Arma dei Carabinieri: attività in provincia

Il 25.10.2010 a Bagnara Calabra (RC), C. C., 64 anni, denunciava che ignoti nella decorsa notte esplodevano indirizzo parabrezza propria autovettura Fiat Punto cinque colpi d’arma da fuoco. Il 25.10.2010 a San Procopio (RC), i carabinieri della locale stazione, nel corso di perquisizione locale, rinvenivano, all’interno di una cavità muro-perimetrale, un rudere abbandonato occultato da tavole di legno ed arbusti e, contenuto, in busta di cellophane, il seguente materiale: un fucile cal. 12 (canne mozze – matricola 5×548) in buono stato manutenzione, due cartucciere ed un passamontagna.

Il 25.10.2010 a Oppido Mamertina (RC), i carabinieri della locale stazione arrestavano, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare carcere, R. R. M., 23 anni, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti reiterati nei confronti delle propria moglie e figlia. Il 26.10.2010 a Palmi (RC), i carabinieri della locale stazione arrestavano, in ottemperanza ordine esecuzione carcerazione, S. V., 18 anni, per l’espiazione di una pena detentiva di mesi 9 reclusione poiché ritenuto responsabile di tentato furto e rissa. Il 25.10.2010 a Campo Calabro (RC), i carabinieri della locale stazione, nel corso di servizio perlustrativo, sottoponevano a controllo soggetto extracomunitario che veniva identificato in Z. R., 24 anni, e lo stesso veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, per inosservanza del provvedimento di espulsione. Il 26.10.2010 a Condofuri (RC), frazione Marina, i carabinieri della locale stazione, traevano in arresto, in flagranza di reato, L. G., 20 anni, per tentato omicidio e resistenza a P.U.. Il 25.10.2010 a Locri (RC), i carabinieri della stazione di Locri e Gerace, deferivano S. L., B. A. e B. M. per il reato di ricettazione.

Condividi sui social

Sinopoli (RC): quasi 4 kg di marijuana in casa, arrestato

Militari della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni unitamente personale Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e una unita’ cinofila del G.O.C. di Vibo Valentia, nel corso di un servizio predisposto per il contrasto al fenomeno della produzione e traffico di sostanza stupefacente, hanno tratto in arresto, Cutrì Carmelo (nella foto), classe 1946, residente a Sinopoli.

A seguito di una serie di perquisizioni domiciliari effettuate nella frazione Sinopoli Inferiore del Comune di Sinopoli, anche con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga il pastore tedesco di nome “Bertram”, all’interno di un magazzino di pertinenza dell’abitazione di Cutrì, è stata rinvenuta 3.800 kg di sostanza stupefacente tipo “marijuana”, distribuita su telone di circa 15 mq disteso sul pavimento in fase di essiccazione. La sostanza è stata posta sotto sequestro in attesa dell’invio LASS di Reggio Calabria per accertamenti tecnici laboratorio. Al termine delle formalità di rito il Cutrì è stato associato presso casa circondariale di Palmi a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Palmi.

Condividi sui social

Camigliatello (CS): oggi “Autunno Silano” ospita il “papy ultras” Pino Campagna

Proseguono le attività di questo spumeggiante Autunno Silano che, rendendo omaggio alla terra e celebrando le eccellenze enogastronomiche del territorio, sta animando la vita culturale dell’altipiano con un fitto programma di iniziative: percorsi del gusto, con degustazioni guidate, e animazione da strada dove, in mirabile equilibrio, convivono vecchie e nuove forme dell’espressività popolare, dalle bandi piluse alle orchestrine itineranti, dai trampolieri alle street band come i Takabum che, all’insegna di ritmi scanzonati e scenografie di grande impatto, accompagnano i visitatori nella degustazione di salumi, formaggi, sottolio e, soprattutto, funghi di tutti i tipi e in tutte le salse. L’appuntamento più atteso è sicuramente quello con lo spettacolo di cabaret che, ogni domenica pomeriggio, a mo’ di arrivederci per i tanti visitatori al fine settimana successivo, muove al riso con artisti di grande notorietà, provenienti dal circuito Zelig.

Oggi pomeriggio alle 15,30 è di scena l’ironia scoppiettante di Pino Campagna e il suo “Non solo papy ultras” (nella foto) in cui, spogliandosi temporaneamente dei panni di personaggi che lo hanno reso famoso, il comico foggiano si cala in quelli di un uomo del sud alle prese con le differenze di abitudini, di costumi, di politica e di mentalità da Nord a Sud. Una comicità e una simpatia così immediata e creativa, che ritroviamo anche nel nuovo spettacolo, in cui rivisita fatti, abitudini e situazioni quotidiane, con quella chiave comica e passionale che contraddistingue l’artista, celebre soprattutto per le sue prese in giro di cantanti come Tiziano Ferro e Cesare Cremonini. Poliedrico e incontenibile, Pino Campagna ha esordito a vent’anni presso il teatro “Al Fellini” di Roma, facendosi notare subito per il suo cabaret pirotecnico e demenziale. In televisione approda nel 1998 a D.O.C. per poi passare, lo stesso anno, sotto le ali protettrici di Pippo Baudo che può considerarsi il suo vero pigmalione. Ospite a numerose trasmissioni e mattatore in diverse edizioni di “La sai l’ultima”, approda infine a Zelig dove, sotto l’attenta regia di Gino e Michele, trova quell’autentica perla di comicità del papà tifoso che lo trasforma in uno dei più hooligans della storia del teppismo calcistico. La partecipazione di Pino Campagna all’edizione 2010 di Autunno Silano è ancor più giustificata dai suoi lontani, e poco conosciuti, esordi come rivisitatore della tradizione musicale pugliese con all’attivo diversi LP. Autunno Silano, promosso dall’associazione Altrosud d’intesa con il Parco Nazionale della Sila, la Comunità Montana Silana, i comuni di Pedace e Spezzano della Sila, l’Enel, la Banca Popolare del Mezzogiorno e PromoSila-Operatori di Camigliatello, è una delle tante manifestazioni di una rinnovata SilaInFesta, inserita dal Ministero per la Gioventù e l’ANCI  nel progetto nazionale “La rete dei festival aperta ai giovani” e dalla Regione Calabria nel novero dei “grandi eventi”. L’ingresso è gratuito e, per ulteriori informazioni, altrosud@altrosud.it, www.altrosud.it oppure 0984-578154.

Condividi sui social

Serie Bwin, XI^ giornata: Reggina Empoli 0-0

Reggina – Empoli: 0-0. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza ed Acerbi; Laverone, Rizzo, Viola (dal 72° Barillà), Missiroli (c) e Rizzato; Campagnacci (dal 60° Adiyiah) e Bonazzoli. In panchina: Kovacsik, Tedesco, Costa, Zizzari e Sy. All.: Atzori. Empoli (4-4-2): Handanovic; Vinci, Marzoratti, Stovini e Gotti; Nardini, Musacci (dal 68° Soriano), Moro e fabbrini (dall’83° Cesaretti); Coralli e Foti (dal 60° Mchedlidze). In panchina: Pelagotti, Mori, Gorzegno e Lazzari. All.: Aglietti. Arbitro: Tozzi di Ostia Lido. Assistenti: Italiani di L’Aquila ed Evangelista di Avellino. Quarto uomo: Oliveri di Palermo. Ammoniti: Musacci al 7°, Rizzo al 26°, Nardini al 58° e Vinci al 90°. Recupero: 0’ (p.t.) e 2' (s.t.). Corner: 3 Reggina e 6 Empoli. Spettatori paganti: 1621. Abbonati: 3407. Incasso al botteghino: € 22.715. Quota abbonati: € 21.660. Spettatori totali: 5028. Incasso totale: € 44.375.

