Regione Calabria: manifestazione di Cosenza, il Presidente Scopelliti ha illustrato le somme investite dalla Regione

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – nel corso del suo intervento conclusivo alla manifestazione di Cosenza, ha illustrato dati e cifre relative alle somme investite in questo primo periodo di governo regionale. Scopelliti ha parlato di politiche occupazionali ricordando lo stanziamento di 4 milioni di euro per il lavoro autonomo e l'imprenditoria femminile, sottolineando che sono stati approvati ulteriori 470 progetti, 270 per nuove aziende e 200 che riguardano l'imprenditoria femminile. Ben 25 milioni sono stati previsti nel fondo di garanzia per le aziende esistenti con ricaduta prevista di 1000 nuovi posti di lavoro. Stessa cifra per quanto riguarda la creazione di nuove imprese, per un totale di 600 richieste. In tema di sviluppo economico, la Regione ha stanziato 120 milioni quali incentivi e garanzie per le piccole imprese e gli artigiani ed altri 30 milioni come incentivi per le imprese dell'area di Gioia Tauro. Per i Piani Integrati di Agevolazioni (PIA) la Giunta regionale ha finanziato ben 63 milioni di euro, dei quali 20 milioni in favore dei giovani imprenditori.

La politica del gruppo dirigente guidato dal Presidente Scopelliti è quella di mantenere i livelli occupazionali, non creando nuovo precariato, ed è in questa strategia che rientra la stabilizzazione di 138 lavoratori di SI Calabria. L’ente deve avere una nuova dimensione internazionale esportando molto di più rispetto al passato ed in questa ottica rientrano i programmi di Cooperazione Territoriale Europea, APQ Balcani ed APQ Mediterraneo, con interventi nelle aree sottoutilizzate per 28 milioni di euro. C'è grande attenzione per il settore turistico e la Regione ha stanziato 47 milioni per gli alberghi e gli stabilimenti balneari, ai quali si aggiungono investimenti programmati per altri 100 milioni. Inoltre avranno ricadute dirette sul turismo i 38 milioni messi a disposizione per l'ammodernamento e l'adeguamento della depurazione con 47 interventi nei comuni. C'è grande attenzione per l'ambiente, infatti solo per le bonifiche e i rifiuti la Regione ha investito ben 94 milioni di euro, altri 45 milioni per le energie rinnovabili e circa 38 per il risparmio energetico. La Giunta Scopelliti ha reputato di fondamentale importanza il settore delle infrastrutture per colmare il gap con le altre regioni. Il piano per la portualità porterà circa 5000 nuovi posti barca, previsti nove nuovi porti turistici, come più volte ribadito dal Presidente e  sono programmati investimenti infrastrutturali sul territorio per oltre 3 miliardi di euro. Nel dettaglio, 740 milioni per reti e collegamenti per la mobilità, 384 milioni per il polo logistico intermodale di Gioia Tauro, 110 milioni per l'APQ Ambiente, 160 milioni per la Cittadella Regionale, 22 milioni per interventi di prevenzione di protezione civile,  438 milioni per i nuovi ospedali della Calabria ed oltre 1.293 milioni con il Piano per il Sud. Sulla sanità il Presidente Scopelliti ha illustrato le cifre sui risparmi ottenuti nel 2010 e quelli previsti nell’anno in corso. In pratica 58 milioni di euro (2010) e 60 per il 2011. Scopelliti ha poi ricordato gli investimenti sulla sanità, in particolare, già in gara, la costruzione degli ospedali della Sibaritide (144 m€), di Vibo (144 m€) e della piana di Gioia Tauro (150 m€), la progettazione per quello di Catanzaro e 10 case di cura.  Sui fondi comunitari è stato fatto il raffronto con gli anni precedenti (2007 – 2010, bandi per 230 m€), ribadendo che in 18 mesi sono stati fatti  50 nuovi bandi per 885 m€ con spesa certificata al 31 dicembre 2010 ammontante a 267,7 m€, superando di 14 m€ il target previsto. Si è discusso anche di legalità e lotta alla ndrangheta, ricordando la legge regionale sulle aziende che denunciano il racket, i mutui ventennali di 500.000 euro all’anno per presidi destinati alle forze dell’ordine e magistratura, l’utilizzo beni confiscati ai mafiosi per uso formativo e culturale, l’aumento del tempo scuola nei comuni ad alta densità criminale utilizzando i precari delle scuole (novembre 2011, 1.500 precari stimati) e l’approvazione in Giunta di una proposta di legge per i testimoni di giustizia e per ampliare le garanzie alle vittime della ‘ndrangheta. Famiglia e politiche sociali sono stati altri argomenti toccati dal Presidente che ha ricordato i circa 152 m€ investiti dalla Giunta, così suddivisi: per le famiglie: 67,8 m€, servizi per l’infanzia: 27,1 m€, finanziamenti per soggetti svantaggiati: 43,5 m€, qualità della vita ed inclusione sociale: 14,2 m€. Per gli immigrati sono state individuate 5 realtà comunali: a Rosarno, Crotone, Corigliano Calabro, Lamezia Terme e Vibo Valentia. Scopelliti, durante l’esposizione dei dati ha puntato molto sulla cultura ricordando i finanziamenti per i Poli di Innovazione: 34 m€ (entro novembre assegnazioni), per i precari della scuola: 16 m€ (2500 lavoratori entro dicembre), l’edilizia scolastica: 56 m€ ed i 9 m€ per i laboratori scientifici che con il coinvolgimento di 205 scuole. La Regione Calabria ha puntato molto sugli eventi culturali, circa 300 nel 2011 con 7,5m€ investiti, 8,3 per i musei ed i teatri calabresi e 28 m€ per il piano dei completamenti dei beni culturali (entro l’anno, finanziati 35/40 interventi). Altro campo toccato da Scopelliti è stato quello dell’agricoltura. Da luglio 2010 ad oggi sono stati erogati agli agricoltori calabresi 178 m€. E’ stata inoltre istituita l’enoteca regionale di Cirò e Lamezia e l’olioteca regionale di Gioia Tauro e Corigliano. Sulla semplificazione legislativa e la riorganizzazione è stata ricordata l’attività  su AFOR, ARSSA e Comunità Montane e l’abrogazione di 179 leggi. I costi della politica hanno occupato ampio spazio dell’intervento del Presidente il quale ha ricordato il 10% di riduzione dei finanziamenti ai gruppi consiliari, il 10% di riduzione alle strutture consiglieri regionali , ancora il 10% riduzione dei compensi ai direttori generali, la riduzione del 50%  delle consulenze ed ancora la riduzione da 10 a 6 delle commissioni consiliari e l’unificazione delle sedi romane di Giunta e Consiglio, tutto questo nella legislatura in corso. Per la prossima è stata decisa l’eliminazione del vitalizio dei consiglieri regionali, la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 50 a 40, la riduzione degli assessori da 10 a 8 e l’eliminazione della figura dei Sottosegretari. Scopelliti ha concluso il suo intervento puntando su giovani e lavoro. Ha ricordato che 80 giovani saranno formati dalle Università Luiss e Bocconi grazie ad un accordo con la Regione Calabria. Nelle prossime settimane 3119 giovani lavoreranno in 988 imprese grazie alle Borse Lavoro, 200 progetti sono stati approvati con il bando per il micro credito per lavoro autonomo con 25 m€ di investimento, ed ancora la Regione ne ha investiti altri 20 per il Bando Giovani Imprenditori e microimprese, 18,7 per i centri di aggregazione giovanili con circa 200 beneficiari. Rimborsi per Master e Dottorati circa 8 m€ (già finanziati 359 di cui 31% fuori regione e 3% all’estero). Sulla formazione per gli OSS, circa 500 posti di lavoro che saranno creati con 18 milioni di euro. Ed ancora 13 m€ per 1.265 giovani coinvolti sulla formazione professionale, ed i 4500 formati per il progetto per il Ponte sullo Stretto.

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Regione Calabria: Mancini, “La manifestazione di Cosenza rafforza l’operato della classe dirigente regionale e del suo leader”

“La manifestazione di Cosenza ha fatto registrare un successo straordinario”. Lo sostiene Giacomo Mancini, assessore al bilancio ed alla programmazione della Regione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale. “In un momento in cui in tutto il Paese si avverte un forte sentimento di antipolitica, in Calabria – ha continuato l’Assessore – circa ventimila persone sono giunte da ogni comune della nostra regione, hanno festosamente sfilato per le vie della città e poi hanno partecipato con trasporto al comizio, spinti dalla voglia di sostenere l’azione di cambiamento impressa in sedici mesi dalla nostra amministrazione e di stringersi intorno al Governatore Scopelliti e a tutta la sua squadra. Un evento senza precedenti. Quella di Cosenza – ha proseguito Mancini- è stata la dimostrazione più bella e anche più emozionante di quanto sia profonda l’empatia che esiste tra il Governatore e le donne e gli uomini di Calabria. 

