Reggio Calabria: tenta di derubare una filiale del Banco di Napoli, arrestato

Si dimostra ancora una volta efficace il piano di controllo del territorio predisposto dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona. L’immediatezza della risposta operativa sul territorio ogni qual volta se ne presenta la necessità, è dimostrata dall’ulteriore operazione di polizia condotta dal Nucleo Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella mattinata di ieri, alle ore 11.30 circa. A seguito, infatti, di segnalazione di probabile rapina presso la filiale del Banco di Napoli di via Tommaso Campanella, giunta sulla linea di pubblico soccorso “113”, la Sala Operativa della Questura inviava sul posto immediatamente due equipaggi delle “volanti”.

Giunto sul posto, il personale di polizia individuava subito la “minaccia” e bloccavano Bilardi Francesco (nella foto), classe 1962, con qualche grave precedente di polizia per reati contro la persona ed armi. Dalle prime indagini emergeva che l’uomo, dopo essersi presentato allo sportello, aveva intimidito un impiegato minacciandolo di gravi ritorsioni se non gli avesse consegnato la somma di € 25.000. L’impiegato veniva colto da malore ed il Bilardi si rivolgeva ad un altro dipendente dell’istituto di credito addetto allo sportello, fin quando non veniva bloccato dal personale delle “volanti” giunto sul posto. L’uomo veniva perquisito con esito negativo in quanto non aveva con sé alcun’arma. All’esterno della banca la sua autovettura, che veniva sottoposta a sequestro, con le chiavi di accensione sotto il tappetino lato conducente. Alle prime domande rivoltegli dai poliziotti, il Bilardi rispondeva che voleva fare una rapina poiché era disoccupato ed aveva bisogno di denaro. L’uomo è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di tentata rapina e tradotto, come disposto dall’A.G. procedente , presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.

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Operazione “Reale”: i ROS eseguono due ordinanze di custodia cautelare in carcere ad altrettanti imprenditori

Nella mattinata odierna, i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 11 indagati per associazione di tipo mafioso, estorsioni ed altri gravi reati. Il G.I.P. del capoluogo reggino, oltre a confermare l’impianto accusatorio del fermo di indiziato di delitto eseguito il 22 aprile u.s. nei confronti degli esponenti della cosca Pelle, Morabito, Ficara e Latella, ha inteso estendere il provvedimento cautelare a due imprenditori ritenuti responsabili di intestazione fittizia di beni, (art.12 quinquies legge n. 356 del 1992) per la loro attiva partecipazione alle società riconducibili alla cosca pelle di San Luca. Contestualmente, l’A.G. ha infatti disposto il sequestro preventivo dell’intero patrimonio aziendale delle società Freedom cafè srl ed Azzurra Costruzioni, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. I nuovi arrestati si identificano in Francone Giuseppe, nato a Palizzi (RC) il 26.03.1943, e Carbone Sebastiano, nato a Locri (RC) il 05.06.1988, entrambi emersi quali soci (rispettivamente  accomandante e accomandatario) della “Freedom cafè s.a.s.” di Ardore (RC), specializzata nella gestione di stazioni di servizio, ricevitorie, ristorazione e vendita di generi di monopolio, di fatto riconducibile a Pelle Antonio classe ’86.

Il provvedimento di sequestro riguarda, oltre alla citata Freedom cafè, anche l’impresa “Azzurra Costruzioni”, riconducibile a Pelle Antonio classe ’87, che ha recentemente subito il danneggiamento di numerosi autocarri e di 5 betoniere in località Santa Venere di San Luca. L‘attività, scaturita dagli esiti del fermo di indiziato del 22 aprile u.s., ha permesso pertanto di individuare ulteriori beni nella disponibilità della cosca pelle ed ha confermato l’adozione, da parte degli esponenti dell’ndrina, dei ricorrenti accorgimenti di dissimulazione dei patrimoni illecitamente accumulati, quali la fittizia intestazione, al fine di sottrarsi ai temuti provvedimenti ablativi. In definitiva, dall’attività d’indagine sono emerse chiare indicazioni sul carattere unitario dell’associazione mafiosa denominata ‘ndrangheta, sulle rilevanti disponibilità economiche e patrimoniali, sugli stretti rapporti esistenti tra gli esponenti delle cosche piu’ importanti e sull’esistenza di un organo sovraordinato alla struttura territoriale dei “locali”, denominato “provincia”, devoluto alla risoluzione delle controversie, in quanto investito di maggiore responsabilità. La vicenda inoltre, ha confermato la posizione di assoluto rilievo riconosciuta agli esponenti della famiglia pelle, in relazione al richiamo delle regole vigenti nella ‘ndrangheta, avendo riguardo alle problematiche ordinative delle singole cosche e alle gerarchie tra gli affiliati.

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Lettera del presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò in favore della Traversata dello Stretto: “non affoghiamo l’emozione tra Scilla e Cariddi”

La storica, quanto leggendaria, Traversata dello Stretto (nelle foto l'edizione del 2009 alla quale ha partecipato con successo l'amico e collega Peppe Dattola e dal cui album fotografico le abbiamo carpite) a nuoto quest’anno è a rischio. Un’ordinanza emanata da parte dell’Autorità marittima dello Stretto di Messina, potrebbe compromettere la realizzazione dell’evento sportivo che parte dalla messinese Punta Faro per raggiungere Punta Pezzo di Villa San Giovanni. Questo perché: la sua realizzazione comporterebbe rischi sul piano della sicurezza. Non entriamo in merito alla decisione: la sicurezza innanzitutto. Anche se il Comandante Domenico Pellegrino, presidente del Centro Nuoto Sub che organizza l’evento, sostiene che, invece, ci siano tutti i presupposti per far svolgere la gara senza nuocere alla regolare navigazione del tratto. “Il tempo di attraversamento a nuoto – dichiara Domenico Pellegrino – del tratto interessato, ben lontano dal traffico delle navi traghetto, è di circa 50 minuti.

Dopo mezz’ora, dunque, la corsia Nord-Sud (costa siciliana) dello schema di separazione dell’autostrada del mare, sarà libera alla navigazione. L’ultimo tratto, che costeggia il litorale reggino dalla Chiesa Bianca di Cannitello, fino a raggiungere il porticciolo di Punta Pezzo, non interessa e non interferisce con il transito navale”. Sicurezza sempre, certo, il Coni si batte da sempre anche per questo scopo, soprattutto nella lotta al doping in favore della lealtà e della vita ma permetteteci, invece, di entrare nel merito di quella che, in realtà, è “un’emozione piuttosto che una gara”. Un’emozione di un’ora che ti rimane una vita nel cuore, che si ripete da quasi mezzo secolo, diventata patrimonio sportivo mondiale, non può essere abbandonata, insabbiata. Un’emozione che ogni anno rimbalza mediaticamente raggiungendo ogni angolo del mondo, perché è proprio dai più svariati posti del pianeta che i coraggiosi giungono sulle rive dello Stretto per attraversare le acque delle sirene di Ulisse. Per chi è “di casa”, attraversare lo Stretto vuol dire conoscere la propria terra diventando tutt’uno con essa… è un modo di sfidarla, amandola. Per tutto questo, per lo sport, per il turismo, per la storia e per la leggenda, io, Mimmo Praticò e la grande famiglia del Coni siamo accanto a chi lotta un anno intero per quei memorabili cinquanta minuti. Pertanto, sono moralmente e materialmente accanto agli organizzatori della Traversata dello Stretto, sostenendola con forza ed invitando, nel contempo, le Autorità competenti a far tutto il possibile affinché “la Storia continui”. Ricordo, inoltre, che lo sport è lealtà, correttezza, fair play verso l’avversario, rispetto delle regole: valori sempre più rari nel mondo in cui viviamo.