Note. Gli ex. Sono 3: Aglietti (nella foto con la maglia del Milazzo), Stovini e Nardini. Il primo su tutti è Alfredo Aglietti, indimenticato bomber amaranto nelle stagioni 1994-1995 e 1995-1996. Fu acquistato dal Pontedera (formazione toscana di C2 dove realizzò il suo record di reti in una sola stagione, 22) tra le cui fila segnò un goal all’Italia di Arrigo Sacchi, battuta poi per 2-1, in un’amichevole preparatoria ai mondiali di USA 1994. Ha debuttato in maglia amaranto il 28.08.94 (si giocava in serie C1 e l’allenatore era Giuliano Zoratti) con una doppietta vincente in casa della Turris. In quella stagione vinse il titolo di capocannoniere del girone C con 20 reti (suo score più ricco in B) in 32 partite e consentendo alla Reggina di arrivare prima nel girone con 70 punti, 10 in più del secondo classificato Avellino (suo il goal vittoria in terra irpina rivelatosi poi determinante), conquistando la promozione in B. Nel successivo torneo cadetto (allenatori Zoratti e, poi, Gagliardi), Aglietti ha siglato altre 18 reti in 37 presenze: fondamentale la doppietta all’ultima giornata di campionato per il 3-1 finale a Reggio Emilia contro la Reggiana di Carletto Ancelotti la settimana prima promossa in A. Fu questa la sua ultima gara in amaranto, era il 27.08.95. Successivamente ha giocato in A a Napoli (9 goal in campionato e 2 in Coppa Italia in 28 presenze nella stagione 1996-1997) e Verona (18 reti in 73 presenze dal 1997 al 2000). L’ultima apparizione a Reggio è datata 24.05.98 allorquando, con il Verona, realizzò una doppietta consentendo agli scaligeri il 3-0 finale. Dopo Verona sponda Hellas, ha giocato anche su quella Chievo (10 presenze e 2 goal), Pistoiese (18 presenze e 3 goal), Arezzo (28 presenze e 2 goal), Milazzo (3 presenze ed 1 goal) ed, infine, Villacidrese (19 presenze ed 11 goal) dove concluse la sua carriera da calciatore. Da allenatore: Rondinella, Sestese, Viareggio, Sampdoria Primavera ed ora, appunto, Empoli; Lorenzo Stovini, roccioso centrale difensivo ha disputato i primi 2 campionati di A degli amaranto collezionando 66 presenze ed una rete (quello del pareggio sul neutro di Catania contro il Verona passato in vantaggio con rete di Bonazzoli durante il campionato 2000-2001 che terminò con la retrocessione degli amaranto usciti sconfitti dallo spareggio salvezza proprio contro il Verona); Riccardo Nardini, centrocampista vanta 12 presenze in A nella Reggina nel campionato 2006-2007 (la stagione del -11, per intenderci, con Mazzarri in panchina). L’arbitro. Tozzi ha già diretto la Reggina in 3 occasioni: due sconfitte, entrambe nello scorso torneo, la prima in casa con il Modena (0-1 goal di Troiano) e la seconda a Vicenza (1-3 con reti di Di Cesare, Litteri, Brienza e Sgrigna e con il rigore sbagliato da Castiglia in quella che fu l’ultima panchina di Iaconi prima dell’arrivo di Breda) ed un pareggio casalingo contro il Cittadella (1-1 con reti di Capelli e Pesoli). Tozzi ha invece diretto 2 volte l’Empoli che ha conquistato una vittoria (contro l’Ascoli, al termine di una gara dove l’arbitro decretò ben 4 rigori – due, realizzati, per l’Empoli e due, uno realizzato ed uno no, per l’Ascoli) ed un pareggio. Al “Granillo” si affrontano la squadra con il secondo miglior attacco del torneo (la Reggina con 18 goal realizzati) e quella con la miglior difesa (l’Empoli con soli 6 goal al passivo). L’Empoli è l’unica formazione del torneo cadetto ad essere ancora imbattuta. (Dati statistici in collaborazione con Domenico Durante). I risultati ottenuti sin’oggi dall’Atzori Band consentivano di presumere il vedere una sensibile maggiore affluenza di pubblico al “Granillo” approfittando anche della giornata mite. Evidentemente, però, i risultati positivi ed il terzo posto in classifica non bastano all’ “esigente” e “dal palato fine” pubblico reggino comunque più numeroso ma non quanto immaginato. Mah!!! Per l’ennesima volta, comunque, in barba alla famigerata “tessera del tifoso”, una trentina di tifosi empolesi trovano spazio ed accoglienza non nel settore agli ospiti riservati, ma a sinistra nell’angolo basso nella tribuna est (come già successo, peraltro, con modenesi e vicentini). Cronaca e commento. Primo tempo. La partita inizia a ritmi bassi, con le due squadre attente e propense in primis a studiare l’avversario piuttosto che giocare a testa bassa. Questo ci conferma quanto ci si aspettava, una partita cioè altamente tecnica avendo di fronte due delle maggiormente in forma compagini dell’intero torneo (tra le altre, su tutte, il sorprendentissimo capolista Novara). All’8° ci prova la Reggina sugli sviluppi di uno schema da calcio piazzato. Rizzo serve al limite Bonazzoli che, al volo di destro, batte a rete ma il suo tiro è respinto da un empolese. Al 9° ancora Reggina. Cross da destra che un difensore manda fuori area, decentrato a sinistra, interviene Rizzato che di prima intenzione calcia ma il suo tiro termina sul fondo alla sinistra del portiere ospite Handanovic. Al 19° Empoli pericolosissimo. Cross da destra di Nardini, Foti svetta su tutti in area e colpisce di testa indirizzando in porta. Ci vuole uno straordinario Puggioni a volare alla sua sinistra ed a deviare in corner. Al 24° Reggina timidamente nei pressi della porta avversaria. Corner di Viola da sinistra, palla alta in area, Handanovic va fuori tempo e Cosenza è colto di sorpresa e non riesce ad indirizzare a rete il suo colpo di testa che termina alto sulla traversa. Incredibile palla goal per l’Empoli. C’è un cross da sinistra, la palla attraversa tutto lo specchio della porta finché Nardini, dalla linea di fondo opposta al cross, la rimette in mezzo con Puggioni fuori tempo e fuori spazio. Il pallone, beffardamente, riattraversa lo specchio della porta senza che nessuno intervenga tra le fila empolesi e ci pensa Adejo a mettere finalmente in corner. L’Empoli è certamente più pericoloso di una Reggina che appare oltremodo timorosa ed attenta più a non prenderle che a darle. Strano l’atteggiamento odierno della squadra di Atzori (che si sbraccia ed urla in panchina), mai vista una squadra così rinunciataria. L’Empoli, intanto, si rifà vivo con Foti che, di testa, “appoggia” a Puggioni non riuscendo ad imprimere forza al suo tiro. Il pubblico si accorge delle difficoltà dell’undici amaranto, ma piuttosto che incitarlo ne sottolinea gli errori ad ogni ripartenza andata a vuoto. Come sarcasticamente disse una volta quel “galantuomo” di Novellino, “quello di Reggio è un pubblico che ha vinto la Champions” e, quindi, abituato a grandi palcoscenici. In quell’occasione, tra le mura della sala stampa, non ci lasciammo sfuggire l’occasione di ribattere sottolineando che aveva ben donde a sostenerlo giacché un anno prima la Champions l’aveva vinta lui. Come sapete dopo 10 gare “tolleranza zero” e “kaput!” (anche per questo suo becero atteggiamento oltre ai risultati che di certo non erano congrui alle aspettative, ovviamente). Al 39° la Reggina ci prova con maggiore convinzione e pericolosità. Cross da sinistra di Rizzato e Bonazzoli che prova, di testa, a mandare sul lato più lontano rispetto ad Handanovic che, però, si allunga e plasticamente blocca. Si rivede la Reggina, quindi. Ritrova coraggio e prova l’affondo anche un paio di minuti dopo con Laverone che s’incunea in area dalla linea di fondo a destra, ma sbaglia l’appoggio rasoterra per Missiroli e l’azione svanisce. Il primo tempo, senza recupero, finisce a reti inviolate. La gara, fin qui, non è stata brutta, ma nemmeno bella per via, soprattutto, dell’alto tasso tecnico con cui sono stati disputati i primi 45 minuti. Ci auguriamo che Atzori abbia assimilato le nozioni necessarie e le trasferisca ai suoi in modo tale che si riesca a scardinare la difesa toscana senza, però, rischiare ancora molto in fase difensiva. Secondo tempo. La seconda frazione di gioco inizia sulla stessa falsa riga del primo. Gara molto tattica da entrambe le parti e gioco che, di conseguenza, ne subisce sotto il profilo della spettacolarità o dell’esteriorità che dir si voglia. Tutto come nelle previsioni, d’altro canto. In più però, e non è poco, c’è che la Reggina appare essere scesa in campo con ben altre intenzioni alzando il proprio baricentro fino a portarsi sulla trequarti avversaria e non più subendo il forte centrocampo architettato da Aglietti. Sia ben chiaro, a scanso di equivoci, secondo il nostro giudizio una gara come questa, come detto non bella, non vuol dire un passo indietro rispetto alle luccicanti vittorie del recente passato. Vuol dire che oggi, al “Granillo”, c’è un avversario degno. Un “signor” avversario, insomma. Ne consegue che la partita è equilibrata e, forse anche per questo, bella sotto il profilo tattico e meno sotto quello estetico. Nel giro di un paio di minuti la Reggina si rifà sotto pericolosissima. Dapprima con Missiroli che non riesce a mandare nello specchio della porta un cross di Rizzato e poi con Rizzo che, liberatosi per il tiro, scaglia il suo destro che però termina al lato. I due allenatori, come impegnati in una lunga partita a scacchi, studiano le mosse dell’altro ed agiscono di conseguenza. Il primo a cambiare un uomo in campo è Atzori: fuori Campagnacci e dentro Adiyiah. Immediatamente risponde Aglietti: fuori Foti e dentro Mchedlidze. Tatticamente non cambia nulla, fuori due attaccanti e dentro altri due. Ciò che può spostare l’equilibrio verso una delle due squadre sono semplicemente le caratteristiche tecniche dei due nuovi entrati. Vedremo. Nel frattempo la Reggina dimostra nuova verve rispetto al primo tempo e mantiene il pallino del gioco sebbene l’Empoli non si fa pregare per avanzare creando, comunque, non poche apprensioni considerato il potenziale di cui è dotato. Secondo cambio per Aglietti: fuori Musacci e dentro Soriano. La Reggina spinge, il pubblico si sveglia e, finalmente, applaude incitando i suoi. Ben altra Reggina, questa, rispetto a quella vista nei primi 45 di gara. Non che quella fosse brutta, ma semplicemente timorosa al cospetto di un ottimo Empoli. La peculiarità principale di Atzori, però, è quella di scendere in campo sempre per vincere e, quindi, supponiamo che negli spogliatoi abbia ribadito il concetto. Al 72° ci prova Viola con un bolide di sinistro da fuori area. La palla, purtroppo, termina alto non di molto sulla traversa. Secondo cambio anche per Atzori: esce proprio Viola ed entra Barillà. Il cambio non è solo di uomini, ma anche di schema tattico: dal 3-5-2 si passa al 3-4-3 con un centrocampo composto adesso da Laverone, Rizzo, Barillà e Rizzato ed una linea avanza che vede Missiroli, Bonazzoli ed Adiyiah. All’80° è davvero pericolosissimo l’Empoli. Mchedlidze riceve al limite dell’area spalle alla porta, si gira alla sua destra e, di sinistro, lascia partire un fendente rasoterra che fa la barba al palo alla destra di un Puggioni proteso ma impotente se il pallone fosse stato dentro lo specchio della porta. Scampato pericolo. Il ritmo scende ancora, in fondo siamo a meno di 10 minuti dalla fine della gara ed entrambe le squadre hanno speso tanto finora. Non tanto sotto il punto di vista fisico, quanto sotto quello mentale. Mantenere l’attenzione alta, altissima, per 80 minuti e passa non è cosa di poco conto e costa sicuramente parecchie energie. Aglietti, all’83°, effettua il suo terzo ed ultimo cambio: esce il “fenomeno” Fabbrini (oggi braccato ed inconcludente) ed entra Cesaretti. All’85° ci prova da fuori area Adiyiah, il suo tiro termina centralmente tra le braccia di Handanovic senza alcun patema particolare. Al 92° Nardini fa scorrere l’ultimo brivido sulla schiena dei reggini. Un suo tiro da fuori area termina la propria traiettoria non di molto alta sulla traversa di Puggioni. Ribadiamo, il nostro giudizio su questo 0-0 non è affatto negativo perché tiene conto della forza di entrambe le formazioni. Di certo, l’Empoli è la squadra più forte vista in questo primo quarto di campionato. Il fatto che sia imbattuta dopo 11 gare lo testimonia ed oggi ne abbiamo capito il perché. La Reggina, d’altro canto, prosegue la sua marcia incasellando il settimo risultato utile consecutivo frutto di 5 vittorie e 2 pareggi. La partita finisce con il giusto tributo ad Alfredo Aglietti chiamato dai tifosi sotto la curva al grido “Dai Aglietti facci un goal, faccelo per noi”. Lui accetta e ricambia gli applausi. Il calcio è straordinario anche per questo.