E da Cosenza sono partiti due messaggi non solo per la Calabria. Il primo è quello che in questa terra è al lavoro una classe dirigente che può vantare una forte leadership, che amministra la Regione e tanti importanti enti locali e che ha l’ambizione di continuare con determinazione per rafforzare gli importanti risultati già ottenuti; il secondo – ha concluso Mancini – è come attraverso un’azione seria e fattiva nella difficile sfida del governo, sia possibile rappresentare tutti i moderati e tutti i riformatori in un’alleanza stabile e duratura”.

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A Catanzaro il Coni nomina 34 dirigenti sportivi: si è conclusa la prima tappa del corso di formazione di primo livello che toccherà le altre 4 province

Con la cerimonia di consegna degli attestati da parte del presidente regionale, Mimmo Praticò, si è conclusa oggi, nella sede provinciale del Coni di Catanzaro, la prima delle 5 tappe del corso di formazione per Dirigente Sportivo di primo livello. “Figura che contribuirà a determinare il futuro dello sport in Calabria” afferma Mimmo Praticò, durante il suo saluto ai 34 neodirigenti sportivi. Il corso di formazione è stato realizzato dal Coni attraverso la Scuola dello Sport della Calabria in collaborazione con la Scuola dello Sport nazionale. Diretto dal Coordinatore didattico-scientifico della SdS, Demetrio Albino, con l’intervento dei docenti della Scuola dello Sport della Calabria, il corso, entro dicembre, toccherà anche le altre 4 province calabresi. Insieme a Praticò, a consegnare gli attestati ai 34 corsisti della città dei Tre Colli, anche il presidente del Coni di Catanzaro, Antonio Sgromo. La Scuola dello Sport della Calabria, dunque, tra le molteplici iniziative in cantiere, ha voluto porre l’attenzione sulla figura del dirigente con l’intenzione di colmare quei vuoti formativi di una categoria che risulta fondamentale per la promozione dell’attività di base. Perché puntare sulla figura del Dirigente Sportivo?

“Riteniamo – dichiara Mimmo Praticò – che, oggi più che mai, essere Dirigente Sportivo richiede conoscenze multidisciplinari. Durante il programma sono stati affrontati temi che spaziano tra area istituzionale, area giuridico-fiscale, area comunicazione e marketing ed area organizzazione e gestione risorse. Quella del dirigente è una figura che, oggi, si trova ad agire all’interno di un quadro di riferimento molto diverso che nel passato. Adesso viene sempre più coinvolta in attività e organizzazioni complesse che, per la loro buona riuscita, richiedono la realizzazione contemporanea e coordinata di molteplici funzioni. Gli obiettivi dei Corsi della Scuola dello Sport Coni Calabria, dunque, non sono soltanto sportivi ma, fattore non meno importante, permettono di offrire maggiori opportunità di lavoro ai giovani calabresi”. “Oggi più che mai – ha continuato il presidente del Coni Calabria – in un mondo che sta vivendo una grossa crisi di identità, il Dirigente Sportivo assume un ruolo fondamentale nel rapporto con i ragazzi e nel cercare di avvicinarli allo sport. Dovrà, dunque, essere educatore prima che allenatore e oltre al risultato, ovviamente, dovrà pensare, soprattutto, alla persona. Numerose le adesioni ai corsi nelle 5 province. “Siamo contenti – dichiara Mimmo Praticò – che ci sono state iscrizioni superiori alle nostre previsioni e ciò ci fa ben sperare per il futuro dello Sport calabrese”. La parte didattica è stata curata dai docenti Gloriana Venturuzzo, Bianca Zupi, Luigi Combariati, Franca Ferrami, Fernando Facciolo, Paolo Frascati, l’esperto per la Commissione impianti sportivi,  Antonio Santaguida ed il presidente regionale del Comitato italiano paralimpico, Titti Vinci. L’iscrizione ai corsi di I livello è libera e gratuita. Per ulteriori informazioni occorre contattare la Scuola dello Sport Coni Calabria al numero 0965/890587 o tramite l’e-mail srdscalabria@coni.it. Queste le prossime tappe: Cosenza, dal 27 settembre al 25 ottobre, Crotone dal 3 al 31 ottobre, Reggio Calabria dal 27 ottobre al 2 dicembre e Vibo Valentia dal 7 al 30 novembre.

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L’educazione sfida lo sport: nella sede del Coni di Cosenza il convegno organizzato nell’ambito del Congresso Eucaristico Diocesano

“L’importanza dell’eucarestia deve aiutarci a riflettere sul dove sta andando l’umanità. La lealtà e la chiarezza sono elementi importanti ed imprescindibili nel campo dell’educazione così come in quello sportivo”. Si è aperto con le parole di Giorgio Porro, moderatore degli interventi, il convegno dal titolo “L’educazione sfida lo sport – L’eucarestia per la vita quotidiana: gioco e trascendenza”, organizzato nell’ambito del Congresso Eucaristico Diocesano dall’Ufficio Sport diocesano in collaborazione con il Coni Cosenza ed il Centro Sportivo Italiano. All’evento erano presenti l’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari, il vescovo di Fidenza, Mons. Carlo Mazza, il presidente della II Commissione Bilancio della Regione Calabria, Franco Morelli, gli assessori allo sport della Provincia, Pietro Lecce, e del Comune di Cosenza, Carmine Vizza, i presidenti del Coni regionale, Mimmo Praticò, e provinciale, Pino Abate, l’atleta cosentino, campione italiano di cross nel 2005, argento agli Europei 2004 in Germania ed in forza al Gruppo Sportivo dei Carabinieri di Bologna, Maurizio Leone, ed il priore della “Comunità piccoli passi della Trinità”, frate Franco Lio.

Il convegno si è aperto con il saluto di Monsignor Salvatore Nunnari, il quale ha gradito il tema del convegno che “tocca punti importanti dell’esistenza di ogni individuo”. L’arcivescovo, citando San Luca, ha ricordato che “la vocazione del cristiano è quella di essere viandante nella società dei sedentari. Essere viandanti significa puntare sempre oltre, andare avanti senza mai fermarsi, così come deve fare chi pratica sport”. “Nel cammino della vita – ha concluso Monsignor Nunnari – e nel percorso dell’atleta, l’avere Dio come compagno di viaggio è una cosa meravigliosa”. Il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, da diversi anni auspica un ritorno alla figura dell’oratorio come fucina di campioni di vita e di sport e luogo dove, attraverso il gioco, è possibile ricondurre i ragazzi sulla via maestra, perché – spiega – “al giorno d’oggi, i giovani, purtroppo, si fanno abbindolare facilmente da insidie negative”. “La società – ha detto Praticò – deve comprendere che lo sport non è soltanto uno svago ma un diritto di ogni cittadino. Crescere con lo sport – ha continuato – significa imparare il rispetto verso gli altri e verso se stessi”. Il presidente del Coni ha, poi, aggiunto che “si può educare con il gioco, educando al gioco ed alle sue regole senza, però, barare: è nel gioco che si insegna l’etica”. Oggi più che mai è, dunque, auspicabile un ritorno agli oratori e, laddove ci sono spazi disponibili, Praticò sostiene che “bisognerebbe, per esempio la domenica, allestire semplici impianti sportivi per coinvolgere i giovani ed entusiasmarli allo sport”. Rivolgendosi alle autorità presenti, Mimmo Praticò ha detto che “la presenza del presidente Morelli testimonia quanto la Regione Calabria sia attenta a queste problematiche e non potrebbe essere altrimenti quando lo scopo della missione è l’educazione dei nostri ragazzi. Far praticare sport, oggi, a quanti più calabresi, significa migliorare, domani, la qualità della salute e risparmiare sui costi sanitari”. A conclusione del suo intervento, il presidente del Coni Calabria, ha sottolineato l’importanza di quanti operano per dare la possibilità ai giovani di crescere sani ed educati: “chiunque si occupi di sport, dai dirigenti ai tecnici, dovrà, innanzitutto, essere un buon educatore”. Monsignor Carlo Mazza, vescovo di Fidenza, fino a qualche anno fa, guida spirituale e cappellano della squadre nazionali olimpiche, ha dichiarato quanto “il mondo dello sport sia straordinario perché sempre consapevole, così come lo è l’atleta, delle proprie potenzialità quanto delle proprie incapacità”. Carlo Mazza, nella sua relazione, ha commentato i dati di una recente  statistica che colloca l’Italia al 7° posto tra i Paesi internazionali come civiltà e sviluppo, anche nello sport. “Questo risultato – ha detto il vescovo di Fidenza – è un miracolo perché fino a qualche tempo fa nessuno l’avrebbe auspicato. La pratica dello sport, in Italia, però, è ancora elitaria. I numeri dicono che abbiamo raggiunto gli standard europei ma, sicuramente, non a livello di cultura dello sport”. “L’uomo – spiega Monsignor Mazza – per migliorarsi nella sua totalità deve fare attività fisica: sarà un investimento per sviluppare la totalità della persona così come tutte le dimensioni della ragione umana. Lo sport – ha continuato – è il luogo di cultura della persona. Questa concezione deve far si che l’intervento delle Istituzioni, per poter avviare uno sviluppo sociale deve, necessariamente, orientarsi sulla persona e sulle sue necessità”. L’ex cappellano olimpico ha, infine, ricordato l’esperienza fatta con atleti tra i migliori del nostro Paese, mettendo in risalto quanto il successo sia intrinseco alla persona: “occorre scendere in campo per vincere, questo è un fattore determinante. Bisogna avere una mentalità vincente per scatenare gli aspetti migliori di noi stessi. Questo vale nello sport come nella vita”. Per il campione cosentino di atletica leggera, Maurizio Leone, “tre sono gli elementi che, curandoli, permettono ad un uomo di maturare: il corpo, la mente ed il cuore”. “Lo sport – ha detto Leone – aiuta a comprendere ed assimilare regole che servono, soprattutto, nella vita. Il campione vero non vince soltanto ma deve riuscire a trasmettere la sua esperienza agli altri. Per l’assessore allo sport della Provincia di Cosenza, Petro Lecce, “utilizzare la leva dello sport deve essere un fattore fondamentale per una società che si vuole dichiarare civile. Occorre, dunque, abbattere ogni ostacolo che impedisce a molti cittadini di poter praticare liberamente l’attività sportiva”. Il priore della “Comunità piccoli passi della Trinità”, frate Franco Lio, è, infine, intervenuto sostenendo che “stiamo vivendo un periodo di grave crisi e non soltanto economica: una crisi sistemica dove i valori vengono sempre meno. Al giorno d’oggi, fattori che dovrebbero essere in simbiosi, come la spiritualità e la materialità, vengono, invece, sempre più divisi. Perché se leggo un libro il gesto è “spirituale” e se faccio sport, invece, è “materiale”. Così facendo abbiamo dissacrato la vita spirituale da quella sociale perdendovi valori universali”.

