Reggina Crotone 1-0: tabellino, cronaca e commento

Reggina – Crotone: 1-0. Reggina (3-5-2): Marino; Adejo, Valdez e Costa; Barillà (dal 40° Vigiani), Cascione, Tedesco (c), Missiroli e Rizzato; Pagano (dal 71° Rizzo) e Brienza (dal 75° Bonazzoli). In panchina: Fiorillo, Montiel, Lanzaro, Vigiani, Montiel, Rizzo, Viola e Bonazzoli. All.: Breda. Crotone: (4-2-3-1): Concetti; Legati, Viviani, Abruzzese e Morleo (dall’84° Zito); Beati e Galardo (c); Cutolo (dal 79° Mendicino), Mazzarani (dal 66° Russotto), Gabionetta; Ginestra. In panchina: Farelli, Russotto, Grillo, De Martino, Perpetuin,  Zito e Mendicino. All.: Lerda. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo. Assistenti: Pirondini di Mantova e Pugiotto di Chioggia. Quarto uomo: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto. Andata: 1-1 (Pagano e Mazzarani). Marcatore: Brienza al 61°. Ammoniti: Missiroli al 38°, Galardo al 45° e Tedesco al 58°. Espulso: Viviani all’86°. Recupero: 2’ (p.t.) e 3’ (s.t.). Note. Nella Reggina sono squalificati Cacia (record man nell’essere stato capace a farsi espellere e, quindi, squalificare, due volte in due trasferte vittoriose: una appena uscito dopo una sostituzione – ad Ancona – ed una a gara finita senza mai neppure essere entrato – a Sassuolo-) e Carmona e diffidati Adejo, Vigiani e Brienza; nel Crotone nessuno squalificato e diffidati Zito, Abruzzese, Grillo, Beati, Galeoto, Legati e Mazzarani.