Condividi sui social

Serie Bwin, XI^ giornata: Reggina Empoli 0-0 (primo tempo)

Reggina – Empoli: 0-0. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza ed Acerbi; Laverone, Rizzo, Viola, Missiroli (c) e Rizzato; Campagnacci e Bonazzoli. In panchina: Kovacsik, Barillà, Tedesco, Adiyiah, Costa, Zizzari e Sy. All.: Atzori (nella foto). Empoli (4-4-2): Handanovic; Vinci, Marzoratti, Stovini e Gotti; Nardini, Musacci, Moro e Fabbrini; Coralli e Foti. In panchina: Pelagotti, Mori, Gorzegno, Soriano, Lazzari, Cesaretti e Mchedlidze. All.: Aglietti (nella foto). Arbitro: Tozzi di Ostia Lido. Assistenti: Italiani di L’Aquila ed Evangelista di Avellino. Quarto uomo: Oliveri di Palermo. Ammoniti: Musacci al 7° e Rizzo al 26°. Recupero: 0'.

Note. Gli ex. Sono 3: Aglietti, Stovini e Nardini. Il primo su tutti è Alfredo Aglietti, indimenticato bomber amaranto nelle stagioni 1994-1995 e 1995-1996. Fu acquistato dal Pontedera (formazione toscana di C2 dove realizzò il suo record di reti in una sola stagione, 22) tra le cui fila segnò un goal all’Italia di Arrigo Sacchi, battuta poi per 2-1, in un’amichevole preparatoria ai mondiali di USA 1994. Ha debuttato in maglia amaranto il 28.08.94 (si giocava in serie C1 e l’allenatore era Giuliano Zoratti) con una doppietta vincente in casa della Turris. In quella stagione vinse il titolo di capocannoniere del girone C con 20 reti (suo score più ricco in B) in 32 partite e consentendo alla Reggina di arrivare prima nel girone con 70 punti, 10 in più del secondo classificato Avellino (suo il goal vittoria in terra irpina rivelatosi poi determinante), conquistando la promozione in B. Nel successivo torneo cadetto (allenatori Zoratti e, poi, Gagliardi), Aglietti ha siglato altre 18 reti in 37 presenze: fondamentale la doppietta all’ultima giornata di campionato per il 3-1 finale a Reggio Emilia contro la Reggiana di Carletto Ancelotti la settimana prima promossa in A. Fu questa la sua ultima gara in amaranto, era il 27.08.95. Successivamente ha giocato in A a Napoli (9 goal in campionato e 2 in Coppa Italia in 28 presenze nella stagione 1996-1997) e Verona (18 reti in 73 presenze dal 1997 al 2000). L’ultima apparizione a Reggio è datata 24.05.98 allorquando, con il Verona, realizzò una doppietta consentendo agli scaligeri il 3-0 finale. Dopo Verona sponda Hellas, ha giocato anche su quella Chievo (10 presenze e 2 goal), Pistoiese (18 presenze e 3 goal), Arezzo (28 presenze e 2 goal), Milazzo (3 presenze ed 1 goal) ed, infine, Villacidrese (19 presenze ed 11 goal) dove concluse la sua carriera da calciatore. Da allenatore: Rondinella, Sestese, Viareggio, Sampdoria Primavera ed ora, appunto, Empoli; Lorenzo Stovini, roccioso centrale difensivo ha disputato i primi 2 campionati di A degli amaranto collezionando 66 presenze ed una rete (quello del pareggio sul neutro di Catania contro il Verona passato in vantaggio con rete di Bonazzoli durante il campionato 2000-2001 che terminò con la retrocessione degli amaranto usciti sconfitti dallo spareggio salvezza proprio contro il Verona); Riccardo Nardini, centrocampista vanta 12 presenze in A nella Reggina nel campionato 2006-2007 (la stagione del -11, per intenderci, con Mazzarri in panchina). L’arbitro. Tozzi ha già diretto la Reggina in 3 occasioni: due sconfitte, entrambe nello scorso torneo, la prima in casa con il Modena (0-1 goal di Troiano) e la seconda a Vicenza (1-3 con reti di Di Cesare, Litteri, Brienza e Sgrigna e con il rigore sbagliato da Castiglia in quella che fu l’ultima panchina di Iaconi prima dell’arrivo di Breda) ed un pareggio casalingo contro il Cittadella (1-1 con reti di Capelli e Pesoli). Tozzi ha invece diretto 2 volte l’Empoli che ha conquistato una vittoria (contro l’Ascoli, al termine di una gara dove l’arbitro decretò ben 4 rigori – due, realizzati, per l’Empoli e due, uno realizzato ed uno no, per l’Ascoli) ed un pareggio. Al “Granillo” si affrontano la squadra con il secondo miglior attacco del torneo (la Reggina con 18 goal realizzati) e quella con la miglior difesa (l’Empoli con soli 6 goal al passivo). L’Empoli è l’unica formazione del torneo cadetto ad essere ancora imbattuta. (Dati statistici in collaborazione con Domenico Durante). I risultati ottenuti sin’oggi dall’Atzori Band consentivano di presumere il vedere una sensibile maggiore affluenza di pubblico oggi al “Granillo” approfittando anche della giornata mite. Evidentemente, però, i risultati positivi ed il terzo posto in classifica non bastano all’ “esigente” e “dal palato fine” pubblico reggino comunque più numeroso ma non quanto immaginato. Mah!!! Per l’ennesima volta, comunque, in barba alla famigerata “tessera del tifoso”, una trentina di tifosi empolesi trovano spazio ed accoglienza non nel settore agli ospiti riservati, ma a sinistra nell’angolo basso nella tribuna est (come già successo, peraltro, con modenesi e vicentini). Cronaca e commento. La partita inizia a ritmi bassi, con le due squadre attente e propense in primis a studiare l’avversario piuttosto che giocare a testa bassa. Questo ci conferma quanto ci si aspettava, una partita cioè altamente tecnica avendo di fronte due delle maggiormente in forma compagini dell’intero torneo (tra le altre, su tutte, il sorprendentissimo capolista Novara). All’8° ci prova la Reggina sugli sviluppi di uno schema da calcio piazzato. Rizzo serve al limite Bonazzoli che, al volo di destro, batte a rete ma il suo tiro è respinto da un empolese. Al 9° ancora Reggina. Cross da destra che un difensore manda fuori area, decentrato a sinistra, interviene Rizzato che di prima intenzione calcia ma il suo tiro termina sul fondo alla sinistra del portiere ospite Handanovic. Al 19° Empoli pericolosissimo. Cross da destra di Nardini, Foti svetta su tutti in area e colpisce di testa indirizzando in porta. Ci vuole uno straordinario Puggioni a volare alla sua sinistra ed a deviare in corner. Al 24° Reggina timidamente nei pressi della porta avversaria. Corner di Viola da sinistra, palla alta in area, Handanovic va fuori tempo e Cosenza è colto di sorpresa e non riesce ad indirizzare a rete il suo colpo di testa che termina alto sulla traversa. Incredibile palla goal per l’Empoli. C’è un cross da sinistra, la palla attraversa tutto lo specchio della porta finché Nardini, dalla linea di fondo opposta al cross, la rimette in mezzo con Puggioni fuori tempo e fuori spazio. Il pallone, beffardamente, riattraversa lo specchio della porta senza che nessuno intervenga tra le fila empolesi e ci pensa Adejo a mettere finalmente in corner. L’Empoli è certamente più pericoloso di una Reggina che appare oltremodo timorosa ed attenta più a non prenderle che a darle. Strano l’atteggiamento odierno della squadra di Atzori (che si sbraccia ed urla in panchina), mai vista una squadra così rinunciataria. L’Empoli, intanto, si rifà vivo con Foti che, di testa, “appoggia” a Puggioni non riuscendo ad imprimere forza al suo tiro. Il pubblico si accorge delle difficoltà dell’undici amaranto, ma piuttosto che incitarlo ne sottolinea gli errori ad ogni ripartenza andata a vuoto. Come sarcasticamente disse una volta quel “galantuomo” di Novellino, “quello di Reggio è un pubblico che ha vinto la Champions” e, quindi, abituato a grandi palcoscenici. In quell’occasione, tra le mura della sala stampa, non ci lasciammo sfuggire l’occasione di ribattere sottolineando che aveva ben donde a sostenerlo giacché un anno prima la Champions l’aveva vinta lui. Come sapete dopo 10 gare “tolleranza zero” e “kaput!” (anche per questo suo becero atteggiamento oltre ai risultati che di certo non erano congrui alle aspettative, ovviamente). Al 39° la Reggina ci prova con maggiore convinzione e pericolosità. Cross da sinistra di Rizzato e Bonazzoli che prova, di testa, a mandare sul lato più lontano rispetto ad Handanovic che, però, si allunga e plasticamente blocca. Si rivede la Reggina, quindi. Ritrova coraggio e prova l’affondo anche un paio di minuti dopo con Laverone che s’incunea in area dalla linea di fondo a destra, ma sbaglia l’appoggio rasoterra per Missiroli e l’azione svanisce. Il primo tempo, senza recupero, finisce a reti inviolate. La gara, fin qui, non è stata brutta, ma nemmeno bella per via, soprattutto, dell’alto tasso tecnico con cui sono stati disputati i primi 45 minuti. Ci auguriamo che Atzori abbia assimilato le nozioni necessarie e le trasferisca ai suoi in modo tale che si riesca a scardinare la difesa toscana senza, però, rischiare ancora molto in fase difensiva.

