Reggio di Calabria ricorda le vittime delle foibe

(51) Il 10 febbraio è stato stabilito, da una Legge emanata dal Parlamento italiano il 16 maggio 2004, come giorno commemorativo per le vittime delle foibe. La legge, inoltre, prevede la promozione di iniziative per diffondere la conoscenza di questi tragici eventi, svoltisi a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, nelle scuole e soprattutto che vengano favoriti incontri e dibattiti per fare si che simili episodi non avvengano più.

Le commemorazioni avvengono al Quirinale in presenza del Presidente della Repubblica e in molte piazze di varie città si ricordano le atrocità avvenute e l’esodo giuliano dalmata.

Con i massacri avvenuti nelle foibe si intendono gli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi ai danni delle popolazioni italiane, le quali risiedevano in Venezia Giulia e Dalmazia, sia per motivi etnici che politici.

Ai massacri seguirono l’esodo giuliano dalmata, ossia l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dal Venezia Giulia e dalla Dalmazia, territori del Regno d’Italia prima occupatidall’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia. I fiumani e i dalmati italiani  che emigrarono dalle loro terre di origine ammontano a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone.

Le foibe sono delle profonde voragini, presenti nel Venezia Giulia, all’interno delle quali venivano gettati i corpi di alcune delle vittime, talvolta anche da vive, mentre altri prigionieri persero la vita nei campi di concentramento jugoslavi o durante i trasferimenti di prigionia.

Anche Reggio Calabria si è unita nel ricordo delle vittime.

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Author: Simona Nato