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San Luca (RC): rinvenuti 3 fucili ed annesse munizioni

Il 30.09.2011, alle ore 23:00 circa, in San Luca (Rc), in area preaspromontana ubicata in località Serro Faiera e distante circa 3 kilometri dal centro abitato, i militari della Stazione di San Luca, nel corso di un servizio perlustrativo di controllo del territorio rinvenivano, a margine della carreggiata, su terreno demaniale, occultati tra la vegetazione retrostante il muretto di contenimento della strada, due involucri in plastica neri contenenti: nr. 01 fucile da caccia, marca Franchi, cal. 12, con matricola abrasa, in buono stato d’uso; nr. 01 fucile da caccia sovrapposto, marca Breda, cal.12, con matricola abrasa, in buono stato d’uso; nr. 01 fucile mitragliatore Kalashnikov, mod. AK47, cal. 7.62×39, con matricola abrasa, munito di serbatoio vuoto, scarico, in buono stato d’uso; nr. 9 munizioni cal. 7.62, contenute all’interno di un involucro in plastica trasparente (nella foto).

Le armi rinvenute, in ottimo stato di conservazione, sono state repertate e poste sotto sequestro dai militari della Stazione. Le armi sono state inviate al Ris d Messina per gli accertamenti tecnici e balistici al fine di verificare l’eventuale compatibilità con quelle utilizzate nei reati commessi nella Provincia.

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Villa San Giovanni (RC): evade dai domiciliari, arrestato

Lo scorso 29 settembre,  personale del Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni, nell’ambito dei servizi  straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore Casabona, ha tratto in arresto il pregiudicato Morabito Giuseppe, classe 1969, in atto sottoposto al regime della detenzione domiciliare, poichè responsabile del reato di evasione avendo violato le prescrizioni impostegli con apposita ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Catania e successive autorizzazioni emesse dal Tribunale di Sorveglianza di  Reggio Calabria.

Il Morabito, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto a processo per direttissima.

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Condofuri (RC): detenzione illegale di armi e munizionamento, sottoposto agli arresti domiciliari ulteriormente denunciato

Nel quadro dei servizi predisposti dal Questore Casabona per la prevenzione e repressione dei reati, il personale del Commissariato di P.S. di Condofuri, nella giornata dello scorso 29 settembre ha effettuato alcune perquisizioni domiciliari ed ha rinvenuto e sequestrato, presso l’abitazione (e relative pertinenze) di B. G., classe 1956, con pregiudizi di polizia, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, due custodie per fucile da caccia, di cui una verosimilmente per fucile a canne mozze, diverse cartucce cal. 12 e tutto il necessario per il confezionamento di cartucce del medesimo calibro (più di 10 kg. di pallini in piombo, 300 grammi circa di polvere da sparo, 200 grammi circa di borra per caricamento e due confezioni di capsule di innesco).

Il predetto è stato denunciato per detenzione illegale di armi e munizionamento.

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Provincia di Reggio Calabria: Cara “Trascorsi i primi 100 giorni, alla Provincia qualcosa è cambiato

Dal consigliere Cara, riceviamo e pubblichiamo. "Va dato atto al Presidente Raffa  che nei primi cento giorni della sua azione di Governo ha saputo dare vita ad una radicale inversione di tendenza rispetto al passato. Mi riferisco al rapporto ed alla presenza della Provincia sul territorio com’è facilmente evidenziabile per ognuno dei 97 comuni del reggino. Qualcosa é già cambiato. Il Presidente Raffa sta compiendo sforzi immani per essere presente e attento il più possibile sul territorio.  Gli Assessori e tutti noi Consiglieri Provinciali, senza grosse distinzioni politiche, in un clima di collaborazione stiamo contribuendo ad un gioco di squadra per il bene comune determinando l’avvio di percorsi virtuosi." Lo dichiara Demetrio Cara che alla Provincia oltre ad essere capogruppo della Lista Raffa é anche Presidente della Prima Commissione Consiliare. Una commissione con deleghe importanti basti pensare, solo per citarne alcune all’Assetto del Territorio, alla Viabilità ed all’Urbanistica e Pianificazione Territoriale per non parlare poi della Programmazione Opere Pubbliche , dell’Edilizia Scolastica, del Bilancio, nonché delle competenze in materia di Trasporti, Infrastrutture Portuali ed Aeroportuali, Sviluppo aree costiere e Rapporti con le Organizzazioni Sindacali e di Categoria.

“Tra le prerogative della Commissione da me presieduta – prosegue Cara – vi è la delega all’Area Metropolitana. La diffusione di un reale e comune senso di appartenenza nelle popolazioni di una intera area vasta come la nostra, proprio nella prospettiva dell’Area Metropolitana, non può che essere uno degli obiettivi di questa amministrazione come peraltro ribadito in più occasioni dal Presidente Raffa. E l’attività da noi svolta ogni giorno sul territorio ha appunto anche questa finalità. Nessuno deve sentirsi più abbandonato ama ripetere sempre il Presidente Raffa. E la gente accoglie con entusiasmo questo cambiamento che è nell’aria. Anzi, lo ripeto, qualcosa è già cambiato. Lo dimostra  – dichiara Demetrio Cara – il quotidiano e costante via vai di Sindaci e amministratori locali, rappresentanti di categoria e ordini professionali che si registra al Palazzo Storico della Provincia. Ogni giorno si susseguono, infatti, a ritmi frenetici gli incontri tematici ed i tavoli di programma che l'Amministrazione Raffa sta promuovendo sui temi più importanti per lo sviluppo. Questione rifiuti, programmazione PISL, interventi sulla viabilità e Grandi Opere solo per citare l'oggetto della ultima settimana appena trascorsa che insieme a molti altri colleghi ci ha visto impegnati a fianco del Presidente Raffa nel girare in lungo ed in largo il nostro territorio provinciale dalla Tirrenica alla Locride. Qualcosa é cambiato. Lo dimostra lo stupore negli occhi dei Sindaci, dei lavoratori e della gente nel vedere un Presidente di Provincia presente prima, durante e dopo il taglio del nastro. Le popolazioni dei comuni interessati dalla costruzione della Pedemontana hanno potuto constatare la  presenza reale dell'Amministrazione Raffa, di tutti noi sui cantieri, quasi a rappresentare in modo plastico il metodo di lavoro che ci vede ogni giorno come Provincia ragionare insieme ai Sindaci dei territori interessati, con le ditte esecutrici dei lavori sulle criticità emergenti e   così via, mantenendo vivo e attivo il dialogo affinché nessun piccolo Comune si senta più abbandonato come sta accadendo a Samo dove il Presidente Raffa ha inteso questa settimana fare ritorno. Come accaduto a Giffone dove personalmente mi sono recato più volte per incontrare e ascoltare le istanze del Sindaco e degli amministratori comunali del posto. Riteniamo così facendo  di riuscire a evitare e prevenire i ritardi, intendiamo superare "sul campo" le lungaggini burocratico amministrative che in passato hanno fatto si che molte Grandi Opere rimanessero a tutt'oggi delle eterne incompiute. Sul punto però una riflessione va anche fatta. Speriamo che il nuovo dinamismo dell'amministrazione Raffa sulle Grandi Opere sia motivo di completamento delle stesse in tempi rapidi poiché é impensabile, come nel caso della Pedemontana, che le popolazioni attendano per lunghi anni il completamento di una arteria viaria che nel frattempo nasce già "vecchia" come concezione progettuale e come possibile effettiva utilizzazione da parte degli interessati. Anche sulla questione rifiuti sento il dovere di evidenziare che il percorso tracciato dal Presidente Raffa sul mettere in campo delle politiche di incentivazione della percentuale di raccolta differenziata effettuata dai comuni mi trova perfettamente concorde, purché inserita in un quadro complessivo di interventi atti a creare una vera e propria filiera produttiva che parta dalla raccolta e dalle fasi di riciclo differenziato fino ad arrivare alla lavorazione delle materie prime che provengono da questa gestione integrata dei rifiuti così dal trasformare una criticità in una opportunità anche occupazionale per molti giovani.  Accanto alle discariche serve realizzare dei siti di smaltimento, riciclo e lavorazione di vetro, carta e plastica.  Ma per far questo serve l'impegno di tutti: Comuni, Provincia, Regione e Governo Nazionale. Solo così si potrà pensare di aver risolto in modo virtuoso il problema. Se dunque è vero che qualcosa è gia cambiato, tanto altro ancora dovrà cambiare per il bene di tutti. Demetrio Cara, Consigliere Provinciale, Capogruppo "Lista Raffa", Presidente I^ Commissione Consiliare Permanente.

