Reggina – Torino: 1-2. Reggina (3-5-2): Marino (nella foto, assoluto protagonista in negativo); Adejo, Lanzaro (c) e Valdez; Missiroli (all’85° Montiel), Carmona, Tedesco, Barillà e Rizzato (dal 76°); Pagano (dal 58° Vigiani) e Brienza. In panchina: Kovacsik, Montiel, Santos, Cascione, Vigiani, Castiglia e Bonazzoli. All.: Breda. Torino: (4-4-2): Sereni; D’Ambrosio, Loria, Zoboli (dal 7° Rivalta) e Garofalo; Antonelli (dall’80° Coppola), Pestrin, Barusso e Gasbarroni (dal 39° Rubin); Bianchi (c) e Pià. In panchina: Morello, Rubin, Rivalta, Coppola, Gorobsov, Scaglia ed Arma. All.: Colantuono. Arbitro: Andrea Romeo di Verona. Assistenti: Giorgio Niccolai di Livorno e Stefano Papi di Prato. Quarto uomo: Omar Magno di Catania. Andata: 0-2 (Belinghieri e Bianchi). Marcatori: Valdez al 25°, Bianchi al 69° e Garofalo all’81°. Ammoniti: D’Ambrosio al 13°, Bianchi al 46°, Rubin al 52°, Valdez al 77°, Barillà all’80° ed al 93° e Garofalo all’85°. Espulso: Barillà al 93°. Recupero: 3’ (p.t.) e 4’ (s.t.). Corner: 5 Reggina e 3 Torino. Tiri in porta: 8 Reggina e 2 Torino. Tiri fuori: 5 Reggina e 2 Torino. Falli fatti: 24 Reggina e 25 Torino. Fuorigioco: 1 Reggina ed 1 Torino. Pali/traverse: 1 Reggina. Spettatori paganti: 725. Abbonati: 5184. Incasso al botteghino: € 7.571,00. Quota abbonati: € 40.263,67. Spettatori totali: 5909. Incasso totale: € 47.834,67. Note: nella Reggina, Vigiani, anche se recuperato, lascia il posto a Barillà (mancino puro) come esterno destro. In attacco ritorna Pagano a far coppia con Brienza (Cacia è squalificato ed a Bonazzoli, apppunto, gli preferito il capocannoniere amaranto). Nel Torino, dopo Genevier, Colantuono deve fare a meno anche di Ogbonna, non al meglio. Gli squalificati: nella Reggina Cacia e Leon nel Torino. I diffidati: nella Reggina Bonazzoli, Barillà, Carmona, Castiglia e Vigiani e nel Torino Gorosbov e Pestrin. Due ex reggini tra le fila del Toro (Bianchi, in campo, e Leon, in tribuna) ed un ex granata tra gli i padroni di casa (Rizzato).
La cronaca. In campo due formazioni che, sulla carta (maledetta “carta”), avrebbero dovuto ammazzare il campionato stravincendolo. Ed invece, Reggina penultima e Torino, oggi, ad un passo dai playoff dopo innumerevoli traversie. Il primo tiro in porta è della Reggina. Sugli sviluppi del primo corner della gara, al 5°, Missiroli colpisce di testa ma debolmente e Sereni para. Un minuto dopo ci riprovano gli amaranto con Carmona che, da fuori area, batte a rete ma il tiro gli è respinto da un difensore. Un altro minuto ancora e la Reggina, con Pagano, reclama un rigore per un “affossamento” ricevuto in piena area e su cui Romeo sorvola. La Reggina c’è, il Torino cerca le contromisure e Colonatuono è costretto al primo cambio, causa infortunio, facendo entrare Rivalta per Zoboli. All’11° occasionissima per gli amaranto. Carmona, da destra, si accentra e chiede il triangolo a Pagano che gli restituisce il pallone in profondità. Il cileno prova il pallonetto su Sereni e la palla si stampa sulla traversa ritornando in campo e, poi, facile preda dello stesso portiere ospite. Reggina padrona del campo e del gioco. Al 14° ancora una grande occasione per gli uomini di Breda. Tedesco calcia ma il suo tiro è respinto, il pallone s’innalza e Brienza, spostatosi a sinistra, calcia di prima intenzione. E’ bravo e fortunato Sereni a respingere con il piede sinistro. Al 23° è ancora Reggina. Tedesco conquista palla sulla propria trequarti e, superando, tre/quattro avversari, in verticale, avanza fino ad una trentina di metri dalla porta. Calcia benissimo indirizzando all’incrocio dei pali alla destra di Sereni ma, quest’ultimo, è ancora una volta bravo a volare deviando in corner. Al 25°, meritatamente, passa in vantaggio. Brienza calcia una punizione da sinistra, palla in area e Valdez insacca, approfittando di un buco nella difesa, schiacciando il pallone a terra e battendo così l’incolpevole Sereni. Bene. Benissimo. Avanti così! Al 30° ancora Reggina. Tedesco lancia in verticale pescando Brienza in area. Stop perfetto del n. 99 amaranto e tiro di sinistro. Loria c’è e respinge. In campo c’è solo la Reggina ed il Toro assiste e non osa e quando lo fa la difesa amaranto è attentissima e non concede nulla. Nel frattempo, Colantuono è costretto al secondo cambio per infortunio: dopo Rivalta per Zoboli, ecco Rubin per Gasbarroni. Al 43° ancora Reggina, ancora