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II^ edizione del premio sportivo “Reggio Calabria Area Metropolitana”

altTutto pronto per la seconda edizione del Premio Sportivo Reggio Calabria Area Metropolitana ideato e organizzato dal giornalista Maurizio Insardà con il Patrocinio della Regione Calabria, Amministrazione Provinciale e Comunale di Reggio Calabria. Giovedì 20 Maggio, la città dello stretto sarà il teatro di un evento che avrà un ospite d’onore che definire gradito al popolo reggino è un vero e proprio eufemismo. Infatti, Insardà consegnerà la seconda targa di questo premio a Walter Mazzarri (nella foto), l’allenatore che forse ha scritto le pagine più belle della storia recente della Reggina Calcio, la società che ha guidato per tre anni nella massima serie e con la quale ha conquistato tre clamorose salvezze, l’ultima partendo con undici punti di penalizzazione:

”Siamo molto contenti di aver avuto l’adesione di Mazzarri – dice Insardà-. Dopo una stagione sicuramente negativa dal punto di vista dei risultati, i tifosi amaranto rivedranno con gioia uno dei grandi eroi del grande ciclo della reggina nella massima serie.”. La manifestazione si svolgerà all’aperto: “Vogliamo un contatto diretto con il popolo reggino per questo abbiamo scelto una delle principali piazze della città; sarà una sorta di salotto sportivo che verrà moderato da Sabrina Gandolfi e Paolo Paganini, due importanti firme del giornalismo sportivo italiano; in più, come lo scorso anno, sarà presente Italo Cucci ed il giovane giornalista Antonio Barillà, una delle firme emergenti della stampa sportiva italiana.” Grande attesa dunque per una manifestazione che consentirà a Reggio di abbracciare un uomo al quale è stata anche consegnata la cittadinanza onoraria per le imprese sportive che ha centrato e, soprattutto, per i legame che riuscì a creare con  Reggio Calabria che lo ha adottato immediatamente anche perché Walter si è fato subito apprezzare per i suoi modi e la sua professionalità. Giovedì sera riceverà l’ennesimo riconoscimento di quanto fatto in riva allo stretto dopodiché tornerà ad occuparsi del suo Napoli mentre i tifosi amaranto lo saluteranno con affetto in attesa di abbracciare nuovi eroi che possano riscattare una deludente stagione. Durante la conferenza stampa di presentazione  dell’evento, Insardà ha dato le indicazioni sui temi che verranno trattati durante la serata e dato appuntamento al prossimo 20 Maggio in cui ci potrebbero essere altre sorprese oltre la già citata presenza di Mazzarri. Infine, ricordiamo che i premi saranno realizzati dall’artista Gerardo Sacco, reggino purosangue ed uomo sempre vicino alle vicende sportive della sua città natale.

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Reggio Calabria: uccide la moglie e simula incidente stradale, arrestato per omicidio volontario aggravato

Operazione di polizia della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P.  della Questura di Reggio Calabria che ha condotto all’arresto in flagranza di reato di omicidio volontario aggravato, in danno della proprie moglie, di Iaria Giovanni Antonio, classe 1962. Le prime immediate indagini svolte da personale del Nucleo Volanti e della Squadra Mobile, coadiuvati dalla importante azione investigativa del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno consentito acquisire i necessari e sufficienti elementi indiziari e probatori a carico dell’arrestato. A seguito del tardivo allarme lanciato dallo Iaria alle forze di polizia circa il presunto incidente avvenuto in c.da Arcoleo, segnalando che la propria autovettura era finita in un dirupo a causa di un pirata della strada che lo aveva violentemente tamponato, personale del Nucleo Volanti dell’U.P.G.S.P. della Questura di Reggio Calabria si recava sul posto e non senza qualche difficoltà riusciva ad individuare il luogo ove l’autovettura era precipitata.

I due attenti operatori della Polizia di Stato, però, già dalle prime indagini effettuate nell’immediatezza, accertavano alcune gravi incongruenze tra gli elementi emergenti dal primo sopralluogo e le prime dichiarazioni rese in ospedale dallo Iaria. Notavano, infatti, i due operatori della Volante, alcune tracce di sostanza ematica a terra, nonché un orologio da donna sporco di sangue, nonché altre tracce che inducevano a ritenere ci fosse stata una colluttazione tra due persone. Sul ciglio della strada, oltretutto, notavano evidenti segni di annerimento dell’asfalto a causa di un incendio, cosa incompatibile questa con un incidente che avrebbe spinto subito l’autovettura nel burrone. Veniva, quindi, allertato personale della Squadra Mobile che giungeva sul posto unitamente al Pubblico Ministero ed ai specialisti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica che iniziavano una serie di certosini accertamenti tecnici che venivano ripetuti anche al mattino seguente con la luce del giorno. Dai racconti di alcuni testimoni che avevano aiutato lo Iaria a seguito alla sua richiesta di aiuto, si evidenziavano ulteriori incongruenze che andavano a sommarsi a quanto emerso dall’analisi delle ferite superficiali che presentava l’arrestato, effettuate dal Medico della Polizia di Stato, presumibilmente compatibili con una azione difensiva da parte della donna. La certosina opera di raccolta degli elementi di prova e dei gravi indizi a carico dello Iaria, inducevano gli investigatori della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P. a procedere all’arresto in flagranza di reato di omicidio volontario aggravato a carico di Iaria Giovanni Antonio che veniva trattenuto presso le camere di sicurezza degli OO.RR. a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. Sono in corso ulteriori serrate indagini da parte della Squadra Mobile reggina finalizzate ad accertare ulteriori responsabilità di eventuali complici dello Iaria.

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Reggina Gallipoli 2-1: tabellino, cronaca e commento

Reggina – Gallipoli: 2-1. Reggina (3-5-2): Marino; Lanzaro (c), Valdez e Costa (dal 54° Adejo); Barillà,  Carmona (dal 63° Cascione), Tedesco, Missiroli e Rizzato; Brienza e Bonazzoli (dal 70° Vigiani). In panchina: Fiorillo, Adejo, Montiel, Cascione, Cacia, Vigiani e Pagano. All.: Breda. Gallipoli (4-4-1-1): Garavano; Sosa, Galeotti (dall’83° Tarantino), Tagliani e Pallante (c); Della Penna (dal 57° Mancini), Filkor, Viana e Lazzari; De Petris (dal 70° Di Carmine); Artistico. In panchina: Koprivec, Taurino, Nico, Leppiero, Mancini, Tarantino e Di Carmine. All.: Rossi. Arbitro: Leonardo Baracani di Firenze. Assistenti: Luca Ciancaleoni di Foligno e Paolo Costa di Palermo. Quarto uomo: Paolo Lo Castro di Catania. Andata: 1-2 (Bonazzoli, Mancini e Scaglia). Marcatori: Barillà al 10°, Bonazzoli al 59° e Lazzari al 60°. Ammoniti: Carmona al 24°, Costa ed Artistico al 45° e Lanzaro all’86°. Espulso: Rossi (allenatore Gallipoli) al 74°. Recupero: 0’ (p.t.) e 3’ (s.t.). Corner: 4 Reggina e 4 Gallipoli. Tiri in porta: 8 Reggina e 3 Gallipoli. Tiri fuori: 4 Reggina e 7 Gallipoli. Falli fatti: 18 Reggina e 19 Gallipoli. Fuorigioco: 2 Reggina e 2 Gallipoli. Spettatori paganti: 709. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 3.067,00 Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 5893. Incasso totale: € 43.330,67.