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Provincia di Reggio Calabria: Miss Italia 2011 al Palazzo Storico, Giannetta “Nel ricordo di Enzo Mirigliani festeggeremo la nostra Stefania”

“La bellezza salverà il mondo”, almeno cosi dovrebbe essere a voler scomodare il celebre Dostoevskij.  E forse alla fine sarà davvero così. Nel frattempo la provincia di Reggio Calabria si prepara a celebrare la prima uscita ufficiale in riva allo Stretto della calabrese Stefania Bivone, Miss Italia 2011. Una due giorni che si concluderà Lunedi 3 ottobre quando, alle ore 18 la più bella delle belle d’Italia sarà accolta nella splendida cornice del Palazzo Storico, sede dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, dai rappresentanti istituzionali dell’Ente con in testa su tutti il Presidente Giuseppe Raffa. “Come amministrazione provinciale intendiamo rendere giusto onore a chi come Stefania Bivone ha saputo rappresentare agli italiani il meglio della nostra terra dandovi lustro su scala nazionale”. A dichiararlo è un soddisfatto Assessore Provinciale Domenico Giannetta (nella foto) che lascia trasparire dagli occhi un velo di pacata emozione segno della amicizia che lo lega alla famiglia di Miss Italia 2011. “Personalmente ho sempre creduto nella sicura affermazione di Stefania, come ricorderete, – sottolinea Giannetta – l’avevo dichiarato già prima dello svolgimento delle finali del concorso. Domani anche io sarò a Sinopoli dove sarà festa grande.

Ad accoglierla, come si conviene nelle grandi occasioni, ci saranno tutti i suoi concittadini con in testa il Sindaco e l’Amministrazione Comunale del piccolo centro pianigiano. Oggi Sinopoli vanta giustamente il diritto di voler raccontare una nuova e “bella” pagina della sua storia. E l’Amministrazione Provinciale – ribadisce Giannetta – intende sostenere questa volontà che è la voglia di riscatto di una intera comunità. Stefania Bivone rappresenta una bella occasione di rilancio sociale ed è sicuramente un esempio positivo per molti giovani”. Stefania, studentessa diciottenne con la passione del canto e dello studio ha saputo mettere in luce, sotto i riflettori del Concorso di Bellezza più prestigioso d’Italia, tutto il suo fascino e la sua bellezza, incantando con lo sguardo pulito dei suoi occhi tutti gli italiani che l’hanno votata ponendole sul capo l’ambita corona di Miss Italia 2011. “Nella giornata di lunedì, Miss Italia riceverà il giusto tributo dai vertici politico – istituzionali del territorio, partendo nel pomeriggio prima con l’annunciata visita a Palazzo Campanella per concludere poi, appunto “in bellezza” alle ore 18.00 con l’incontro con il Presidente della Provincia, dott. Giuseppe Raffa. Sono due giorni intensi – conclude l’Assessore Giannetta – che rappresenteranno per la nostra provincia il modo più bello per ricordare Enzo Mirigliani, un grande uomo di Calabria. Purtroppo il destino ha voluto che la sua scomparsa si legasse all’incoronazione di una calabrese come appunto Stefania Bivone ed è per questo che l’emozione in questi momenti è ancora più presente. Lunedì sera, infatti, nel salutare ed omaggiare Stefania Bivone, la “nostra” Miss Italia sono certo che l’affettuoso ricordo di Enzo Mirigliani non potrà non riempire il nostro cuore, quello del Presidente Raffa e dell’intera Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria”.

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Serie Bwin, VII^ giornata: Reggina-Juve Stabia 1-2

Reggina-Juve Stabia: 1-2. Reggina (3-4-1-2): Kovacsik; Adejo, Emerson, A. Marino; Colombo (dall’85° D’Alessandro), Rizzo, De Rose (dal 77° Ragusa) e Rizzato; Missiroli; Campagnacci (dal 67° Ceravolo), Bonazzoli (c). In panchina: P. Marino, Bini, Barillà, N. Viola. All.: Breda. Juve Stabia (4-4-2): Colombi; Baldanzeddu, Mezavilla, Scognamiglio, Di Cuonzo; Erpen, Cazzola, Scozzarella (dal 59° Danucci), Zito (dal 55° Raimondi); Sau, Danilevicius (dal 77° Davì). In panchina: Seculin, Di Tacchio, Maury, Tarantino, Zaza. All.: Braglia. Arbitro: Palazzino di Ciampino. Assistenti: Vivenzi di Brescia e Santuari di Trento. Quarto uomo: Giallanza di Catania. Marcatori: Missiroli al 47°, Sau al 70° e Raimondi all’88°. Ammoniti: Scozzarella al 12°, Mezavilla al 22° e Erpen al 48°.. Recupero: 0’ (p.t.) e 5’ (s.t.). Corner: 5 Reggina e 7 Juve Stabia. Spettatori paganti: 653. Abbonati: 3836. Incasso al botteghino: € 8.470,00. Quota abbonati: € 23.402,33. Spettatori totali: 4489. Incasso totale: € 31.872,33.

