Serie Bwin, XIII^ giornata: Reggina Portogruaro 1-0

Reggina – Portogruaro: 1-0. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Costa ed Acerbi; Colombo, Rizzo, Viola (dal 65° Tedesco), Missiroli (c) e Rizzato (dal 67° Barillà); Campagnacci e Zizzari (dal 72° Sy). In panchina: Kovacsik, Burzigotti, Montiel e Adiyiah. All.: Atzori. Portogruaro (4-4-1-1): Rossi; Lanzoni, Cristante, Madaschi e Cardin; Tarana (dal 89° Altinier), Amodio (dal 67° Mattielig), Schiavon ed Espinal; Cunico (c); Gerardi (dall’80° Bocalon). In panchina: Marcato, Gargiulo, Scozzarella, Altinier e Giacobbe. All.: Viviani. Arbitro: Massa di Imperia. Assistenti: De Pinto di Bari e Meli di Parma. Quarto uomo: Mariani di Aprilia. Marcatore: Missiroli all’89°. Ammoniti: Rizzo al 3°, Gerardi al 21°, Cardin al 28°, Cristante al 41°, Cunico al 49°, Schiavon al 53° e Mattielig all’88°. Recupero: 0’ (p.t.) e 4’ (s.t.). Corner: 8 Reggina e 3 Portogruaro. Spettatori paganti: 777. Abbonati: 3407. Incasso al botteghino: € 10855. Quota abbonati: € 21660. Spettatori totali: 4184. Incasso totale: € 32.515. 

Note. Francesco Cosenza, con altri 4 giocatori, è in testa alla classifica dei “causa” rigori (2). Per la prima in questo campionato, la Reggina non realizza reti per due partite consecutive. Christian Puggioni cade dopo 389 minuti, dal minuto 64° di Frosinone (ottava di campionato) al 48° di Livorno (dodicesima). Emiliano Bonazzoli arriva oggi a quota 125 presenze in amaranto. La Reggina passa da una percentuale di punti conquistati del 66,7% delle ultime 7 giornate al 44,4% delle ultime 3. Gli amaranto non segnano da 194 minuti, sono in testa per reti fatte nel primo quarto di gara, per reti fatte di testa (7), per reti subite nell’ultimo quarto (4) e per maggior numero di rigori contro (4). Stakanovisti con 1080 minuti su 1080: Puggioni e Giuseppe Rizzo (sempre presenti ma con meno minuti: Francesco Acerbi, Alessio Campagnacci, Daniel Adejo, Bonazzoli e Simone Missiroli). La Reggina vanta in classifica un considerevole +9 rispetto alla stagione scorsa. Reggina e Portogruaro sono alla loro prima sfida in assoluto. La Reggina, contro il Portogruaro, gioca per la seconda volta al “Granillo” di venerdì (il precedente, a conferma delle difficoltà in questo giorno della settimana, è la sconfitta con il Lecce per 2-4). Nella stessa data negli anni precedenti: nel 1967 Reggina-Lecco 1-1, nel 1972 Reggina-Como 1-0, nel 1989 Cosenza-Reggina 0-0, nel 1995 Salernitana-Reggina 0-2, nel 2000 Reggina-Juventus 0-2 e nel 2005 Empoli-Reggina 3-0. La Reggina ha perso a Livorno dopo 7 risultati utili consecutivi (5 vittorie e 2 pareggi) ed il Portogruaro non vince da 6 giornate (il 25 settembre 2-1 all’Ascoli), poi2 pareggi e 4 sconfitte. La Reggina è una delle 8 squadre cadette a non aver mai perso in casa ed il Portogruaro è una delle 6 a non aver vinto ancora fuori. Il Portogruaro ha 12 punti frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. 10 sono i gol fatti e 18 quelli subiti (12 dei quali in trasferta) che rappresentano il peggior attacco (con la Triestina) ed una delle peggiori difese (meglio solo di Albinoleffe e Cittadella) dell’intero torneo cadetto. Con 6 sconfitte al passivo solo il Cittadella ha fatto peggio (7). Segna e subisce, sostanzialmente, nella stessa quantità tra i due tempi. Ha subito 2 rigori contro entrambi messi a segno dagli avversari. E’ passato da una percentuale del 58% dei punti conquistati a settembre al modesto 11,1% di ottobre. Stakanovisti sono Rossi e Madaschi con 1080 minuti su 1080. Il suo cammino esterno consta di 1 solo punto conquistato, 3 gol fatti e ben 12 subiti. E’ ultimo, con il Grosseto, per punti conquistati su campi avversi. Solo a Livorno non ha subito gol in trasferta. Non segna fuori casa da 167 minuti. In trasferta non va a punti dal 18 settembre, 0-0 a Livorno. Bomber e gol alla Reggina. Cannonieri del Portogruaro: Cristian Altinier, 4 gol due in casa e due in trasferta, non segna dal 16 ottobre. Segue Federico Gerardi con 3 gol, non segna dal 13 ottobre. Tarana ha realizzato un gol al minuto 89 di Reggina Mantova (3-1) dello scorso campionato (partita ricordata anche per la prima espulsione in carriera di Bonazzoli). Cristante 2 gol alla Reggina (1 con il Messina ed 1 con il Ravenna nell’anno della prima promozione in A degli amaranto). Bomber amaranto contro il Portogruaro. 