La cronaca ed il commento. Gara da fine stagione a guardare gli spalti vuoti più che mai quest’oggi. L’avversario, il Gallipoli neo-promosso, è in formazione che definire d’emergenza è un eufemismo. Molti infortuni (tra “diplomatici” e non) e gravissime difficoltà dal punto di vista economico-societario. In sostanza, se non retrocede per demeriti calcistici assai probabilmente lo farà (salvo scomparire del tutto) per via dei bilanci in rosso e dei mancati stipendi pagati da mesi e mesi. La Reggina, d’altro canto, gioca “tranquilla” anche in virtù del risultato che alla fine presumibilmente arriverà con gli ospiti in completo disarmo e totalmente dismessi. Pronti-via! Missiroli, entrato in area da sinistra, batte a rete ma la conclusione è fiacca e Garavano para inginocchiandosi. Al 5°, corner da destra di Carmona per Valdez che colpisce di testa ma centrale e tra le braccia del portiere pugliese. All’8° ancora Reggina. Missiroli riceve da Carmona sulla sinistra, entra in area, si accentra e tira ma la palla termina tra le braccia del portiere pugliese quando, forse, avrebbe potuto servire Bonazzoli in area piuttosto che tirare da posizione non agevole. Al 10° la Reggina va in goal. Ed è un gran bel goal a dire il vero. Barillà (nella foto) conquista palla sulla trequarti avversaria spostato a destra, si accentra, si porta il pallone sul piede preferito e batte Garavano con un tiro “a giro” davvero bello e, forse, imparabile. Al 20° la Reggina urla al rigore e, a dire il vero, è rigore netto! Carmona crossa al centro, Missiroli va a colpire di testa ma viene letteralmente trattenuto e sbattuto a terra da un difensore. Difficile non vederlo, ma Baracani ci riesce e lascia proseguire. Gara da fine stagione, come già detto. E non solo per gli spalti semi-deserti. In campo le due squadre giochicchiano a passo lento. La Reggina cerca di raddoppiare, il Gallipoli si difende e  prova di tanto in tanto ad offendere. Ma, l’esito finale “è già scritto dalle stelle” come da oroscopo. Al 27° succede di tutto in area amaranto. Calcio di punizione da destra e palla in area. Un attaccante pugliese va per calciare e viene evidentemente trattenuto. A tirare ci riesce un suo compagno ma, forse, c’è una respinta di mani. Alla fine, dopo tanta fatica, la palla termina sul fondo ed i giocatori ospiti reclamano tutti attorno a Baracani. Come si dice? “Cornuto e mazziato”? Esatto! Non c’è fortuna per i pugliesi ormai destinati ad un lento ma inesorabile declino. E la Reggina gongola (Foti compreso). I primi fischi dell’incontro, l’esiguo pubblico presente li rivolge al proprio portiere per un peccato veniale. Retropassaggio di un compagno, va al rinvio ma sbaglia tutto e manda a lato. Nulla di che, insomma, ma sintomatico di una stagione tutta da dimenticare. La Reggina si è evidentemente rilassata pensando che la gara sia già vinta. A priori. Non ha torto ma c’è modo e modo di condurla a termine. Il Gallipoli dei ragazzini rampanti ci prova. Lazzari al 33° conquista palla sulla trequarti offensiva, si accentra e calcia. Il tiro termina fuori di non molto con Marino a fare da spettatore. Tedesco urla in campo, ma è il primo a latitare. Il pubblico fischia ancora la sufficienza con la quale gli amaranto giocano. Fino a prova contraria, la partita finisce al 90° e passa e salvi non lo si è ancora. Certo, tutto (ma proprio tutto) lascia presumere che alle 17.15 circa saranno 50 i punti in classifica e che tutto sarà più agevole nelle ultime due gare conclusive (in virtù, soprattutto, delle vittorie dell’Albinoleffe a Salerno lunedì scorso ed, al momento, ad Empoli) a Grosseto ed, appunto, in casa contro i bergamaschi. La Reggina, in sostanza, riesce anche in un pomeriggio tranquillo sotto ogni punto di vista a sortire nel pubblico lo stesso effetto sortito per tutto il campionato: i fischi. Al 39° Tedesco prova a battere la noia tirando da distanza siderale, Garavano para facile. La Curva Sud, attraverso gli Ultrà 1914, sottolinea con i propri cori di tifare “solo per la maglia” ed i tifosi di tutto lo stadio gradiscono. Al 43° Brienza, che dimostra di essere di un altro pianeta rispetto ai suoi svogliati compagni, “inventa” per Barillà che realizza ma in evidente posizione di fuorigioco. Un minuto dopo ancora fischi per gli amaranto. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il Gallipoli va vicino al pari. Palla in area e Lazzari, ancora lui, colpisce di testa quasi a colpo sicuro. Solo un rimpallo su un amaranto gli nega la gioia del goal con la difesa amaranto imbambolata e distratta (come troppe volte già in stagione). Il primo tempo finisce tra i fischi e con le ammonizioni a Costa ed Artistico che è da un pezzo che se le danno e se promettono. Il secondo tempo inizia com’era finito: con i fischi del pubblico presente verso la Reggina. A scatenare questa nuova reazione avversa, l’ennesimo atteggiamento strafottente o, forse, limitato della difesa. Palla in area, anzi palla nell’area piccola e Marino immobile sulla linea di porta con Barillà costretto a mandare in angolo. Primo cambio della gara, lo fa Breda che manda in campo Adejo al posto di un nervosissimo Costa. Al 57° la Reggina va vicina al raddoppio ma si dimostra ancora una volta inconcludente in attacco. Crossa da sinistra, palla che vaga in area e Bonazzoli che la spedisce lontanissima dalla porta avversaria. Al 59° la Reggina raddoppia. Brienza calcia una punizione-gioiello: da sinistra, di sinistro, ad aggirare la barriera sorprendendo tutti coloro i quali si aspettavano un tiro da parte di un “destro”. La palla sbatte sulla traversa e ritorna in campo, il portiere assente perché tuffatosi alla ricerca del pallone sulla punizione, e Bonazzoli (nella foto) a porta vuota realizza. Meno di un minuto dopo ed il Gallipoli accorcia le distanze. Crossa da destra, palla a Lazzari sul lato opposto, il giocatore pugliese si accentra lasciando sul posto 4 avversari e batte Marino piazzando il pallone sul palo più lontano. Bel goal. Il tempo non invoglia, ma se ci fosse il sole caldo di due settimane addietro (leggasi gara contro l’Ascoli) staremmo anche oggi qui a chiederci il “perché siamo allo stadio e non a mare”! Guardando la Reggina un'unica sensazione nasce spontanea: speriamo finisca presto! Questa stagione, per molti versi, è peggiore di quella già nefasta dello scorso anno. Fortuna che l’Albinoleffe (ultimo avversario degli amaranto tra due settimane), conquista 6 punti in 6 giorni e si salva con largo anticipo (oggi è a quota 55) e che il Gallipoli è già virtualmente retrocesso e privo di qualsivoglia ambizione. La fortuna con la “C” maiuscola di Foti fatica ma persiste. Al 78° l’azione che, da sola, varrebbe il prezzo del biglietto. Con i dovuti distinguo ricordate Maradona contro l’Inghilterra ai mondiali in Messico nell’86? Non il goal di mano, l’altro dopo aver dribblato mezza squadra avversaria. Ebbene, Vigiani non è Maradona ed il Gallipoli non è l’Inghilterra d’accordo, ma l’ala amaranto parte in slalom e dribbla almeno 4/5 avversari fino a presentarsi tutto solo davanti a Garavano. Vigiani, come detto, Maradona non è e, quindi, non realizza ma appoggia il pallone allo stesso portiere pugliese che ringrazia. Quando pensavamo che la gara non avesse più nulla da dire, ecco che il Gallipoli, in una delle sue ripartenze, va vicino al pari con Di Carmine che colpisce male e manda sul fondo. Ma che pericolo. Gli allenatori hanno effettuato le tre sostituzioni a loro favore (Breda per “paura” e Rossi – espulso – per far giocare i giovanotti al seguito) ed il Gallipoli ci prova con la Reggina chiusa e timorosa delle sue stesse deficienze. E’ questo il filo conduttore di tutta la stagione amaranto: la Reggina è stata spesso “vittima” di se stessa più che degli avversari. Il Gallipoli ci prova, abbiamo detto, ed all’88° Marino sta per farne una delle sue. Su cross proveniente da destra, si tuffa in avanti ma non blocca il pallone e rischia moltissimo per la vicinanza di un avversario. Marino, però, si rifà un minuto dopo grazie ad un suo intervento in volo su tiro di Artistico dalla distanza che il lungo portiere amaranto devia in corner salvando, di fatto, la propria porta. Il pubblico fischia, avverte la paura dei suoi giocatori e ne rimane contagiato. Brienza, al 90°, regala un’altra perla del suo repertorio: dribbla 4 avversari ma si defila e non gli resta che provare il pallonetto avendo visto Garavano fuori dai pali. Sfortuna vuole che la palla ce l’abbia sul destro e non suo sinistro e, quindi, che il pallone finisca alta di pochissimo sulla traversa. I tre minuti concessi di recupero sembrano un’eternità! Al 91° ancora Brienza, lanciato da Missiroli, si presenta davanti al portiere ospite ma, questa volta, gli spara addosso il pallone utilizzando il suo piede. Pazzesco pensare che la Reggina sia costretta a giocarsi la salvezza contro il Gallipoli. Eppure è stato così! Che stagione incredibile. Fortuna ch’è quasi finita. A margine, segnaliamo gli applausi del pubblico amaranto ai giocatori del Gallipoli che, in condizioni disperate per i noti motivi, hanno offerto una prova generosissima e degna di nota dal punto di vista più umano che prettamente calcistico. Bravi comunque.