Note. Ritrova il suo posto, sulla linea difensiva a destra, Daniel Adejo. A centrocampo, davanti Adejo, Colombo vince il ballottaggio con D’Alessandro. In attacco, rientra Campagnacci e torna ad accomodarsi in panchina Ceravolo. “Distratta” dalla splendida giornata estiva, la gente la preferisce allo spettacolo e diserta il “Granillo” (oggi in maniera più evidente che mai). Nel settore ad essi riservato, trova posto una ventina di tifosi giunti da Castellamare di Stabia. Cronaca e commento. Primo tempo. Al 3° la Juve Stabia si affaccia in area amaranto con Danilevicius che, perso l’attimo giusto, è costretto ad allargarsi senza essere pericoloso. Nell’occasione, va segnalata un’uscita incerta di Kovacsik che valuta male la distanza dal pallone ed indietreggia. Al 5° gli ospiti si rendono pericolosi. Lacio dalle retrovie per Sau che, aggiustatosi il pallone ed aggirato Emerson, batte a rete con la palla sul fondo. La formazione di Braglia acquista coraggio ed inizia ad alzare il proprio baricentro. Opportunità amaranto al 7°. Bonazzoli apre sulla sinistra per Campagnacci che, entrato in area, perde il tempo per il tiro o il cross e viene stoppato da un difensore. Da segnalare che il duo Campagnacci-Bonazzoli era assolutamente solo contro centrocampo e difesa stabiese. Il segnale è chiaro: prima non prenderle (memori dei 5 gol subiti nelle ultime due gare) e poi, forse, darle. All’11° ci prova Bonazzoli, liberato da Campagnacci, ma il suo tiro è debole e, quindi, prevedibile con Colombi che para facile a terra. Al 16° occasione d’oro per i padroni di casa. Rizzo, dalla propria trequarti, lancia Campagnacci che entra in area e si porta sulla linea di fondo da dove crossa per Bonazzoli anticipato di un soffio da un difensore che vanifica, quindi, la buona azione reggina. Al 22° Emerson si rende pericoloso. Calcio di punizione sulla trequarti ospite, versante sinistro. Sul pallone va il brasiliano che lancia una sassata che Colombi è bravo ad intuire ed a respingere di pugno. La Reggina appare impaurita, contratta e timida al cospetto di una matricola rispettabile, certo, ma non certo temibile. E’ evidente come la scoppola di Empoli sia rimasta ancora dentro e non sia stata smaltita. Al 25° risposta stabiese con Erpen che impegna Kovacsik in una parata a terra (anche in questo caso il portierino amaranto appare insicuro rischiando di perdere il pallone dalle braccia). Al 31° difesa amaranto in bambola. Cazzola conquista palla nella propria metà campo ed avanza lasciando a terra Rizzo. Poco prima dell’area di rigore serve Sau che si allarga ed entra in area calciando in diagonale non di molto sopra la traversa. E’ incredibile l’involuzione della squadra amaranto dalla vittoria sul Pescara a questo primo quarto di gara. Da aggressiva, veloce e cinica a squadra passiva ed in attesa che la manna cada dal cielo. Le 3 sberle di Empoli, evidentemente, hanno lasciato il segno. I fischi di disapprovazione del pubblico presente ne sono il segno più tangibile ed eloquente. La Reggina non c’è! Breda se ne accorge (come non potrebbe?) e manda Barillà (?) a riscaldarsi. Primo tempo da dimenticare, insomma. Anzi, senza alcun dubbio, il peggior primo tempo della stagione (escluso quello di Empoli dove, in 4 minuti, dal 4° al 7°, si era già sotto di due reti). I primi 45 di gara finiscono qui: il pubblico fischia e Breda (o chi per lui) avrà da chiarire alcuni concetti al chiuso degli spogliatoi affinché comprenda cosa vuol dire giocare a calcio. Secondo tempo.  Al 47° la Reggina passa in vantaggio. Azione che nasce sulla trequarti d’attacco con De Rose che dà a Campagnacci. L’attaccante amaranto serve Colombo in verticale e, questi, subito rasoterra al centro per Missiroli – in assoluta solitudine – che ha tutto il tempo di fermare e sistemare il pallone per poi battere a rete in diagonale insaccando il suo quinto gol stagionale. Quello che stona un po’ è come se il vantaggio passasse in sordina atteso lo scarso entusiasmo causa i primi 45 minuti di vera passione. Al 49° ci prova un ritrovato De Rose a cercare la via della rete con un bolide da fuori area su cui Colombi non può arrivare ma che termina sul fondo non di molto. La squadra di Breda sembra un’altra squadra rispetto al primo tempo. Evidentemente Breda (o chi per lui) avrà urlato all’interno dello spogliatoio. In effetti, la Reggina, vista fino a qualche minuto addietro era troppo brutta per essere vera. Non che stia entusiasmando adesso, sia chiaro, ma quantomeno appare sveglia e non appisolata. Braglia cambia: nel giro di 5 minuti (al 55° ed al 59°) escono Zito e Scozzarella ed entrano Raimondi e Danucci. Al 62° è pericolosa la Juve Stabia. Più che altro, onestamente, il pericolo lo crea Kovacsik che, nel dubbio se uscire o non uscire su un cross, crea apprensione e costringe un difensore a deviare in corner. Si rifà, però, il portiere ungherese un minuto dopo su un bel tiro di Raimondi deviato ancora in corner in tuffo. La Reggina è, da qualche minuto, stretta nella propria trequarti da una Juve Stabia ringalluzzita dai due cambi (soprattutto quello di Raimondi che ha dato maggior vigoria). Al 67° Breda effettua il suo primo cambio: esce un applauditissimo (per impegno e dedizione) Campagnacci ed entra Ceravolo. Al 70° la Juve Stabia, meritatamente, pareggia. Sau (nella foto, fonte www.ssjuvestabia.itsi beve Adejo in un sol sorso ed entra in area da sinistra, calcia di piatto destro e la palla termina sotto la traversa con Kovacsik non pervenuto. La Reggina è tornata in bambola. Già da un pezzo, come dicevamo, era racchiusa nella propria metà campo a tentare di arginare gli attacchi di una squadra a dir poco modesta ma umile e determinata. Vedere Campagnacci (quando in campo) e Bonazzoli arretrare fino alla propria trequarti per difendere è sintomatico di uno stato di malessere profondo. Il pareggio stabiese, dunque, appare meritato (più che per demeriti amaranto che per meriti propri, a dire il vero). Al 74° la squadra di Braglia “rischia” di passare in vantaggio con Erpen che, entrato piuttosto facilmente in area, viene miracolosamente stoppato da Marino in un provvidenziale intervento un attimo prima che il centrocampista ospite battesse a rete. La Reggina riprova a rialzare la testa con Ceravolo che, da posizione assai defilata, carica il sinistro e manda sul fondo in diagonale. Breda e Braglia cambiano ancora: è il 77° e lasciano il campo De Rose e Danilevicius a favore di Ragusa e Davì (neppure presente nelle formazioni ufficiali). La Juve Stabia continua a macinare gioco e ad avanzare. La Reggina, dal canto suo, sbaglia anche il più elementare dei passaggi e fatica. Niente e nessuno da salvare, oggi, insomma. Partita da dimenticare al più presto anche perché, mercoledì prossimo, è previsto il turno infrasettimanale con gli amaranto attesi dall’insidiosa trasferta di Ascoli. Il pubblico è legittimamente spazientito. Come non comprenderlo se assiste ad uno spettacolo che definire indecente è un eufemismo? Qual è la “vera” Reggina? Quella del 4-0 al Modena, del 3-1 a Gubbio, del 4-2 al Pescara o, invece, quella del 2-3 ad Empoli o quella del pareggio (momentaneo) odierno? All’82° ci prova Rizzo da fuori area, il pallone sfugge dalle mani di Colombi e si dirige oltre la linea di porta ma lo strano effetto assunto la riporta indietro tra le braccia dello stesso portiere ospite. La formazione ospite non ruba nulla, sia chiaro. I demeriti sono tutti della Reggina che appare evidentemente spaesata, abulica, confusa, fors’anche rinunciataria. All’85° Breda effettua l’ultimo cambio a disposizione: esce Colombo ed entra D’Alessandro. Lo ribadiamo, la Reggina non c’è? Appare lacunosa in alcuni ruoli fondamentali soprattutto nel reparto difensivo (portiere compreso). All’88° la Juve Stabia raccoglie ciò che merita. La difesa è immobile e Raimondi (nella foto, fonte www.ssjuvestabia.itla beffa calciando un pallone su cui Kovacsik non accenna neppure ad intervenire. La frittata è fatta e la sconfitta che sta per arrivare è ampiamente meritata. Foti & Giacchetta scendano dal piedistallo e, umilmente, chiedano scusa per lo spettacolo indecente offerto dai loro prescelti. I nodi, insomma, cominciano a venire al pettine. Perdere in casa contro una squadra neopromossa ed in fondo alla classifica è a dir poco vergognoso. La Reggina ottiene la sua seconda sconfitta consecutiva dopo Empoli subendo il settimo gol in 3 gare. Ne volete di più? Questa è una squadra inadeguata, impreparata e frutto solo ed esclusivamente del desiderio di far cassa. Al 93° Adejo (si, proprio lui) ha la palla del 2-2. Entra caparbiamente in area e calcia di sinistro dall’altezza del dischetto di rigore mandando il pallone alle stelle. E certo, se a concludere dev’essere un difensore e per giunta non dai piedi buoni allora vuol dire che siamo già arrivati alla frutta. La partita finisce ed il pubblico legittimamente fischia gli uomini in amaranto che, oggi, i fischi li meritano tutti. I 20 tifosi stabiesi, invece, festeggiano e ne hanno ben d’onde considerato il loro secondo successo stagionale. Non va, così non va. Foti & Giacchetta prendetene atto e recitate il mea culpa. Breda? No comment. Per adesso è meglio!

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Serie Bwin, VII^ giornata: Reggina-Juve Stabia, curiosità & note

Curiosità Amaranto. La Reggina condivide, con Ascoli e Gubbio, il non invidiabile record per aver subito la bellezza di due gol nei primi 15 minuti di gara. Dopo la trasferta di Empoli, il bilancio relativo alle gare disputate dagli amaranto in posticipo (lunedì sera) è di 14 punti in 9 partite, con una media media di 1,5 punti a partita con 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Ad Empoli si è registrato il primo gol in B e per la Reggina per l’attaccante Ragusa. Ceravolo, a quota 4 marcature come Missiroli e Campagnacci, è il capocannoniere “reale” avendo una media più alta rispetto ai due compagni:  un gol ogni 66 minuti per il locrese, mentre Campagnacci vanta un gol ogni 103 minuti e Missiroli uno ogni 135 minuti. Missiroli, Cosenza (che sarà assente sabato “grazie” alla quarta ammonizione ricevuta in sei giornate), Kovacsik, Emerson e Rizzato sono gli stakanovisti amaranto avendo giocato tutti e 540 i minuti di questa stagione. Bonazzoli, alla sesta dello scorso campionato, con una doppietta al Modena nel 4-0 finale arrivò a quota 4 gol. La Reggina, rispetto alla stagione del ritorno in A (2001/2002) vanta un +5 riguardo ai gol fatti, ma anche un considerevole +7 riguardo a quelli subiti ed un –3 rispetto ai punti conquistati. Ancora nessuno 0-0 in stagione (dal 05.03.2011 a Pescara e dal 21.05.2011 in casa con l’Ascoli).

