(76) Massimo Taibi, ex direttore sportivo della Reggina 1914, ha parlato oggi in conferenza stampa del passato e del futuro del calcio a Reggio Calabria. L’ex portiere ha ripercorso le vicende che hanno portato al fallimento della società amaranto, svelando i retroscena del mercato e della gestione Saladini. Ha inoltre espresso la sua disponibilità a far parte della ripartenza calcistica cittadina, a patto che ci siano progetti seri e ambiziosi.
Taibi ha raccontato che, la scorsa stagione, inizialmente era stato concordato con Saladini un budget di 7 milioni di euro per creare una squadra che potesse salvarsi in Serie B, ma poi in 24 ore la strategia è cambiata con l’arrivo di Pippo Inzaghi e il raddoppio del budget. Ha poi aggiunto che il 2 gennaio Saladini gli aveva chiesto di intervenire sul mercato in maniera importante, bloccando cinque giocatori di livello, ma poi dopo qualche giorno gli era stato comunicato di fare marcia indietro per problemi di indice di liquidità e omologa. Da quel momento la squadra ha iniziato a sentire la pressione e nessuno ha mai spiegato cosa stava succedendo.
Taibi ha poi chiarito che non ha cordate sue, ma è stato avvicinato da alcuni gruppi imprenditoriali che gli hanno chiesto la sua disponibilità. Ha precisato che è un direttore sportivo e che per lui Reggio non ha categoria, ma ha bisogno di persone che possano portare la Reggina dove merita. Ha infine dichiarato di essere a disposizione della città, non di un gruppo unico, e di aspettare le manifestazioni d’interesse per far ripartire la Reggina, la cui scadenza è vicinissima.