
C’era un ragazzo, reggino dell’estrema provincia jonica, che come tanti suoi coetanei e corregionali, era partito alla volta di Torino per lavorare e costruirsi un futuro. C’era, purtroppo, lo stesso ragazzo che ad ogni occasione utile rientrava nella sua terra, nella sua Monasterace, per andare a trovare i genitori, gli amici, le sue origini mai dimenicate seppur viveva dall’altro capo della penisola. C’era, perchè oggi non c’è più. Lo scorso 8 gennaio Lorenzo Vetrano rientrava a casa percorrendo a piedi la famigerata SS 106.
Quella maledetta “strada della morte” che troppe vittime ha già fatto e, purtroppo, continuerà a farne fino a quando non si porrà rimedio. Se ne parla da anni, non migliaia quante le sue morti ma decine sicuramente si. Lorenzo, 56 anni, nato qui ma residente da anni nel capoluogo piemontese e grande tifoso granata, non sappiamo se si sia accorto che un’auto a velocità sostenuta stava per spezzare la sua vita. L’11 gennaio Lorenzo, dopo 3 giorni di agonia, ha ceduto alle gravi ferite riportate ed ha lasciato attoniti e con l’animo distrutto i suoi cari, le sue amicizie, la sua terra che lo ha visto nascere e perfino anche morire. Chi lo ha investito è scappato, come spesso accade, ma le indagini hanno consentito, una decina di giorni dopo, di rintracciare il responsabile di omicidio stradale. “Non possiamo più restare indifferenti davanti a questa tragedia – ha denunciato l’Associazione “Basta vittime” -. Passano gli anni ma il dolore resta in famiglie distrutte ed intere comunità in lutto”.
Stasera, in occasione della partita Torino-Cagliari, Lorenzo verrà ricordato al Comunale davanti alla sua squadra del cuore e con tutto l’affetto possibile dei suoi amici granata. Uno striscione a lui dedicato ed alcune sue foto a bordo campo, faranno da cornice al capitano che porterà un mazzo di fiori che poserà accanto alla sua immagine.
Ciao Lorenzo, reggino e granata dal cuore grande.