Da 7 partite consecutive, compresa l’ultima della scorsa stagione, subisce reti. Cosenza, come detto, sarà squalificato mentre De Rose è entrato in diffida (sono prossimi Emerson e D’Alessandro con 2 gialli già ricevuti, seguono Rizzo ed Adejo a quota 1). Tavano, con quello realizzato lunedì sera, è arrivato a 4 gol agli amaranto (da un ex empolese la Reggina ha preso il massimo numero di gol: Di Natale, 9 – con 2 doppiette ed una tripletta -, seguito da Montella, 8. I precedenti tra Reggina e Juve Stabia. La “storia” di Reggina-Juve Stabia inizia 63 anni orsono, il 07.11.1948 con una vittoria amaranto per 2-0 grazie ai gol di Lucchesi e Bercaric. Poi, altre 6 presenze dei campani a Reggio in cui hanno raccolto un solo pareggio e ben 5 sconfitte. L’ultimo confronto tra le due squadre avvenne il 16.10.1994 con la vittoria amaranto per 2-0 grazie alle reti di Manari ed Aglietti. Nella storia dei precedenti rientra anche l’attuale D.S. amaranto Simone Giacchetta, autore del gol-vittoria nel 1-0 del 17.04.1994. Le due squadre s’incontrarono, al termine della stagione 1193/1194, in sede di playoff promozione. Disputando, infatti, il girone B della serie C1, gli amaranto vinsero per 3-2 (Cevoli, Mariotto, Righi, ancora Cevoli e De Simone) la gara di ritorno dei playoff promozione fallendo il raggiungimento dell’obiettivo a causa della sconfitta rimediata nella gara d’andata in terra campana per 0-2. La Juve Stabia. In classifica è, ufficialmente, a quota 3 (“sul campo”, però, ne ha totalizzato 4 di punti avendo iniziato il campionato da –1) frutto di una vittoria contro il Pescara, un pareggio a Crotone e 4 sconfitte realizzando 5 gol (di cui 4 da dentro l’area di rigore – rigore compreso – ed 1 da fuori area, non è andata ancora a segno di testa) e subendone il doppio (10). Ha ottenuto un rigore a favore (realizzato) e nessuno contro. Ad Empoli e con il Pescara ha giocato in superiorità numerica. La Juve Stabia fuori casa. E’ 19mo nella speciale classifica “grazie” ad un pareggio a Crotone e 2 sconfitte (solo Modena ed Empoli hanno fatto peggio totalizzando 0 punti lontano dalle mura amiche) ed ha realizzato un solo gol (solo Varese e Crotone stanno peggio non essendo mai andati a gol fuori casa). L’ultima vittoria fuori casa risale al 17.04.2011, a Nocera, nello scorso campionato, nella gara persa per 2-1. L’ultima volta senza subire gol fuori casa risale, invece, alla gara disputata a Gela il 13.03.2011. I bomber della Juve Stabia. Danilevicius, 2 gol (tra cui l’unico fuori casa e mai a segno contro la Reggina), e Mbakogu, Scozzarella ed Erpen con una rete ciascuno. La gara non proporrà ex così come, per quanto riguarda i due allenatori (Breda e Braglia), non ci sono confronti pregressi. Inoltre, Breda non hai mai giocato contro la Juve Stabia né Braglia mai contro la Reggina. L’arbitro. Sarà il signor Palazzino della sezione di Ciampino, ma nativo di Palestrina, a dirigere Reggina-Juve Stabia e sarà la sua prima assoluta con gli amaranto. A coadiuvarlo gli assistenti Vivenza di Brescia e la signora Santuari di Trento, quarto uomo sarà Giallanza di Catania. Palazzino ha già diretto 19 partite in B (3 in questa stagione): dal debutto il 05.09.2010 in Triestina-Pescara, ha decretato 12 rigori ed estratto 3 cartellini rossi. Con lui, la Juve Stabia, sempre in C, conta una vittoria (contro il Melfi dell’ex amaranto Dall’Acqua) e 3 sconfitte (l’ultima volta il 23.11.2008 con un rigore a favore ma due espulsi tra le fila dei campani). N.B.: la presente scheda, analizzando le gare disputate tra le due squadre a partire dalla serie C, non tiene conto di un Reggina-Juve Stabia terminata 4-0 per gli amaranto (doppietta di Lomello e reti di Lessi e Faccenda) disputata sul neutro di Palermo il 13.04.1932 e valida per il girone H del campionato di Prima Divisione.

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Arma dei Carabinieri: Locri, il Ten. Col. De Liso sostituisce il Col. Giardina al vertice del Gruppo Carabinieri

Cambio al vertice al Gruppo Carabinieri di Locri dove il Colonnello Valerio Giardina (nella foto), dopo oltre dieci anni trascorsi in Calabria, ricoprendo diversi incarichi, lascia il Comando per frequentare il Corso di Alta Formazione presso la Scuola Interforze di Polizia di Roma. Al posto del Colonnello Giardina arriva, dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e dopo una lunga e variegata esperienza nell’organizzazione territoriale in Puglia e Campania, il Ten. Col. Giuseppe De Liso (nella foto).

Avvicendamento anche al comando della Compagnia Carabinieri di Locri. Il Maggiore Ciro Niglio, infatti, dopo sei anni di permanenza è stato trasferito al comando del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Roma-Ostia e verrà sostituito dal Ten. Nico Blanco, proveniente dall’Accademia Militare di Modena, dove ha svolto l’incarico di Comandante di Plotone Allievi Carabinieri. 

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Platì (RC): da ieri la Stazione Carabinieri è intitolata al Brigadiere Antonio Marino

Il 30 settembre 2011, con inizio alle ore 11.00, in Platì si è svolta la cerimonia di intitolazione della caserma della Stazione Carabinieri. La caserma è stata intitolata al Brigadiere Marino Antonio, Medaglia d’Oro al Valor Civile. Questi: era nato a San Lorenzo (RC) il 05.10.1957; si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri il 18.01.1975; dopo aver svolto il previsto corso d’istruzione (dal 18.09.1978 al 20.05.1980 – 31° A.S.) è stato promosso Vice Brigadiere il 18.05.1980; ha prestato servizio presso: Stazione di Porto S. Stefano (GR) dal 30.06.1980 al 01.10.1983; Stazione di Platì (RC) dal 01.10.1983 al 04.02.1988; Stazione di S. Ferdinando di Rosarno (RC) dal 04.02.1988 al 09.09.1990; è deceduto il 09 settembre 1990 presso l’ospedale Civile di Locri in seguito a gravissime lesioni riportate per l‘esplosione di colpi d’arma da fuoco. Il 09 settembre 1990 il Brig. Marino si trovava, a riposo settimanale, in abito civile, a Bovalino Superiore, ove assisteva con la famiglia alla festa patronale. Alle 00.40 circa, un killer, giunto a circa tre metri dal Brig. Marino, gli esplodeva contro una decina di colpi di pistola, dileguandosi poi nel buio, profittando della confusione che regnava in paese, anche in considerazione della concomitante esecuzione di uno spettacolo pirotecnico (i botti avevano coperto i rumori dell’esplosione dei colpi).

