T. B. Viola, coach Polimeni ed il ” violino” Smorto al raduno della Nazionale Under 16 a Roccaporena di Cascia (PG)

Queste le parole del coach Giuseppe Polimeni, appena rientrato dopo la positiva esperienza al raduno della Nazionale Italiana U16 a Roccaporena di Cascia (PG). Esperienza condivisa con il “violino” Antonio Smorto (nella foto), atleta classe 1995 del gruppo Under 17 Viola, convocato dallo staff azzurro e già a suo agio nella canotta azzurra. Il giovane ha avuto la possibilità, ancora una volta, di confrontarsi con i migliori prospetti dell’annata ’95, cercando di migliorare ancora in vista delle convocazioni agli Europei di categoria in programma il prossimo anno in Lituania.

Coach Polimeni raccontaci l’esperienza tua e di Antonio Smorto nel raduno della Nazionale Under 16 in quel di Roccaporena di Cascia. "L’esperienza è stata senza dubbio molto positiva e stimolante, Antonio ha potuto nuovamente confrontarsi con dei pari età di buonissimo livello lavorando per tre giorni con uno staff di assoluto valore, ed io oltre ad aver potuto assistere a tutti gli allenamenti e test fisici che i ragazzi hanno svolto, ho potuto anche confrontarmi con chi come me era lì a Roccaporena per lo stesso motivo mio. Allenatori ed assistenti da tutta Italia e da molti di quei luoghi che fanno della pallacanestro "quasi" una religione (Bologna – lato Virtus e lato Fortitudo, Milano – Armani J., Treviso – Benetton, Siena – Montepaschi e tante altre..). Molto interessante è stata una riunione che abbiamo fatto sabato sera (finita alle 1:30) dove si è parlato delle lacune e dei lati forti di questi ragazzi e confrontare le proprie idee con gente come Gebbia, Bocchino e Bizzozi non è una cosa da tutti giorni". Quali sono stati i principali temi tecnici trattati da coach Bocchino? "Coach Bocchino ed il suo staff si sono soffermati maggiormente sul trattamento della palla quindi esercizi di ball-handling e l’utilizzo della mano debole, sulla tecnica dello smarcamento (esercizi che guardavano soprattutto a sfide internazionali dove la nostra nazionale soffre la fisicità delle altre squadre come per esempio la Francia) e su quella del passaggio. Non potevano mancare nozioni sulla difesa 1vs1 sia in fase di transizione sia in fase di gioco a metà campo, oltre ai molteplici esercizi di contropiede dove trattamento della palla, capacità di passaggio e abilità a muoversi negli spazi sono punti fondamentali per sviluppare il gioco di una squadra". Come hai visto Antonio in mezzo ai migliori coetanei d’Italia e quali sono state le sue impressioni al termine del raduno? "Antonio ha fatto un buon raduno a mio modo di vedere, sempre attento, voglioso e mai intimorito anche di fronte a gente più grossa di lui. Si è allenato e ha giocato con coraggio e determinazione, cosa che coach Bocchino ed il suo staff avranno sicuramente notato. Il suo livello di pallacanestro non era assolutamente inferiore a quello medio visto in campo per tutto il raduno, anzi. Per lui doveva essere un confronto e una sfida (visto che in ballo ci sono le convocazioni per l’Europeo 2011 che si giocherà in Lituania) e credo che dopo questi tre giorni sia decisamente in corsa per una di quelle maglie. Al termine del raduno l’ho visto sereno e consapevole che per dodici maglie ci sono molti bravi giocatori in lizza. Sa che deve allenarsi e migliorare alcuni aspetti del suo gioco e questo è un buon punto dal quale ripartire. Quel che è certo è che io farò il tifo per lui". (A cura della collega Federica Morabito dell'Ufficio Stampa T. B. Viola).

Condividi sui social

Author: Maurizio Gangemi