Brienza. Riceve palla, a destra, da Barillà, si accentra e calcia velenosamente. Il pallone rimbalza davanti a Sereni che viene colto di sorpresa e non blocca ma respinge dando un brivido ai suoi compagni. Il tutto, per i granata, si risolve per il meglio per la mancanza di amaranto in area. Il primo tempo si chiude con i reggini meritatamente in vantaggio dando, finora, continuità alla bella prestazione di Ancona di martedì scorso. Al 54° Rizzato reclama un rigore. Nell’intento di crossare, forse, è toccato da dietro da un difensore. Romeo sorvola. Al 56° è pericolosissimo il Toro. Carmona sbaglia il disimpegno e mette in moto gli uomini di Colantuono. La palla giunge ad Antonelli su cui piomba Lanzaro che mette in corner e vanifica il tutto. Rischioso l’intervento del capitano amaranto, un centimetro in meno o un attimo di ritardo ed avrebbe preso le gambe del granata per un rigore assolutamente certo. Primo cambio per Breda, esce Pagano, non brillantissimo a dire il vero, ed entra Vigiani, ripresosi dell’infortunio di sabato scorso con il Lecce ed assente ad Ancona. Al 60° ancora pericoloso il Toro. Bianchi riceve in verticale ed appoggia per Pià, è bravo Adejo ad anticiparlo in area mettendo in corner. Rischioso anche questo intervento ma utile e decisivo. La Reggina dà l’impressione di chiudersi un po’ troppo ed il Toro quella di uscire dalla sua metà campo con maggiore convinzione. La gara non è finita e bisogna stare molto attenti. Al 63° la Reggina si sveglia. Brienza riceve nel cerchio del centrocampo e lancia in verticale per Missiroli. Il match winner di Ancona entra in area ma calcia debolmente tra le braccia di un proteso a terra Sereni e l’occasione sfuma. Ancora Reggina al 65°. Vigiani conquista palla a centrocampo e, da solo, affronta la difesa schierata del Toro. Ci prova e ci riprova ma, per caratteristiche, oltre alla buona volontà, altro non può. Come troppo spesso è avvenuto in questo campionato, la Reggina si fa male da sola e regala al Toro un pari immeritato. Al 69° cross in verticale per Bianchi che, stretto tra due amaranto, spizzica di testa ed indirizza in porta. Marino, nel frattempo, senza alcun motivo apparente se non la sua stupidità calcistica, era uscito dalla propria porta ed il tocco di Bianchi lo supera beffardamente nonostante il goffo tentativo dello stesso portiere di porre rimedio al suo grossolano e decisivo, fino al momento, errore. Peccato non avere un portiere. Peccato. Marino, quindi, gravemente responsabile dei mancati due punti, importantissimi e meritatissimi fino a quel momento, guadagnati con ulteriori serie ripercussioni in classifica. Breda prova a ripassare in vantaggio togliendo Rizzato ed inserendo Bonazzoli. Al 77° la Reggina grida nuovamente al rigore. Tedesco riceva palla in area e, nel tentativo di superare il diretto avversario, dallo stesso viene steso. Romeo non ci sente e sorvola. All’81° Marino si ripete. Calcio di punizione da destra di Garofalo, palla ad aggirare la barriera e dentro il sacco alla sinistra del portiere reggino decisivo, ahinoi, ancora una volta negativamente come sul goal del pari. Ed, adesso, i punti persi sulla sua coscienza sono 3 e non 2. Bravo Marino, ma, soprattutto, bravo Foti ad allestire una squadra senza portieri. Il Torino ringrazia ed, immeritatamente, si appresta a vincere la gara. Due “figli del Sant’Agata” decisivi in positivo ad Ancona ed un altro decisivo in negativo oggi. La cosa che fa più rabbia è che si consente ad un Torino così di vincere la gara senza assolutamente meritarlo. Questa è la Reggina di quest’anno, queste sono le scelte scellerate di una Società confusa e sempre più disorientata. Ultimi spezzoni di gara che scorre tra la delusione generale. Due calci di punizione di Montiel (entrato al posto di Missiroli), uno parato a terra da Sereni e l’altro non a Piazza Garibaldi solo per merito delle altissime reti di protezione dietro la porta, e poco altro con una Reggina, ovviamente, dismessa dagli errori pesantissimi di un portiere-non portiere. Reggina 1-Ma(To)rino 2! E Barusso, al 93°, si divora il terzo goal, ma in fondo è giusto così: la Reggina perde sotto i “colpi” (falliti) del proprio estremo difensore che di “difensore” non ha proprio nulla. A coronamento dell’infausta gara arriva la doppia ammonizione, e quindi l’espulsione, di Barillà. Penultimo posto ben saldo e salvezza ancora lontanissima.