Nel vile agguato furono colpiti sia il sottufficiale (attinto più volte al torace e al ventre) che la moglie attinta al polpaccio sinistro e il figlio di 1 anno colpito al ginocchio destro. Trasportati immediatamente all’Ospedale Civile di Locri: il Brig. Marino decedeva per le ferite riportate alle successive 13.45; la moglie, che era al secondo mese di gravidanza, veniva ricoverata e poi giudicata guaribile in 30 gg. sc per una frattura al perone sinistro; il figlio di un anno, veniva ricoverato e poi giudicato guaribile in 10 gg. sc per una ferita di striscio al ginocchio destro. Il 11.02.1993 il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri conferiva, come prima attestazione di merito (alla memoria) al Brig. Marino Antonino un Encomio Solenne con la seguente motivazione: “Comandante di stazione impegnato in delicate attività investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo, e incondizionata dedizione, fornendo determinanti contributi alla lotta contro efferate organizzazioni criminali fino al supremo sacrificio della vita stroncata da vile agguato. splendido esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere”. Il 02.06.1993 il Ministro dell’Interno visto il decreto del Presidente della Repubblica conferiva alla memoria del Brigadiere Marino Antonino la “medaglia d’oro al valor civile” con la seguente motivazione: “Comandante di stazione impegnato in delicate attività investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo, e incondizionata dedizione, fornendo determinanti contributi alla lotta contro efferate organizzazioni criminali fino al supremo sacrificio della vita stroncata da vile agguato. splendido esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere”. Ecco il testo del discorso tenuto dal Colonnello Pasquale Angelosanto (nella seconda foto), Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri. Autorità, gentili ospiti, con il permesso del signor Vice Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber, Generale Ermanno Meluccio, desidero innanzitutto porgere un sentito ringraziamento a S.E. il Prefetto, al Vicario del Vescovo di Locri-Gerace, al Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, agli Onorevoli Senatori e Deputati, ai signori Magistrati, ai colleghi delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, qui convenuti a testimoniare, con la loro presenza, il riguardo rivolto all’Arma dei Carabinieri e alla comunità di Platì. Ringrazio il Commissario Prefettizio del Comune di Platì, dott.  Massimo Mariani, per la vicinanza e la disponibilità dimostrate per l’organizzazione di questo evento, e i Sindaci di Bovalino e San Lorenzo per la loro presenza e saluto i Gonfaloni dei Comuni, unitamente a quelli della città di Platì, della Regione e della Provincia. Un fraterno saluto rivolgo ai delegati del COBAR, ai colleghi non più in servizio dell’Associazione Nazionale Carabinieri e ai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, sempre pronti a condividere i momenti salienti della vita della nostra Istituzione in provincia. Oggi intitoliamo la caserma, che ospita la Stazione Carabinieri di Platì, al Brigadiere Antonino Marino, che ne fu comandante. Ai suoi familiari va il mio deferente saluto e in particolare alla madre signora Domenica Arcuri Marino, alla vedova signora Rosetta Dama e ai due figli Francesco, frequentatore della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma e oggi qui presente nell’uniforme di Sottotenente dell’Arma, e Antonino, brillante studente universitario di ingegneria, nell’auspicio che momenti come questo possano costituire motivo di conforto, come è stata la solenne inaugurazione della Piazza Antonino Marino a Bovalino il 25 maggio dello scorso anno. Un riverente pensiero rivolgo ai caduti dell’Arma nell’adempimento del dovere, tra i quali ricordo gli Appuntati Antonino Fava e Vincenzo Garofalo (Scilla il 18.01.1994.), il Brig. Carmine Tripodi (San Luca il 06.02.1985), il Maresciallo Pasquale Azzolina (Sant’Eufemia d’Aspromonte il 17.06.1996), il Vice Brigadiere Rosario Iozzìa (Cittanova il 10.04.1987) e gli Appuntati Stefano Condello e Vincenzo Caruso (Razzà di Taurianova l’01.04.1977), vittime della violenza mafiosa nel territorio di questa provincia. L’Arma è qui presente dal 1864, allorquando la Stazione venne istituita (dallo “Scompartimento del Corpo dei Carabinieri Reali – Giusta la composizione e forza, stabilite dai Regi Decreti 24 gennaio 1861, ed in ultimo da quello 18 giugno 1862”, ed 1874. Alla Stazione di Platì fu assegnata la giurisdizione comprendente i comuni di Platì e di Careri), alle dipendenze dell’allora Divisione di Reggio Calabria e della Luogotenenza di Gerace, rappresentando da circa centocinquant’anni non soltanto un presidio avanzato di legalità in un territorio che è sovente evocato come una roccaforte della ‘ndrangheta, ma anche un segno tangibile dell’attenzione che le Istituzioni rivolgono alla comunità di Platì e della volontà di riscatto che qui si è materializzata in una moderna e funzionale struttura sottratta ai patrimoni mafiosi, consegnata ai Carabinieri e inaugurata il 15 maggio del 2009. Di altissimo significato e valore è l’intitolazione della caserma al Brigadiere Medaglia d’Oro al Valor Civile Antonino Marino, che di questa Stazione è stato comandante dal 1° ottobre del 1983 sino al 3 febbraio del 1988, poi ucciso da ignota mano mafiosa a Bovalino Superiore il 9 settembre del 1990. Rievocare quello che accadde quella sera di ventuno anni fa, a poca distanza da questo centro, è doloroso ma necessario, perché conservare la memoria dell’Ingiustizia subìta significa affidare il seme della rinascita alle nuove generazioni affinché rifiutino le logiche criminali. Era da poco trascorsa la mezzanotte, il Brigadiere Antonino Marino, comandante da oltre due anni della Stazione Carabinieri di San Ferdinando (RC), stava trascorrendo una serata con la famiglia in occasione dei festeggiamenti dell’Immacolata Concezione e si trovava davanti al negozio del suocero ad assistere ai tradizionali fuochi d’artificio con la signora Rosetta, in stato interessante da appena due mesi, e il figlio Francesco di poco più di un anno. Approfittando dei rumori e della confusione della festa, un sicario a volto scoperto, da una distanza di pochi metri, gli esplose contro 10 colpi di pistola, dileguandosi tra la folla; nell’attentato rimasero coinvolti anche la moglie  e il figlio, che riportarono lesioni con prognosi rilevanti, mentre il Sottufficiale colpito al torace e allo stomaco, benché sottoposto d’urgenza ad intervento chirurgico, morì poche ore dopo presso l’ospedale di Locri. Nel lungo percorso giudiziario non ancora conclusosi, il 21 febbraio scorso, il Giudice dell’udienza preliminare di Reggio Calabria, all’esito del rito abbreviato, ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di quattro imputati, appartenenti a cosca dominante di questo territorio, richiesti del rinvio a giudizio dalla Procura Distrettuale, ritenuti mandanti dell’omicidio. Ad oggi, il delitto insoluto resta una ferita aperta per l’Arma, che continuerà a impegnarsi – unitamente alla magistratura requirente – per individuarne i responsabili, e per la stessa città di Platì, alla cui popolazione faccio appello affinché non  dimentichi il sacrificio del nostro Brigadiere, che ha dato la vita per l’affrancamento di questa collettività dal giogo mafioso. Il Brigadiere Antonino Marino fu militare coraggioso, con spiccato senso del dovere e delle responsabilità: dopo un periodo di servizio di tre anni nel grado di Carabiniere presso la Stazione di Chiusa Sclafani nel palermitano, frequentò con profitto la Scuola Allievi Sottufficiali e, nel 1980, promosso Vicebrigadiere, fu trasferito alla Stazione  di Arcidosso (GR) e poi alla Stazione di Porto S. Stefano (GR), ove nel 1982 fu promosso Brigadiere. Insoddisfatto di quell’impegno operativo, in piena emergenza sequestri di persona in Aspromonte, chiese di dare il proprio contributo in prima persona e fu assegnato al comando della Stazione di Platì, che resse brillantemente per oltre quattro anni, distinguendosi per capacità e tenacia investigativa, partecipando attivamente a importanti indagini sui sequestri di persona e traffici di droga perpetrati dalle cosche della ‘ndrangheta, tanto da divenire per l’approfondita conoscenza di persone, luoghi e dinamiche criminali, un prezioso punto di riferimento dell’Arma nella provincia e in particolare nella Locride, anche dopo il suo trasferimento al comando della Stazione di San Ferdinando (4/2/1988): infatti, continuò a essere impiegato nelle operazioni sviluppate nel territorio di Platì, ove la sua azione aveva elevato la figura del Comandante di Stazione a simbolo della presenza dello Stato. I ricordi di chi ha lavorato con lui (molti dei quali sono oggi qui presenti) e di chi lo ha conosciuto sono coerenti con le immagini che lo ritraggono: un uomo risoluto, concreto, umile, sempre in tuta mimetica perché impegnato quotidianamente, alla testa dei suoi uomini,  nei servizi di rastrellamento nelle aree più impervie dell’Aspromonte. Oggi l’imperativo categorico di noi Carabinieri in servizio é onorare la sua memoria ed il suo sacrificio con l’impegno di dedicare ogni sforzo in favore e per la sicurezza delle comunità, per essere degni della sua eredità morale. Questo è il significato profondo dell’odierna cerimonia, di questo momento che vede riuniti in un ideale abbraccio i familiari del nostro Brigadiere e l’Arma dei Carabinieri, con a fianco le Istituzioni, i cittadini e i giovani delle Scuole di Platì; tutti insieme qui per ricordare il sacrificio di un eroe silenzioso, il cui esempio continuerà a ispirare il nostro agire e ad alimentare i nostri ideali. Grazie.

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Provincia di Reggio Calabria: Stefania Bivone lunedì al Palazzo Storico

Lunedì 3 ottobre alle ore 18 Stefania Bivone, Miss Italia 2011, sarà ricevuta al Palazzo Storico della Provincia di Reggio Calabria dal Presidente, dott. Giuseppe Raffa.

I rappresentanti politico – istituzionali dell'Ente avranno così modo di rendere onore alla più bella delle belle d'Italia, la "reggina" Stefania Bivone, originaria appunto di Sinopoli, di recente inconronata Miss Italia 2011.

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Regione Calabria: intervento dell’Assessore Mancini alla conferenza stampa di Lorica sul Pisl

L’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – intervenendo a Lorica alla conferenza stampa sul Pisl ha manifestato soddisfazione per la pubblicazione del bando Pisl. “Siamo orgogliosi – ha detto Mancini –  di aver pubblicato il bando per i Pisl e di aver messo così  a disposizione del territorio calabrese 406 milioni di euro, più di 800 miliardi di vecchie lire. È un risultato importante ottenuto dall'amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti. Adesso sarà compito delle amministrazioni locali presentare progetti di ampio respiro per spendere al meglio queste ingenti risorse che provengono dall'Europa. Qui in Sila – ha sottolineato l’assessore al Bilancio – l'ambizione deve essere quella di far diventare questi luoghi attrattivi allo stesso modo delle Dolomiti: in quanto a bellezze naturali e paesaggistiche l'altipiano Silano non ha nulla da invidiare. Adesso ci sono le risorse per dotare questo comprensorio di moderni impianti di risalita che sostituiscano finalmente quelli attuali e vergognosamente fatiscenti, di piste di pattinaggio e da bob e, per i mesi estivi, di attrezzature per lo sci nautico e il canottaggio.

