Anoi: arrestati due giovani con fucile a pompa, la folla inveisce contro i militari

I servizi per assicurare un Capodanno sicuro nei dieci comuni della Piana che ricadono sotto la giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Taurianova, hanno dato ottimi frutti, sia dal punto di vista della prevenzione che dal punto di vista degli arresti. Il dispositivo dei militari, che ha potuto contare nella notte di San Silvestro su oltre una decina di pattuglie, non solo ha scongiurato i gravi episodi di danneggiamento a scopo intimidatorio, i ferimenti per colpi vaganti di armi da fuoco o, addirittura, i regolamenti di conti che troppo spesso avvengono approfittando del caos di quei trenta minuti a cavallo della mezzanotte, ma ha anche permesso di fermare due giovani che, in auto con un fucile a pompa (nella foto) caricato a pallettoni pochissimi istanti prima della mezzanotte, non si stavano certamente apprestando a festeggiare il nuovo anno, con la sola intenzione di “fare un po’ di rumore”.

Una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Cinquefrondi stava perlustrando il centro di Anoia Inferiore quando, poco prima della mezzanotte, si è vista tagliare la strada da una monovolume il cui conducente, non appena accortosi della presenza dei militari, ha immediatamente accelerato fuggendo ad alta velocità nelle strade centrali del paese, facendo pericolose manovre e rischiando di investire i cittadini che si erano radunati in strada per il “conto alla rovescia”. I Carabinieri, impegnati nell’inseguimento, hanno notato che all’interno della monovolume stava succedendo qualcosa: il passeggero era passato dal sedile anteriore a quello posteriore ed il conducente gli aveva passato qualcosa che, con tutta evidenza, appariva come un’arma. A circa un centinaio di metri dal palazzo comunale, lo sportello posteriore della Kia Carnival si è aperto e, come accade nella migliore filmografia americana, un giovane si è lanciato dall’auto in corsa, con il fucile a pompa imbracciato, rotolando per qualche metro. A differenza dei film, tuttavia, il ragazzo ha battuto la testa, rimanendo qualche istante a terra prima di riprendere la fuga. Anche il conducente dell’auto, fermatosi poco più avanti, si è dato  alla fuga a piedi. I Carabinieri, tuttavia, sono stati più rapidi. Hanno ricorso i due per le vie cittadine, riuscendo a bloccarli ed a recuperare l’arma, un fucile a pompa calibro 12 Mossberg “Maverick”, di quelli che, per compattezza e capacità di fuoco, vengono usati dalle migliori forze speciali degli eserciti della NATO. Con l’arma sono state sequestrate anche delle cartucce calibro 12 caricate a pallettoni. A quel punto, anziché calmarsi, la situazione si è addirittura fatta incandescente: era da poco passata la mezzanotte e, nel caos generalizzato dei botti, mentre i Carabinieri della Stazione, diretti sul campo dal Comandante – il Maresciallo Capo Massimo Miozzo – erano intenti a fare accertamenti sul luogo dell’arresto, circa 80 cittadini tra quali vi erano – ma non solo – parenti e conoscenti degli arrestati, hanno letteralmente accerchiato i militari, inveendo nei loro confronti, minacciandoli e cercando di impedire l’arresto dei due, la cui colpevolezza era invece del tutto evidente, come dimostrava il fucile a pompa, che tutti potevano ben vedere. Tra i facinorosi, un gruppetto, ha addirittura aggredito i Carabinieri, cercando di favorire la fuga dei due. La situazione di forte tensione ha richiesto l’intervento immediato di rinforzi, anche per tutela dell’incolumità dei Carabinieri. Sono infatti intervenuti oltre una decina di militari, da San Giorgio Morgeto, Taurianova e San Martino di Taurianova, per ricomporre quella che era diventata una vera e propria emergenza di Ordine Pubblico. La vicenda, alquanto preoccupante, perché denota un diffuso spirito di avversione alla legalità ed agli operatori di pubblica  sicurezza, ha costretto i militari ad adottare misure di sicurezza ulteriori anche durante le successive operazioni svolte presso la caserma dell’Arma di Cinquefrondi, innanzi alla quale si era radunata una consistente folla. I due arrestati sono Raffaele Surace (nella foto), ventottenne di Anoia  disoccupato con precedenti penali, che si trovava alla guida della monovolume, e Giuseppe Ieraci, macellaio di Anoia, anch’agli noto alle Forze dell’Ordine, protagonista dello spettacolare, ma sfortunato, balzo dall’auto in fuga. Proprio quest’ultimo, avendo battuto la testa, è attualmente detenuto presso una struttura ospedaliera, in osservazione, piantonato dai Carabinieri. Surace, invece, si trova già al carcere di Palmi, dove è stato portato su disposizione del Dottor Stefano Musolino, il sostituto Procuratore titolare delle indagini, coordinate dal Procuratore di Palmi, il Dottor Giuseppe Creazzo. La magistratura dovrà infatti far luce anche sul riprovevole episodio di aggressione ai Carabinieri da parte delle diverse decine di cittadini. I Carabinieri di Taurianova e Cinquefrondi, conseguito l’ottimo risultato di un così importante arresto proprio all’inizio del nuovo anno, continuano le indagini soprattutto per stabilire le reali intenzioni che avevano gli arrestati: la tipologia dell’arma ed il munizionamento, sono infatti indicativi di intenti diversi da un semplice festeggiamento.

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Author: Maurizio Gangemi