
(31) Venerdì 4 maggio 2023 si è tenuta, a Reggio Calabria presso l’auditorium della parrocchia della Candelora, la conversazione sul tema “La Trinità in Dante”, promossa dall’associazione In nome di Paola.
Ad aprire la manifestazione il saluto del dott. Antonio Foti, fondatore dell’Associazione “In Nome di Paola”. Visibilmente emozionato, dopo aver ringraziato i numerosi partecipanti intervenuti, ha ricordato la figura della compianta moglie Paola, gli scopi e le attività dell’associazione.
Il tema dell’incontro è stato trattato dal Prof. Vincenzo Crupi, già ricercatore universitario e docente presso l’università per stranieri di Reggio Calabria.
Autore di importanti saggi, Crupi ha dichiarato che tutta l’opera di Dante è costellata dai segni della presenza trinitaria.
“Questa presenza del motivo trinitario – ha spiegato il relatore – è evidente soprattutto nella Divina Commedia, ma anche, con modalità di volta in volta diverse, nelle opere minori di Dante”.
“La nota insistenza dantesca sul ‘tre’ –ha precisato il docente- ha un significato simbolico poiché si collega alla teologia trinitaria medievale. Ecco perché Dante sceglie il numero 3 per costruire la sua opera: il tre richiama la Trinità; 3 sono le Cantiche; le Strofe sono di 3 versi e perciò dette TERZINE; 33 è il numero dei Canti per ogni Cantica (+ 1 d’introduzione nell’Inferno); 33 è il numero delle sillabe di una terzina; 33 è il numero sacro dell’età di Cristo”.
Infine, lo studioso ha evidenziato come il numero 3 assume nell’Inferno una connotazione negativa, o per meglio dire demoniaca: 3 sono le fiere incontrate nella selva oscura; 3 le gole del demonio Cerbero, 3 i volti di Lucifero.
L’evento, che ha suscitato grande attenzione e notevole interesse con puntuali interventi da parte dei presenti, è stato impreziosito dalla sensibile interpretazione di alcuni versi significativi della Divina Commedia a cura della dott.ssa Eleonora Lombardo, diplomata in recitazione e attrice di teatro.
A conclusione dei lavori, il prof. Crupi ha acconsentito alla distribuzione di 15 copie del suo ultimo saggio dietro offerta libera, devolvendo tutti i proventi all’associazione “In nome di Paola”, da destinare a opere di beneficenza.