FED CUP: conferenza stampa della nazionale italiana

Questo pomeriggio tradizionale appuntamento con la stampa per la nazionale di tennis giunta alla vigilia del sorteggio di domani a Palazzo “Campanella” e a meno di 48 ore dall’esordio in campo per la Fed Cup (nella foto) 2009. Presenti e disponibili a rispondere alle domande dei reporter le quattro tenniste azzurre (Roberta Vinci, Sara Errani, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone) ed il loro capitano Corrado Barazzutti (nella foto).

Pennetta, lei di recente ha rilasciato delle dichiarazioni in cui affermava che non fosse corretto disputare due grandi eventi tennistici femminili a distanza di così poco tempo, perché? “Perché preferisco rinunciare e perdere magari un montepremi più alto, ma giocare per il mio Paese.”
Schiavone, il campo su cui giocherete sabato e domenica corrisponde alle vostre esigenze? “Abbiamo chiesto un campo di terra battuta lento perché credo che non abbiamo la forza per tenere testa alle statunitensi su un campo veloce. Il terreno dove ci stiamo allenando mi sembra piuttosto buono.”
Pennetta, le sue condizioni fisiche come sono? “Mi sono ripresa ed adesso sto bene, credo di poter giocare un buon tennis.”
Schiavone, e lei? “Mi sento in ottima forma. Sono contentissima di chiudere il mio anno tennistico qui con la finale di Fed Cup. Sto giocando bene e sono soddisfatta di aver vinto un set contro Flavia (Pennetta, n.d.r.) durante le partite di allenamento”.
Barazzutti, l’assenza delle sorelle Williams può avvantaggiare la sua squadra? “Onestamente non m’importa un granché che non ci siano Venus e Serena Williams. Gli USA sono arrivati a questa finale con le giocatrici che ci troveremo di fronte sabato e domenica (Vania King, Alexa Glatch, Liezel Huber e Melanie Oudin, n.d.r.) e non con le due sorelle assenti. Quello che sappiamo è che soprattutto le mie ragazze dovranno essere molto concentrate.”
Pennetta, lei che ne pensa a tal proposito? “Ha perfettamente ragione il nostro capitano. Il fatto che le Williams non ci siano non deve rilassarci. Gli USA hanno delle giocatrici giovani e brave e se sono qui come noi un motivo ci sarà, no?”
Barazzutti, ha deciso quali saranno le due singolariste? “Si, certo. Ma non lo dico!”
Pennetta, la sua non perfetta forma del passato l’ha condizionata? “Nonostante non sia stata in piena forma, non hai mai rinunciato ai tornei ed alle sfide che dovevo sostenere, Roland Garros compreso.”
Vinci, un suo pronostico? “Preferisco vincere 3 a 0 e chiudere la pratica.”
Pennetta, lei è diventata famosa non solo per le gesta tennistiche che l’hanno portata ad essere le n. 10 del mondo, ma anche per le apparizioni in tv , una su tutte l’intervista alle Iene. L’ha cambiata questa cosa? “Onestamente credo che l’abbiate vissuta più voi questa cosa che io. Quando sono arrivata al n. 10 della classifica mondiale ero negli USA e non mi sono accorta di nulla. Invece l’ho sentita molto di più appena rientrata a Brindisi dove hanno organizzato una festa in mio onore.
Barazzutti, avere in nazionale due giocatrici del Sud (la Vinci è di Taranto e la Pennetta, appunto, di Brindisi, n.d.r.) significa che, a parte le infrastrutture un po’ carenti, anche al Sud ci sono dei talenti. “Non è questione di infrastrutture, diciamo che è un ottimo periodo per la Puglia tennistica.”
Barazzutti, il capitano della nazionale USA (Mary Joe Fernandez, n.d.r.) ha detto che ha sostituito le sorelle Williams in maniera più che dignitosa. Chi temete della squadra avversaria? “Ripeto quello che ho detto prima. Le ragazze statunitensi sono esattamente coloro che hanno conquistato la finale per cui dobbiamo stare concentratissimi e pensare solo a loro e non a chi ci poteva essere e non c’è.”
La “due giorni” della finale della Fed Cup si preannuncia spettacolare sotto ogni punto di vista. Le nazionali di Italia e USA sono giunte a questa finale al termine di un percorso iniziato esattamente 9 mesi addietro, il 7 e 8 febbraio scorso, allorquando batterono al primo turno rispettivamente la Francia per 5 a 0 e l’Argentina per 3 a 2. Il 25 e 26 aprile le semifinali con l’Italia che sconfisse la Russa (vincente al primo turno contro la Cina per 5 a 0) per 4 a 1 e gli USA che batterono la Repubblica Ceca (al primo turno vittoriosa sulla Spagna per 4 a 1) con ancora il punteggio di 3 a 2. Statisticamente, quindi, meglio il cammino dell’Italia di Barazzutti che arriva a questa finale avendo vinto 9 incontri su 10 rispetto agli USA che di incontri ne hanno vinti 6 e persi 4. Sarà un grande spettacolo, quindi, e Reggio saprà di certo rispondere “presente” a questo grande evento. Sono previsti pullman e carovane provenienti da ogni dove, scopriremo sabato se sulle tribune del maestoso impianto messo su in pochi giorni al Circolo del Tennis “Rocco Polimeni” ci sarà anche una rappresentanza americana.

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Author: Maurizio Gangemi