatore deciso e determinato a cui, stasera, andrebbe prolungato il contratto a prescindere dal risultato acquisito al termine della stagione. In tal senso, nulla di ufficiale è a nostra conoscenza e non vorremmo che Atzori, di certo richiesto da società ben più quotate della Reggina, pur attendendo segnali da Foti, non abbia già ascoltato le sirene non reggine. La partita finisce qui, la Reggina vince e convince e vola al quinto posto in classifica.