Nelle ultime quarantotto ore, a seguito di un’intensificazione dei controlli attuata dal Comando Provinciale, sono state tratte in arresto tre persone per detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento e un giovane accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nella prima circostanza, a seguito di un’attenta attività infoinvestigativa, i carabinieri della Stazione Rione Modena (nella foto), hanno proceduto a perquisizioni locali nei confronti di un nucleo familiare residente a Mosorrofa in contrada Placa. Sono stati passati al setaccio campi e pertinenze dell’abitazione e le ricerche hanno presto dato esito positivo: all’interno della cuccia del cane sono state rinvenute 8 cartucce cal. 9×17, mentre all’interno del terreno recintato sono stati scoperti, nascosti sotto la terra, due tubi in plastica sigillati contenenti rispettivamente un fucile monocolpo cal. 9 mm di fabbricazione artigianale con matricola punzonata, una carabina monocolpo cal. 9 mm marca Anshutz cal. e oltre un centinaio di cartucce cal. 12 a pallini e pallettoni (nella foto). I militari hanno proceduto al sequestro anche di alcune parti di scooter risultato rubato in Reggio Calabria nello scorso agosto.
Sono finiti in manette con l’accusa di detenzione illegale di armi clandestine e munizioni: Monorchio Demetrio, pregiudicato di anni 44, sua moglie Santagati Immacolata di anni 44 e il figlio Monorchio Giuseppe di anni 21, pregiudicato. Nel corso di altro controllo i militari hanno proceduto all’arresto di Adamo Giacomo Antonio, classe ‘68, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari della Stazione Rione Modena erano sulle sue tracce da alcuni giorni avendo notato atteggiamenti e movimenti sospetti. Lo hanno pedinato e lo hanno sorpreso mentre, alla vista di una pattuglia di carabinieri in transito, cercava di nascondere in un’aiuola una busta in plastica allontanandosi repentinamente. Veniva prontamente bloccato e veniva recuperata la busta: la stessa conteneva circa 350 grammi di marijuana. Un’altra dose della medesima sostanza è stata invece rinvenuta all’interno della camera della comunità ove l’Adamo era ospitato. l’arresto è scattato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.