La cronaca. Al 19° Cascione, da fuori area, prova ad impensierire Concetti ma il suo tiro termina alto sulla traversa. Al 28° il Crotone va vicinissimo al goal. Ginestra riceve da Gabionetta al limite dell’area, vede Marino fuori dai pali e calcia “a giro”. Il pallone supera Marino ma, fortunatamente, sbatte sul palo esterno e termina sul fondo. Il Crotone capisce che il portiere amaranto non è un fulmine di guerra e ci riprova, un minuto dopo, con Cutolo che, però, calcia alto. Al 30° è ancora Crotone con Mazzarani che, da fuori area, prova la botta con un tiro forte ma centrale che Marino para in due tempi. Al 31° la Reggina pareggia il computo dei pali. Costa riceve palla indietro da Brienza, fa un passo e da 35 metri sferra un fendente terra-terra che sbatte sul palo alla sinistra di un Concetti immobile ed impotente che nulla avrebbe potuto fare se la palla fosse stata 20 cm più a sinistra. Al 39° occasionissima per gli ospiti. Gabionetta riesce a mantenere palla tra un nugolo di difensori che non riescono ad allontanare. Il bomber crotonese arriva nei pressi di Marino e calcia a colpo sicuro colpendo, però, la testa dello stesso Marino che, fortunosamente, così respinge. Al 45° ancora Crotone. Mazzarani preferisce la conclusione personale tralasciando di vedere il compagno Ginestra solissimo al centro dell’area. Buon per gli amaranto che l’esterno destro provi la conclusione calciando sul fondo e non invece si trasformi in uomo assist per il compagno. Un attimo prima del fischio finale la Reggina confeziona un’altra palla goal. Calcio di punizione da destra battuto da Pagano, palla in area dove né Cascione, prima, né Valdez, dopo, riescono a colpire di testa in maniera decisiva. Al 52° un’altra grande opportunità per il Crotone. Gabionetta crossa da sinistra e Mazzarani, indisturbato, colpisce di testa e manda sul fondo non di molto creando un altro grosso pericolo per Marino. Al 61°, inaspettatamente, la Reggina passa in vantaggio. Brienza (nella foto esultante a Sassuolo così come stasera), ancora lui, solo lui, al decimo sigillo stagionale, riceve da Vigiani sulla destra, si accenta un po’ e calcia alla sua maniera, forte ed “a giro”. La palla si insacca imparabilmente alla destra di Concetti che non può far altro che accompagnarla con lo sguardo. Breda effettua la sua seconda sostituzione, esce uno stanchissimo Pagano ed entra il giovane Rizzo al suo esordio stagionale. Al 74° un’altra occasione da goal per gli amaranto. Missiroli crossa da destra per Tedesco al centro dell’area. Il palermitano non è un bomber (e sicuramente non lo è per mezzo dei colpi di testa) e il suo tocco è facile preda di Concetti. Un minuto dopo Brienza (standing ovation giusta per lui) lascia il campo per Bonazzoli. Pericolo il Crotone in due occasioni. Nella prima Marino esce a vuoto ma un difensore mette in corner. Nella seconda Ginestra colpisce di testa ma manda di poco sul fondo. E’ l’82°. All’86° il Crotone resta in 10: Viviani atterra Bonazzoli da ultimo uomo, Mazzoleni non ha dubbi ed estrae il rosso a norma di regolamento. Al 90° Reggina vicinissima al raddoppio. Missiroli, in palleggio, tenta la fuga sulla sinistra, rallenta e serve Bonazzoli che, al momento di calciare, forse scivola e ne esce poco di più che un appoggio per Concetti. Al 93°, ultimo minuto di recupero, la Reggina va ancora vicina al goal. Rizzato crossa da sinistra ma né Bonazzoli né Missiroli ci arrivano a ribadire in rete. La partita finisce così e va bene così. Il commento. Nel derby calabro (senza tifosi ospiti così come all’andata) di fronte due formazioni con diversi obiettivi: gli amaranto, a quota 43, provenienti dalla vittoria di Sassuolo, alla ricerca del quarto risultato positivo consecutivo e, soprattutto, dei punti per tirarsi fuori dalla bagarre salvezza. I pitagorici, a quota 50, con un occhio ai playoff 8 punti più su in graduatoria. Inizio al piccolo trotto per entrambe le squadra con, ovviamente, la Reggina di Breda più intraprendente rispetto agli ospiti. L’apice del ritmo la gara lo raggiunge nella seconda metà del primo tempo allorquando cioè prima Ginestra e poi Costa colpiscono il palo (più clamoroso quello colpito dal reggino considerata distanza del tiro e velocità impressa al pallone). Il Crotone pare di certo molto più squadra della Reggina e, sicuramente, di un altro spessore tecnico. La Reggina è assediata ed i pitagorici provano a colpire da ogni parte; da fuori, da destra, da sinistra, dal centro dell’area, da ovunque. Intanto Breda corre ai ripari, fuori Barillà e dentro Vigiani. La Reggina prova a ripartire in contropiede ma, spesso e volentieri, manca il colpo finale. Ma come, la Reggina, padrona di casa, gioca in contropiede sfruttando le ripartenze, ed il Crotone, squadra ospite, di fatto, fa la partita? Ebbene si, il Crotone, ogni qualvolta si avvicina dalle parti di Marino, diventa pericolosissimo calciando e cercando la via del goal da ogni posizione. La ripresa inizia con la Reggina che, rispetto al primo tempo, arretra un po’ la propria linea offensiva e sceglie una tattica più attendista che spregiudicata (non che nei primi 45 minuti spregiudicata lo sia stata) probabilmente temendo il Crotone che tanto pericoloso si è reso in precedenza e, confermando di essere davvero una buona squadra, anche ad inizio di ripresa con Mazzarani. Il pallino del gioco è in mano agli ospiti che gestiscono la gara a proprio piacimento con la Reggina a fare da spettatrice. Per certi versi, sembra di assistere alla gara di Sassuolo dove gli uomini di Breda hanno subito per l’intera gara. Speriamo almeno che, così come a Sassuolo, l’epilogo sia controcorrente rispetto all’andamento della gara stessa. Il Crotone va al tiro con tutti i suoi uomini dalla trequarti in avanti: Gabionetta, Cutolo, Mazzarani e Ginestra ci provano alternandosi nelle conclusioni. Crotone padrone del campo e Reggina in attesa abbassando, minuto dopo minuto, sicuramente impaurita, il proprio baricentro. Eppure, in maniera assolutamente inaspettata, a passare in vantaggio è proprio la Reggina con un gran goal di Brienza (giunto al suo decimo goal stagionale). Questa è la stranezza e la bellezza del gioco del calcio: una squadra che sembra subire la veemenza dell’avversario, grazie ad un guizzo del suo giocatore senza alcun dubbio maggiormente dotato tecnicamente riesce a portarsi avanti nella gara così, tutto d’un tratto. Lerda, ottimo tecnico che si dice sia stato molto vicino alla Reggina l’estate scorsa, non ci sta a perdere e prova a cambiare il corso della gara inserendo Russotto per Mazzarani. Da questo punto di vista risponde Breda con Rizzo per Pagano e, poi, con Bonazzoli per Brienza. Il Crotone allarga le proprie maglie proteso alla ricerca del pareggio, ma la Reggina è stanca e pensa solo a difendersi come meglio può. Troppo importante la posta in palio questa sera, arrivare a quota 46 vuol dire avere un piede e mezzo in serie B anche per il prossimo anno e, vi garantiamo, per come si erano messe le cose, in questo campionato disastroso in ogni suo aspetto, dalle premesse al suo evolversi, non è cosa da poco. La Reggina conquista la vittoria con pieno merito e con grande sofferenza. La serie B è anche questa, peccato averlo capito quando l’unico obiettivo stagionale poteva essere solo la salvezza.

 

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Author: Maurizio Gangemi