Reggina Sassuolo 0-2: le interviste post gara

Una partita persa “molto male” quella della Reggina contro il Sassuolo. Colleghi canuti e saccenti, dal volto che vorrebbe dire “adesso gliele canto io in sala stampa”, dispensano giudizi da pena capitale all’indirizzo di Iaconi e di qualche giocatore reo, a loro dire, di scarso impegno. In momenti come questi, ovviamente, è difficile contrastare i loro giudizi e si preferisce pensare e cercare di capire. Certamente di animo opposto i protagonisti sponda Sassuolo. Il primo a presentarsi in sala stampa è il difensore Bianco. Si aspettava un Reggina così tanto remissiva? “La Reggina ha giocato cercando di fare la partita. Noi siamo stati a segnare due reti in più, ma non credo che sia stata remissiva.

Il modo di affrontare la Reggina così ermetici e pressanti è “ad hoc” per la gara odierna oppure giocate sempre così? “Ogni partita ha una sua storia e viene preparata in maniera diversa, quella di oggi l’abbiamo preparata così ed abbiamo avuto ragione.” Entra mister Pioli e gli rivolgiamo la stessa domanda. “Il nostro modo di giocare è sempre lo stesso, poi è chiaro che studi anche l’avversario e cerchi di prendergli le contromisure. Abbiamo giocato una gara di spessore contro un avversario con un organico di molto superiore al nostro. Quello che più mi interessava l’ho trovato, e cioè la tenuta della mia squadra e, quindi, sono molto soddisfatto.” Come è riuscito ad imbavagliare la Reggina seppur essa venisse da 3 risultati utili consecutivi di cui gli ultimi 2 addirittura vittorie? “Abbiamo cercato di non farli giocare sapendo che loro hanno tanta qualità. Con molta umiltà dico che la strada che abbiamo intrapreso è stata quella giusta in un campionato così tanto difficile.” La sua squadra è più pericolosa in trasferta? “Abbiamo attaccanti molto bravi e giocatori che a centrocampo giocano bene la palla. Cogliamo più punti in trasferta, ma anche in casa facciamo bene.” Il vostro obiettivo? “Sono i play-off, con l’ottimo organico che la Società mi ha messo a disposizione è possibile raggiungerli.” Da mister a mister, da Pioli a Iaconi (nella foto). Mister, non le sembrava il caso di lasciare fuori qualcuno di quelli schierati oggi e quante probabilità ha la Reggina di salvarsi? “La salvezza non è assolutamente il problema. In quanto al primo interrogativo, ammetto che forse ho avuto io la presunzione di giocarmi la gara alla pari con il Sassuolo. Loro hanno meritato di vincere ed il risultato è giusto.” Quali gli errori? “Abbiamo fatto errori gravi contro una squadra importante e, giustamente, siamo stati puniti.” Qualcosa sulla formazione iniziale e sui cambi, forse, tardivi. “La formazione è stata quasi forzata. Abbiamo perso come squadra, tutti, senza personalizzare la sconfitta. Ne prendo atto, ne esco con le ossa rotte, ma dobbiamo riconoscere la forza dell’avversario.” Cosa pensa dei fischi e dei cori a Cassano? “ Chi gioca deve sapere che il pubblico può applaudire o anche fischiare e che sono legittime entrambe le cose e non si può essere permalosi. Cassano, come tutti gli altri, devono imparare questo. Lui, oggi contestato, deve trovare il modo per uscire dalla situazione psicologica in cui si trova e che lo ha portato a degli errori e, quindi, alla contestazione.” Ci sono giocatori decisamente ancora sotto tono. “Chi era abituato a vedere il Brienza di qualche anno fa stenta a crederci e non lo riconosce. Per Cacia vale lo stesso. Vi garantisco, però, che entrambi si impegnano moltissimo in allenamento durante la settimana. Il problema è che anche loro si sentono in difficoltà e ne risentono. Io devo fare di tutto per recuperarli.” Simone Rizzato ha giocato una discreta partita, è lui che prende il posto in sala stampa. Cosa vi ha sorpresi della gara di oggi? “Non ci aspettavamo nemmeno noi questa prestazione. Forse eravamo anche un po’ stanchi dopo la gara di Ascoli giocata quasi interamente in 10 contro 11. Il Sassuolo ci ha aggrediti e non ci ha lasciato giocare. Non conoscevate le caratteristiche degli emiliani? “Sapevamo che il Sassuolo fuori casa è davvero ostico e ci avrebbe aggrediti, ma contavamo sulla nostra forza di dare continuità ai risultati precedenti. L’unica cosa da fare è ricominciare a lavorare duramente.”

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Author: Maurizio Gangemi