Condividi sui social

Reggio Calabria: l’ Arcobaleno Motor Show “passa” per il 2011 e pensa al 2012

L’Associazione “Arcobaleno VM 2005”, presieduta da Vincenzo Moscato (nella foto), conosciuta per i molteplici successi ottenuti con l’organizzazione  dell’importantissimo evento motoristico nazionale "Arcobaleno Motor Show dello Stretto", guarda alla prossima edizione, ma se anche questa volta l'entusiasmo e l'impegno non mancano, a venire meno sono invece le risorse. L’attuale situazione economica del Motor Show, è stata al centro di una riunione riservata ai soci e tenutasi qualche giorno addietro nella sede reggina di Via del Gelsomino, incontro in cui, si è avuto modo di analizzare ogni indispensabile aspetto dell'evento e verificarne le condizioni di realizzazione della prossima edizione.

A conclusione della predetta riunione, esaminato il crescente elenco delle spese annuali previste per garantire all'evento la qualità e le novità che la caratterizzano e che hanno contribuito a radicarne la fama, si è convenuto nella decisione di rinviare la realizzazione della sesta edizione all’anno 2012 (nella foto la locandina dell'evento nel 2010). Tale scelta di rinviare un evento di una riconosciuta importanza sociale ed economica per il nostro territorio, e’ stata determinata da una partecipazione alle spese da parte delle istituzioni reggine assolutamente inidonea, sempre più incerta, affannosa e molto spesso al di sotto di ogni più pessima previsione. Una situazione che  ha provocato un’inevitabile e rilevante passivo economico, in evidente contrasto con la complessità organizzativa di un Motor Show come quello reggino, che invece, nella sua breve ma intensa esistenza è stato in grado di suscitare autorevoli interessi nazionali ed internazionali, oltre ad essere un esempio organizzativo per tanti altri eventi curati da affermate società. L’Arcobaleno Motor Show, anche per questo, ma non solo, si dichiara profondamente deluso come sicuramente lo saranno a partire da oggi, anche tutti coloro che come gli organizzatori in questo grande progetto ci hanno sempre creduto sostenendolo concretamente, (Istituzioni, Sponsor, Cittadini ed Imprenditori), ma la consequenziale e sempre più frequente esposizione bancaria dell’associazione, impongono senza più alcuna speranza di sorta, l’inevitabile e responsabile scelta, quella di fermarsi. L’Arcobaleno Motor Show dello Stretto, che in cinque anni ha cambiato tre volte denominazione, è sempre rimasto  ancorato ai valori sociali che hanno portato alla sua fondazione; principi che hanno garantito ben settantamila euro di donazioni di solidarietà, tra cui, l’acquisto di un’apparecchiatura medica per il reparto di pediatria dell’ospedale riuniti di Reggio Calabria, un grande contributo elargito a favore di un bimbo gravemente ammalato con relative attrezzature sanitarie, nonché, un’ambulanza attrezzata che serigrafata con il logo dell’evento, tra qualche giorno sarà donata al servizio sanitario d’emergenza reggino (118), sperando che questa donazione non rimarrà solo un ricordo. Prima di rimandare l’appuntamento alla prossima edizione, lo staff dell'Arcobaleno Motor Show coglie l’occasione per esprimere ancora una volta un sentito ringraziamento per la partecipazione a tutte le amministrazioni che oltre ad essere patrocinanti hanno di fatto partecipato alle spese, in particolare alla Regione Calabria nella persona del Presidente Giuseppe Scopelliti, per la sua estrema sensibilità e puntualità che da sindaco prima e da governatore dopo, ha voluto manifestare puntualmente e sin dalla prima edizione a favore dei valori sociali promossi attraverso l’evento; un grazie altresì è doveroso rivolgerlo al Presidente della Provincia Avv. Giuseppe Morabito, a tutte le forze dell’ordine che con al loro presenza hanno arricchito di significato la kermesse, ed infine, agli importanti Team che si sono esibiti negli anni con in primis la Ferrari S.p.A. e Toro Rosso ed a tutti i fornitori, quest’ultimi ancora oggi oltremodo pazienti e comprensivi.

Condividi sui social

Serie Bwin, XI^ giornata: Reggina Empoli (probabili formazioni e note)

Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza ed Acerbi; Laverone, Rizzo, Viola, Missiroli (c) e Rizzato; Campagnacci e Bonazzoli. In panchina: Kovacsik, Barillà, Tedesco, Montiel, Costa, Zizzari e Sy. All.: Atzori. Empoli (4-4-2): Handanovic; Vinci, Marzoratti, Stovini e Gotti; Nardini, Musacci, Moro e Fabbrini; Coralli e Foti. In panchina: Pelagotti, Mori, Gorzegno, Soriano, Lazzari, Fanucchi e Mchedlidze. All.: Aglietti. Arbitro: Tozzi di Ostia Lido. Assistenti: Italiani di L’Aquila ed Evangelista di Avellino. Quarto uomo: Oliveri di Palermo. Note. Gli ex. Sono 3: Aglietti, Stovini e Nardini. Il primo su tutti è Alfredo Aglietti (nella foto al momento della sua presentazione ad Empoli), indimenticato bomber amaranto nelle stagioni 1994-1995 e 1995-1996. Fu acquistato dal Pontedera (formazione toscana di C2 dove realizzò il suo record di reti in una sola stagione, 22) tra le cui fila segnò un goal all’Italia di Arrigo Sacchi, battuta poi per 2-1, in un’amichevole preparatoria ai mondiali di USA 1994.