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A Reggio Calabria il meglio del pattinaggio artistico calabrese

Le stelle del pattinaggio artistico calabrese sono scese in pista per il campionato regionale di pattinaggio artistico specialità solo dance e coppia danza. Presso l’impianto di Parco Caserta un centinaio di atleti appartenenti alle società sportive di Reggio Calabria, Cosenza e Lamezia Terme, hanno lottato per conquistare la qualificazione ai campionati italiani che si svolgeranno nel mese di luglio a Calenzano,in provincia di Firenze. Sulla pista, intitolata al Pino Labate, il presidente del comitato provinciale della federazione italiana hockey e pattinaggio scomparso qualche anno fa, hanno gareggiato gli atleti appartenenti alle categorie nazionali ed internazionali. Per la specialità della coppia danza, categoria esordienti, ha vinto il titolo di campione regionale la coppia composta da Martina Gligora (nella foto) e Paolo Alampi; Martina Gligora è anche la neocampionessa della solo dance. L’oro della categoria nazionale D è andato invece ad Alessandra Paviglianiti e Rocco Ieracitano, già vicecampioni regionali nel 2009.

Per la specialità della solo dance, a salire sul gradino più alto del podio sono state le atlete Ilaria Gligora, Carmen Neri e Rossella Morello, rispettivamente delle categorie allievi nazionali, nazionale A e nazionale B. Francesca Raffa,dopo il bronzo del 2009, è la nuova campionessa regionale della categoria nazionale D. Andrea Fiumanò, atleta della S.S. Calabria, è stato l’unico partecipante della categoria seniores, la categoria di massimo livello. Fiumanò, campione italiano uscente della nazionale D, rappresenterà la nostra regione ai campionati fiorentini. Gara incerta quella degli allievi internazionali. La classifica infatti, da sabato a domenica ha subito un notevole cambiamento. Il primo posto comunque è stato conquistato, e mantenuto, dall’atleta Noemi Latella. Chiara Surace (nella foto), dopo una quinta posizione provvisoria, è riuscita ad aggiudicarsi l’argento grazie all’ottima esecuzione di un programma libero composto dalle musiche di Harry Bellafonte.  Ottima anche la performance di Sofia Stilo, che sulle note dei Gispy King ha ottenuto la medaglia di bronzo. In giuria si è registrata la presenza del giudice internazione Nicola Genchi, massimo esperto del settore. “I campionati regionali sono il momento più atteso da tutti gli atleti perché sono il coronamento di un anno di intenso lavoro”. Questo è quanto ha affermato Marisa Lanucara,presidente regionale della federazione italiana hockey e pattinaggio“. Da questo tipo di gare si evince che la Calabria sta crescendo, sia in termini qualitativi, per le ottime esibizioni, che quantitativi, per il numero di iscritti alla competizione”. Anche per il 2010, il titolo di società campione regionale è andato alla Società sportiva Calabria di Reggio Calabria, diretta dall’allenatrice federale Emilia Labate. La S.S. Calabria detiene questo importante riconoscimento dal 1981.

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Nello Stretto arco e frecce che puntano a Singapore: dal 18 al 22 maggio a Reggio Calabria si svolgerà l’European Junior Cup di tiro con l’arco 2010

Questa mattina, nella sala convegni dell’ “E’ Hotel” di Reggio Calabria è stata presentata la “Junior Cup di Tiro con l’Arco 2010”, che si svolgerà nella città dello Stretto dal 18 al 22 maggio prossimi. Ancora una volta, l’European and Mediterranean Archery Union, la Federazione italiana di tiro con l’arco ed il Coni regaleranno, grazie all’indispensabile supporto tecnico e logistico dell’associazione reggina “Arcieri Fata Morgana”, l’ennesima manifestazione sportiva a carattere internazionale che premia, così, il meritato lavoro promosso dalla Fitarco calabrese negli ultimi cinque anni. L’evento vedrà impegnati, nei sei giorni di gare, più di 400 atleti under 20, provenienti da 40 nazioni. Inoltre, la competizione è stata designata come ultima prova di qualificazione europea per la prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili, che si terranno in agosto a Singapore.

