Lodi: Guardia di Finanza, operazione “The Magicians”. Associazione a delinquere composta da un noto mago del nord Italia e dai propri familiari triffa 450 persone ed investe gli illeciti guadagni. 5 persone indagate, eseguite 3 misure cautelari e sequestrati beni per 3,6 milioni (video)

(266) Dalle prime ore della mattinata di oggi militari del Comando Provinciale di Lodi stanno eseguendo una misura personale e reale nei confronti di un’associazione a delinquere promossa da un sedicente mago e dal suo stretto nucleo familiare che, attraverso il concorso di un noto professionista lodigiano, ha investito un’enorme mole di denaro, sottratta con l’inganno a persone anziane abusando della loro condizione di fragilità psicologica.

Le indagini, svolte dalla Tenenza di Casalpusterlengo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lodi, hanno consentito di disvelare condotte illecite a danno di oltre 450 persone, residenti su tutto il territorio nazionale, che hanno versato agli associati, dal 2014 ad oggi, una somma pari a 3.600.000 euro.

Il mago sfruttando la sua fama di cartomante ed approfittando, secondo le accuse, della vulnerabilità delle persone offese, ingenerava in queste la convinzione dell’esistenza di gravi pericoli per loro od i loro familiari; così facendo, le induceva a corrispondergli ingenti somme di denaro in cambio di rituali magici ed esorcismi che avrebbero eliminato ogni sorta di negatività.

Sempre secondo l’accusa, le truffe sarebbero state perpetrate, prevalentemente, attraverso il mezzo televisivo ed i social network ed hanno consentito all’ ipotizzato sodalizio criminoso di incassare da ogni singola vittima enormi cifre, anche oltre i 100.000 euro; il caso più eclatante è quello di una signora della provincia di Rimini, rimasta vedova, che è arrivata a pagare al mago la somma complessiva di 350.000 euro.

Gli approfondimenti investigativi, eseguiti mediante l’incrocio delle movimentazioni bancarie (conti correnti e ricariche postepay) con i dati patrimoniali del nucleo familiare degli indagati, hanno permesso, inoltre, di individuare anche un commercialista ed altra persona, rispettivamente R.V. (classe 1962) e B.D. (classe 1983), che hanno impiegato il denaro proveniente dalle truffe per acquistare appartamenti, autovetture di lusso e patrimonializzare una società immobiliare.

Il giudice per le indagini preliminari di Lodi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto gli arresti domiciliari per M.R.C. (classe 1950) sedicente mago, per sua moglie M.M. (classe 1951) e la loro figlia M.V. (classe 1993) nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, nei confronti del patrimonio di tutti gli indagati fino alla concorrenza della somma di 3,6 milioni di euro.

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Lodi (Mi): Guardia di Finanza, operazione “Spartaco”. Impresa della grande distribuzione organizzata evade il fisco, ricicla, sfrutta ed estorce i propri lavoratori. 17 indagati, 5 misure cautelati personali e sequestro beni per oltre 20 milioni

(225) Dalle prime luci dell’alba militari del Comando Provinciale di Lodi stanno eseguendo una complessa misura personale e reale nei confronti di una famiglia di imprenditori lodigiani per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dei lavoratori, all’estorsione, all’evasione fiscale ed al riciclaggio dei relativi proventi.

L’attività di indagine condotta dal Gruppo di Lodi, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha consentito di disvelare una vera e propria organizzazione criminale avente una solida struttura piramidale, leader nel trasporto conto terzi, avente oltre 150 dipendenti.

Una vera e propria galassia di società costituite con l’unico scopo di evadere il fisco (oltre 60 i milioni di fatture per operazioni inesistenti emesse) ha permesso di creare fondi neri per oltre 20 milioni di euro i quali riciclati, ed in parte reimpiegati nelle attività aziendali, hanno consentito a questa impresa criminale di accaparrarsi enorme fette di mercato della grande distribuzione organizzata, tanto da farla divenire uno dei gruppi di riferimento nazionale per il trasporto delle merci deperibili.

La sagacia criminale era abbinata, però, anche ad una spregiudicata gestione dei dipendenti attraverso il sistematico ricorso a condotte estorsive e alla violazione della normativa sul lavoro con:

  • la corresponsione di retribuzioni in modo difforme dai contratti collettivi nazionali e territoriali;
  • la decurtazione dello stipendio per ogni giorno di assenza o di ferie fruito;
  • l’imposizione di turni massacranti, anche di 18 ore continue, senza la prescritta fruizione dei riposi;
  • l’imposizione dell’utilizzo di doppi dischi tachigrafi cartacei dei mezzi che venivano distrutti al termine del tragitto;
  • l’obbligo di lavorare in precarie situazioni di sicurezza ed igiene (alloggiamento dei lavoratori in ambienti degradati, mancata effettuazione delle visite mediche previste).

Queste condizioni vessatorie sono state accettate dai dipendenti solo dietro la continua minaccia del licenziamento e facendogli sottoscrivere contratti di lavoro a tempo determinato della durata di pochi mesi (a volte anche 30 giorni), non rinnovati a coloro che non sottostavano a tale modus operandi aziendale.

Il GIP del Tribunale di Lodi ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per il dominus dell’organizzazione (P.R. di anni 52), l’obbligo di firma alla p.g. per quattro associati (P.S. di anni 30, P.M. di anni 35, M.P. di anni 58 e P.G.R. di anni 41) nonché il sequestro di oltre 20 milioni di euro pari all’imposta complessivamente evasa; oggetto di sequestro sono stati i beni mobili ed immobili intestati agli indagati.

L’operazione Spartaco sottolinea il ruolo di polizia economico-finanziaria svolto dalla Guardia di Finanza con un’attenta e forte vocazione sociale, soprattutto nel contesto emergenziale attuale, perché completamente protesa verso il cittadino onesto e la tutela dell’impresa regolare.

 

 

 

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