I Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, nella mattinata di ieri, stringevano le manette ai polsi di Taverniti Stefano (nella foto), 20 enne di Titi, frazione di Placanica, trovato in possesso di due fucili artigianali, di 40 cartucce di vario calibro, bossolame vario ed altro materiale interessante, tutto illegalmente detenuto (nella foto). Ricostruiamo i fatti. Nel corso di un predisposto servizio di controllo del territorio e perquisizioni in abitazioni e casolari ove si possono celare armi e munizioni illegalmente detenute, servizio predisposto dal Comandante Provinciale di Reggio Calabria, Col. Angelosanto, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, unitamente ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Calabria”, col supporto di due unità cinofile di Vibo Valetia, passavano al setaccio alcune case della frazione Titi.
In un’abitazione nella disponibilità del giovane Taverniti, occultate sotto ad un letto, venivano rinvenuti due fucili, privi di matricola, di manifattura artigianale, con i congegni di scatto palesemente alterati, uno calibro 8 e l’altro calibro 9. Inoltre, proseguendo con l’ispezione dei luoghi, venivano rinvenuti: una carabina ad aria compressa alterata, 40 cartucce da caccia di vario calibro, 100 bossoli calibro 9, circa 3 kg di pallettoni per cartucce da caccia, numerose borre per cartucce e altro materiale utile per la preparazione e la ricarica di munizioni. Tutto il materiale veniva posto sotto sequestro per i successiva accertamenti presso il R.I.S. di Messina. Il Taverniti veniva condotto presso la Compagnia di Roccella Jonica per le formalità di rito e successivamente, su disposizione del P.M. di turno della Procura di Locri, d.ssa R. Sgueglia, veniva tradotto presso la casa circondariale di Locri.