FED CUP: 3 a 0 e le italiane sono Campionesse del Mondo

Vince ancora la Pennetta (nella foto) e consente all’Italia di bissare il successo in Fed Cup, la Coppa Davis al femminile, dopo quello del 2006. Due dei tre punti decisivi per la vittoria sono i suoi. Evidentemente per un accordo tra le due nazionali, qualora si fosse chiusa la partita, in caso di vittoria della Pennetta con il risultato sul 3 a 0, è stato cancellato il quarto singolare tra la Schiavone e la Glatch e si è passati direttamente all’ininfluente doppio tra le coppie Errani-Vinci e Huber-King (finito anch’esso con la vittoria azzurra per 4/6 6/3 11/9 chiudendo la "due giorni" con un netto e chiaro 4 a 0 finale, n.d.r.).

Il cielo è plumbeo e si teme l’arrivo della pioggia, ma tiene anche in virtù del vento che soffia costantemente.  La Pennetta vince il primo game, sul servizio USA, e si porta dapprima sul 2 a 0 (vincendo il secondo gioco a zero) e poi sul 3 a 1. La Oudin recupera grazie ad un calo dell’italiana e si porta sul 3 a 4. Primo momento clou dell’incontro. Sul 4 a 3 per lei e sul 30/40 a favore della statunitense, la Pennetta risponde al momento difficile con un ace e poi va sul 5 a 3. Quanto carattere questa bella donzella! La Oudin vince il gioco successivo e va sul 4 a 5. La Pennetta serve per il set. Va sul 15/0 con uno splendido smash, con un ace “sporco” passa a 30 ma la Oudin reagisce con una gran palla ed un errore procurato. Sul 30 pari una palla della Pennetta su ferma sul nastro e la Oudin chiude e si porta sul 5 pari per un passante della Pennetta che termina fuori. L’italiana inzia l’undicesimo game con un gran palla difficile da giocare in determinate condizioni psicologiche (era a due passi dal set) e definibile quasi come “palla della disperazione”. La Pennetta va sul 6 a 5 grazie ad un doppio fallo al termine di un game combattuto con errori gratuiti da entrambe le parti e palline fuori di un niente. Sul 40/30 la Pennetta ha il primo set point che sfrutta al meglio grazie ad una risposta sbagliata. 7 a 5 e si passa al secondo e decisivo set. Inizia il set con il secondo momento delicato per l’azzurra. Lei al servizio sul 15/30, 1 a 0 per gli States e serve ancora un ace. Ai vantaggi riesce a pareggiare il conto portandosi sull’1 a 1. Terzo game caratterizzato da un gesto da poco fair play di una signora tra il pubblico. Sul 30/0 per gli USA, un urlo gratuito fa sbagliare l’americana che si imbestialisce ed innervosisce. Ne approfitta la Pennetta con una prova di forza che vince il game rubando il servizio e portandosi sul 2 a 1. L’italiana va sul 3 a 1 vincenzo il gioco a 0. L’americana comincia a cedere e, sul proprio servizio, va sullo 0/40 fino a perdere e finire sul 4 a 1 a suo svantaggio. La strada è ormai spianata verso la conquista della seconda Fed Cup della storia del tennis femminile italico. Se ne accorgono anche le nubi che, dopo giorni, tornano a lasciare intravedere l’azzurro quasi a voler accompagnare l’italiana sino al successo. Complice un calo di concentrazione e due eccellenti colpi della coriacea americana, quest’ultima ruba il servizio alla Pennetta e si porta sul 2 a 4. Nel successivo game, con il servizio a stelle e striscie, la Pennetta si porta sul 40/0 in proprio favore sino a raggiungere il 5 a 2 dove servirà per il set, per il match e per l’intera Fed Cup. Parte male, però, iniziando con un doppio fallo. Recupera, va sul 30/15, grazie a due errori USA, e poi sul 40/15. Due match ball. Il primo dei due finisce a rete. Il secondo è quello vincente: la Pennetta chiude un rovescio a due mani perfetto e lo stadio scoppia in una festa infinita cantando all’unisono le note altissime di “’O sordato n’ammurato”.

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Author: Maurizio Gangemi