Ha debuttato in maglia amaranto il 28.08.94 (si giocava in serie C1 e l’allenatore era Giuliano Zoratti) con una doppietta vincente in casa della Turris. In quella stagione vinse il titolo di capocannoniere del girone C con 20 reti (suo score più ricco in B) in 32 partite e consentendo alla Reggina di arrivare prima nel girone con 70 punti, 10 in più del secondo classificato Avellino (suo il goal vittoria in terra irpina rivelatosi poi determinante), conquistando la promozione in B. Nel successivo torneo cadetto (allenatori Zoratti e, poi, Gagliardi), Aglietti ha siglato altre 18 reti in 37 presenze: fondamentale la doppietta all’ultima giornata di campionato per il 3-1 finale a Reggio Emilia contro la Reggiana di Carletto Ancelotti la settimana prima promossa in A. Fu questa la sua ultima gara in amaranto, era il 27.08.95. Successivamente ha giocato in A a Napoli (9 goal in campionato e 2 in Coppa Italia in 28 presenze nella stagione 1996-1997) e Verona (18 reti in 73 presenze dal 1997 al 2000). L’ultima apparizione a Reggio è datata 24.05.98 allorquando, con il Verona, realizzò una doppietta consentendo agli scaligeri il 3-0 finale. Dopo Verona sponda Hellas, ha giocato anche su quella Chievo (10 presenze e 2 goal), Pistoiese (18 presenze e 3 goal), Arezzo (28 presenze e 2 goal), Milazzo (3 presenze ed 1 goal) ed, infine, Villacidrese (19 presenze ed 11 goal) dove concluse la sua carriera da calciatore. Da allenatore: Rondinella, Sestese, Viareggio, Sampdoria Primavera ed ora, appunto, Empoli; Lorenzo Stovini, roccioso centrale difensivo ha disputato i primi 2 campionati di A degli amaranto collezionando 66 presenze ed una rete (quello del pareggio sul neutro di Catania contro il Verona passato in vantaggio con rete di Bonazzoli durante il campionato 2000-2001 che terminò con la retrocessione degli amaranto usciti sconfitti dallo spareggio salvezza proprio contro il Verona); Riccardo Nardini, centrocampista vanta 12 presenze in A nella Reggina nel campionato 2006-2007. L’arbitro. Tozzi ha già diretto la Reggina in 3 occasioni: due sconfitte, entrambe nello scorso torneo, la prima in casa con il Modena (0-1 goal di Troiano) e la seconda a Vicenza (1-3 con reti di Di Cesare, Litteri, Brienza e Sgrigna e con il rigore sbagliato da Castiglia in quella che fu l’ultima panchina di Iaconi prima dell’arrivo di Breda) ed un pareggio casalingo contro il Cittadella (1-1 con reti di Capelli e Pesoli). Tozzi ha invece diretto 2 volte l’Empoli che ha conquistato una vittoria (contro l’Ascoli, al termine di una gara dove l’arbitro decretò ben 4 rigori – due, realizzati, per l’Empoli e due, uno realizzato ed uno no, per l’Ascoli) ed un pareggio. Al “Granillo” si affrontano la squadra con il secondo miglior attacco del torneo (la Reggina con 18 goal realizzati) e quella con la miglior difesa (l’Empoli con soli 6 goal al passivo). L’Empoli è l’unica formazione del torneo cadetto ad essere ancora imbattuta.

Condividi sui social

Monza: operazione “Lampo” consente l’arresto di sinopolesi in trasferta per delinquere

Nelle prime ore di martedì 19 ottobre 2010, militari del nucleo investigativo del gruppo di Monza, collaborato nella fase esecutiva da personale competente sul territorio, hanno eseguito un provvedimento restrittivo, nei confronti di quattro persone, residenti nella provincia di Reggio Calabria, identificati quali autori della rapina, consumata ai danni dell’ufficio postale di Busnago (MO), il 02 febbraio 2010. I primi accertamenti, contestuali al verificarsi dell’evento criminoso permettevano di appurare che i malviventi, tutti travisati e armati di pistole e coltelli, subito dopo il colpo, erano fuggiti a bordo di una Fiat Panda di colore bianco, compendio di furto in Vimercate (MI) il 01 febbraio 2010, portando via circa sedicimila euro, creando panico e angoscia tra le persone presenti sul posto.

La preziosa collaborazione di alcuni cittadini che avevano fornito elementi utili ai fini delle indagini e l’intuito investigativo dei carabinieri permettevano di risalire ai momenti precedenti dell’evento criminoso. In particolare emergeva che dopo aver abbandonato la Fiat Panda i malviventi erano saliti a bordo di una BMW di colore scuro. Ulteriori spunti investigativi venivano forniti dai militari in perlustrazione sul territorio e precisamente da una pattuglia della stazione dei carabinieri di Bellusco (MO) che durante un posto di controllo, notava transitare due autovetture viaggiare in modo irregolare, a brevissima distanza. I militari per motivi di sicurezza stradale evitavano di fermarle, ma riuscivano a rilevare il numero di targa. I controlli in banca dati permettevano di accertare  l’intestatario dell’autovettura. Le indagini tecniche successive consentivano di identificare i complici della rapina, tutti della provincia di Reggio Calabria, e documentare che tutti i criminali, i giorni precedenti la rapina erano partiti dalla Calabria, direzione Lombardia, ed essere localizzati nel comune di Busnago il giorno stesso dell’azione delittuosa. A conclusione delle indagini, i militari del nucleo investigativo richiedevano all’A.G. competente un provvedimento restrittivo nei confronti dei quattro malavitosi, tutti gravati da precedenti penali di varia natura, ottenendo quanto segue: il divieto di allontanarsi dal comune di Sinopoli (RC) nei confronti di  L. A.; la custodia cautelare presso il proprio domicilio in Sinopoli (RC) nei confronti di C. G. e la custodia cautelare in carcere per F. G. e R. G.. “Lampo” è stata convenzionalmente denominata l’indagine, in quanto per i rapinatori in trasferta non è stata data un’altra possibilità di commettere ulteriori reati nel territorio brianzolo.

Condividi sui social

Taurianova (RC): quattro romeni rubano un’autovettura, arrestati dai carabinieri del NORM

Ieri sera, intorno alle ore 22:00, a Taurianova (RC), i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, traevano in arresto, per tentato furto aggravato di un’autovettura i sottonotati cittadini romeni: Sirbu Nicolae, 20enne, domiciliato a Cutro (KR), Croitoriu Cosmin-Marian, 19enne, domiciliato a Cotronei (KR), Croitoriu Gabriel, 20enne, domiciliato a Cotronei (KR) e Smarandache Vasile Gabriel, 24enne, residente a Taranto.

I quattro sono stati bloccati da due equipaggi dell’aliquota radiomobile in seguito alla richiesta di aiuto del proprietario dell’autovettura Skoda Felicia che li sorprendeva mentre tentavano di asportarla. I quattro romeni, dopo essere stati scoperti dal proprietario, cercavano di darsi alla fuga ma venivano bloccati dai carabinieri a circa 300 metri dal luogo ove l’auto era parcheggiata. Gli arrestati, questa mattina, sono stati  tradotti innanzi al giudice del tribunale di Palmi per il giudizio direttissimo durante il quale sono stati convalidati gli arresti.

Condividi sui social

Reggio Calabria: arrestati due marocchini per il furto aggravato di un’autovettura

Ancora un positivo risultato nell’ambito della prevenzione dei reati c.d. predatori” operato dalla Polizia di Stato reggina nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio predisposto dal Questore di Reggio Calabria Dott. Carmelo Casabona. Questa volta ad operare è stato un equipaggio aggregato in Città del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, impegnato nella delicata attività di monitoraggio e controllo degli obbiettivi sensibili di natura giudiziaria, a seguito degli atti intimidatori posti in essere.

Alle 02.40 circa, mentre l’equipaggio del Reparto specializzato nel controllo del territorio stava transitando presso uno degli obbiettivi giudiziari, incrociava un’autovettura che ad alta velocità ed a fari spenti percorreva la via Caprera contromano. Immediatamente, invertita la marcia, l’equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine si poneva all’inseguimento dei sospetti, i quali all’altezza del Calopinace bloccavano la marcia e si davano alla fuga a piedi. Tale manovra non coglieva di sorpresa gli attenti operatori della Polizia di Stato che proseguivano l’inseguimento a piedi riuscendo a bloccare poco dopo entrambi i fuggitivi. Dal primo controllo all’autovettura, una Fiat Grande Punto, emergeva che la stessa era stata sottratta pochi minuti prima e riportava il vetro della portiera anteriore destro in frantumi ed una pietra all’interno, probabilmente utilizzata per rompere il finestrino. I due marocchini Bzig Hicham, classe 1981, e Mahfoud Youssef, classe 1979, entrambi con precedenti di polizia e clandestini sul territorio nazionale, venivano perquisiti e condotti presso gli uffici della Questura ove venivano dichiarati in arresto in flagranza di reato di furto aggravato e custoditi presso le camere di sicurezza in attesa della convalida dell’arresto che si celebrerà nella mattinata odierna.

Condividi sui social

Gioia Tauro (RC)-Carpi (MO): arrestati i due rapinatori rei di sei rapine ai danni di attività commerciali ed autotrasportatori

Nelle prime ore del mattino di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione, nel comprensorio di Gioia Tauro (RC) ed in provincia di Modena, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi a carico di 2 soggetti a vario titolo indagati per rapina a mano armata, porto e detenzione di arma, ricettazione e riciclaggio. L’operazione, nella cui fase esecutiva sono stati impegnati circa 30 Carabinieri delle Compagnie di Gioia Tauro e di Carpi (MO), giunge all’esito di un’indagine avviata dai militari di Gioia Tauro nel luglio del 2010, a seguito della rapina a mano armata perpetrata ai danni di un supermercato di Melicucco (RC) (nei fotogrammi ripresi da una telecamera a circuito chiuso) e fruttata ai rapinatori circa 1.700,00 euro.

L’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, attraverso classiche attività di P.G. (servizi di osservazione e pedinamento, perquisizioni, sequestri), ha consentito di raccogliere gravi, univoci e concordanti elementi di reità in capo ai due arrestati, nei confronti dei quali sono in corso approfondimenti investigativi tesi a verificare il loro coinvolgimento in almeno altre cinque rapine perpetrate nella Piana di Gioia Tauro dall’aprile al luglio del 2010. Durante l’indagine, a riscontro del lavoro investigativo, sono state sequestrati due mezzi trasporto, entrambi di provenienza furtiva, nella disponibilità degli arrestati e da questi utilizzati per commettere alcune della rapine le cui vittime preferite erano esercizi commerciali ed autotrasportatori. Non si esclude il coinvolgimento di un terzo giovane in corso di identificazione da parte dei Carabinieri. I soggetti destinatari del provvedimento restrittivo sono: Piromalli Luigi (nella foto), nato a Polistena (RC) il 27.12.1989 e residente a Rosarno (RC) e Timpani Luigi (nella foto), nato a Cinquefrondi (RC) il 02.01.1988 e residente anch’egli a Rosarno.

