La Reggina di mister Iaconi (nella foto di Ketty D'Atena) gioca molto meglio che fino a qualche giorno addietro, ma ottiene lo stesso risultato che troppo spesso abbiamo registrato e che ha caratterizzato negativamente la gestione Novellino. Due volte in vantaggio, due volte raggiunta, fino addirittura a prendere l’ennesimo goal in “zona Cesarini”. La gara, però, nonostante la sconfitta, induce ad essere un po’ più ottimisti che venerdì sera. Ha ragione il mister “In primis pensiamo a tirarci fuori dalla zona retrocessione”.
E’ proprio il neo tecnico amaranto a fare per primo l’ingresso in sala stampa.
Mister, stasera c’erano tutti i presupposti per far bene?
“Si, in effetti è così. E’ colpa nostra se siamo usciti sconfitti dal “Via del Mare”. Come nella fase finale del primo tempo abbiamo smesso di giocare ridando fiducia al Lecce che fino ad allora aveva fatto ben poco. Devo ammettere che questa, per come si era messa la partita, era un’occasione forse irripetibile e da sfruttare diversamente, ma credo che siamo sulla strada giusta.”
I goals subiti?
“Abbiamo delle evidenti responsabilità sui goals presi, ma dobbiamo anche dare merito al nostro avversario che ci ha creduto fino alla fine. Sono certo che da questa situazione difficile ne usciremo anche noi così come ne è uscito il Lecce dopo un inizio difficile.”
In soli tre giorni su cosa ha lavorato?
“Sulla lentezza che ho sempre visto in questa squadra, sulla determinazione, sull’organizzazione di squadra. Troppo poco tempo a disposizione per vedere alcun frutto.”
Abbiamo visto qualcosa in più.
“La squadra c’è, non siamo certo al meglio e gli infortuni, i crampi, lo testimoniano. Dobbiamo lavorare per migliorare la condizione e, con questo, non voglio certamente colpevolizzare in alcun modo chi mi ha preceduto.”
La classifica?
Siamo lì, quasi ultimi possiamo dire. Ma ci tireremo fuori, ne sono certo. La partita di sabato prossimo con la Salernitana, per certi versi, può dirsi molto più difficile di questa di stasera.
Il gioco sulla fascia destra?
“Certamente molto meglio con Buscè che con il ragazzino (Adejo, n.d.r.), ma ho pensato che per qualche giocatore (Volpi e Buscè su tutti, sostituiti in campo da Cascione e Adejo appunto, e ritenuti molto vicini a Novellino, n.d.r.) fossero stati giorni molto difficili ed ho ritenuto di non caricarli ulteriormente di altri pesi.”
Esce Iaconi ed entra De Canio, indimenticato ex amaranto.
Che partita è stata?
“Obiettivamente la Reggina ha giocato un’ottima partita e secondo me non merita la classifica che ha. Avevo detto ai miei ragazzi di cercare di mettere gli amaranto in difficoltà, di tenerli lontani dalla nostra area. Dopo essere passati in svantaggio due volte abbiamo trovato due goal straordinari ed abbiamo vinto. Ultimamente ci succede di giocare bene, ci crediamo di più, lottiamo di più e siamo più determinati.”
La Reggina?
“Ovviamente mi fa piacere aver vinto, ma la Reggina non meritava di perdere. Anche in qualche altra occasione precedente, con Novellino in panchina, la Reggina non aveva meritato la sconfitta. Capita, però, che quando i risultati non vengono i giocatori si innervosiscono e diventa ancor più difficile ritrovare il gioco. Mi auguro che i vostri ragazzi escano presto da questa situazione, il campionato è lungo, la classifica è corta e ci sono tutte le possibilità per riuscirci. Oltretutto per Ivo (Iaconi, n.d.r.) questa che gli è stata data è l’occasione della vita. Mai aveva allenato in B una squadra del blasone, dell’importanza della Reggina e credo che non fallirà.”
La tua esperienza a Reggio (campionato 2002/2003 con salvezza ottenuta dopo lo spareggio con l’Atalanta, n.d.r.)?
“Sono ovviamente molto legato, e lo sarò per sempre, a Reggio ed ai Reggini. In quel periodo mi sono divertito, sono stato benissimo ed i tifosi mi hanno sempre manifestato affetto e stima. Ed è proprio ricambiando affetto e stima che mi auguro che la Reggina venga fuori prima possibile dalla zona della classifica che occupa. Ho ancora oggi un rapporto splendido con molti reggini e, seppur non posso dire di essere il primo tifoso della vostra squadra, vi garantisco che lo sono quasi. Fatemi un favore, portate a Reggio i miei saluti più affettuosi per tutti.”