Omicidio a Melito Porto Salvo: tempestive Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri

Ieri 26 gennaio 2010 verso le ore 16.00 a Melito Porto Salvo (RC) in via F. Turati ignoti malviventi tendevano un agguato ed uccidevano con due colpi di fucile (uno a pallettoni, l’altro a pallini) Stillitano Antonino, nato Melito di Porto Salvo l’11 giugno 1957, allevatore già pregiudicato (precedenti di polizia per armi e sostanze stupefacenti). La vittima era a bordo di una Fiat 600 intestata al padre; gli esecutori, probabilmente due persone, affiancavano l’autovettura parcheggiata e sparavano allo Stillitano colpendolo al torace, al braccio destro ed al fianco. Sul posto intervenivano i Carabinieri.

Avviate immediatamente da parte della Polizia di Stato e dell’Arma CC le attività investigative, si stabiliva che al momento dell’agguato lo Stillitano era accompagnato da una persona, certo Bevilacqua Vincenzo cl. 57. Iniziavano, quindi, le ricerche del testimone, anche attivando posti di controllo nei dintorni di Melito Porto Salvo. La tempestiva attività investigativa condotta dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato, permetteva raccogliere elementi indiziari tali a qualificare condotta delittuosa contestata al Bevilacqua; questi, infatti forniva versioni incongruenti e spesso contraddittorie circa gli ultimi minuti trascorsi insieme alla vittima, a favore della quale occasionalmente svolgeva mansioni d’autista e uomo di fiducia. Nella nottata il Bevilacqua era tratto in arresto in flagranza per favoreggiamento personale 378 CP aggravato dall’art. 7 l. 203/91. Nel 1989 lo Stillisano era già stato sparano nella faida che contrapponeva la cosca Pangallo – Maisano – Favasuli a quella di Zavettieri per la realizzazione del nuovo abitato di Roghudi.

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