Alla presentazione erano presenti il presidente Fitarco ed Emau, Mario Scarzella, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, il presidente della Fitarco Calabria, Giovanni Giarmoleo, il vicepresidente provinciale del Coni, Giuseppe Cormaci, l’assessore provinciale allo sport, Attilio Tucci, ed il dirigente allo sport del comune, Fabrizio Veneziano (nella foto, da sinistra, Giarmoleo, Tucci, Praticò, Scarzella, Veneziano e Cormaci). “Ancora una volta – ha dichiarato il presidente regionale del Coni, Mimmo Praticò – la Calabria vive un grande momento di sport. Grazie a Mario Scarzella, presidente dell’Emau e della Fitarco, a Reggio Calabria si svolgerà la “European Junior Cup”. Un evento straordinario a cui parteciperanno tanti giovani provenienti da tutt’Europa e che sarà, anche, l’ultima gara valida per la qualificazione degli arcieri europei per la prima edizione delle Olimpiadi Giovanili che si terranno a Singapore dal 14 al 26 agosto 2010. Grande merito per la scelta della sede calabrese va riconosciuto all’infaticabile presidente del Comitato Regionale Fitarco, Giovanni Giarmoleo, il quale, con il suo impegno e la sua tenacia, non solo ha rivitalizzato la sua disciplina, negli ultimi anni, ma ha, anche, coinvolto tutte le società del territorio per creare, con la collaborazione dei comitati provinciali Fitarco, un gruppo unito che ogni anno vede aumentare i suoi associati. Fondamentale, in questa circostanza, il contributo e la collaborazione del Comune di Reggio Calabria in primis con il sindaco Scopelliti, oggi governatore della Calabria, e dell’assessore allo sport Raffa, nonché vicesindaco di Reggio Calabria e dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria con il presidente Morabito, la Regione Calabria, l’assessore provinciale allo sport, Tucci, ed il dirigente allo sport del Comune di Reggio Calabria, Veneziano.Sono, pertanto, orgoglioso di dire che la Calabria è stata preferita a Mosca come location della qualificazione, per la sua costante valenza organizzativa dimostrata anche in occasione dei Giochi Giovanili di Tiro con l’arco svoltisi sullo Stretto nel 2006. La Calabria, quindi, darà vita ad un altro momento di sviluppo dell’intero territorio proiettandosi attraverso il turismo sportivo (spesso sottovalutato) verso orizzonti più ampi, dimostrando la sua ospitalità ed in grado di accogliere eventi di un certo livello che la vedano protagonista. Lo Sport ha l’opportunità, con la “European Junior Cup” di Tiro con l’arco di far conoscere meglio una disciplina che ha meno visibilità mediatica e nel contempo di ribadire il ruolo fondamentale che svolge per favorire il confronto tra milioni di giovani ai quali bisogna impartire valori come l’etica, il rispetto delle regole per una crescita sana. Ovvero rivalutare lo sport come strumento per l’educazione dei giovani. Con questo messaggio, che vuole essere anche un grido di speranza affinché tutti contribuiscano ad avvicinare sempre di più i giovani allo sport, porgo a nome mio e di tutto il mondo dello sport calabrese, che ho l’onore di presiedere, il più caloroso saluto a tutti i dirigenti, tecnici, giudici ed atleti augurando che ancora una volta la Terra di Calabria, attiva ed operosa, come scritto nella Storia del nostro Popolo, possa accogliere “a braccia aperte” tutti i partecipanti e farli ripartire con un sorriso. Sono certo che ciò accadrà e che la Calabria, ancora una volta, avrà vinto. In bocca al lupo”.

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Domani allo Sport Village di Catona l’Accademia del Tennis presenta il nuovo programma

Sabato 15 maggio 2010 alle ore 12 nei locali del Circolo Sport Village di Catona il presidente dell’Accademia del Tennis terrà una conferenza stampa per presentare il nuovo assetto organizzativo della società proiettato verso un nuovo modello di organizzazione capace di rinvigorire e incrementare lo sviluppo dello sport nel mondo giovanile calabrese.

Alla conferenza stampa parteciperà Corrado Barazzutti (nella foto premiato dopo aver vinto la Fed Cup 2009 proprio a Reggio Calabria), capitano delle nazionali azzurre di Fed Cup e di Coppa Davis, con il quale l’Accademia del Tennis ha già un accordo di collaborazione, in sinergia con le altre due Accademie del Sud, quella di Bari e quella di Napoli. Sarà presente Paolo Girella, Tecnico responsabile della macroarea del Sud e del settore tecnico nazionale under 14 femminile della Federazione italiana tennis. Oltre ai presidenti delle società parteciperanno i direttori didattici delle Scuole dell’Infanzia con le quali l’Accademia ha sviluppato un progetto per diffondere tra i bambini i valori migliori che lo sport riesce a trasmettere.

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Bagnara Calabra (RC): rinvenute armi ed esplosivo, due persone tratte in arresto dal Commissariato P.S. di Palmi

Nella mattinata odierna personale del Commissariato P.S. di Palmi, nel corso di attività di polizia giudiziaria d’iniziativa, ha rinvenuto, in due siti diversi, entrambi nel comune di Bagnara Calabra, armi ed esplosivi e ha proceduto all’arresto di due persone. In particolare, alle ore 7,00 circa, in Bagnara, in un terreno confinante con i binari delle Ferrovie dello Stato, sito alle spalle dell’abitazione di Catalano Antonino, n. a Scilla il 10.1.1945, res. a Bagnara Calabra in via Archimede s.n.c., che ne ha l’uso, veniva rinvenuto, sotterrato, un cilindro in plastica lungo 60 cm. contenente oltre 3 chilogrammi di esplosivo, nonché munizionamento di pistole e fucili.

Il Catalano Antonio, con precedenti per armi, padre di Catalano Francesco, pluiripregiudicato, n. a Reggio Calabria l’8.8.1980, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 21.2.2010, è stato conseguentemente arrestato. Sempre nel corso della stessa operazione, un altro equipaggio del predetto Commissariato rinveniva in un terreno sito in c/da Pellegrina di Bagnara, di proprietà di Cardillo Antonio, nato a Bagnara Calabra il 08.04.1967, operaio, un secchio, interrato ai piedi di un albero, contenente due pistole con matricole abrase, rispettivamente cal. 9 e cal. 7.65, nonché numerose cartucce, alcune delle quali di tipo perforante. Anche Cardillo Antonino veniva, pertanto, tratto in arresto.

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Reggio Calabria: arrestato un italiano per violenza sessuale su una rumena

Grave episodio di violenza in danno di una donna rumena di 57 anni ieri mattina alle ore 12.00 circa presso la Stazione di San Gregorio. Mentre la malcapitata si trovava all’interno della stazione in attesa di prendere un treno, un giovane di 25 anni di Rosarno, Caminiti Daniele, tentava un approccio nei suoi confronti ottenendo un netto rifiuto. Allontanatasi dal giovane, la donna pensava di essersi messa al sicuro dalle sue attenzioni, quando all’improvviso veniva aggredita alle spalle e colpita con violenza dietro la nuca. Una volta a terra, il giovane con violenza la colpiva ripetutamente e dopo aver tentato di estorcergli del denaro, la trascinava per i piedi all’interno dei bagni della stazione e l’aggrediva sessualmente. Dopo i ripetuti tentativi di difesa della donna, quest’ultima riusciva ad approfittare di un momento di distrazione dell’aggressore, rifugiandosi in una carrozza di un treno appena giunto allontanandosi definitivamente dalla zona.

