
Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione a 10 ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di altrettante persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e altri reati, residenti nel comprensorio della piana di Gioia Tauro. L’attività investigativa, convenzionalmente denominata “GUN MAN”, trae origine da una delle numerose rapine perpetrate in danno di autotrasportatori nel territorio del comune di Rosarno, segnatamente sulle grandi vie di comunicazione che l’attraversano (SA- RC A3 e SGC Jonio – Tirreno). Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi e avviate la scorsa estate, hanno anche consentito, nel tempo ai Carabinieri di intervenire preventivamente, impedendo l’esecuzione di alcune rapine già pianificate, sequestrando armi micidiali tra cui fucili mitragliatori e fucili a canne mozze e pistole.
Sulla scorta di quanto inizialmente accertato, ipotizzando l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla commissione di rapine ed altri delitti contro il patrimonio, venivano avviate le attività di indagine, con intercettazioni telefoniche ed ambientali, con mirati servizi di O.C.P. e riscontri, le quali consentivano di individuare una pericolosa associazione per delinquere finalizzata alle rapine. A riscontro delle attività tecniche di indagine, nel tempo sono stati conseguiti i seguenti risultati: persone arrestate in flagranza: 6; persone deferite in s.l.: 1; armi sequestrate: 3; munizioni sequestrate: 402. Il ricavato delle rapine veniva reinvestito in altre attività delittuose tra cui il traffico di droga. Gli arrestati: Chindamo Raffaele, cl. 1987, residente in Rosarno, celibe, nullafacente; Cambareri Vincenzo, cl. 1973, residente in Rosarno, celibe, fornaio, sorvegliato speciale di p.s.; Cambareri Claudio, cl. 1989, residente in Rosarno, celibe, fornaio; Marasco Rocco, cl. 1988, residente in Rosarno, celibe, nullafacente; Marando Alessandro, cl. 1976, residente in Rosarno celibe, nullafacente; Cambareri Francesco, cl. .1960, residente in Rosarno, celibe, censurato e Cambareri Vincenzo, cl. 1988, residente in residente in Rosarno, celibe. Nel corso della perquisizione operata all’interno della masseria di Marasco Michele, cl. 1957, padre di Marasco Rocco cl. 88, e di Marasco Tommaso, cl. 1966, ubicata in Rosarno, contrada Serricella, venivano rinvenute abilmente occultate veniva rinvenuto: un fucile da caccia marca Beretta mod. A 301 cal. 12; un fucile da caccia marca Sabatti cal. 20; una pistola semiautomatica marca Beretta cal. 6,35; n. 56 cartucce cal. 12; n. 133 cartucce cal. 20 e n. 20 cartucce cal. 6,35. Tutte le armi erano con matricola abrasa: Marasco Michele, cl. 1957 e Marasco Tommaso, cl. 1966, sono stati tratti in arresto perché colti in concorso nella flagranza dei reati di detenzione illegale di armi clandestine, detenzione illegale di munizionamento e ricettazione.