Reggio Calabria: arresto per “stalking”
Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione Rosario Valanidi (nella foto la Caserma) hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 36enne, con l’accusa di aver compiuto atti persecutori nei confronti di una parente (il cosiddetto reato di “stalking”). L’attività dei militari, sotto la direzione del Sost. Proc. Dott.ssa Ombra, è nata a seguito di una denuncia presentata ai Carabinieri da una donna vittima di una vera e propria persecuzione.
La donna, parente dell’arrestato, è stata nell’arco di alcuni mesi oggetto di continue vessazioni da parte dell’uomo, consistenti in offese anche alla presenza di altre persone, continui pedinamenti, sms, telefonate moleste e pesanti minacce di morte. Tali comportamenti, in alcune circostanze violenti, sarebbero stati rivolti anche contro altri parenti in un atteggiamento costantemente aggressivo dell’uomo nei confronti di chiunque non rispondesse alle sue richieste o mostrasse disaccordo. Le minacce di morte e i pedinamenti, di per sé già gravi hanno assunto una veste decisamente più preoccupante per i precedenti dell’uomo: nel 1998 infatti il medesimo aveva ucciso con barbarie la propria moglie battendole ripetutamente la testa contro un gradino della propria abitazione, reato per il quale era stato condannato ed aveva già scontato nove anni di reclusione ed un anno di semilibertà essendo ormai libero e non sottoposto ad alcuna misura. Immediata pertanto l’attivazione dei militari per trovare riscontro sui fatti denunciati, ed immediata la richiesta del PM al GIP, il quale ha ritenuto di adottare la più grave delle misure cautelari, ovvero la custodia in carcere. "…AD UNA LA STANNO ANCORA PIANGENDO E LA PROSSIMA SEI TU…" di fronte a questa frase che non lascia presagire nulla di positivo il PM ed il GIP che ha vautato la misura cautelare non hanno avuto dubbi: una minaccia del genere ha un sognificato realmente drammatico quando pronunciata da chi ha già ucciso la propria moglie con crudeltà. L'arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Reggio Calabria.