Veniva allertata la Sala Operativa della Questura, in sinergia con la Centrale Operativa dei Carabinieri che raccoglieva la prima notizia dell’odioso reato, e grazie al Piano Coordinato di Controllo del Territorio che vede le pattuglie di entrambe le FF di PP suddividersi le sette zone cittadine, un equipaggio del Nucleo Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura riusciva ad individuare il giovane che presumibilmente si era reso responsabile della violenza sessuale. La donna veniva accompagnata al pronto Soccorso degli OO.RR. i cui sanitari accertavano l’avvenuta aggressione sessuale e le percosse subite. Una volta arrivata in Questura per denunciare l’episodio, la povera vittima riconosceva immediatamente nel Caminiti il suo aggressore e sulla base delle prime ammissioni dello stesso e di altri elementi investigativi, quest’ultimo veniva dichiarato in arresto per violenza sessuale, tentata rapina, lesioni e minacce. Dopo gli adempimenti di rito il giovane veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria come disposto dall’A.G. procedente. Nella mattinata odierna il giudizio di convalida dell’arresto.

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Reggio Calabria: due rumeni arrestati per tentato furto

Altri due arresti operati dal Nucleo Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nell’ambito del piano di controllo del territorio predisposto dal Questore Dott. Carmelo Casabona, finalizzato a prevenire i reati c.d. “predatori”. Nelle prime ore della nottata, alle ore 00.40 circa, la Sala Operativa inviava due equipaggi nella zona di via Mercalli in quanto un cittadino aveva segnalato la presenza di due persone intente ad armeggiare intorno ad uno scooter. Prima del sopraggiungere delle volanti, i due sospetti scappavano, forse disturbati nella loro azione, verso il Ponte Calopinace, ma grazie alle indicazioni fornite alla Sala Operativa da un cittadino testimone dell’evento, i due malfattori venivano riconosciuti ed immediatamente intercettati da un equipaggio delle “Pantere”.

I due individui venivano identificati per i cittadini rumeni Roscha Costantin classe 1990 e R. S. minore di anni 16, quest’ultimo con precedenti di polizia per furto. Mentre i due soggetti venivano condotti in Questura per gli accertamenti di rito, un altro equipaggio delle “volanti” acclarava che effettivamente i due rumeni avevano tentato di asportare lo scooter parcheggiato in via Mercalli, il quale presentava il bloccasterzo forzato. Nel corso della perquisizione effettuata a bordo dell’altro scooter utilizzato per la fuga, il personale operante rinveniva e sottoponeva a sequestro un arnese utilizzato per lo scasso. All’esito della attività investigativa, i due rumeni venivano dichiarati in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato e mentre il maggiorenne veniva custodito presso le camere di sicurezza della Questura, il minore veniva accompagnato presso il CPA di via Marsala come disposto dal Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale dei Minori.

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Condofuri (RC): eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere

Nella decorsa serata, personale dipendente del Commissariato di P.S. Condofuri ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nr. 887/06 RGNR – DDA, nr. 492/07 RG GIP e nr. 123/09 ROCCC, emessa in data 12.04.2010 dal dr. Santo Melidona, Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria a carico di Macrì Giorgio, nato a Polistena (RC) il 30.09.1983 (nella foto), residente in Condofuri alla via Peripoli nr. 114 – coniugato, pregiudicato.

L’arresto, operato a seguito di costituzione dell’indagato presso quest’Ufficio, è stata la conseguenza dell’incessante attività di P.G. (perquisizioni domiciliari ed attività info –investigativa) posta in essere già dalle ore successive al 15 aprile c.a., allorquando veniva dato il via alle operazioni denominate “Kontakorin”  e “Parola d’onore”, condotte congiuntamente dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri contro i presunti appartenenti ad un sodalizio di stampo mafioso, che vedeva proprio il MACRI’, il quale, nella circostanza si rendeva irreperibile,  tra i destinatari della misura cautelare in carcere, per aver fatto parte  di un’associazione per delinquere finalizzata alla consumazione, mediante l’uso della forza mediatica intimidatrice derivante dalla solidale intesa  del vincolo associativo di omertà per la perpetrazione di delitti tra i quali: danneggiamenti, estorsioni, detenzione e porto abusivo di armi, anche da guerra, ed esplosivi. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’A.G. competente.

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Reggio Calabria: arresto per rapina ai danni di un transessuale

Arrestato dalle “volanti” il reggino Verduci Carmelo, classe 1981, per rapina aggravata. Il piano straordinario di controllo del territorio predisposto dal Questura della Provincia di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona, ha consentito di catturare un rapinatore nella nottata di ieri 11 maggio. Alle ore 00.30 circa la vittima, che esercita l’attività di meretricio, mentre sostava in via Lemos in attesa di occasionali clienti, veniva avvicinato da un giovane il quale, dopo avergli puntato un coltello alla gola, gli intimava di consegnargli il denaro in suo possesso. La vittima spaventata consegnava al Verduci la somma di  € 70,  in due banconote di 50 e 20 euro, mentre quest’ultimo, dopo essersi assicurato il bottino, si dava alla fuga in direzione di p.zza Indipendenza.

Dopo qualche attimo, il rapinato si avvedeva del transito di un equipaggio delle “volanti” che fermava indicandogli l’episodio criminoso di cui era rimasto vittima, nonché la descrizione del soggetto e la via di fuga. Il personale della Polizia di Stato si metteva subito alla ricerca del rapinatore, che veniva individuato e fermato sul Lungomare Falcomatà all’altezza di un noto esercizio di ristorazione. Nel corso della perquisizione personale, gli operatori della “volante” rinvenivano le due banconote di € 50 e 20 e per questi motivi, sulla base degli ulteriori elementi probatori raccolti a carico del Verduci, questi veniva accompagnato in Questura e dichiarato in stato di arresto per il reato di rapina a mano armata. L’arma utilizzata, nonostante l’attenta bonifica eseguita dal personale delle “volanti” non veniva rinvenuta. Nella stessa mattinata di ieri il giudizio di convalida dell’arresto e contestualmente il processo per direttissima che vedeva il Verduci condannato alla pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione e rimesso subito in libertà per la sospensione condizionale della pena.

