Reggina Cesena 1-3: tabellino e cronaca

Reggina – Cesena: 1-3 (1-0). Reggina (3-4-3): Fiorillo; Lanzaro (c), Cascione e Costa; Adejo (dal 67° Carmona), Morosini (dall’80° Cacia), Tedesco, Barillà (dal 63° Missiroli) e Rizzato; Bonazzoli e Pagano. In panchina: Kovacsik, Cacia, Valdez, Carmona, A. Viola, N. Viola e Missiroli. All.: Iaconi. Cesena (4-3-2-1): Antonioli; Segarelli (dall’82° Pedrelli), Biasi, Volta e Lauro (c); Parolo, De Feudis e Schelotto (dal 49° Petras); Do Prato e Giaccherini; Bucchi. In panchina: Tardioli, Giunghi, Tattini, Petras, Pedrelli, Espinal e Rossetti. All.: Bisoli. Arbitro: Rocchi di Firenze. Assistenti: Conca di Roma e Manganelli di San Giovanni Valdarno. Quarto uomo: Adduci di Paola. Marcatori: Lanzaro al 9°, Parolo al 48°, Do Prado al 66° e Bucchi al 93°. Ammoniti: Lanzaro al 10°, De Feudis al 13°, Volta al 72°, Costa al 73° e Lauro al 74°. Recupero: 1’ (p.t.) e 4’ (s.t.). Corner: 7 Reggina ed 1 Cesena. Tiri in porta: 3 Reggina e 2 Cesena. Tiri fuori: 5 Reggina e 3 Cesena. Falli fatti: 23 Reggina e 11 Cesena. Fuorigioco: 1 Cesena. Spettatori paganti: 415 Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 3.956,00. Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 5599. Incasso totale: € 44.219,67.

