Le interviste del dopo Reggina Piacenza

 Clima disteso in sala stampa e tanti sorrisi per il ritorno alla vittoria della squadra di mister Novellino. Il primo a presentarsi al cospetto dei giornalisti è proprio l’autore del goal vittoria Biagio Pagano. Ha trovato la via della rete dopo i tentativi iniziati nella gara di Frosinone. Si, in effetti ci avevo provato martedì scorso senza fortuna. La mia esultanza è dovuta non tanto alle mia realizzazione personale quanto al pensiero che tutta la squadra grazie al mio goal poteva vedere un po’ di luce dopo un periodo buio durato cinque partite. Il goal subito? Siamo stati sfortunati perché arrivato subito dopo l’occasione sciupata da Cacia. La serie B è anche questa, un campionato molto difficile e lungo e da questo passettino in avanti deve iniziare il nostro campionato.

 L’importanza della vittoria? Era importantissimo vincere e l’abbiamo fatto con una prova di grande intensità e senza pause come nelle altre partite. Ripeto, adesso inizia il nostro campionato. Questa è la squadra che vuole Novellino? Dobbiamo giocare così, la serie B è difficile soprattutto per chi ha la responsabilità dei favori del pronostico. Se giochiamo con questa mentalità vi assicuro che sarà davvero difficile per tutti i nostri avversari. Una vittoria importante per il morale?

Si, certamente. Dobbiamo ancora migliorare sulle palle inattive sulle quali subiamo molti goals, ma credo che siamo sulla strada buona. Cosa vi ha detto il mister nell’intervallo? Che avremmo vinto sicuramente. Aveva notato sensibili miglioramenti ed era certo che alla fine avremmo fatto nostra la partita e l’intera posta in palio. Daniele Cacia (nella foto), autore del goal del vantaggio e del palo colpito, è il secondo amaranto a scendere in sala stampa. Ottima partita ed ottimo risultato?

Si, certo. Credo che abbiamo messo fine ad un periodo massacrante anche per noi all’interno dello spogliatoio. Non è facile giocare con la pressione addosso. Il Piacenza? E’ una buona squadra piena di giovani ed a Reggio ha giocato un’ottima partita. Ancora in coppia con Bonazzoli? Si, credo che io ed Emiliano possiamo benissimo coesistere anche perché siamo due calciatori con caratteristiche completamente diverse e che, quindi difficilmente si pesteranno i piedi tra loro. La sua condizione? Nelle due ultime partite sento di essere migliorato. Negli ultimi anni ho perso la continuità per via degli infortuni, ma è mia ferma intenzione dimostrare che posso ancora essere utile. E’ il turno dell’allenatore avversario Fabrizio Castori che entra rabbuiato nel morale e nell’aspetto. Si attendeva questa Reggina? Si, mi aspettavo questa Reggina. Ciò che non mi aspettavo era di farle due regali sui goals. Dispiace perdere così, ma le abbiamo indubbiamente spianato la strada. Cosa è mancato alla sua squadra? Maggior attenzione, senza gli errori sulle reti di Cacia (evidente l’errore dell’ex Puggioni, n.d.r.) e di Pagano avremmo senza dubbio potuto ottenere il pareggio senza per questo rubare nulla. Ha tratto delle indicazioni comunque positive? Sono molto arrabbiato ed amareggiato per come è venuta la sconfitta, dovevamo stare molto più attenti. Il suo Piacenza è una squadra imbottita di giovani. Questa è una scelta societaria anche per abbassare i costi ed io sono contentissimo così. Tocca a Walter Novellino che entra sorridente al limite del sarcastico verso i giornalisti di casa nei confronti di uno dei quali, durante la conferenza stampa di sabato, ha avuto un acceso battibecco. L’abbiamo vista girarsi verso il pubblico della tribuna chiedendo di incitare i suoi giocatori. Si, certo. Cassano e Volpi, su tutti, vanno incitati perché sono giocatori della Reggina e non avversari. Sono io che li mando in campo per cui il pubblico se proprio deve fischi me. Sulla partita? Stiamo lavorando sodo e capendo i meccanismi che regolano un torneo difficile come questo. Per adesso va bene così, ma vedrete che andrà ancora meglio. La montagna si scala piano piano (nelle settimane scorse il tecnico aveva definito i suoi giocatori come “alpinisti” ed ancora prima aveva dichiarato che avrebbe voluto dei “muratori” e non degli “architetti”, n.d.r.). e noi abbiamo iniziato a farlo. Sono allenatore da molti anno e so che ci vuole pazienza. Bonazzoli, Missiroli e Buscè su tutti? Hanno giocato bene, ma io sono soddisfatto di tutta la squadra. La cosa che mi da gioia è l’aver ritrovato il nostro pubblico che sempre ci è stato accanto e per questo voglio ringraziarlo. La gara di stasera è frutto dei miglioramenti che lei aveva comunque visto a Frosinone? Esattamente. Avevo detto che in quella occasione, soprattutto nel primo tempo, la Reggina aveva fatto vedere qualcosa di positivo e di nuovo rispetto alle gare precedenti. Stasera si è notata la continuità rispetto alla gara di martedì scorso. Finita la conferenza stampa, il tecnico saluta affettuosamente un giornalista di Piacenza di sua vecchia conoscenza e si lascia sfuggire una frase alquanto infelice che ai più non è passata inosservata. Quel suo “Hai sentito i tuoi colleghi? Hanno fatto tutti la Champions!” rientra nel “personaggio” Novellino, ma è altrettanto gratuita, antipatica ed irrispettosa. D’altro canto, se non andiamo errati, anche il mister la Champions l’ha vista dal salotto di casa esattamente come noi. A buon rendere! 