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Carlo Parisi al X° Meeting dei giornalisti del Mediterraneo organizzato a Cagliari da Fnsi e Ifj: “Niente libertà di stampa senza dignità del lavoro”

Lavoro (con la sua dignità), etica e democrazia: questi i temi, fondamentali per l’informazione, attorno ai quali si è sviluppato il X Meeting dei giornalisti del Mediterraneo, promosso dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e da quella internazionale, la Ifj, ed ospitato a Cagliari dal 6 al 9 maggio. Accanto alle delegazioni sindacali dei giornalisti di 30 Paesi del bacino del Mediterraneo, anche il Sindacato dei Giornalisti della Calabria: Carlo Parisi (nella foto al Parlamento Europeo di Bruxelles, in occasione del dibattito sulla libertà di stampa ed il pluralismo dell'informazione), componente di Giunta della Fnsi, e segretario dell’Associazione calabrese, ha partecipato ai lavori, diretti dai segretari della Fnsi, Franco Siddi, e Ifj, Aidan White, che hanno portato all’approvazione, ieri, della Carta di Cagliari intitolata “Sicurezza, diversità e dialogo: costruire fiducia nel giornalismo mediterraneo”. Un passo avanti, concreto, dopo l’incontro dell’ottobre scorso a Bruxelles con il Parlamento Europeo, per la tutela della libertà di stampa e del lavoro giornalistico: “Il sindacato non ha alcuna intenzione di stare a guardare – sottolinea Carlo Parisi, a nome della Fnsi e dell’Associazione regionale della Calabria – e mi pare lo stia dimostrando.

La crisi economica che ha investito non solo l’Italia, ma anche gli altri Paesi europei e, Grecia in testa, quelli del bacino del Mediterraneo, ha reso ancor più precario lo status professionale, economico e sociale di molti giornalisti: alla mancanza di libertà nello svolgere il proprio lavoro si è aggiunta, dunque, la scarsa redditività della professione. Quando non sia addirittura negata. Si capisce come, in un momento difficilissimo come l’attuale, risulti di fondamentale importanza l’attività di tutela, sostegno e strenua difesa della professione giornalistica che gli organismi sindacali, espressioni di una stampa libera e dignitosa, portano avanti con rigore e in più sedi”. Gli obiettivi di questa battaglia itinerante trovano ulteriore conferma nella Carta di Cagliari: “Credendo che un giornalismo professionale e indipendente, esercitato in condizioni di non-discriminazione e nel rispetto delle norme elementari del lavoro, sia essenziale per difendere il diritto dei cittadini a sapere; condannando tutti gli attacchi contro i giornalisti da parte dei governi che utilizzano la legge per intimidazione e fanno pressioni ingiuste al fine di manipolare il lavoro dei media; condannando i licenziamenti selvaggi nelle redazioni e le violazioni dei diritti del lavoro giornalistico da parte di datori di lavoro che, di fronte alla crisi, hanno abbandonato la missione, l’etica e i valori del giornalismo”, la Fnsi e la Ifj dichiarano “che i giornalisti mediterranei lavoreranno uniti per creare la fiducia del pubblico nel giornalismo e creare nuove forme di dialogo e di solidarietà”.

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Reggio Calabria: ex marito arrestato per “stalking”

Ancora un positivo risultato ottenuto dalle “volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Calabria. Nella mattinata di ieri tratto in arresto, per stalking in danno della ex coniuge, Crucitti Saverio Claudio classe 1965. Intorno alle ore 08.10, due equipaggi del Nucleo Volanti intervenivano in v.le Europa in quanto una donna segnalava di essere seguita dal coniuge che la minacciava di morte. Giunti sul posto i due equipaggi individuavano la richiedente che attirava la loro attenzione e subito dopo l’autovettura con a bordo il coniuge che, alla vista degli operatori della Polizia di Stato, tentava di allontanarsi dalla zona.

Mentre un equipaggio prestava i primi soccorsi alla donna palesemente spaventata ed in preda al panico, l’altro equipaggio bloccava l’uomo conducendolo presso gli Uffici della Questura per l’attività investigativa del caso. Dalla denuncia sporta dalla signora emergeva un chiaro quadro di minacce e violenze subite, tanto da indurre il Giudice Civile ad emettere, nel gennaio scorso nell’ambito del procedimento per la separazione, un provvedimento di allontanamento del Crucitti dall’abitazione coniugale, con divieto di avvicinarsi al luogo di lavoro della propria moglie ed alla scuola della figlia. Nella mattinata di ieri, a seguito dell’ultimo episodio di minacce esperito nell’occasione del fermo, il Crucitti veniva tratto in arresto nella flagranza del reato di stalking e, come disposto dall’A.G. procedente, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Nella mattinata il giudizio di convalida dell’arresto.

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Reggio Calabria: 2 arresti in flagranza per porto abusivo di armi e munizioni

Nel pomeriggio di ieri, nel quadro dei servizi straordinari e mirati predisposti dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona, finalizzati a prevenire e reprimere il fenomeno delle rapine che negli ultimi tempi aveva subito un incremento, un equipaggio motociclista delle “NIBBIO” intercettava nei pressi del Ponte della Libertà una LANCIA Y  di colore grigio con due persone riconosciute come sospette in quanto con precedenti di Polizia. L’autovettura cercava di sottrarsi al controllo imboccando la via Clearco, ma veniva affiancata e fermata in via Pensilvania dai due attenti operatori in sella alle potenti moto della polizia. Al primo controllo i due sospetti, Suraci Osvaldo, classe 1978 (nella foto), e Geria Francesco, classe 1972 (nella foto), apparivano nervosi  ed agitati, tanto da indurre i due ottimi operatori della Polizia di Stato ad eseguire una attenta perquisizione personale, estesa alla autovettura.

Proprio quest’ultimo atto di polizia giudiziaria dava esito positivo, in quanto sotto il sedile del conducente veniva rinvenuta una pistola semiautomatica marca BERETTA cal. 9 con matricola abrasa e relativo caricatore inserito, nel cui serbatoio vi erano nr. 7 cartucce cal. 380 AUTO,  corrispondente al nostro cal. 9. Unitamente all’arma venivano rinvenuti dei guanti in lattice, due cappelli con visiera, di norma utilizzati per nascondere il volto, e tre buste in plastica trasparente (nella foto) accuratamente avvolte e conservate nel vano porta oggetti della portiera destra dell’autovettura. Tutto il materiale rinvenuto, compresa l’autovettura, veniva sottoposto a sequestro ed i due sospetti condotti in Questura e dichiarati in stato di arresto per porto abusivo di arma clandestina e relativo munizionamento. Nel corso delle successive perquisizioni domiciliari effettuate presso le abitazioni del Suraci  e del Geria, in un appartamento nella disponibilità di quest’ultimo venivano rinvenute, all’interno di un divano sotto i cuscini, due pistole a salve, perfette repliche di armi vere e prive del necessario tappo rosso identificativo di arma giocattolo. Una di queste era una replica della BERETTA cal. 9 in uso alle Forze di Polizia, mentre l’altra consisteva in una perfetta riproduzione di un revolver colore argento di grosso calibro con il calcio in gomma dura tipico dei revolver cal. 357 magnum. Anche queste armi, seppur non vere, venivano sottoposte a sequestro al fine di accertare se sono state utilizzate in altri episodi criminosi. I due arrestati, dopo gli adempimenti di rito, venivano associati presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria. Continua l’attività investigativa finalizzata ad accertare se i due malfattori si siano resi responsabili di altri episodi criminosi nella nostra Città. Dopo questo positivo risultato, i servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati a prevenire reati contro il patrimonio e soprattutto le rapine, non conosceranno soluzione di continuità attraverso l’utilizzo, oltre alle normali pattuglie in auto, di equipaggi motociclisti “NIBBIO” che utilizzano moto con i colori della Polizia di Stato ed equipaggi in borghese “FALCHI” a bordo di potenti moto enduro colori di serie.

