Reggio Calabria: Daniele Canale, lettera aperta ai cittadini

Da Daniele Canale (nella foto), che si auto-definisce "candidato senza simbolo"  (ma candidato alle ultime elezioni per il Consiglio Provinciale con il simbolo del Partito Repubblicano Italiano, riceviamo e pubblichiamo. "Ho ringraziato i miei elettori ad uno ad uno. Il loro supporto è stato essenziale per dare vita ad un risultato importante come quello da me ottenuto alle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale. Li ho ringraziati personalmente perché loro sono la mia forza ed il motivo per cui continuo a fare politica: il contatto con la gente, l’essere a loro completa disposizione mi riempie di orgoglio. Voglio utilizzare questo spazio stampato  per raggiungere quei pochi che non ho ancora avuto modo di ringraziare per la fiducia accordatami.

E’ stato un voto importante, direi esemplificativo del fatto che la gente ti premia quando fai politica in modo pulito e sempre dalla parte del cittadino. L’attualità mi spinge a fare altre valutazioni e presentarle al lettore. Tra pochi giorni si voterà per il ballottaggio per l’elezione del Presidente del Consiglio Provinciale. Facendo un’analisi oggettiva e non di parte, mi sento di concedere l’onore delle armi all’Avv. Morabito. I suoi cinque anni di presidenza sono stati forse noiosi e politicamente piatti, ma ha avuto il merito di non fare danni. Però, interrogandosi su cosa sia meglio per la città e la sua provincia, mi pare lapalissiano propendere per Raffa. Un conto è amministrare l’esistente galleggiando come ha fatto Morabito, ben altro conto è svoltare, avere una lungimirante progettualità e i mezzi mentali e umani per crearla e portarla a compimento, tutti elementi che appartengono al dna politico di Raffa e di tutta la coalizione che lo sostiene. Non vedo, in Morabito e nel centrosinistra in genere, la capacità di attuare un programma innovativo che corra di pari passo con le positive e radicali scelte programmatiche che già vigono alla Regione ed al Comune. Vedo invece Raffa e il centrodestra capaci di sostenere e realizzare le idee, le ambizioni, le capacità ed i sogni di una popolazione che vuole continuare ad evolversi come ha fatto negli ultimi dieci anni. Per quanto concerne me, la salita è appena cominciata, c’è un mare di istanze da portare a compimento: si tratta dei bisogni, dei sogni e delle meritate ambizioni di tutti i miei concittadini, sia quelli che hanno avuto la bontà di sostenere la mia coalizione sia coloro i quali hanno fatto alle urne una scelta diversa. Non mi interessa il colore politico di chicchessia, io non farò altro che portare ogni necessità intercettata sul territorio al cospetto di chi di dovere per restituire ad ognuno  il senso stesso del motivo per cui tutti noi facciamo politica: la possibilità di cambiare sempre in meglio la vita della gente. Questa è la politica: far vivere meglio tutti i cittadini, indistintamente, in ogni campo, in ogni settore. La politica deve essere questo, se la si guarda con gli occhi del burocrate difficilmente svelerà il suo fascino che, invece, risiede negli occhi di chi ha avuto ciò che meritava, di chi non è stato lasciato solo dalle Istituzioni, di chi sa di  poter contare su una classe dirigente attenta ai bisogni tanto dei primi quanto, e soprattutto, degli ultimi. Aggiungo un’ultima, forse scontata considerazione. Abbiamo una Regione che nei più importanti commenti politici viene descritta come modello di amministrazione vincente sia contro le sfide che il nostro territorio impone sia contro le difficoltà dell’attuale congiuntura economica; abbiamo un Comune che fa gridare alla bontà del “Modello Reggio” anche i più importanti giornali del Paese…perché mai non dovremmo seguire la stessa strada per le Provincia? Saremmo autolesionisti, sia per l’evidente e provata bontà della classe dirigente del centrodestra calabrese (e reggino in particolare), sia perché, mente al centrosinistra prego, la linea è veramente piatta".

Condividi sui social

Author: Maurizio Gangemi