Ieri, molto dopo la pubblicazione del pezzo del collega Favano che lasciava presagire ad un’altra giornata “vuota”, si è registrata un’altra operazione alla voce “uscita”. A tarda sera, il centrocampista Volpi (fortissimamente voluto alla Reggina dall’ex tecnico Novellino tant’è che, addirittura, gli aveva conferito la fascia di capitano della squadra amaranto) è stato ceduto con la formula del prestito all’Atalanta (dove raggiungerà gli ex Barreto, Ceravolo, Amoruso, Capelli e Mutti) chiudendo, così, una vicenda a dir poco imbarazzante per la Società del presidente Foti. Da mesi, infatti, più o meno da fine ottobre quando venne esonerato Novellino, Volpi era stato letteralmente alienato dalla prima squadra. Qualche scampolo di partita di campionato, la presenza in Coppa Italia a Palermo e poi tante tante mancate convocazioni e, quindi, tribuna.
Un altro “errore” estivo del presidente che, fidandosi forse un po’ troppo del duo Novellino-Martino, ha firmato contratti onerosi con giocatori, come Volpi (ma anche con Buscè – ceduto al Bologna – e Bonazzoli – unico titolare tra i tre -), che, quasi a fine carriera, avevano apparentemente molto da dare rispetto a quello che, poi, hanno effettivamente dato. Il nostro monito non riguarda solo i giocatori, sia ben chiaro. E’ ovvio che riteniamo responsabile della situazione soprattutto il presidente Foti che, se da un lato non gli si può negare il fatto di aver creduto e speso per raggiungere l’obiettivo di un immediato ritorno in A, dall’altro, indubbiamente, ha speso male i suoi quattrini se è vero com’è vero che la Reggina, in classifica, dopo 23 giornate di campionato, è quint’ultima e non quinta. Dicevamo “imbarazzante”. Certo, così si sarebbe potuta definire la situazione del rapporto Reggina-Volpi qualora non si fosse trovata una Società ad accogliere il centrocampista, ormai, ex amaranto. Sarebbe stato reintegrato? Sarebbe continuata la sua alienazione? Non lo sapremo mai, ma di certo i “separati in casa” avrebbero ancora fatto parlare di sé. Lo stesso allenatore Iaconi (nella foto), candidamente ha più volte ammesso che gli sarebbe piaciuto contare su Buscè e sullo stesso Volpi lasciando sottintendere che "non poteva" farlo per scelte societarie che nulla avevano a che vedere con l'aspetto tecnico! Errori su errori, insomma. Lo diciamo da mesi: questa Reggina altro non è che il risultato di molti errori consumati da qualche anno a questa parte. Se è vero com’è vero che “il pesce puzza sempre dalla testa”, allora, i risultati sportivi e situazioni di questo genere non possono che essere sintomatiche di una realtà ben diversa e molto lontana da quella che era la Reggina fino a qualche anno fa. Lunedì sera chiude questa sessione di calcio mercato, quella, per intenderci, chiamata “di riparazione” agli errori commessi in estate. Non sappiamo se e chi arriverà a dare una mano alla nostra nobile decaduta, sappiamo però che Foti adesso può contare sul netto risparmio di un altro paio di centinaia di migliaia di euro. Li reinvestirà o li utilizzerà per sanare qualcos altro? Ai posteri…