E naturalmente  – ha detto ancora Mancini – anche con l'intervento dei privati di realizzare nuove strutture ricettive di qualità che puntino sulla valorizzazione dei nostri prodotti enogastronomici. Una sfida ambiziosa che mi auguro gli amministratori del territorio vogliano cogliere. Per vincerla – ha affermato infine l’assessore Mancini – l'amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti mette loro a disposizione le risorse e  anche le professionalità per guidarli nella predisposizione della domanda per i Pisl che dovrà essere presentata alla Regione entro il 12 dicembre”.

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Regione Calabria: l’Assessore Mancini replica alla Cgil

L'Assessore al Bilancio Giacomo Mancini – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – ha replicato alla conferenza stampa odierna della Cgil in merito all'accordo tra Infrastrutture Lombarde e Regione Calabria sulla costruzione dei 4 nuovi ospedali. "Nessuna bocciatura, ma un parere dell'autorità garante per la concorrenza chiesto dalla stessa CGIL – ha dichiarato l'assessore Giacomo Mancini – al quale la Regione Calabria ha prontamente risposto. Chi parla di bocciatura esprime esclusivamente un giudizio politico, strumentalizzando l'attività di un'autorità indipendente sulla cui azione la Regione ha piena fiducia.

Cosa c'è dietro l'accanimento per l'azione riformatrice del Presidente Scopelliti ed in particolare sulla realizzazione dei quattro nuovi ospedali?".

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Reggio Calabria: Accademia del Tempo Libero, da domani al via la nuova stagione 2011/2012

Ripartono le attività dell’ “Accademia del tempo libero” di Reggio Calabria. Dopo la pausa estiva l’associazione riapre i battenti con un nuovo intenso programma. Domani, sabato 1 ottobre, inaugurazione del nuovo anno sociale in grande stile, come di consueto. Si parte alle ore 18, presso l’Auditorium Cipresseto di via G. Melacrino, sede sociale del sodalizio. Dopo un breve saluto di apertura da parte della presidente Silvana Velonà, avrà luogo un Concerto in quartetto che vedrà alla fisarmonica Adolfo Zagari, alla chitarra Daniele Siclari, alla chitarra ed al mandolino Alessandro Calcavamo ed al contrabbasso Vincenzo Baldessarro. Al termine del momento musicale i soci parteciperanno al buffet. E con la giornata di domani si darà il via al nutrito programma che prevede numerosi appuntamenti all’insegna alla musica, alla cultura e dell’intrattenimento. Ecco, comunque, date ed orari. Sabato 1 h 18: serata di festa per l’inaugurazione dell’anno sociale 2011-2012 (la serata prevede: brevi saluti, concerto del quartetto formato da Adolfo Zagari – fisarmonica -, Daniele Siclari – chitarra -, Alessandro Calcaramo – chitarra e mandolino – e Vincenzo Baldessarro – contrabbasso -, seguirà buffet).

Giovedì 6 h 17: per la rubrica “Conoscere la città” visita guidata a Villa Zerbi per ammirare la mostra relativa agli elementi architettonici della ”Reggio che c’era” il padiglione “Mostra artisti della Calabria”, patrocinata dalla Biennale di Venezia (raduno dei visitatori davanti l’ingresso-Via Zecca per acquistare il biglietto h 16.50). Sabato 8 h 18: Incontriamoci alle ore 18, presentazione del programma dell’anno (seguirà musica e conversazione). Giovedì 13 h 18: Proiezione film amatoriali. Sabato 15 h 18: “Una serata dipinta di bleu” con i Muchachos por siempre (regia di Maurizio Bascià). Giovedì 20 h 10: Inizio corso di ginnastica dolce e postura (conduce la fisioterapista Angela Milardi). Giovedì 20 h 18: Incontriamoci alle ore 18, pensieri suggeriti dai soci e… musica. Sabato 22 h 18: per la rubrica “Conoscere la città”: Il palazzo della Provincia di Reggio Calabria, presentazione del libro da parte degli scrittori proff. F. Arillotta e G. Crupi, proiezione immagini curate dal noto fotografo Antonio Sollazzo (sarà presente il Presidente della Provincia dott. Giuseppe Raffa).

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Regione Calabria: l’Assessore Caligiuri ha presentato a Roma il Progetto di educazione finanziaria destinato alla scuola

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, commentando il progetto di educazione finanziaria promosso dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Consorzio PattiChiari, Sensi Contemporanei (programma del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica), la Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo e l’Ufficio Scolastico Regionale, ha sottolineato che  “la Calabria è la prima Regione d’Italia a realizzare un progetto di educazione finanziaria destinato alla Scuola. Si tratta di un’iniziativa che oltre ad arricchire il curriculum degli studenti, si inserisce nel più ampio progetto di cultura della legalità che la Regione sta realizzando”. Su tutto il territorio regionale – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – saranno coinvolti oltre 10.000 studenti e 287 scuole. Nella prossima settimana in ognuna delle cinque Province sarà organizzata una giornata di formazione dedicata ai docenti. La formazione agli alunni sarà realizzata con l’aiuto dei direttori delle filiali calabresi di Banca Carime, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare del Mezzogiorno, Banco di Napoli, Unicredit, e le banche di credito cooperativo.

“Il progetto è particolarmente importante – ha invece spiegato l’Assessore Caligiuri che ha partecipato alla presentazione del progetto che si è tenuta questa mattina presso la sede dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) a Roma – perché a partire dal 2012 nei test OCSE di Pisa saranno misurate anche le conoscenze in materia di educazione finanziaria. Inoltre, promuoviamo comportamenti responsabili e improntati alla legalità e alla convenienza della legalità”. Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato Alberto Versace, Presidente di Sensi Contemporanei e Direttore Generale presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica; Filippo Cavazzuti, Presidente del Consorzio PattiChiari e Giuseppe Lombardi, Presidente della Commissione Regionale ABI della Calabria.

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Regione Calabria: il Presidente Scopelliti soddisfatto per i finanziamenti a favore dell’Università

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – ha espresso soddisfazione per l’approvazione della delibera Cipe che stanzia un miliardo di euro per le Università meridionali. “La delibera Cipe – ha dichiarato Scopelliti – con cui vengono assegnati ingenti risorse agli Atenei del Sud, con particolare riguardo ai poli d’eccellenza della Calabria,  rappresenta un intervento straordinario e concreto, ancor più apprezzabile in un momento di crisi così strutturale, in grado di sostenere il mondo scientifico e, quindi, lo sviluppo del Mezzogiorno. Un risultato, questo,  frutto di una serie di incontri avviati tra la Regione ed i ministeri competenti, grazie anche ai rapporti ed alla sinergia con il Governo centrale.

Ringrazio, perciò,  i Ministri Gelmini e Fitto per la sensibilità dimostrata e per aver ridato centralità al sistema universitario e della ricerca, indispensabili per la  crescita economica dei nostri territori”.

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Regione Calabria: l’Assessore Caridi esprime soddisfazione per i 400 milioni di euro messi in campo per finanziare i contratti di sviluppo

L’Assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – plaude all’iniziativa, presentata in Confindustria, con la quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo in campo un budget di risorse pari a 400 milioni di euro per finanziare i contratti di sviluppo. “Un strumento importante  – afferma l’assessore Caridi – per attrarre investimenti, anche dall’estero, e ridare slancio al tessuto produttivo calabrese, rafforzandone le strutture mediante la realizzazione di progetti di sviluppo d’impresa”. Caridi esprime apprezzamento anche al soggetto attuatore Invitalia, la holding pubblica che dovrà gestire l’intero iter dei contratti di sviluppo fino all’erogazione del finanziamento, ed al suo amministratore delegato Domenico Arcuri e sottolinea l’importanza  di questo strumento “anche in relazione agli elementi innovativi che apporterà ed alla possibilità di intervenire in diversi settori e con agevolazioni che possono essere concesse in combinazione tra loro”. “Un aspetto non secondario – precisa l’assessore alle Attività produttive – nell’ottica delle imprese, riguarda la semplificazione delle procedure che dovrebbero concludersi, con l’erogazione del finanziamento, entro 180 giorni.

La Giunta guidata dal Presidente Scopelliti sta mettendo in campo ogni possibile risorsa per favorire la crescita delle imprese calabresi, utilizzando ogni possibile strumento attivato anche con fondi nazionali e comunitari. Inoltre – evidenzia ancora Caridi – va rilevato il metodo nuovo adottato dal Governatore che comunica direttamente con le imprese, messe in condizione di conoscere in tempo reale iniziative ed opportunità che coinvolgono direttamente il mondo produttivo calabrese. E’ però necessario che il sistema bancario e le imprese facciano la loro parte e recepiscano adeguatamente gli stimoli e gli incentivi, in particolare gli imprenditori calabresi dovranno modificare le modalità di intervento privilegiando la creazione di reti di impresa, puntando a condividere i percorsi di sviluppo. Infine – ha detto Caridi – va sottolineato come, dopo l’assorbimento del personale di Italia Sviluppo Calabria, proseguano con proficuità i rapporti tra la Regione ed Invitalia, con risultati rilevanti sul piano dell’attenzione rivolta al territorio calabrese”.

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