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La Viola perde in casa con Catania e rimanda i sogni di promozione

altLIOMATIC VIOLA RC – VIRAUDO FORD CATANIA: 64-79. Parziali: 14-21/ 26-44/ 39-58.  VIOLA: Dip 2, Di Lembo 5, Niccolai 22, Yasakov 5, Iulianello, Negri 7, Manzotti 4, Scozzaro, Roselli 9, Dalla vecchia 10. All. Bianchi. CATANIA: Catotti 2, Di Masi, De Gregori 11, Consoli 9, Confente 19, Gambolati 16, Livera 2, Reale 15, Novatti, Rolando 5. All. Borzì. ARBITRI: Mambretti e Barone di Roma. L’immagine di Dip che piange e si dispera è la fotografia che meglio può esprimere quello che successo ieri al PalaCalafiore. La Viola viene asfaltata in casa dal Catania e dice addio ai play-off ed a tutti i sogni di promozione. I nero arancio giocano una delle gare più brutte dell’anno  contro un avversario che non ha rubato nulla e che ha meritato la qualificazione. Le attuanti sono poche perché l’assenza di Grasso e le precarie condizioni di Dip non possono giustificare gli errori da sottocanestro di Negri e compagni e la pessima difesa messa in atto contro una squadra che aveva dimostrato sin dalle prime battute di essere in ritmo offensivo soprattutto sul perimetro.

E, proprio come è successo a Gennaio, nel match di regular season sono stati i tiratori etnei a decidere l’incontro ed a firmare il parziale decisivo. Confente è stato un’autentica sentenza dall’arco ed i suoi 19 punti hanno suggellato la sua grande prestazione. Aggiungete i canestri di Gambolati nel momento in cui la Viola si riporta a meno undici nel quarto periodo ed alcune letture sbagliate dei portatori di palla reggini, ed ecco servita una sconfitta che non si può rimediare perché i quarti di finale si giocano al meglio delle tre gare. E’ vero che, soprattutto nel primo quarto, qualche errore arbitrale ha innervosito i padroni di casa e coach Bianchi che si fa anche fischiare un tecnico ma è stata la Viola a perdere la partita e può recitare soltanto il mea culpa. Le note positive sono poche, anzi si può dire che solo i giovani Msnzotti e Yasakov hanno cercato di mettere l’anima sul parquet mentre il resto della squadra ha passeggiato sul campo ed ha giocato con un’intensità sicuramente non da gare decisiva dei play-off. La Viola chiude la stagione e conferma le difficoltà di questo 2010 avaro di soddisfazioni per i colori nero arancio che si sono fermati dopo un ottimo girone d’andata. Catania festeggia e cercherà di rendere la vita dura al Bisceglie mentre i nero arancio saranno spettatori del resto dei play-off e si mangeranno le mani per aver buttato al vento l’occasione di passare il turno con il vantaggio del campo a proprio favore. Ieri, al PalaCalafiore, sono andati i titoli di coda della stagione della rinascita del marchio Viola finita, purtroppo, troppo presto rispetto alle previsioni.

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Reggio Calabria: “cavallo di ritorno”, due arresti per tentata estorsione

Nella serata di ieri 9 maggio i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno tratto in arresto Amato Giovanni, classe 75 (nella foto), e Morello Patrizio, classe 90 (nella foto), con le accuse di tentata estorsione, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Nella nottata precedente, infatti, era stata sottratta l’autovettura di C.E. nel centro della città. Puntuale era giunta una telefonata con richiesta di pagamento di 700 euro per la restituzione della macchina. L’appuntamento veniva fissato presso le palazzine di via Ciccarello. All’incontro però si presentavano due militari in borghese i quali venivano immediatamente avvicinati da un soggetto che riferiva di essere in possesso dell’autovettura e richiedeva il pagamento dei 700 euro. Per comprovare il possesso del mezzo il soggetto, successivamente identificato nel Morello, forniva il certificato di proprietà dell’auto in originale. A quel punto i militari si qualificavano e bloccavano il soggetto.

Immediatamente accorrevano in soccorso del malvivente prima una decina di complici che erano nelle vicinanze e poi altre persone di etnia rom presenti nei cortili delle palazzine adiacenti. Grazie all’arrivo immediato dei rinforzi, mentre il Morello riusciva a guadagnare la fuga aiutato dai complici, veniva bloccato uno degli aggressori, l’Amato, che veniva tratto in arresto. Grazie all’intervento delle pattuglie in supporto la situazione veniva riportata alla normalità, mentre proseguivano le ricerche del Morello. In tarda serata il medesimo si consegnava ai militari riferendo di trovarsi in Arghillà, dove poi effettivamente veniva rintracciato, vendendo tratto in arresto. Entrambe gli arrestati sono accusati di tentata estorsione, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. I due sono stati associati alla Casa Circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Il N.A.S. di Catanzaro rileva irregolarità in decine di vagoni ferroviari

La verifica della sicurezza e dell’igiene dei posti di lavoro  è uno dei compiti attribuiti ai Carabinieri dei NAS, che vigilano sull’osservanza, da parte dei datori di lavoro e degli addetti, delle norme che disciplinano la materia (legge 81/2008). In quest’ambito, il NAS Carabinieri di Catanzaro ha recentemente concluso un’operazione di servizio, consistita nell’accurata verifica delle condizioni igieniche e di sicurezza di una dozzina di convogli ferroviari di tratte nazionali e regionali in transito nella stazione di Lamezia Terme (CZ); tale attività, scaturita da un incidente occorso ad un passeggero di un “INTERCITY” alcuni mesi or sono, che è dovuto ricorrere a cure mediche per  la puntura di una zecca, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme (CZ) ed è stata effettuata congiuntamente a personale del servizio P.I.S.AL. del locale distretto ASP.

Le ispezioni hanno interessato complessivamente 32 vagoni adibiti al trasporto di persone, portando all’accertamento di precarie condizioni igienico – sanitarie della maggior parte delle carrozze, nelle quali è stata rilevata la presenza di sporcizia di varia natura distribuita su compartimenti, corridoi e servizi igienici; è stata inoltre constatata l’eccessiva usura degli arredi e dei rivestimenti dei compartimenti e dei servizi igienici, tale da non garantire i requisiti minimi di igienicità sia per gli operatori che per i passeggeri. Per alcuni dei vagoni ispezionati è stata inoltre appurata l’omessa verifica semestrale degli estintori portatili di primo intervento, non erano pertanto mantenuti in efficienza. Particolarmente grave la situazione riscontrata su una carrozza di un convoglio regionale, dove i Carabinieri operanti accertavano la mancata chiusura della porta automatica durante la marcia del convoglio; tale situazione ha richiesto l’immediato isolamento del vagone, con il trasferimento dei passeggeri ivi presenti. Come previsto dalla normativa, le violazioni riscontrate sono state oggetto di formali prescrizioni di adeguamento, immediatamente eseguite con la completa sostituzione di gran parte degli interni (arredi, sedute, poggiagomiti, bagni), l’esecuzione di pulizie straordinarie delle carrozze oggetto di controllo e la contestuale revisione degli estintori. Ai 2 dirigenti dell’ente gestore del servizio, individuati come responsabili dal punto di vista legale delle irregolarità riscontrate, sono state notificate ammende per un ammontare totale di 40.000 €.

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