Torino Reggina 2-0: il commento a freddo

La nottata è passata, il presidente Foti al termine di Torino-Reggina, sconsolato e deluso, aveva chiesto 24 ore di tempo per decidere il futuro del tecnico Novellino (nella foto). Si aspettano notizie a momenti, l’ennesima ferita di questa assurda stagione è freschissima, al Comunale di Torino è arrivata la quinta sconfitta su dieci partite giocate, media da zona retrocessione, dove d’altronde la Reggina si trova in questo preciso momento.

Si è stancato il massimo dirigente, ci siamo stancati tutti dei soliti proclami alla vigilia di ogni gara, fatti di promesse poi non mantenute, sempre in attesa di quella svolta che ormai pensiamo non arrivi più. Ad oggi l’unico dato certo è che gli amaranto, per stessa ammissione del portiere Cassano, dovranno mettere da parte ogni velleità che riguarda il pronto ritorno nella massima serie e pensare ad uscire al più presto dai bassifondi della classifica, ammesso che siano in grado di farlo. Novellino voleva una Reggina formica per la trasferta più importante di questo scorcio di stagione. In campo si è vista una squadra impaurita, timida, impacciata, capace di reggere l’urto per forza di volontà e spirito di reazione dopo il durissimo confronto con il presidente, ma di fatto nulla più. Ma altrettanto puntuale, come succede ormai dalla seconda di campionato, nelle sbavature difensive con i soliti protagonisti, questa volta è toccato a Santos, ed ecco lo svantaggio in chiusura di tempo. Sconfitta sicura, abbiamo pensato in tanti. E non ci sbagliavamo, confortati dai numeri, perché la Reggina quest’anno, una volta andata sotto, non è mai riuscita a fare risultato, neanche un misero pareggio. La squadra si sfalda, reagisce in maniera scomposta, neppure l’inserimento di Brienza è riuscito a portare vivacità ad un attacco assolutamente improduttivo. Il meccanismo che si innesca in questi casi è di quelli pericolosissimi. Risucchiati da un vortice che non ti dà respiro, bisognerà spiegare a tutti i “fenomeni” che oggi compongono la rosa della squadra, che da questo momento cambiano gli obiettivi. A gente che si è presentata al campionato di serie B con una certa spocchia, come far capire che per evitare il tracollo da oggi c’è la necessità di scendere in campo con un’altra mentalità? Incredibile ma vero, questa Reggina, al pari di Gallipoli, Salernitana, Crotone, Albinoleffe e qualche altra, dovrà pensare a mantenere la categoria. Tra qualche ora sapremo se ancora con Novellino.

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Author: Maurizio Gangemi