Condividi sui social

Reggina: Atzori sa ciò che vuole (e ciò che non vuole)!

E’ raro, rarissimo, che noi si possa raggiungere il Sant’Agata in tempo utile per le conferenze stampa di tecnico, dirigenti o giocatori sempre fissate per le 14 in punto così come stabilito d’intesa, supponiamo, tra USSI e Reggina Calcio. Pazienza. Oggi, però, non abbiamo perso l’occasione per varcare i cancelli del Centro Sportivo e scambiare due chiacchiere con l’uomo che guida la Reggina targata 2010/2011. Com’è nostro ineluttabile costume, arriviamo sul posto con un po’ d’anticipo ed inganniamo il tempo maneggiando il nostro smartphone. Quando, nella quiete più assoluta, pensavamo di esser soli ecco che, al centro del campo di allenamento numero 1, in lontananza scorgiamo una sagoma impossibile da confondere con le altre possibili. E’ lui, Gianluca Atzori (nelle foto), che passeggia tranquillamente sull’erba fresca e, presumiamo, lo fa pensando all’impegantiva gara di domani pomeriggio contro l’Empoli.

Ci avviciniamo, al di qua della rete, e lo salutiamo con la stessa cordialità con cui ricambia il saluto. “Sei qui in anticipo?”, ci chiede. Sorridendo rispondiamo “Come te, mister!”. “Per me è normale”, replica. Anche per noi lo è (arrivare ad un appuntamento qualche minuto prima). Nel mentre arrivano gli altri colleghi e ne approfittiamo per scambiare quattro chiacchiere sull’universo Reggina e su ciò che gli gravita attorno. Qualche risata su aneddoti vari, qualche considerazione sui tam-tam di radio e televisioni locali attraverso le loro trasmissioni più o meno professionalmente valide, più o meno, diciamo così, “amatoriali” e da “(retro)bottega”. Controlliamo l’orologio e ci accorgiamo che sono le 14 spaccate e, se abbiamo imparato a conoscerlo, Atzori è già seduto dietro la scrivania. Come infatti! Ci accomodiamo e la chiacchierata con la stampa ha inizio scorrendo fluidamente per tutta la sua interezza. Ci dice che ha molto rispetto per l’avversario di domani (l’Empoli di Alfredo Aglietti), che la teme perché se è l’unica squadra ancora imbattuta dopo 10 giornate un motivo ci sarà. Ci dice anche, però, che anche la sua squadra sta bene e che non sarà facile per nessuna delle due compagini avere la meglio allo scadere dei 90 minuti di gioco. Sostiene che, con due squadre che si equivalgono come Reggina ed Empoli, la partita potrà essere decisa da un episodio, magari da un calcio da fermo, o anche da un colpo di genio di qualche singolo. Non cambierà né modulo né atteggiamento perché gli avversari sono comunque tutti difficili. Afferma di essere contentissimo di quello che i suoi giocatori gli stanno dando e che secondo lui sono ancora “solo” al 60% delle proprie potenzialità. Alla domanda se c’è il “rischio” che qualcuno dei suoi si monti la testa guardando la classifica, Atzori tranquillizza tutti sostenendo che ci pensa lui a placare gli animi qualora se ne accorgesse anche solo dalla mimica facciale o dal modo di camminare entrando sul terreno di gioco prima dell’allenamento. A chi gli chiede quali siano gli obiettivi o se questi ultimi siano cambiati dopo i recenti successi ribadisce che il suo obiettivo primario è quello di far tornare la gente al “Granillo” (“sperando che non ci sia ancora un nubifragio” come in occasione della gara interna vinta contro il Pescara). Gli viene fatto notare che il suo omologo Aglietti, alla domanda su chi preferirebbe togliere agli avversari ha risposto Missiroli. Lui risponde che toglierebbe proprio Aglietti agli avversari per quanto bene sta facendo ad Empoli e, poi, tra i giocatori, quello Stovini che è stato protagonista a Reggio nei due primi anni di serie A (1999/2000 e 2000/2001). Gli chiediamo se, vista la forza dell’avversario, un pari potrebbe andar anche bene. Ci risponde che no, o meglio non a priori. Lui e la sua squadra giocheranno esclusivamente per vincere e se il campo poi dirà che è stato giusto chiudere con un pareggio allora andrà bene, ma a priori no! Ganzo, direbbero ad Empoli! In sintesi, in estrema sintesi, ecco chi è Gianluca Atzori. Non ci importa che sia simpatico, non ci importa che sia un brav’uomo, non ci importa che sia amabile. Quello che ci interessa è che sia un Uomo e, di conseguenza, un allenatore con la A maiuscola. Del buonismo, o del finto tale, non sappiamo che farcene: vogliamo uno che abbia le palle e che lo dimostri con i fatti. Ok? Atzori ce lo ricordavamo arcigno difensore della Reggina edizione 1996/1997 targata Buffoni-Guerini. Lo abbiamo rivisto lo scorso anno durante la sua breve parentesi di allenatore a Catania. Ce lo siamo ritrovati allenatore della Reggina quest’anno e la curiosità di testare la veridicità di ciò che si diceva su di lui ci ha portati a Saint Christophe a seguire la prima fase della preparazione precampionato sua, del suo staff (Andrea Bergamo, allenatore in seconda, Andrea Sardini, allenatore dei portieri, e Carlo Simionato, preparatore atletico, a cui va aggiunto anche Ciccio Cozza nelle vesti di collaboratore) e della truppa a lui affidata. L’esperienza fatta in Val d’Aosta, va detto, ci è servita moltissimo a capire parecchie più cose rispetto a quelle comprensibili “semplicemente” assistendo alle gare ufficiali così com’eravamo abituati a fare sino a qualche mese fa. Abbiamo visto lavorare lui ed il suo staff con una maniacalità (in senso positivo, intendiamo) impressionante. Abbiamo visto svolgere un lavoro certosino in ogni istante in cui i ragazzi erano impegnati sul campo. E, dobbiamo aggiungere, il periodo di cui stiamo trattando non era facile. Era il periodo, infatti, in cui la Reggina aveva, di fatto, due “squadre”: quella “regolare” e quella cosiddetta dei “dissidenti”. Ovviamente questa circostanza avrebbe potuto non consentire di lavorare al meglio qualunque staff tecnico. Invece, anche in quelle condizioni, abbiamo visto Atzori & Co. lavorare alacremente e dare a tutti i singoli giocatori le stesse nozioni, le stesse impartizioni, le stesse attenzioni. Certo, è ovvio, sapendo che tra i “dissidenti” ci sarebbero state, presto o tardi, delle defezioni (leggasi cessioni) la “rosa base” ha ottenuto maggiori attenzioni. Nei tempi che a noi sembravano “morti”, quelli in cui non si era sul terreno di gioco insomma, abbiamo colto l’occasione per parlare molto con lui sfruttando l’occasione per chiedere di soddisfare qualunque nostra curiosità, anche quella più banale o per lui scontata per intenderci. Con molta disponibilità e pazienza, senza l’altezzosità arrogante e presuntuosa di chi di questi tempi era stato già esonerato, Atzori non si è mai tirato indietro (né lui né gli altri componenti del suo staff quando abbiamo voluto interloquire con loro). Tutto il “lavoro” fatto in quei giorni di nostra presenza in ritiro non solo ce lo ritroviamo adesso, ma ci ha consentito di capire, prima, e sostenere, poi, già da tempo in verità, che il punto di forza di questa Reggina è sicuramente lui: il mister. Ci ha sempre detto, sin dal principio, che sarebbe stato soddisfatto se e solo se fosse riuscito a trasmettere alla sua squadra i valori che gli appartengono e la voglia, le motivazioni, la grinta necessarie per non essere semplicemente “squadra” ma “gruppo”. Ci ha sempre detto che aveva due soli obiettivi: fare del proprio meglio (lui e la squadra) e far rinascere l’entusiasmo al popolo di tifosi della Reggina. Il primo obiettivo lo sta certamente perseguendo ed ottenendo ed il secondo anche considerato che l’entusiasmo non lo (ri)crea le parole ma i fatti e, quindi, i risultati. Il terzo posto sin qui ottenuto, le sei gare senza sconfitte frutto di cinque vittorie ed un pareggio, l’aria che si respira attorno alla Reggina di mister Atzori ci pare che confermino questo trend finalmente positivo dopo due/tre anni davvero disastrosi (gli ultimi due diremmo pressoché fallimentari). Guardando la Reggina giocare, quello che più traspare con evidenza è quello a cui facevamo riferimento prima e cioè l’unità d’intenti di giocatori ed allenatore. Le due “parti” parlano la stessa lingua, si capiscono, interagiscono e, di conseguenza, lavorano bene ottenendo i risultati sperati. Ovvio, da un lato c’è un allenatore che sa ciò che vuole e, soprattutto, ciò che non vuole e dall’altro c’è un “gruppo” di giocatori che ha sposato in pieno le sue idee e, grazie alle proprie capacità tecniche, integra il “dire” con il “fare”. Il merito, quindi, non è solo del tecnico, ma anche dei giocatori. Una similituine ci tocca per forza farla. E la facciamo con l’ultimo grande allenatore che abbiamo avuto il privilegio di avere qui a Reggio: Walter Mazzarri. Anche lui fu capace, nei tre anni di permanenza sulla riva dello Stretto con la squadra di calcio che conta, di compiere tre miracoli con “rose” di giocatori sicuramente dignitose ma non da nomi altisonanti o da potenzialità iniziali chissà quali. Tre salvezze di cui l’ultima equivalente ad un vero e proprio “scudetto” vinto partendo da quel maledetto -11 sono la reale e tangibile testimonianza della sua grandezza (e delle squadre che ha allenato, ovviamente). Anche lui, Walter, aveva avuto in qualche modo la capacità di “convincere” i propri giocatori che migliori di loro in campo non ce ne fossero. Anche lui, Walter, aveva avuto la particolare peculiarità di scovare e cogliere il meglio da ogni singolo calciatore facendolo ergere a campione del mondo. Anche lui, Walter, aveva avuto l’abilità di creare un “gruppo” unito, solido, impenetrabile, coeso e quant’altro nemmeno paragonabile ad una “semplice” squadra. Adesso Walter è altrove e noi non viviamo di ricordi e nostalgie. Adesso c’è Gianluca ed adesso è Gianluca il nostro punto di riferimento. Punto! Abbiamo sempre detto, sostenuto e ribadito che, per quanto ci riguarda, la Reggina è una sorta di “entità” e, quindi, siamo certi che non se la prenderà a male nessuno se la consideriamo tale a prescindere da chi sia il presidente, l’allenatore, i giocatori, tutte figure pro tempore insomma. Adesso c’è Gianluca (Atzori), Christian (Puggioni), Daniel (Adejo), i due Francesco (Cosenza ed Acerbi), poi Lorenzo (Laverone), Simone (Missiroli), Giuseppe (Rizzo), Nicolas (Viola) e l’altro Simone (Rizzato), poi ancora Emiliano (Bonazzoli) ed Alessio (Campagnacci) e via via tutti gli altri. Loro, adesso, sono La Reggina ed a noi tanto basta! Ad majora!