1 gol con il Foggia per Lorenzo Burzigotti (il 18.04.2010), 1 gol di Campagnacci con la maglia del Giulianova (il 07.02.2010) ed 1 gol di Danti con la maglia del Cosenza (il 06.12.2009). Allenatori. Atzori e Viviani mai contro. Atzori contro il Portogruaro: un pareggio nel 2009 ed una sconfitta nel 2008. Viviani  mai contro la Reggina. L’arbitro è il sig. Massa di Imperia, con lui De Pinto di Bari e Meli di Parma, il quarto uomo sarà Mariani di Aprilia. Massa è alla sesta direzione di gara in B. Ha debuttato quest’anno in Vicenza-Portogruaro (4-1). Il Portogruaro è la squadra più arbitrata da Massa, con quella di Reggio sarà l’ottava volta in generale (il bilancio è di 3 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte). Con la Reggina ha un solo precedente: la recente vittoria in campionato a Frosinone dove decretò due rigori (1 per la Reggina – goal di Viola – ed 1 per il Frosinone – rete di Lodi-). (Dati statistici in collaborazione con Domenico Durante). Atzori è costretto all’ultimo momento a rinunciare a Bonazzoli, vittima di un fastidio muscolare, ed al suo posto ritrova l’appuntamento con il campo Francesco Zizzari. In panchina, il tecnico ciociaro non porta con sé Laverone per scelta tecnica. Un’altra nota, questa veramente negativa, è la presenza del pubblico stasera assai scarno sugli spalti del “Granillo”. D’altro canto, fin quando comanderanno le pay-tv il pubblico sarà sempre di meno allo stadio anche per gli orari astrusi in cui vengono fatte giocare le gare. Cronaca e commento. Primo tempo. La partita inizia a ritmi lenti con la Reggina che cerca di prendere sin da subito le redini del gioco. Al 3° un’ammonizione pesante per i padroni di casa quella di Rizzo che, già in diffida, salterà per l’inevitabile e conseguente squalifica la gara di Cittadella mettendo fine, tra l’altro, al suo essere sempre presente per la totalità dei minuti giocati dai reggini in questo campionato. Le prime fasi dell’incontro sono caratterizzate da grossolani errori da parte di entrambe le squadre in fase di costruzione del proprio gioco con conseguente frammentazione dello stesso. Gli esteti, legittimamente, hanno ragione a storcere il naso. Il primo tiro in porta (si fa per dire visto che termina in Curva Sud) avviene all’11° ed è di Colombo su suggerimento di Viola sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra. Al 15° arriva la prima vera palla goal. Adejo lancia dalle retrovie per Colombo che crossa immediatamente in area dove arriva Campagnacci che, d’interno destro, prova a superare in diagonale Rossi che, però, respinge bene. L’azione continua e la palla termina sui piedi di Rizzo che, da fuori area, prova la botta ma il suo tiro termina sul fondo alla destra del portiere ospite. Fatica un po’ la Reggina, forse ben oltre il previsto e non crediamo che sia per merito della formazione ospite, che appare timida, ma, invece, per demerito proprio. Al 19°, però, è proprio il Portogruaro a rendersi per la prima volta pericoloso. Espinal conquista palla sulla trequarti offensiva, si libera di Costa e batte a rete un tiro a mezz’altezza che Puggioni devia in angolo non senza apprensione. Al 20° è Viola a provarci da distanza siderale con pessimi risultati tant’è che il pubblico risponde con qualche fischio. La presunzione, in sostanza, raramente appaga. Al 23° altra occasionissima per i padroni di casa. Sugli sviluppi del terzo corner a proprio favore, calciato da sinistra da Viola, Missiroli arriva puntuale all’appuntamento con il pallone ma il suo tocco di testa termina di pochissimo alla destra della porta difesa da Rossi. Al 29° Portogruaro pericolosamente in area amaranto. Tarana riceve palla da un compagno e prova a calciare d’esterno destro con il pallone che termina la sua corsa tra le braccia di Puggioni. Avesse calciato di sinistro per come la dinamica dell’azione richiedeva chissà che effetti avrebbe sortito. Al 35°, al termine di un’azione piuttosto confusa e più frutto della casualità che della costruzione, il Portogruaro arriva addirittura al tiro con Gerardi che, però, manda alto. Al 40° azione personale di Zizzari che, conquistata palla sulla trequarti veneta, prima si decentra verso sinistra, poi si accentra e cerca il tiro “a giro” sul palo più lontano e cioè quello alla sinistra di Rossi. Il tiro è, però, largo e la palla termina fuori. Brutti primi 45 minuti, a dire il vero. Come detto gioco frammentario, disordinato ed abulico. Brutta Reggina, dunque. Ad Atzori l’onere di cambiare l’atteggiamento dei suoi nell’intervallo al fine di ritornare all’appuntamento con la vittoria. Secondo tempo. La ripresa inizia con un colpo di testa di Rizzato spedito al lato e con un’iniziativa di Campagnacci che Rossi neutralizza senza problemi particolari. La Reggina inizia meglio, a dire il vero. Pare più decisa e volitiva rispetto ai primi 45 minuti di gioco. Crea azioni, seppur non pericolosissime, e, quantomeno, riesce