Reggio Calabria: sequestrata “casa d’appuntamenti”

Nella serata di ieri i Carabinieri hanno tratto in arresto il cinese HONG Yunbin (nella foto) per favoreggiamento della prostituzione. Alcune segnalazioni dei residenti di via Aschenez, giunte nei giorni precedenti  ai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia,  si sono rivelate fondate. Ai carabinieri, che avevano avuto già modo di notare anomale frequentazioni in un appartamento di via Giulia, è bastato poco per capire che dietro una facciata di apparente rispettabilità in quell’appartamento (nella foto) del centro cittadino si trovasse una vera e propria casa d’appuntamento. Nella serata di ieri durante un nuovo servizio di osservazione i Carabinieri hanno notato un cittadino cinese – già visto aggirarsi altre volte in quello stesso stabile e successivamente identificato nel quarantaquattrenne cinese – che, con atteggiamento circospetto, entrava nell’appartamento di via Giulia.

Poco dopo, veniva notato entrare nello stabile un altro uomo di giovane età che parlava al cellulare e si muoveva con esitazione come se il suo interlocutore lo indirizzasse su dove andare. Terminata la telefonata, il ragazzo si decideva ad introdursi nell’appartamento dove poco prima era entrato il cinese rimanendovi per  circa un quarto d’ora. Alla sua uscita veniva bloccato dai Carabinieri a cui confermava immediatamente di essersi recato lì per consumare una prestazione sessuale a pagamento. A quel punto, i militari facevano irruzione nell’appartamento – suddiviso in diverse stanze da letto ciascuna arredata in modo accogliente e con luci soffuse – ove riscontravano la presenza di due giovani donne cinesi in abiti succinti sorprese dall’intervento degli operanti. Nell’immediatezza, gli operanti non trovavano l’uomo cinese visto entrare poco prima. Lo stesso, tuttavia, dopo pochi istanti, veniva sorpreso nascosto sotto il letto della sua camera dove, a seguito di perquisizione, veniva rinvenuta  somma di denaro di circa 1000 euro in banconote di piccolo taglio – riconducibile al corrispettivo pagato dai clienti per le prestazioni sessuali ricevute – unitamente ad un considerevole numero di preservativi e articoli erotici vari.  Nonostante le reticenze dell’uomo – regolare sul territorio italiano e titolare di partita IVA poiché commerciante ambulante da diversi anni – accertate inconfutabilmente le responsabilità a suo carico, in ordine al favoreggiamento della prostituzione  delle due connazionali – l’HONG veniva dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno associato presso il carcere di San Pietro. La casa d’appuntamento, affittata da HONG con regolare contratto da  un cittadino italiano, veniva sottoposta a sequestro. Le due ragazze cinesi, irregolari sul territorio italiano, venivano sottoposte agli accertamenti di rito per la procedura di espulsione. Questa attività si inquadra in un più ampio contesto di servizi operativi disposti dal Comando Provinciale di Reggio Calabria volti alla repressione del fenomeno del favoreggiamento e dello sfruttamento della prostituzione.

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Author: Maurizio Gangemi