Realizzare un modello di scuola dinamica ed efficiente che sia in linea con i bisogni educativi delle nuove generazioni e che risponda all’esigenza di formare il bambino-cittadino del nuovo millennio. Su questa pregevole cornice didattica si è concluso nei giorni scorsi il progetto “Scuola + Innovazione = Futuro”, realizzato nell’ambito del programma +Scuola e finanziato con fondi Por Fse Calabria 2007/2013. Una cerimonia di chiusura che si è svolta nell’aula magna della Direzione Didattica “P. Galluppi” (nella foto) di Reggio Calabria tra la soddisfazione delle famiglie degli alunni, per un progetto formativo realizzato con successo sotto la direzione della preside Mariantonia Puntillo. Cento gli alunni dell’istituto scolastico coinvolti nei cinque diversi corsi di studio indirizzati al miglioramento delle competenze in materie linguistiche, matematiche, logiche e scientifiche.
E proprio in quest’ultimo settore i ragazzi hanno avuto anche l’occasione di seguire alcune lezioni tenute dal Corpo Forestale dello Stato sugli ecosistemi del patrimonio ambientale e faunistico tutelato dall’Ente Parco d’Aspromonte. I moduli sono stati realizzati mediante l’introduzione di pratiche didattiche innovative nei percorsi curriculari ordinari al fine di rendere l’apprendimento più attraente, favorire il contrasto al disagio giovanile e la prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico. Una miscela di strumenti pedagogici che ha permesso agli alunni di eccellere in diversi settori. Un merito già riconosciuto nella recente selezione degli stessi ragazzi, avvenuta il 23 maggio scorso da parte dal Ministero dell’Istruzione, che ha consentito loro di partecipare al viaggio a Palermo sulla “Nave della Legalità” in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. Un progetto quello di “Scuola + Innovazione = Futuro” che non ha esaurito il suo ricco contributo esclusivamente nella formazione dei ragazzi. L’introduzione di un apposito modulo dedicato al potenziamento delle competenze informatico-tecnologiche ha costituito la parte veramente innovativa, poiché indirizzato agli adulti maggiori di 35 anni, diversamente abili, immigrati e soggetti a rischio di emarginazione, tutti residenti nel territorio di riferimento della scuola. Un aspetto educativo quest’ultimo, che ha permesso di garantire anche a persone appartenenti alle fasce sociali più deboli il diritto alla formazione costante per tutto l’arco della vita. Quest’innovazione ha creato un’apprezzabile apertura della scuola verso l’esterno, rendendola un punto di riferimento per tutta la comunità limitrofa e luogo di aggregazione per favorire l’inclusione sociale e lo sviluppo personale. Le attività didattiche, che hanno previsto l’utilizzo dei laboratori scolastici (informatici, matematico-scientifici, musicali, linguistici), si sono concretizzate grazie alla professionalità di spessore del coordinatore, tutor, docenti e assistenti che hanno garantito la buona riuscita del progetto ed una positiva ricaduta dell’azione sui singoli destinatari.