La cronaca. Iaconi (nella foto) schiera un “undici” iniziale con due uomini diversi rispetto alla formazione presumibile: in porta esordisce il neo arrivato Fiorillo, al posto di Marino (non presente nemmeno in panchina), e ritrova spazio Barillà, al posto di Missiroli (invece in panchina), schierato nel trio d’attacco. Esordisce anche Giacomo Tedesco, ma questo era previsto, con Carmona relegato in panchina. Primo minuto e Reggina già in area romagnola. Rizzato cross basso e Bonazzoli, al volo, calcia debolmente al lato. Al 3°, sugli sviluppi del primo corner in favore degli amaranto, Pagano per Bonazzoli che, questa volta di testa, gira alto sulla traversa. Al 9° fallo su Barillà, immediata ripresa del gioco verso Pagano che s’invola con il Cesena leggermente sorpreso. Pagano lascia all’accorrente Adejo che trova il secondo corner a proprio favore. Sugli sviluppi dell’angolo, dopo che la difesa cesenate aveva messo fuori il primo cross di Pagano, Pagano stesso recupera il pallone e crossa nuovamente al centro dell’area dove il capitano Lanzaro, di testa, colpisce ed insacca quello che è il suo secondo goal in carriera regalando il vantaggio ai suoi. Al 24° ci prova il Cesena con Bucchi che manda alto sulla traversa. Bisoli, in panchina, si arrabbia e gesticola contro i suoi che sembrano essere lontani dalla squadra sin qui apprezzata in campionato. Un minuto dopo è Pagano ed emulare Bucchi, anche lui da fuori area molto alto e lontano dalla porta difesa da Antonioli. Pericoloso il Cesena al 26°. Lauro s’infila in area dalla linea di fondo e mette al centro. Fiorillo respinge ma la palla rimane là, rinvia Cascione con fermezza. Ancora pericoloso il Cesena che sembra essersi svegliato. Do Prado riceve al centro e tira al volo, fortunatamente alto. Al 29° di nuova la Reggina in ripartenza. Tedesco recupera, palla a Bonazzoli che lascia a Barillà salvo poi ricevere dallo stesso e crossare al centro ma non alla portata di Pagano. Al 40° bella azione amaranto. Tedesco recupera l’ennesimo pallone e s’invola accompagnato da Bonazzoli a destra e da Pagano che, incrociando, si porta a sinistra. Tedesco lo serve bene e Pagano calcia altrettanto bene anche se non comodamente per il pressing di un avversario. E’ bravissimo Antonioli a respingere a mano aperta, la sinistra, ed a vanificare l’azione reggina. E tornano gli applausi del pubblico presente. Di positivo, oltre al risultato, c’è il non aver subito il ritorno dell’avversario e, quindi, di aver retto mentalmente. Questo vale per il 37 minuti del primo tempo perché, al 48°, il Cesena pareggia il conto. Schelotto conquista palla sulla fascia destra e mette al centro rasoterra dove arriva Parolo che, assolutamente indisturbato, di piatto sinistra, “buca” l’incolpevole Fiorillo. La Reggina, questa volta, reagisce e comincia a macinare gioco non creando occasioni pericolose, ma mantenendo il possesso palla preferendo la fascia sinistra per attaccare. Due incursioni, Rizzato da sinistra e Adejo da destra, meriterebbero miglior fortuna ma, entrambe le volte, è sbagliato l’ultimo passaggio. Come troppe volte è già accaduto, la squadra amaranto capitola ugualmente. Al 66° Do Prado, certamente un giocatore di categoria superiore, riceve palla nei pressi del vertice sinistro dell’area. Si ferma e, restando fermo, calcia ad effetto piazzando la palla sul palo più lontano dove Fiorillo non può arrivare. Davvero un gran bel goal per fattezza, cinismo e precisione. Al 73° gran confusione in area romagnola. I reggini reclamano il rigore ma Rocchi non lo vede, poi Antonioli compie una prodezza con Costa che viene ammonito per proteste. Un minuto dopo il rigore è impossibile non vederlo e non darlo nemmeno se Rocchi si bendasse e/o fosse ottuso. Su un cross proveniente da sinistra, Lauro tocca in maniera abbastanza evidente con la mano ed il penalty c’è e viene assegnato! Sul dischetto va Pagano che tira basso e centrale, non è difficile per Antonioli per respingere. Due partite, due rigori sbagliati. A Bergamo contro l’Albinoleffe, al primo minuto di gioco, sullo 0-0, da Cacia ed oggi da Pagano sull’1-2. Bene, apprendiamo oggi che nemmeno i rigori gli amaranto sanno calciare. Al 79° ci prova Bonazzoli. Riceve in area, mantiene la palla tra i piedi nonostante sia accerchiato, si gira e calcia ma il suo tiro è deviato in corner. Non ci siamo! Per nulla. Ci dispiace, ma per quanto ci riguarda, Iaconi sabato prossimo dovrebbe assistere alla partita della Reggina comodamente da … casa sua. Non è un allenatore in grado di dare le motivazioni giuste ad una squadra di per sè assai modesta. Reggina più confusa che altro. Gioca, gira il pallone, arriva nei pressi dell’area avversaria, ma non c’è niente da fare: mediocre era e mediocre resta. Quando scriviamo non conosciamo i risultati altrui, ma non ci stupiremmo se il quart’ultimo posto delle 15.30 fosse stato ulteriormente peggiorato dopo le 17.15. Lascia perplessi l’immobilismo di Iaconi seduto in panchina e, dall’altro lato, la veemenza di Bisoli che incita e rimprovera i suoi uomini che, assai comodamente, stanno controllando la gara. Due modi di interpretare il ruolo di allenatore, due diverse posizioni in classifica. Anzi, a completare il discorso, il Cesena al 93° triplica. Per la Reggina è notte fonda ed i sonori fischi del pubblico li merita tutti. “Andate a lavorare!!!”, urlano i tifosi. Come dar loro torto?  

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Author: Maurizio Gangemi