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Eccoci!

Ci siamo! Un'altra "voce", nello sconfinato spazio della Rete, muove oggi i primi passi accolta con grande soddisfazione dal sottoscritto che ha fortemente voluto addentrarsi in questa nuova esperienza professionale. Partiamo dal nome della testata: Il Reggino (.eu).

Non poteva che essere questo il nome deputato a caratterizzare la neonata testata giornalistica. Vivendo ed operando a Reggio di Calabria (nome ormai da tempo in disuso, ma sempre pieno di fascino ed importanza), fieramente orgoglioso della propria Regginità da esportare con vanto in ogni angolo del Pianeta, il Direttore (nella foto) non poteva che scegliere questo aggettivo per meglio trasferire al lettore la propria cultura e l'indirizzo che avranno tutti i temi che andrà a trattare da qui in avanti. Reggio di Calabria, la sua provincia, l'intera Calabria ed ogni loro espressione (dallo sport allo spettacolo, dalla cultura alla cronaca, dall'arte alle vicende più strane e grottesche), saranno viste con gli occhi di un Reggino e raccontate con le peculiari capacità di chi vive a queste latitudini. Reggio (di Calabria) è una Città straordinariamente unica, ricca di umanità, di socievolezza, ma anche controversa, contraddittoria e per certi versi "strana" e finanche inequivocabilmente fulcro di molti eventi storici e culla di grandi personaggi che, da sempre, hanno arricchito e, per sempre, arricchiranno ogni dove esportando la propria cultura e formazione personale nate e forgiate in una delle Città più belle ed importanti della Magna Grecia. L'obiettivo che ci prefiggiamo è uno ed uno solo ed è, peraltro, semplicissimo da raggiungere per chi, come noi, non ha mai voluto che nessuno pensasse con la nostra testa: quello di raccontare le vicende e le vicessitudini che viviamo ed a cui assistiamo quotidianamente attraverso la semplicità, la schiettezza, se volete anche con la crudezza, con cui siamo abituati a pensare e, quindi, ad agire. Qui troveranno ospitalità tutti coloro i quali sanno cosa voglia dire libertà, indipendenza, onestà intellettuale, equilibrio nei giudizi. Non potremo accontentare, ahìnoi, chi è abituato alle cosidette "linee editoriali", a chi vede uscire un pezzo con la propria firma ma pensato e scritto da qualcun altro, a chi non fa della professione del Giornalista un qualcosa unicamente rivolto al servizio della verità e del lettore. Il ruolo del Giornalista incarna, si sa, il cosidetto Quinto Potere di cui noi non vogliamo abusarne affatto. La mole di lavoro sarà tanta, certo, ma non ci spaventano nè le difficoltà nè le ore trascorse dietro al nostro pc purchè siano spese per commentare e portare a Voi lettori una versione libera, audace, vera ed autentica della nostra sconfinita Regginità! Ad majora!

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