Da difesa colabrodo a retroguardia imperforabile. Ha trasformato così la sua Reggina Roberto Breda ed anche a Brescia, assumendo un atteggiamento tattico decisamente accorto, ha lasciato la porta di Marino inviolata. Salgono così a 319 i minuti di imbattibilità per il nostro portiere che nelle ultime cinque gare, solo in una circostanza, quella contro l’Empoli, ha visto la palla insaccarsi alle sue spalle e per giunta con un autogol. E proprio nelle ultime cinque partite che gli amaranto hanno cambiato il volto alla propria classifica, raccogliendo ben undici punti su quindici e tirandosi fuori dalla zona più pericolosa. Mentalità sparagnina che sta producendo risultati importanti e che forse si sarebbe potuta adottare con qualche giornata di anticipo.
E si, perchè delle sedici sconfitte subite nell’arco dell’intero campionato, siamo sicuri che almeno la metà, con questo tipo atteggiamento si sarebbero potute evitare ed a conti fatti gli amaranto avrebbero avuto una classifica decisamente diversa. Ma tant’è ed allora meglio tardi che mai, visto che la sveglia si è riusciti a farla suonare comunque in tempo per recuperare terreno nel momento cruciale della stagione. A Brescia come contro il Sassuolo e per una parte di gara anche con il Crotone. Schierati e compatti a difesa di una retroguardia che sta crescendo con il trascorrere delle settimane e che acquisisce sempre maggiore tranquillità. Capitan Lanzaro (nella foto)certamente una garanzia, Adejo la piacevolissima sorpresa (nella foto), l’umiltà di Valdez (nella foto) che dopo le feroci critiche piovutegli addosso ha avuto la forza di rialzare la testa e mettersi nuovamente in riga. Insieme a tutto questo finalmente un centrocampo robusto e capace di fare filtro e quindi alleggerire il compito dei tre di difesa. Un centrocampo che è diventato tale dopo l’arrivo di un elemento fondamentale come Tedesco e soprattutto dopo l’esponenziale crescita di Carmona. Quest’ultimo trasformato nelle sue prestazioni in concomitanza con l’arrivo di Breda in panchina. Tutto questo, bisogna essere onesti, però, a scapito di un gioco che nelle ultime settimane latita, ma sinceramente poco importa se l’obiettivo primario era ed è quello di venire fuori dalla parte bassa della classifica. E crediamo sarà così fino a quando la matematica non consegnerà alla Reggina la certezza di disputare anche per il prossimo anno il campionato di serie B, cosa che speriamo avvenga al più presto. Intanto riparte un’altra settimana di lavoro al Sant’Agata, con gli amaranto che si preparano alla sfida di sabato primo maggio al Granillo con l’Ascoli.