Il Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria

altaltaltaltLa Prefettura di Reggio Calabria (nella foto) è stata oggi, in via del tutto eccezionale, la sede pro-tempore del Consiglio dei Ministri (nella foto il tavolo dei lavori). La straordinarietà dell’evento è giustificata dalla volontà del Governo di tenere alta l’attenzione sulla difficile situazione calabrese determinatasi a seguito dei recenti fatti accaduti in città e in provincia dall’inizio dell’anno. Già da diversi giorni è stato messo in moto l’apparato di sicurezza per predisporre le misure necessarie a garantire l’ordine pubblico e la prevenzione di possibili attentati, soprattutto dopo quanto accaduto giovedì scorso nei pressi dell’aeroporto in occasione della visita del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e del Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. La città è stata praticamente blindata: elicotteri delle forze armate hanno sorvolato costantemente lo spazio aereo del centro storico; controllati e saldati col piombo i tombini (nella foto) disseminati lungo il tragitto percorso dai ministri; a partire dalle 14 di ieri pomeriggio diverse strade sono state chiuse al traffico e vietate al parcheggio.

Un altro aspetto che la Prefettura ha curato con particolare attenzione è quello legato al cerimoniale. Per lo svolgimento della riunione è stata predisposta una stanza al secondo piano dell’edificio, su modello della sala utilizzata dai ministri a Palazzo Chigi (nella foto). Un’altra sala è stata allestita per la conferenza stampa che Berlusconi ed i ministri hanno tenuto al termine della seduta. Durante la riunione è stato presentato un programma articolato in dieci punti per il varo del Piano straordinario di contrasto della criminalità organizzata. Il provvedimento porta la firma dei ministri dell'Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano, che hanno lavorato in questi mesi alle misure. Nel piano è stata decretata  l’istituzione di un Testo Unico antimafia, che raccolga tutte le leggi in vigore a tutt’oggi in materia. Un modo per razionalizzare l’enorme mole di provvedimenti presenti nella legislazione nazionale.  Inoltre, nei codici comparirà la parola ‘ndrangheta, finora non contemplata dalle norme approvate. Tutte le misure previste verranno finanziate dal F.U.G. (Fondo Unico della Giustizia), alimentato dalle risorse sottratte alla mafia. Attualmente questo Fondo dispone di un miliardo e 600 milioni di euro. Fulcro del piano è la creazione, nella nostra città, dell’Agenzia Nazionale per la gestione dei beni confiscati al crimine organizzato. L’amministrazione comunale è stata incaricata dal Governo a reperire la sede. Il Sindaco Giuseppe Scopelliti ha già fornito l’indicazione di un immobile di proprietà del Comune, che ospiterà l’Agenzia. “Entro 15 giorni  – ha affermato il ministro Maroni – potrebbe avvenire l’insediamento”. Sarà comunque il Governo a decidere in merito, tenuto conto che l’Agenzia dovrebbe operare nella cosiddetta “area cablata” servita dalla rete tecnologica di sicurezza, per evidenti ragioni precauzionali. Non mancheranno inoltre una serie di misure organizzative per potenziare ed ottimizzare l’attività delle forze dell’ordine sul territorio, evitando sovrapposizioni e sprechi di risorse tramite la creazione di una mappa nazionale delle organizzazioni criminali e l’istituzione di un sistema di informazione sui clan attraverso un desk interforze. Il Governo attuerà anche nuove misure di contrasto all’ecomafia ed altre a sostegno delle vittime del racket e dell’usura. Verrà altresì potenziata l’azione antimafia nel settore degli appalti pubblici. Il decimo punto è stato inserito su proposta del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, e prevede un rafforzamento del contrasto al lavoro nero, soprattutto nelle Mezzogiorno d’Italia. L’istituzione dell’Agenzia e l’introduzione del lemma ‘ndrangheta nei codici, peraltro, sono dei provvedimenti che saranno operativi da subito, essendo stati approvati dal CdM tramite Decreto Legge. Per gli altri, invece, si ricorrerà allo strumento del disegno di legge. Il Governo, in tal modo, intende dare un segnale forte nella lotta al crimine, consentendo tra l’altro tempi più rapidi tra la confisca dei beni e la loro assegnazione per fini di utilità sociale. Nel pomeriggio, infine, il Premier accompagnato dal sindaco Scopelliti ha inaugurato il nuovo centro di gestione del sistema idrico cittadino situato in via Eremo Condera.  Al riguardo, il Capo del Governo ha assicurato che “si tratta di un impianto molto funzionale in grado di garantire il corretto funzionamento della rete idrica che in caso di guasti in qualsiasi momento potrà essere riparata”.

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Author: Maurizio Gangemi