Reggio di Calabria: violenza contro le donne, un NO creativo e visivo documentale per “Le Muse”, l’Archivio di Stato ed il Liceo Artistico – IL REGGINO

(147) L’Associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria 26esimo anno, continua la sua attività e la sua programmazione celebrando domenica scorsa la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne per un evento condiviso che ha previsto due giorni di approfondimento e studio.

Il presidente Giuseppe Livoti, in apertura di incontro ha ricordato come la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne diviene per noi associazioni culturali una traccia su cui poter costruire delle indicazioni importanti per la società odierna. Proprio per questo continua Livoti, “Le Muse” hanno pensato bene di fare interagire due istituzioni importanti della città con le quali l’Associazione ha dei protocolli di intesa ovvero l’Archivio di Stato di Reggio Calabria diretto dalla dott.ssa Angela Puleio ed il Liceo Artistico “Mattia Preti-Frangipane” presieduto dal dirigente scolastico avv. Lucia Zavettieri. Grazie alla presenza della nota poetessa visiva Anna Lauria perfomer e rappresentante della comunicazione visuale, nella giornata di sabato, gli artisti ed i poeti Muse, i giovani alunni del Liceo Artistico si sono ritrovati tutti insieme per condividere momenti di ricerca e di lettura di fonti documentali messi a disposizione dalla direttrice dell’Archivio di Stato dott.ssa Angela Puleio. I testi storici alternati a brani scritti dalla Lauria sono divenuti tracce per realizzare un “Albero della memoria, albero delle voci”. Reti metalliche hanno preso forma, rappresentando simbolicamente un informale elemento naturale in cui sono stati applicati degli strappi di tensioni al femminile, strappi della denuncia e del ricordo, della lotta e della libertà. Il Laboratorio di pratica collettiva, artistica e trasformativa ha visto la presenza degli artisti Francesca Avenoso, Margherita Battaglia, Cristina Benedetto, Emanuela Lugarà, Rossella Marra, Tina Nicolò, Grazia Papalia, Francesca Perina e dei poeti soci Muse Francesca Triolo, Luigi Barberio, Sonia Impala’, Teresa Celestino.

I vari momenti della serata sono stati raccordati con segni musicali magistralmente eseguiti dalla cantante espressione della cultura popolare ed etnica calabrese Giusy Candido che ha in apertura evento eseguito il brano “Figlia da tempesta” che rappresenta una metafora potente per descrivere una donna forte, ribelle e indomabile.

Angela Puleio nel suo intervento ha esordito sull’importanza dell’evento che pone al centro carte e documenti messi a disposizione degli artisti per fare memoria sulla “violenza di genere”. Uno spaccato di accadimenti della città e della provincia tra il 1870 ed il 1930 attestano continua la Puleio come le violenze sono state sempre le stesse, cambiano i tempi ma le problematiche non sono state superate. Ne emergono da alcuni Fondi del Tribunale Penale violenze carnali, istigazioni al suicidio, diffamazioni, linguaggi discriminatori, violenze carnali verso minorenni in cui le donne sono sempre le -uniche colpevoli. Ovviamente si parla anche di “delitto d’onore” crimine, previsto in passato dal codice penale italiano e abrogato il 5 agosto 1981, che consisteva nell’uccidere una persona (solitamente la moglie, figlia o sorella) in difesa dell’onore familiare, a seguito di un’offesa sessuale o di un comportamento ritenuto disonorevole. Questo reato prevedeva pene attenuate rispetto all’omicidio e rifletteva una concezione patriarcale della società, in cui l’onore della famiglia era legato alla condotta sessuale delle donne.

Anna Lauria si è soffermata sul concetto della denuncia della -violenza-, di tutte le forme di violenza che vedono in primis in ogni storia ed in ogni tempo la donna come protagonista. Un modo per ricordare una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. Anche la poesia fa presente la Lauria è utile per riflettere, comunicare soprattutto ai giovani l’importanza di sottolineare che la negazione della violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. L’idea di un Laboratorio di pratica collettiva, artistica e trasformativa ha da sempre caratterizzato la mia attività che mette in atto la forza visiva del testo, spesso combinando parole e materiali dei media creando nuove relazioni tra gli elementi, superando la linearità tradizionale della pagina scritta, rendendo il testo parte integrante dello spazio visivo così come gli artisti lo fanno nelle discipline plastiche e/o pittoriche. Interventi di grande maturità e riflessione quelli degli studenti   dell’ Indirizzo Arti figurative Plastico- Scultoreo del Liceo Artistico di Rc, ovvero Christian Purpura, Riccardo Primerano, Lucia Wang della classe 3M, Fatima Faddal della classe 4M

Delia Enache, Angela Stella Giannilivigni, Federica Raffa Classe, Martina Ritondale 5L che hanno condiviso con i numeroso pubblico l’esigenza del dialogo a scuola al di là dell’impatto didattico e la vicinanza dei professori anche in questi argomenti che devono costituire fonti di dialogo insieme alla famiglia.

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Author: Ufficio Stampa