a svegliare i presenti fino ad allora sopiti e dediti più a qualche mugugno che ad apprezzamenti. In questa prima fase della ripresa si distingue l’arbitro Massa che, dopo aver ammonito già ben 5 giocatori veneti, sorvola sul sanzionare con il secondo giallo in più di un’occasione suscitando le vibrate proteste tanto dei giocatori amaranto, con il capitano Missiroli in testa, quanto del pubblico presente. Migliore questa prima fase di gioco dopo il rientro, ma non certo quanto nelle aspettative. Atzori corre ai ripari cercando di cambiare il corso della gara: dentro Tedesco e fuori un oltremodo presuntuoso Viola e, due minuti dopo, Barillà al posto di Rizzato. Al 67° ci prova proprio Tedesco da fuori area, ma il suo tiro è lento e centrale. La Reggina non sembra essere più la stessa squadra che ci ha incantati illudendo i più ma non noi. Sembra aver perso smalto, vigoria, concentrazione e determinazione. Il Portogruaro, invece, senza che nessuno ce ne voglia, sembra proprio una squadra di almeno un paio di categorie inferiori per la sua assoluta voglia di chiudere la partita in parità attraverso falli ed un gioco oltre il lecito remissivo. Il pubblico, nel frattempo, giustamente, condisce le azioni dei suoi beniamini con sonori fischi a sottolineare la pochezza del potenziale offensivo, ma anche creativo ed inventivo, che la squadra di Atzori sta palesemente manifestando stasera. Il tecnico laziale cambia ancora: dentro Sy per Zizzari. La gara, in sostanza, non è cambiata poi di molto a parte il lampo iniziale dei secondi 45 minuti. Il gioco è come sempre stasera frammentato, ricchissimo di errori pacchiani, frutto di mancanza di lucidità e, cosa ancor più grave, di determinazione e cattiveria agonistica. Il Portogruaro, intanto, si difende strenuamente con tutti i suoi effettivi badando al sodo e non certo alla piacevolezza di giocarsi la gara. Di tanto in tanto offende, ma per una neopromossa è comprensibile l’atteggiamento posto in campo. Atzori, invece, non sa più che pesci prendere: si dimena ed urla in panchina seguendo la gara andando avanti ed indietro davanti alla sua panca. Non gli piace di certo la sua Reggina stasera. Per come l’abbiamo conosciuto, a quest’ora gli si staranno torcendo le budella nel vedere i suoi uomini perdere una quantità di palloni davvero impossibile ad essere quantificata con esattezza. Ci proveranno, se ne avranno voglia, gli amanti delle statistiche (anche di quelle assai poco lusinghiere). Nel mentre scriviamo, la saga degli errori amaranto ha indefessamente seguito tra i mugugni piuttosto rumorosi da parte di tutti i presenti. La Reggino sembra non esserci o, quantomeno, non pare essere più la Reggina di un paio di settimane fa. La brutta sconfitta di Livorno, forse, poteva e doveva essere interpretata come un campanellino d’allarme sullo status di questa squadra che parrebbe aver perso qualcosa. Anzi, più di qualcosa. All’85° il Portogruaro “rischia” di andare in vantaggio con Bocalon che, da un paio di metri, ma decentrato, manda sul fondo. La squadra veneta, come detto, gioca in maniera quasi “primitiva”: falli a ripetizione, difesa ad oltranza, cadute sistematiche e niente che ha a che vedere con il calcio moderno a cui siamo ormai abituati ad assistere. Forse, anzi senza forse, è rimasto alla Prima Divisione da cui non sappiamo come è stato promosso nel campionato cadetto. All’89° la svolta. Missiroli riesce a scardinare Fort Apache (nella foto) e ad abbattere il muro veneto fino ad allora apparso impenetrabile. E’ il goal che fa alzare tutti dai propri posti a sedere. E’, forse, il goal più atteso al termine di una gara che, comunque, non è stata giocata bene dagli amaranto. Probabilmente, seppur coronata da mille errori, è la vittoria della tenacia. In sostanza, vittoria doveva essere è vittoria è stata. Con qualunque mezzo fosse arrivata, sarebbe andato bene lo stesso. Il Portogruaro, come per magia, si sveglia ed inizia a giocare al calcio. Viviani prova ad inserire il proprio bomber Altinier, ma il “merito” del risultato adesso acquisito è tutto suo e dell’atteggiamento rinunciatario indotto ai suoi. Ben gli sta, insomma. La partita, dopo 4 minuti di recupero, finisce con un enorme sospiro di sollievo da parte di tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti della Reggina. Qualcosa Atzori dovrà rivedere alla luce della prestazione di stasera, mentre a Viviani toccherà ripensare a come si deve giocare a pallone invece di pensare solo ed esclusivamente a non perdere. Alla fine, come è stato dimostrato stasera, non paga.

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Author: Maurizio Gangemi