Condividi sui social

Sambatello di Reggio Calabria: domenica prossima gara automobilistica valida per il I° Trofeo La Collina

Continua senza sosta l’attività delle società affiliate all’ASI (Alleanza Sportiva Italiana). Domenica 24 ottobre, con inizio alle ore 9.00, si disputerà il 1° Trofeo “La Collina” Città di Sambatello (nella foto la locandina dell'evento), gara automobilistica che vedrà impegnati i migliori piloti meridionali sul percorso Gallico–Sambatello con, al momento, oltre 90 gli iscritti. La manifestazione è organizzata dal Team dell’Asd Piloti per Passione – società affiliata all’ASI – , presieduta dal dott. Giuseppe Denisi, ed è valida quale nona e penultima prova del campionato nazionale ASI CSAI sotto l’egida di ASI motori.

L’evento si avvale dei patrocini della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria, del Comune di Reggio Calabria, della IX^ Circoscrizione Gallico-Sambatello, nonché della collaborazione dell’Arcobaleno MOTOR SHOW dello Stretto, del  centro studi Colacrisi e di Condina Motor Sport. La partenza è prevista sulla ex SS 184 per Gambarie (dal km. 2,200) con arrivo all’ingresso del centro abitato di Sambatello al (km. 4,700) e, sul percorso, sono posizionate 10 postazioni composte da 4 “birilli” ciascuna (nella foto il tracciato). Saranno presenti i più forti piloti della specialità: il costruttore Elia presenta ben 5 bolidi con Antonio Musumeci, Domenico Polizzi, Turi Caruso, Tommaso Elia ed il dirompente Gaetano Piria; poi, da non sottovalutare, Cassisi, Giunta, Fallara, Marra e Nostro, nonché Iaria con Osella PA21/S ed, a sorpresa, quale outsider, potrebbe presentarsi Massimo Albanese della società organizzatrice. Non mancherà certamente  Domenico Chirico che, smaltita l’euforia per la conquista del titolo italiano, vorrà riassaporare il successo. L’inizio della gara è previsto per le ore 9.00 con il giro di ricognizione (mentre il percorso già dalle ore 7.00 sarà chiuso al traffico, sarà possibile, in ogni caso raggiungere l’arrivo a Sambatello tramite il percorso alternativo dalla Strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie). Nella giornata di sabato con inizio dalle ore 14,30 presso il Bar Italia si svolgeranno  le verifiche ante-gara sia sportive sia tecniche che si concluderanno alle ore 19.30. La premiazione è prevista domenica 24 ottobre nella Piazza Madonna delle Grazie di Sambatello (1 ora dopo il termine della gara). Per ulteriori informazioni, su Facebook, http://www.facebook.com/event.php?eid=150353621649696 o sul sito www.asimotori.it si potranno seguire le news, gli aggiornamenti in tempo reale dell’elenco degli iscritti e le classifiche.

Condividi sui social

Camigliatello (CS): proseguono le iniziative di “Autunno Silano” e domenica lo spettacolo di Pino Campagna da Zelig

Dopo il successo straordinario del primo week-end, che ha fatto registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive dell’area, proseguono le attività di Autunno Silano che si configura come una gioiosa festa in onore dei frutti della terra, al fine di celebrare le eccellenze enogastronomiche dell’altipiano: non solo la grande varietà di funghi che generosamente la Sila offre ai visitatori ma anche formaggi, salumi, patate, castagne, pannocchie e sottolio e numerose altre prelibatezze da degustare lungo il corso di Camigliatello, addobbato con gli stand enogastronomici (nella foto) degli operatori locali in un tripudio di odori e sapori, colori e suoni.

Perseguendo lo scavo nella memoria storica del territorio, infatti, i percorsi del gusto sono allietati dalle numerose espressioni musicali ed artistiche di una variegata cultura popolare che avvolge il visitatore nelle atmosfere delle antiche feste di piazza con un programma diverso ogni fine settimana e differenziato dal sabato alla domenica. Sabato sono di scena le multiforme espressioni degli artisti da strada (giocolieri, prestigiatori, trampolieri – nella foto –, mangiafuoco) le cui colorate piroette acrobatiche e i loro fulminanti giochi di prestigio si accordano con gli strumenti della tradizione ben rappresentati dai tamburinari della Sila, le maschere giganti del vibonese e altre formazioni estemporanee con organetti, zampogne e chitarre. La domenica, invece, formazioni più strutturate di suonatori tradizionali (bande piluse e le coinvolgenti pacchiane di San Giovanni in Fiore) incrociano i loro suoni con le espressioni musicali dei Tacabum (nella foto), una moderna street band che, armati di una batteria ambulante, tromboni e trombe, al suono di fiati e percussioni muovono al ballo i visitatori, già rapiti dalle tante degustazioni allestite dalle aziende di settore, impegnate anche nella dimostrazione dal vivo delle modalità di preparazione dei diversi alimenti. Un’autentica festa di piazza tesa a rapire i numerosi visitatori provenienti in grandissima parte da località extraregionali, con una netta prevalenza di pugliesi e siciliani, gli unici incontrati da uno sbigottito Dario Vergassola che è arrivato a chiedersi se si trovava in Calabria o in Puglia. E domenica pomeriggio il consueto appuntamento con gli artisti del circuito Zelig: il 24 ottobre di scena la scoppiettante ironia di Pino Campagna. Autunno Silano, promosso dall’associazione Altrosud d’intesa con il Parco Nazionale della Sila, la Comunità Montana Silana, i comuni di Pedace e Spezzano della Sila, l’Enel, la Banca Popolare del Mezzogiorno e PromoSila-Operatori di Camigliatello, è una delle tante manifestazioni di una rinnovata SilaInFesta, inserita dal Ministero per la Gioventù e l’ANCI  nel progetto nazionale “La rete dei festival aperta ai giovani” e dalla Regione Calabria nel novero dei “grandi eventi”. L’ingresso è gratuito e, per ulteriori informazioni, altrosud@altrosud.it, www.altrosud.it oppure 0984-578154.

Condividi sui social

Reggio Calabria: ubriaco danneggia auto, arrestato; autista ATAM salta una fermata e non fa salire sul bus un invalido, segnalato all’A.G.

Ancora un arresto delle “volanti” impegnate nel controllo del territorio sulla base del piano straordinario disposto dal Questore di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona. Alle ore 04.30 di ieri notte, un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico interveniva a seguito di richiesta di un cittadino che segnalava la presenza, in via Tripepi, di un uomo che prendeva a calci un’autovettura. Giunti sul posto, gli operatori di polizia accertavano che uno sconosciuto, dopo aver danneggiato una Toyota, aveva abbandonato uno scooter e si era diretto verso il corso Garibaldi.

