E’ quasi notte a Torino, è già notte profondissima a Reggio “grazie” ai risultati della sua squadra di calcio. Nulla da salvare nemmeno nella gara del Comunale. Nulla di nulla, se non forse solo un po’ il ritmo, diverso dai precedenti, con cui la Reggina ha giocato per almeno tutto il primo tempo. Ma non serve se non ad amareggiarsi ancor di più per l’assoluta inconsistenza del gioco, ed ovviamente dei risultati, da parte degli uomini di mister Novellino (nella foto). Se non arrivano i punti, magari anche giocando male (esteticamente intendiamo), il ritmo, la corsa, la grinta, l’agonismo (che, peraltro, sia ben chiaro, non ci sono!) e quant’altro d’immaginabile da mettere in campo a nulla servono. A nulla! Altro che “sono qui per vincere”, qui – si, proprio qui – si deve abbassare il tono e più umilmente mutuare l’assai più consono “io speriamo che me la cavo”!
In sala stampa il primo ad arrivarci è, ovviamente, un raggiante Stefano Colantuono. Un giudizio sulla partita. Abbiamo avuto il netto predominio del campo e del gioco, un po’ come durante la gara contro il Modena solo che in quell’occasione abbiamo addirittura perso. Stasera, invece, siamo stati tutti davvero molto bravi ed il Toro ha giocato una grande partita.
Tarda ad arrivare qualcuno della Reggina, immaginiamo che, così come successo sabato scorso al termine dell’indecorosa gara persa in casa contro l’Ancona, nello spogliatoio tiri un’aria davvero irrespirabile. E, forse, l’aggettivo è troppo buonista. Foti tiene per l’ennesima volta a rapporto tecnico e squadra, ma a che serve se non “salta” la testa che “deve saltare”? Non lo diciamo noi, ma è una delle “regole” che il calcio moderno ha adottato da tempo: quando le cose non vanno, non potendo materialmente prendere a calci nel sedere l’intera “rosa” e spedirla “a quel paese”, lo si fa prendendo una posizione netta nei confronti dell’allenatore anche se, forse, nella fattispecie, non è il maggiore responsabile della situazione. Ricordate Marcello Lippi dopo il 2 a 1 a Reggio alla prima di campionato nella stagione 2000/2001? “Fossi il presidente prenderei a calci nel culo i giocatori o esonererei l’allenatore”! E Moratti lo esonerò! Escono i giocatori alla spicciolata ed anche il presidente Foti.
Un’altra sconfitta pesante, ci siamo fermati al primo minuto con l’occasione di Brienza. E’ sotto gli occhi di tutti l’aver giocato una partita molto “timida” (?, n.d.r.). Nel primo tempo mai determinati. Prendo atto di tutto ciò ed andiamo via da Torino con dei seri problemi sulle spalle. Si è intrattenuto parecchio nello spogliatoio, cos’è successo? Nulla di particolare. Conferma ancora la fiducia al suo tecnico? Voglio valutare molto bene la situazione ed intendo assumermi l’onere e la responsabilità del prossimo futuro della Reggina.
E’ chiaro il significato delle parole di Foti. Nel recente passato, contrariamente a quanto successo nelle trascorse stagioni in momenti simili, ha cambiato tendenza nel “proteggere” il proprio tecnico. Nude e crude le critiche a Novellino al quale più volte ha chiesto una netta e chiara inversione di tendenza, mai arrivata purtroppo. A nostro modesto avviso, il tecnico irpino ha le ore contate ed a Lecce (martedì prossimo è in programma il recupero della IX^ giornata, n.d.r.) potrebbe esserci una nuova guida tecnica sulla panchina amaranto. La squadra? La squadra è cosciente delle sue prestazioni.
Esce pure Novellino, ma non rilascia interviste e questo è sinonimo che dalle 23.30 (ora in cui scriviamo) alle prime ore della mattinata di domani qualcosa potrebbe succedere: il terzo esonero in 2 anni? Noi, lo ribadiamo, ne siamo quasi certi. Ad majora!