Proprio sul centralissimo corso, il personale individuava il giovane, nel frattempo bloccato da una guardia giurata, che si era reso responsabile di un ulteriore atto di danneggiamento in danno dell’autovettura del poliziotto privato, saltando sul cofano e sul tettuccio della stessa. Alla vista dei poliziotti della “volante” il giovane, Pirillo Massimiliano, classe 1984, dava in escandescenze tentando di allontanarsi dal posto. Veniva prontamente bloccato, nonostante lo strenuo tentativo di resistenza opposto, e condotto in Questura ove veniva dichiarato in arresto per i reati di danneggiamento aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Nel primo pomeriggio del 19 ottobre u.s., personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico denunciava in stato di libertà un conducente ATAM spa Azienda Trasporti per interruzione di pubblico servizio. Alle 14.40 circa, mentre un equipaggio delle “volanti” transitava in piazza Duomo, veniva fermata da un anziano invalido, il quale riferiva che mentre si trovava alla fermata pubblica nella stessa piazza, in attesa del bus per Pietrastorta, faceva cenno al conducente di fermarsi per usufruire del servizio di trasporto, ma questi, dopo aver rallentato, proseguiva la marcia omettendo di prenderlo a bordo, lasciandolo, sempre a dire dell’anziano signore, sotto la pioggia. Il malcapitato veniva, quindi, soccorso dal personale della “volante” che provvedeva ad accompagnarlo presso la propria abitazione. Successivamente gli operatori di polizia individuavano l’autobus segnalato, procedendo alla identificazione del conducente che veniva, quindi, segnalato alla Autorità Giudiziaria.

Condividi sui social

Saline di Montebello Jonico (RC): tenta di rubare un’imbarcazione, eritreo arrestato

Nel pomeriggio di ieri, nell’area portuale di Saline, nel comune di Montebello Ionico (RC), una volante, impegnata nel controllo del territorio, insieme a personale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, Delegazione di Spiaggia di Melito Porto Salvo, ha arrestato, in flagranza di reato, il cittadino eritreo, Tesfe Teweldeberhan (nella foto),  di anni 27,  in Italia  senza fissa dimora e  disoccupato.

L’extracomunitario è stato arrestato per tentato furto di un’imbarcazione ormeggiata nel porto e sarà giudicato con rito direttissimo nella mattinata di oggi.

Condividi sui social

Bianco (RC): la Polizia di Stato rinviene un bunker a casa del suocero di un condannato per mafia e tentato omicidio

Stamattina, gli uomini del Commissariato di P.S. di Siderno, con la collaborazione della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Bovalino, hanno trovato, in Bianco (RC), durante una perquisizione domiciliare, un bunker (nelle foto) all’interno di uno stabile di proprietà di Domenico Romeo, nato a Melito Porto Salvo (RC)il 10. 04.1943. Al bunker, situato sotto il pavimento della cucina, si accedeva attraverso un’entrata con apertura a sistema idraulico, munita di telecomando.

L’attività di polizia giudiziaria è collegata all’arresto di Criaco Pietro, nato ad Africo (RC) il 09.13.1970, catturato dagli stessi Uffici investigativi nel dicembre del 2008 dopo dodici anni di latitanza perché condannato a vent’anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio. Il Romeo Domenico è suocero di Criaco Pietro il quale ne ha sposato la figlia Nadia.

Condividi sui social

Reggio Calabria: un arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed una denuncia per altri reati

Nel corso dei servizi straordinari di controllo del territorio predisposti dal Questore di Reggio Calabria finalizzati ad incidere sulla sicurezza intesa in senso stretto ed al contrasto dei reati riconducibili alla c.d. “microcriminalità”, nel pomeriggio di ieri un equipaggio del Nucleo Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha proceduto al controllo di alcuni giovani in atteggiamento sospetto, fermi nella centralissima piazza Camagna.

Nel corso del controllo, dimostrando uno dei giovani nervosismo, il personale di polizia procedeva ad una perquisizione del mezzo rinvenendo, all’interno del casco posto sulla pedaliera dello scooter, un involucro con all’interno gr. 11 circa di sostanza stupefacente del tipo canapa indiana. Veniva predisposta, quindi, con l’ausilio di personale della sezione Narcotici della Squadra Mobile, un’ulteriore ed immediata attività d’indagine che consentiva di rinvenire, nell’abitazione di un altro dei soggetti controllati, Lembo Fabio, classe 1992, ulteriori gr. 33 circa di cannabis indica. Nel corso della attività, quest’ultimo dichiarava che anche quella rinvenuta nello scooter era in suo possesso, quindi veniva dichiarato in arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e custodito presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della convalida dell’arresto che si celebrerà nella mattinata odierna. L’altro indagato, M. D., classe 90, veniva denunciato in stato di libertà per concorso in detenzione di sostanze stupefacenti, guida senza patente e false dichiarazioni sulle proprie generalità.

Condividi sui social

Reggio Calabria: vela, al via la “Settimana Azzurra” con la XXVI Mediterranean Cup

Sabato 23 e domenica 24 ottobre si svolgerà, nelle acque antistanti il Lungomare di Reggio Calabria, la ventiseiesima edizione della Mediterranean Cup che aprirà ufficialmente la prima “Settimana Azzurra” organizzata dal Circolo Velico Reggio. Le iscrizioni all’evento internazionale, riservato alle categorie Optimist e Laser 4.7, già superano quota cento. Circa una trentina, infatti, saranno i circoli previsti che, in riva allo Stretto, si contenderanno l’ambito trofeo. Tra gli iscritti figura la presenza della delegazione maltese che giungerà a Reggio Calabria guidata dal suo responsabile federale, Anna Rossi.

Tra i componenti figurano per la Optimist gli atleti Edward Fleri Soler, Justin Busutil, Thomas Bonello Ghio, Alex Esposito, Karl Miggiani, Zack Zammit, Sdhaun Miggiani, Criag Farrugia. Tra i convocati della Laser 4.7 i maltesi punteranno, invece, sulla giovane Ella Fleri Soler. Vigilia d’attesa, dunque, per il Circolo Velico Reggio del presidente Carlo Colella, che metterà, così, tutta la sua capacità organizzativa di ben trent’anni di attività per ospitare quella che risulterà la più grande manifestazione velica mai disputata in Calabria. La Federazione italiana vela, infatti, ha dato fiducia al circolo reggino ed all’attivissimo comitato della VI Zona, affidandogli due appuntamenti importanti del circuito velistico nazionale: l’“Italia Cup” e la “Coppa dei Campioni”. Due regate valide per l’accesso ai campionati europei e mondiali di categoria. Reggio Calabria, attraverso la vela, rilancia, ancora una volta, non solo lo sport ma anche la cultura, il turismo e gli scambi di amicizia con i popoli che si affacciano sul Mediterraneo.

Condividi sui social

Reggio Calabria: danneggia bar del centro, marocchino arrestato dalle “Volanti”

Ancora una volta la Polizia di Stato chiamata a tutelare, l’ordinata e pacifica convivenza nella nostra città, secondo il piano di controllo predisposto dal Questore Dott. Carmelo Casabona. Nella serata di ieri, intorno alle 19.45, i poliziotti della “Squadra Volante”dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, intervenivano in via Aschenez nei pressi di un bar ove il titolare e numerosi cittadini avevano segnalato la presenza di una persona che stava danneggiando gravemente l’esercizio commerciale in questione. Gli Agenti intervenuti constatavano la presenza di un uomo di nazionalità marocchina, Fettah Mounir, classe ’88 con precedenti per rapina, che in evidente stato di ebbrezza alcolica ed incurante della presenza dei poliziotti, oltre a lanciare oggetti contro la vetrata del locale, brandiva una bottiglia di vetro all’indirizzo di una donna che aveva in braccio una bambina di circa un anno.

Alla vista degli operatori della “volante”, lo straniero gettava in terra la bottiglia, così che veniva sottoposto a controllo di polizia. Nonostante la presenza del personale di polizia, il Fettah tentava di impossessarsi di uno sgabello in metallo per utilizzarlo come arma, profferendo contestualmente ingiurie e gravi minacce nei confronti della titolare dell’esercizio pubblico e dei poliziotti intervenuti. Veniva, quindi, bloccato nonostante la forte resistenza opposta, anche con violenza attraverso calci e gomitate all’indirizzo del personale delle “volanti”, violenza che proseguiva anche dopo che il marocchino veniva assicurato all’interno della autovettura specializzata della Polizia di Stato. L’aggressione, secondo le informazioni assunte nell’immediatezza dei fatti, nasceva da un rifiuto della titolare del bar di continuare a somministrare alcolici allo straniero in evidente stato di ubriachezza. La reazione violenta dell’aggressore non si fermava neanche davanti alla presenza di un bimbo tenuto tra le braccia della vittima. Dopo che l’uomo è stato chiuso fuori del bar, questi iniziava a scagliare pietre e bottiglie contro la vetrata, frantumandola, continuando a scagliare tutto ciò che aveva a portata di mano contro l’esercizio commerciale ed in strada. Solo l’intervento degli operatori delle volanti intervenute riusciva a bloccare l’attività criminosa , non senza difficoltà, tanto che uno degli operatori veniva scaraventato in terra subendo lesioni giudicate guaribili in gg. 15. Condotto presso le camere di sicurezza della Questura, il Fettah tentava di compiere atti di autolesionismo, continuando a profferire gravi minacce nei confronti degli operatori di polizia, venendo tratto in arresto nella flagranza di reato di tentata estorsione, danneggiamento aggravato, lesioni, oltraggio, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Nella mattinata odierna la direttissima per la convalida dell’arresto.

Condividi sui social